Prepariamo il manzo lesso con verdure

Preparare la carne lessa è praticamente un’arte. Basta un attimo è il risultato rischia di essere stopposo e poco saporito, tutt’altro che morbido, e quindi anche una cottura che ad esempio per le verdure risulta tra le più semplici finisce con il diventare complicata, quando si tratta di carne, in questo caso di manzo. Ecco alcuni consigli che potrete seguire durante la cottura, per una riuscita ottimale non solo di questa ricetta ma in generale per la cottura delle carni lesse. Come indicato anche nella ricetta l’acqua (o il brodo) di cottura non deve mai smettere di bollire e la schiuma che si forma in superficie va eliminata di volta in volta, senza lasciare che si accumuli. Una nota importantissima è proprio quella del mettere la carne in acqua già bollente e non fredda o tiepida: il calore forte dell’acqua impedirà la fuoriuscita dei sali e dei succhi della carne, permettendo una cottura che lascerà la carne morbida e risulterà molto saporita.

Uova al pomodoro, un’ottima combinazione!

Uova e pomodori sono una combinazione abbastanza conosciuta e sperimentata. Come nella foto sappiamo che un contorno di pomodori si abbina bene con le uova, strapazzate, sode, alla coque e cotte in altri mille modi. Gli americani abbinano toast, uova e formaggio ai pomodori, anche di prima mattina e senza problemi. Spesso i pomodori fanno poi parte anche delle frittate ripiene, ed ecco che allora oggi vi propongo un’ulteriore variante a questo abbinamento già ben noto, che racchiude in sé una preparazione, e di conseguenza anche un tripudio di sapori, molto particolare.

I pomodori in questa ricetta, dopo essere stati insaporiti, verranno passati, e come visto in altre occasioni le uova fanno fatte rassodare in forno, un metodo di cottura diverso e se vogliamo anche un po’ inusuale quando parliamo delle classiche ricette con le uova che prepariamo abitualmente. Il sapore acido di fondo che caratterizza il pomodoro, ridotto in purea, va ad avvolgere le uova che si rassodano nel forno, prendendo una consistenza tutta particolare.

Provate e poi fatemi sapere.

dentice, forno

Pesce al forno, prepariamo il dentice

Il dentice è un pesce piuttosto comune nel Mar Mediterraneo, dalla carne piuttosto grassa e per il quale esistono davvero moltissime ricette. Quando ci troviamo di fronte al banco del pesce le scelte sono sempre piuttosto comuni, almeno questo vale per me, come dicevo anche in altre occasioni non ho molta dimestichezza nella preparazione del pesce. Alla fine ci si butta sempre sul nasello, sul merluzzo, sulla sogliola, oppure su vongole e cozze, e sui crostacei, per preparare degli ottimi sughi. Il consiglio che posso dare a chi come me si ritrova a preparare il pesce non per la prima volta, ma sempre in modo molto semplice e vuole invece imparare a cucinare piatti sempre più completi e anche difficili, è quello di dare un’occhiata alle ricette prima di andare al mercato o al supermercato, in modo da avere le idee chiare sulla ricetta che si vuole preparare, così da poter ricevere magari anche un consiglio nell’acquisto.

Il brodo di carne

C’è poco da fare, il brodo granulare, il brodo in dadi, adesso il brodo già pronto, solo da scaldare, sono delle ottime soluzioni, come tutti i piatti già pronti, ma niente può eguagliare un brodo di carne! Devo dire che il brodo di carne è una delle prime cose che ho sperimentato quando sono andata a vivere da sola. Sono appassionata di minestre e chissà come mai un sabato mattina mi è venuto in mente di preparare il brodo! Il risultato è stato davvero ottimo, praticamente non ho mangiato altro per 3 giorni, con la pasta imbottita, poi con la pastina, insomma un vero successo, che chiaramente cerco di ripetere quando possibile!

La preparazione è sicuramente un po’ lunga, ma il brodo non necessita un controllo costante senza mai potersi allontanare dalla cucina, quindi se avete modo di tenere d’occhio la pentola sperimentate pure la cottura del brodo, vedrete che i vostri cappelletti o i tortellini saranno davvero speciali!

insalata di pollo e ananas

Ricette dietetiche veloci, l’insalata di pollo e ananas

insalata di pollo e ananas

L’insalata di pollo in generale è buonissima, colorata, ricca di ingredienti e condimenti che la rendono unica. Oggi vorrei proporvi una versione light dell’insalata di pollo ma allo stesso tempo molto stuzzicante: l’insalata di pollo e ananas. Si tratta di un piatto abbastanza particolare, soprattutto per chi non è abituato ad associare la carne alla frutta, ma vi assicuro che già al primo assaggio vi ricrederete. E poi se pensiamo che questa insalata ha un ridotto contributo di grassi e calorie, allora è proprio il caso di buttarsi!

Dunque, per la preparazione dell’insalata di pollo e ananas dovrete innanzitutto mettere a bollire il petto di pollo intero in una pentola con una carota, una costa di sedano ed un pizzico di sale. Nel frattempo dovrete pulire l’ananas che vi consiglio di comprare fresco. Quindi con un pò di pazienza ricavatene delle fette e poi dei quadratini.

Ricette per il pollo: prepariamolo alla cacciatora

Questa ricetta è davvero molto semplice e ci permette di preparare il pollo in un modo molto gustoso. Io ho un rapporto di odio e amore con pollo e tacchino, ma so di non essere l’unica, la carne bianca di questo tipo non è molto invitante, oppure sarà qualcosa di personale per me perchè non trovo molto invitanti nemmeno le cosce di pollo! Parliamo di carne cruda comunque, quindi in generale non è mai qualcosa di fantastico, ma il pollo a me fa un effetto peggiore del maiale! Questa ricetta toglie ogni dubbio comunque, se non avete voglia della solita fettina panata o di quella in padella, ecco un piatto facile che fa per voi!

Il pollo va messo nella casseruola spezzettato, quindi potete prendere un intero pollo in macelleria e farvelo pulire il più possibile, oppure se siete esperte regolatevi con i tempi di cottura per iniziare a preparare il vostro pollo per la cottura.

Ricette dietetiche con il bimby, riso con verza

Il bimby: chi ce l’ha ne decanta le lodi, chi non ce l’ha ne è spesso incuriosito. Fatto sta che rimane sempre un ottimo aiutante in cucina e dimezza il tempo passato ai fornelli. Se poi ci può correre in aiuto per la preparazione di un primo piatto ipocalorico allora direi che è proprio il caso di approfittarne. Il piatto di oggi, il riso con verza è un primo povero di calorie ma ricco di gusto. Non è un risotto ma è altrettanto sfizioso.

Gli ingredienti presenti? A parte il riso e la verza abbiamo il sedano, la carota, la cipolla, la passata di pomodoro, il dado vegetale bimby, infine 2 cucchiai rasi di olio. La preparazione del riso con verza con il bimby, neanche a dirlo è semplicissima: fa tutto lui. Innanzitutto si versano nel boccale le verdure, ossia la carota, la cipolla ed il sedano. Poi si aggiungono la passata di pomodoro, l’acqua ed il dado. Infine la verza precedentemente tagliata a striscioline ed il riso. A questo punto si fa cuocere per il tempo necesario, ossia quello riportato sulla confezione del riso, aggiungendo però un paio di minuti.

Avanzi di legumi? La zuppa di lenticchie e cereali

Nell’elenco degli avanzi rimasti dai pranzi e dalle cene delle feste, scommetto che sono presenti anche le lenticchie, i legumi più consumati durante il periodo natalizio ed immancabili sulle tavole del cenone di capodanno. Anche le lenticchie possono essere riciclate in diverse preparazioni: nel minestrone, nelle polpette di legumi, in insalata, nel risotto, ma oggi vorrei proporvi la ricetta di una zuppa calda ed avvolgente come una coccola, la zuppa di lenticchie e cereali.

Si tratta di un primo piatto rustico che accompagnato da un filo di olio extra vergine di oliva e dei crostini di pane diventa un vero e proprio comfort-food. Per la preparazione della zuppa di lenticchie e cereali dovrete ricordarvi di mettere in ammollo la sera precedente i cereali (le lenticchie dovrebbero essere già cotte, ma chi le usasse secche, dovrebbe unirle ai cereali) che deciderete di utilizzare. Il giorno della preparazione invece vi basterà preparare un soffritto con olio, cipolla, aglio, sedano e carote, ed una volta cotto aggiungere i cereali e le lenticchie, mescolare per qualche minuto e poi versare il brodo vegetale. Unire i pomodori tagliati a pezzi, le patate tagliate a dadini le erbe aromatiche. Fare cuocere per almeno un’ora. Durante la cottura se necessario aggiungere ancora del brodo.

Un secondo per natale, il brasato al barolo

Il brasato è una di quelle preparazioni che non trovano largo spazio sulle tavole di tutti i giorni, quelle caratterizzate molto spesso da piatti veloci visti i tempi ristretti di molti. Questo perchè richiede una lunga cottura, tanto lunga che la carne deve risultare stracotta, così tanto che non serve utilizzare il coltello per gustarla  ma semplicemente il cucchiaio. Ecco perchè credo che questo sia un secondo perfetto per un giorno festivo, come può essere il prossimo Natale 2010. La cottura del brasato infatti avviene a fiamma molto bassa per un tempo prolungato. Per la preparazione del brasato al Barolo dovrà essere utilizzato questo tipo di vino, ma se non l’avete a disposizione potrete optare per un altro vino rosso generoso.

La preparazione del brasato al Barolo prevede una marinatura della carne nel vino con gli altri ingredienti per almeno 24 ore. Trascorso questo tempo la carne andrà tolta dal vino, che non dovrà essere buttato ma conservato e filtrato, asciugata e fatta rosolare nel grasso di prosciutto e burro, da tutti i lati. Nel frattempo il vino della marinata dovrà essere cotto finchè si sarà ridotto almeno della metà.

Ricette senza glutine, baccalà con purè di sedano

Oggi prepareremo una ricetta per un secondo di pesce davvero delizioso. Il baccalà con purè di sedano: una ricetta senza glutine che potrete realizzare in poco tempo e senza dannarvi tra i fornelli. Con pochi ingredienti e poco tempo porterete in tavola un secondo con contorno che non lascerà delusi i commensali. Tra le caratteristiche del baccalà c’è quella di essere uno degli alimenti più completi: proteine e sali minerali non mancano. Inoltre pur essendo buonissimo non ha un costo eccessivo anzi è accessibile a tutti. Si presta inoltre a essere cucinato in tantissimi modi; pensate che in Portogallo ci sono 366 modi per cucinare il baccalà. Qui da noi si usa cucinarlo generalmente al forno oppure fritto. Una delle ricette più diffuse è quella del baccalà alla vicentina . Oggi però prepariamo un piatto con contorno senza glutine.

Uno strudel salato per Natale, quello alle mele e prosciutto

Ancora una volta vado ad attingere dalla trasmissioneLa Prova del Cuoco per un’altra sfiziosissima quanto insolita ricetta: lo strudel salato alle mele e prosciutto. Già, un abbinamento un pò fuori dal comune quello tra le mele ed il prosciutto cotto, ma nella vita dico sempre di voler provare tutto ed allora mi sono lasciata tentare da questo strudel. Il risultato è una preparazione dall’accentuato gusto dolce dato dalle mele ma  mitigato e completato dalla presenza del prosciutto cotto, oltre che dalle carote e dal sedano.

Lo strudel alle mele e prosciutto è perfetto per essere servito durante il pranzo di natale, come accompagnamento e/o alternativa ad un secondo. Lo strudel è una di quelle prepazioni sfiziose che piacciono a grandi e bambini, l’involucro di pasta (sia che si tratti di pasta da strudel, di pasta sfoglia o pasta fillo) che racchiude un ripieno goloso fa gola a tutti, ed anche se siamo abituati a vederlo solitamente in versione dolce, questa salata ci sorprenderà di sicuro.

Tagliatelle al Ragù si ma con lo spezzatino, un piatto unico perfetto per i bambini.


Gli americani ci hanno da sempre dato come gli autori di un piatto che in Italia in realtà non si mangia affatto ovvero “gli spaghetti con le polpette”. Quello che si mangia nel nostro Bel Paese sono le tagliatelle o fettuccine al ragù e a seconda della regione in cui ti trovi le preparano in modo sempre diverso. Infatti a Bologna il ragù é con la carne tritata invece a Napoli é con la carne intera. Mia nonna invece che é originaria dell’alto Lazio me le preparava con lo spezzatino. Siccome lei era una donna che lavorava e cresceva contemporaneamente 2 nipoti doveva necessariamente contrarre i tempi dedicati alla cucina, così preparava dei gran pentoloni di spezzatino delizioso e poi con quello stesso sugo ci condiva anche la pasta: quello che otteneva era un pasto completo, buono e sano con il minimo sforzo, geniale non trovate?!allora ecco che vi propongo la sua ricetta che può davvero tornare utile in qualunque occasione.

Un primo per natale, le pappardelle all’anatra

Un altro primo pensato per il pranzo di natale. Un piatto di pappardelle all’anatra. Per me ammetto che sia un piatto un pò insolito dato che in famiglia non consumiamo quasi mai l’anatra. Ma so che ci sono degli estimatori ed allora ho pensato di proporvele. Le pappardelle all’anatra costituiscono un secondo molto gustoso ed il condimento a base di anatra è un degno sostituto dei soliti ragù di manzo o di pollo. Ogni tanto bisogna pur variare, no?

Bene, per la preparazione delle pappardelle all’anatra vi serviranno delle pappardelle fresche all’uovo ed un’anatra, del succo e della scorza di arancia, e del gran marnier, più odori vari. La preparazione di questo piatto inizia circa un giorno prima di portarlo in tavola, ma non vi preoccupate, si tratterà solamente di mettere a macerare l’anatra disossata in una ciotola con del gran marnier e del succo e scorza di arancia, per un giorno intero, in modo che la carne abbia modo di insaporirsi adeguatamente. Trascorso il tempo indicato si potrà procedere alla cottura dell’anatra seguendo le istruzioni riportate nella ricetta sotto.

Il cappone ripieno. Un secondo piatto lombardo per il Natale.

Uno dei piatti natalizi più classici, il cappone è il risultato di una millenaria tradizione di allevamento avicolo. La castrazione dei galli era conosciuta e praticata già in età classica, probabilmente a causa delle difficoltà riscontrate nel tenere più galli nello stesso pollaio e della relativa “improduttività” di una situazione simile: la carne del gallo infatti tende a diventare dura, mentre quella del cappone resta tenera e saporita. Si dice che nella città di Roma si usasse castrare i galli per aggirare una legge che impediva di allevare le galline all’interno delle case. Nel corso dei secoli, tuttavia, venne percepito sempre meno come “ripiego” e sempre più come una prelibatezza culinaria, tanto da diventare un prestigioso regalo da elargire anche a persone di rango (famosi sono i “quattro capponi” che Renzo porta all’avvocato Azzeccagarbugli nei Promessi Sposi). Il cappone è un alimento tipico delle festività natalizie. Si utilizza per cucinare il brodo per i tortellini emiliani e per i natalini liguri. Si prepara in molte regioni d’Italia arrostito, al forno oppure bollito e ripieno. Insomma quella del cappone è una carne versatile, che si presta ad un gran numero di ricette. La normativa europea impone che il cappone abbia almeno 140 giorni di vita e sia stato castrato almeno 70 giorni prima della vendita. Se volete evitarvi la fatica di disossarlo e privarlo delle interiora, acquistatelo già pronto dal macellaio, in modo che l’unica vostra incombenza sia quella di cucinarlo per bene. Servito durante il pranzo di Natale, sarà un’ottima alternativa al tacchino ripieno.