Un primo senza glutine: il riso pilaf

Ecco un’altra ricetta della cucina internazionale. Il riso pilaf è una ricetta di origine turca ma molto utilizzata in tutto il Medio Oriente. E’ semplicissima da preparare e ottima da abbinare a secondi piatti di pesce, carne o verdure, accompagnati da intingoli o salse, al curry, paprika o spezie varie. La parola pilaf si riferisce al metodo di cottura del riso, molto diversa da quella del comune riso. Nonostante la sua origine turca, il riso pilaf si prepara con un particolare riso coltivato in India, nella zona dell’Himalaya: il riso Basmati, caratterizzato dalla forma lunga e sottile del chicco e dal profumo speziato che si sprigiona durante la cottura.

Il riso pilaf è un ottimo accompagnamento per carni, pesce e verdure: se siete tentati di arricchirlo potete farlo aggiungendo al riso dell’uvetta, fatta dorare nel burro e delle mandorle da unire al riso a fine cottura. Il riso pilaf può essere anche una buona idea per vegetariani, che lo possono accompagnare con delle verdure miste cotte nel modo preferito. Io lo mangio spesso accompagnato dal pollo al curry o dalle verdure miste cotte in forno con una spolverata di paprika.

Ricette dolci, biscotti alla cannella

Oggi ho pensato di preparare con voi dei biscotti. Che ne dite di realizzare insieme la ricetta dei biscotti alla cannella? Dei dolcetti leggeri e facili da preparare. Niente di complicato per un risultato davvero eccellente. Dei biscotti ottimi per la colazione ma anche per accompagnare una buona tazza di cioccolata calda o di te bevuta in compagnia delle amiche il pomeriggio. Un’ottima ricetta inoltre se vorrete preparare una scatola da portare a qualcuno a cui farete visita! O semplicemente dei biscotti buoni da mangiare e sgranocchiare sul divano mentre si guarda un bel film davanti alla tv. In ogni caso da preparare!

Ricette dolci leggeri, il biancomangiare

Nei miei ricordi di bambina, tra i dolci preferiti, c’è sicuramente il biancomangiare, un budino interamente a base di latte con l’aggiunta di amido, scorza di limone, cannella e zucchero. Non contenendo uova nè burro, trovo che il biancomangiare, tra i dolci al cucchiaio, sia sicuramente uno dei più leggeri oltre ad essere velocissimo da preparare. Ovviamente però, come tutti i budini, deve avere il tempo di rapprendersi in frigo, dove resterà per almeno 3 ore. Ecco perchè vi consiglio di prepararlo con largo anticipo.

Il biancomangiare in questo caso è aromatizzato al limone, c’è chi utilizza l’acqua ai fiori d’arancio, o ancora la vaniglia. Io preferisco da sempre la versione tradizionale, ovvero quella con il limone e la cannella. Ma vediamo meglio come si prepara il biancomangiare: innanzitutto si versa l’amido in un pentolino (lo stesso che ci servirà per cuocere la crema, quindi dovrà essere abbastanza capiente da contenere almeno 1/2 litro di latte).

Dolci dietetici, crema di yogurt e ricotta

E come di consueto, per la serie ricette dietetiche, non possiamo tralasciare un dolce. La crema di yogurt e ricotta con frutta in realtà non è un vero e proprio dolce nonostante adempia alla sua funzione di addolcire la giornata. Infatti si prepara con yogurt, ricotta, frutta e cannella e, solo facoltativamente, con un cucchiaio di zucchero che può essere tranquillamente omesso, anche perchè sia la frutta che la cannella non ne faranno sentire la mancanza.

Le dosi riportate nella ricetta sotto sono previste per due persone, ovviamente potete raddoppiare le quantità nel caso in cui la crema sia destinata a più persone. Sulla frutta utilizzata in questo dolce ipocalorico vi potete sbizzarrire: potete utilizzare mandarini, arance, pompelmi, kiwi, banane, fragole o tutto quello che vi suggerisca la fantasia. Potete anche arricchire la crema di yogurt e ricotta con una manciata di frutta secca senza però esagerare data la quantità di calorie.

Dolci San Valentino, il sorbetto al mango zenzero e cannella

Nella credenza popolare anche il mango rappresenta un alimento afrodisaco, la sua dolcezza, il suo colore caldo, il suo profumo sensuale sicuramente rafforzano questo pensiero. E se pensiamo che anche lo zenzero rientra di diritto tra le spezie afrodisiache, sarebbe perfino consigliato contro l’impotenza, direi che il dessert che sto per presentarvi non può assolutamente mancare nel vostro menù di San Valentino.

Il sorbetto al mango, zenzero e cannella è un dolce al cucchiaio, freddo, che si può servire a conclusione di una cenetta romantica. La sua preparazione è facilissima e non si discosta da quella della maggior parte dei sorbetti. Innanzitutto si prepara uno sciroppo a base di acqua e zucchero che deve essere cotto su fuoco basso fino a che lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Nel frattempo va frullata la polpa di mango insieme allo sciroppo ormai freddo, al succo del limone spremuto ed alle spezie, lo zenzero e la cannella. Il frullato ottenuto va conservato in freezer per circa un’ora.

Il Mandorlato di Cologna Veneta. Un dolce veneto squisito per Capodanno.

Il Mandorlato di Cologna Veneta è davvero una specialità italiana conosciuta un po’ dovunque. Un dolce che somiglia molto al torrone ma è decisamente più morbido e profumato, con una sottilissima sfoglia di ostia nella parte inferiore. Anche se il suo nome viene spesso riferito, in modo generico, a vari tipi di torrone, il mandorlato o mandolato è una specialità preparata in Veneto che caratterizza tutte le fiere e le sagre del periodo di Natale, a partire dal 21 novembre (festa della Madonna della Salute) per arrivare a fine anno.
La ricetta originale di questo dolce sembra risalire al XIII sec. ai tempi della signoria degli Scaligeri a Verona. Più precisamente alcune fonti sostengono che sia nato solo nel 1852 a Cologna Veneta, dove lo speziale Antonio Finco, volendo offrire agli amici un dolce genuino avrebbe inventato il mandolato. Successivamente un altro speziale colognese, Italo Marani, perfezionò la ricetta ottenendo il prodotto di colore bianco e consistenza croccante tanto amato oggi.
Il mandorlato si prepara con mandorle, miele, zucchero, albume d’uovo e una sottilissima cialda sulla faccia inferiore. È caratterizzato dalla superficie irregolare non coperta dall’ostia, che lascia vedere il mosaico di mandorle immerso in un lucido strato bianco. Il Mandorlato richiede una preparazione particolare, soprattutto per quanto riguarda il dosaggio degli ingredienti e in particolare la loro cottura, che ne determina la qualità e la differenza tra mandorlato e mandorlato. Miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle tostate, il tutto fuso in caldaie di rame dove viene continuamente mescolato a temperatura costante, per essere poi versato in stampi dalla tradizionale forma rotonda.

Ricette senza glutine, frutta cotta

Quella di oggi è una ricetta che ha il sapore del passato. Prepareremo per voi e insieme a voi della frutta cotta. Un piatto che potrà essere servito alla fine del vostro pranzo: in sostituzione della frutta fresca ma magari anche di dolci troppo pesanti che in questo periodo mangiamo spesso. La ricette non contiene il glutine basandosi essenzialmente sull’utilizzo di frutta. Siamo in inverno e non è difficile immaginare quale sia la frutta che può essere maggiormente reperibile: noi utilizzeremo pere, mele e prugne secche. Ovviamente poi gli ingredienti possono variare in base ai vostri gusti personali. Scegliete quello che maggiormente vi piace. Vi posso consigliare però di badare al fatto che abbiano raggiunto una buona maturazione perché altrimenti durante la cottura potrebbero facilmente disfarsi.

Frutta e dolce per concludere il pranzo di Natale. Le pere cotte a sciroppo.

Chissà perchè, quando si parla delle pere cotte si storce sempre un po’ il naso. Quella di oggi però, è una  ricetta particolare e gustosa che vede le classiche pere cotte rinnovarsi nel sapore, accompagnate dalla salsa al cioccolato e da qualche ciuffetto di panna montata. La ricetta proviene dalla Valle D’Aosta, dove si servono a conclusione del pranzo di Natale. Le pere cotte nello sciroppo di vino, sono un’idea per un dolce facile e veloce da preparare, che può benissimo servire come connubio tra la frutta e il dolce di fine pasto. E’ una ricetta molto speziata perchè richiede l’uso di cannella e chiodi di garofano ma soprattutto è semplicissima da preparare. Vi basterà sbucciare le pere lasciando il picciolo, poi con l’aiuto di uno scavino, estrarre il torsolo partendo dalla parte inferiore del frutto. Il resto è semplice: cuocete il vino, la cannella, lo zucchero e i chiodi di garofano in una pentola, finchè il vino non si sarà ristretto. Poi aggiungete le pere e continuate la cottura per altri 20 minuti. Noterete che a fine cottura, il vino sarà diventato una salsetta abbastanza densa, molto simile a uno sciroppo e le pere saranno diventate di un bel bordeaux. Accompagnate le pere con qualche cucchiaiata di salsa al cioccolato e dei ciuffetti di panna montata. Per la salsa al cioccolato trovate dosi e ricetta in fondo all’articolo.

Ricette per natale 2010, le polpette di manzo ed albicocche secche

E come ultima ricetta prima del tanto atteso giorno di natale non potevano mancare loro: le polpette di carne. Ma questa volte le ho volute vestire a festa ovvero le ho arricchite con albicocche secche ed uvetta in perfetto stile natalizio. E a chi potrebbe storcere il naso di fronte a questa ricetta originale ed innovativa, oltre che perfetta come secondo di natale, consiglio di assaggiarle prima di dare qualsiasi parere, vi stupiranno!

Le polpette di manzo ed albicocche secche sono sfiziosissime, l’utilizzo della frutta in questo caso non fa che aumentare la loro golosità. Ma vediamo nel dettaglio come si preparano: innanzitutto le albicocche secche devono essere tagliate a pezzi e messe in ammollo nel brandy insieme all’uvetta per una ventina di minuti. Nel frattempo in una ciotola capiente si amalgama la carne con il pan grattato, l’uovo, i pinoli, la cannella e gli altri ingredienti prima con l’aiuto di un cucchiaio e poi con quello delle mani.

I roccocò. Biscotti natalizi della Campania.

I dolci sono qualcosa in più di una semplice dedica al palato: rappresentano un profumato appuntamento con la memoria, un frammento di vita vissuta che rievoca ricorrenze, domeniche in famiglia ed allegre feste con parenti ed amici. I biscotti poi, sono un dolce molto semplice da preparare, si conservano per lungo tempo e nella preparazione potete coinvolgere amiche e bambini e così trascorrere un pomeriggio in allegria.  Un’altro dolce natalizio. Ritorniamo nuovamente a Napoli e dopo gli struffoli parliamo dei roccocò. Anche questo è un dolce storico, pensate che risale addirittura al 1320 e la tradizione vuole che sia stato inventato dalle monache del Real Convento della Maddalena . Il roccocò è un dolce  tipico del Natale napoletano prodotto con mandorle, farina, zucchero, canditi e pisto (un mix di cannella, chiodi di garofano, coriandolo, anice stellato e noce moscata) che dà loro l’odore e il colore caratteristici. E’ come un biscotto cotto al forno ed ha una forma tondeggiante simile a quella di una ciambella schiacciata della grandezza media di 10 cm. È un biscotto particolarmente duro quindi può essere gustato ammorbidito, bagnandolo nel vermouth, nello spumante, nel vino bianco o nel marsala. Il suo nome deriva dal termine francese rocaille per via della forma barocca e tondeggiante simile a una conchiglia arrotondata. Il dolce viene mangiato a chiusura del pranzo, si inizia l’8 dicembre e si continua per tutto il periodo natalizio.

Un dolce per un natale speziato, il panforte

Beh, chi non l’ha mai visto ed assaggiato? Il panforte è uno dei dolci tipici natalizi, dalle origini molto ma molto antiche e dal sapore fortemente speziato tanto che è noto anche con il nome di panspeziato. Come wikipedia insegna, il panforte inizialmente era destinato ai nobili, poichè al suo interno erano utilizzate delle spezie allora molto costose, successivamente alcune iniziarano ad essere omesse, e la copertura non fu più di pepe nero, ma di zucchero a velo vanigliato.

Oggi nella preparazione del panforte troviamo, tra gli altri, questi ingredienti: mandorle, nocciole, frutta candita, fichi secchi, e spezie come i chiodi di garofano in polvere, coriandolo, pepe bianco e cannella. La preparazione prevede una prima fase nella quale andrà tritata  grossolanamente la frutta secca ed i canditi, i fichi secchi, ed il resto degli ingredienti. A questi andranno aggiunti la farina e le spezie. La seconda fase invece prevede che lo zucchero ed il miele vengano messi a a sciogliere in un pentolino con qualche cucchiaio di acqua.

Un altro antipasto per natale, la tarte tatin alle cipolle

La tartin tatin per eccellenza è un dolce, di origine francese, a base di mele e pasta sfoglia, più comunemente conosciuta come torta rovesciata, dato che la farcitura nella teglia, va messa sul fondo, coperta dalla pasta sfoglia. Una volta sfornata perà la torta andrà capovolta, il ripieno quindi tornerà su ed avremo una torta non solo buona, ma anche esteticamente accattivante. Vi ho illustrato il procedimento della tatin classica perchè consiste nello stesso metodo da utilizzare per qualsiasi tarte tatin scegliate di preparare. Ad esempio in quella che vi propongo oggi, e che costituirà un validissimo antipasto per natale, le protagoniste sono le cipolle rosse.

La tarte tatin di cipolle rosse è una torta salata a dir poco eccezionale, dal sapore agrododolce, arricchito dalla presenza del timo e dell’origano, ma soprattutto dall’estrema facilità di esecuzione. Soprattutto perchè la pasta sfoglia prevista nella ricetta è quella già pronta che troviamo al super nel banco frigo. L’unico ingrediente che dovrete cuocere sono le cipolle affettate, con dell’olio ed un pizzico di cannella. Una volta cotte andranno versate in una teglia nella quale avremo precedentemente sciolto del burro con dello zucchero di canna.

Ricette dolci veloci: pere caramellate in crosta

E per oggi una ricetta con le pere! Questo frutto, molto dolce e zuccherino, non viene utilizzato moltissimo nei dolci, fatta eccezione per l’abbinamento pere e cioccolato… infatti a pensarci le pere le troviamo addirittura sulle pizze, famosissima quella pere e gorgonzola infatti, e infatti l’abbinamento con il formaggio, praticamente con ogni tipo e qualità di formaggio, è noto a tutti, e molto spesso anche negli assaggi di salumi, formaggi e miele troviamo proprio le conserve alla pera. Ma come mai un frutto così saporito e che troviamo in ogni periodo dell’anno, a seconda delle qualità delle diverse coltivazioni di pere, non viene utilizzato per le preparazioni dolci? Chissà, io per prima non mangio spesso questo frutto e di conseguenza comprandolo poco lo utilizzo poco in cucina, ma questa ricetta devo dire che mi ha fatto venire l’acquolina in bocca e vi consiglio di provarla al più presto!