Come fare il pane con il bimby

Avete il bimby in casa e non sapete come preparare il pane? Oggi vi darò una delle tante ricette su come fare il pane con il bimby! Questo robot è in grado di preparare ogni tipo di cibo e quindi perchè non sfruttarlo per la preparazione di un soffice e gustoso pane fatto in casa? La ricetta che vi consiglio è semplice e veloce e vi permetterà di preparare una semplice treccia di pane, anche se con il bimby ne potete preparare diversi tipi, al latte, con le olive, le noci, pane di farina integrale, senza glutine, insomma potrete veramente sbizzarrirvi.

Preparare il pane non è cosa semplice soprattutto per chi è alle prime armi, ma con il bimby sarà facile e divertente perchè alla parte faticosa e noiosa penserà lui impastando e mescolando gli ingredienti e voi dovrete solo controllare la lievitazione.

Un primo per la vigilia di Natale, i ravioli di pesce

Dopo aver iniziato la nostra avventura alla scoperta dei piatti di Natale, continuo parlandovi della sera della vigilia, durante la quale spesso si mangia il pesce. Bene, per non venire meno a questa tradizione, ho pensato di proporvi i ravioli di pesce. Un pò più insoliti rispetto a quelli a base di carne, i ravioli di pesce costituiscono un primo adatto alle feste, sono delicati ma allo stesso tempo gustosi e sapranno essere degni di una vigilia di Natale di tutto rispetto.

Per la preparazione dei ravioli di pesce vi servirà del filetto di cernia e della ricotta: questi gli ingredienti principali del nostro ripieno. Il filetto di cernia dovrà essere saltato in padella con l’aglio, poi, una volta cotto, si dovrà unire lo stesso peso di ricotta e lavorare bene insieme a pecorino e cerfoglio. Per quanto riguarda il condimento, io ho scelto di utilizzare del solo burro fuso con l’aggiunta di prezzemolo, ma la ricetta originale, che credo provenga dalla Prova del Cuoco, prevede due condimenti a scelta per i ravioli.

Dalla besciamella alla salsa mornay, il passo è breve

Eh, già, il passo è davvero breve. Perchè se tutti conoscono la besciamella, la salsa a base di latte, burro e farina che utilizziamo per la preparazione di molti piatti, forse non tutti sanno che la salsa mornay, potrebbe essere definita come una besciamella arricchita. Difatti la preparazione della salsa mornay parte proprio come quella della besciamella dal classico roux, ovvero dall’addensante ottenuto mescolando sul fuoco il burro e la farina in parti uguali che, per restare in tema salse, ne costituisce la base di molte francesi.

Dopo aver preparato quindi il roux, aver aggiunto il latte ed aver ottenuto la besciamella, arriva il momento della trasformazione. A questa base si andranno ad aggiungere 2 tuorli, del formaggio grana grattugiato e della panna liquida, una bella bomba calorica la nostra salsa mornay! Viene utilizzata soprattutto per i timballi di pasta e di verdure, ed ancora per i gratin, per riempire i bignè ed infine i vol au vent. Ed anche per accompagnare il pesce come ad esempio il salmone.

Ricette bimby, la pasta base al vino per torte salate

Buondì, oggi vorrei condividere con voi la mia ultima scoperta in cucina. Girovagando in rete qualche giorno fa mi sono imbattuta in una pasta che serve da base per le torte salate. La sua peculiarità? Che non contiene burro bensì vino. Un bel risparmio di calorie nonostante gli alcolici non siano così leggeri in questo campo. La pasta base al vino per torte salate può essere utilizzata per preparare torte con qualsiasi ripieno.

Qualche suggerimento? Funghi champignon, wurstel, mozzarella e parmigiano, o i classici ricotta e spinaci, oppure ritagliandola con le formine si possono ottenere dei biscotti salati per l’aperitivo molto stuzzicanti. La ricetta della pasta base al vino che vi riporto è prevista per la preparazione con il bimby modello TM 31, ma ciò non toglie che possiate prepararla anche a mano senza l’ausilio di questo multifunzionale aiuto in cucina.

Trattiamo con le verdure

Ci sono delle piccole regole, delle dritte, dei consigli, o chiamiamoli nel modo che preferiamo, per la preparazione di alcune verdure, prima di inserirle nelle nostre ricette.

Ecco alcuni piccoli spunti.

MELANZANE

Le melanzane, prima di essere cotte, hanno bisogno di un trattamento che le purghi dall’umore. Vanno sbucciate, in lungo o in largo, eliminando o meno la parte esterna, e dello spessore che si desidera a seconda della ricetta da preparare e poi si cospargono di sale fino. A questo punto vanno posizionate in un tegame, sovrapposte una sull’altra e su di esse andrebbe posto un tagliere, o comunque qualcosa di pesante. Lasciare così per mezz’ora almeno e quindi asciugare le fette, prima di utilizzarle.

ZUCCHINE

Se desideriamo farle fritte o ai ferri, dopo averle tagliate le zucchine vanno spolverizzate di sale fino e poi adagiate in un colapasta per circa 15 minuti, in modo che buttino fuori l’acqua di vegetazione. Dopo asciugarle su carta da cucina o su un canovaccio.

CAVOLFIORI E BROCCOLI

Quando dobbiamo lessare i broccoli e i cavolfiori può diventare una buona abitudine quella di aggiungere all’acqua di cottura alcuni cucchiaini di aceto, in modo da moderare l’odore, piuttosto forte e poco piacevole, che emanano queste verdure!

pasta frolla, sal de riso

Una variante della pasta frolla, quella alle mandorle

La pasta frolla, la base ideale per crostate e biscotti. Esistono un’infinitá di varianti di questo impasto, quí su Ginger vi abbiamo proposto quella al cacao, la versione del mitico Maurizio Santin, quella di Jamie Oliver, e potrei continuare ancora con i loro impieghi in varie ricette.
Oggi vorrei proporvi quella alle mandorle. Si tratta di una classica pasta frolla con l’aggiunta di mandorle tritate all’impasto.
Le mandorle conferiscono all’impasto un aroma e sapore particolare ed una friabilitá non indifferente. La pasta frolla alle mandorle é l’ideale per la preparazione delle crostate, in particolare quella alla marmellata di albicocche o arance, o con un ripieno di crema al cioccolato, o ancora, per restare in tema mandorle, di crema frangipane, che altro non é che una crema pasticcera a base di mandorle.

Il pan di spagna: ottimo da solo, perfetto come base

Sono certa che tutti abbiano provato almeno una volta a preparare il pan di spagna. Sorvolando sulla storica diatriba lievito si o lievito no ( a proposito, io non lo metto), ho constatato che dopo diversi tentativi (fecola, amido, zucchero a velo, etc)  e metodi di preparazione provati, questa è la ricetta che preferisco: solo tre ( e sottolineo tre) ingredienti, esecuzione di una facilità imbarazzante, preparazione non velocissima, daccordo, ma proprio quì sta il segreto della buona riuscita. Gli ingredienti? Uova, farina, zucchero. Il segreto? Montare, montare montare: più aria facciamo incorporare al composto, più il pan di spagna sarà soffice e durerà a lungo. Direi che un buon pan di spagna può essere gustato al naturale, magari inzuppato nel latte. Ma se proprio non vi va allora vi do un suggerimento per il suo impiego.

Ricette base: il pan di spagna, ma al cacao

La base ideale per un’ottima torta al cioccolato? Per me è in assoluto il pan di spagna al cacao. Soffice come il classico ha quella marcia in più conferita dal cacao che lo rende speciale. Il pan di spagna al cacao è ottimo farcito con crema al cioccolato, per me la migliore è la crema ganache, quella con metà cioccolato fuso e metà panna montata. Ma non sono da sottovalutare le creme bianche come la pasticcera o la chantilly, magari aromatizzata all’arancia. Tornando al pan di spagna al cacao, il procedimento di preparazione è identico a quello classico: il segreto consiste nel montare montare montare ed ancora montare le uova. Più si incorpora aria al composto e più il pan di spagna verrà soffice e leggero, una nuvola insomma. 

Tempo di gelati: come fare quello al caffè

Qualcuno mi maledirà dopo aver letto il titolo di questo articolo, ma mentre tra radio, televisione ed internet apprendo che nel resto d’Italia diluvia da qualche giorno, quì, non solo ci sono temperature tipicamente estive, ma si è messo di mezzo pure lo scirocco, oggi non si respira. Ecco che da quì il passo è breve al pensiero di affondare il cucchiaino in un buon gelato. Nel mio caso la scelta è ricaduta sul gelato al caffè, uno dei miei gusti preferiti. Se poi lo prepariamo in casa il gelato acquista tutto un altro sapore. Ed allora, anche se non lo preparerete nell’immediato, segnatevi comunque la ricetta di questa sfiziosità, vi assicuro che non ve ne pentirete.

La pasta frolla di Maurizio Santin protagonista nella torta della nonna

Oggi puntiamo l’attenzione sulla pasta frolla: ne abbiamo già parlato in passato, proponendo diverse varianti e diversi modi di utilizzo. Oggi però vorrei porre l’accento sulla pasta frolla del mitico pasticcere Maurizio Santin, chi non lo conosce alzi la mano. Ultimamente è stato ospite di una puntata della Prova del Cuoco propondendo, se non sbaglio, la ricetta della crema pasticcera. Rispetto alle ricette della pasta frolla che ho provato finora, quella che vi rpopongo in questo articolo ha qualcosa di diverso sia nelle proporzioni tra gli ingredienti, meno zucchero, e sia nella presenza dello zuccheroi a velo rispetto al classico zucchero semolato, che siamo soliti utilizzare in questo tipo di preparazioni, ed infine il riposo in frigo: addirrittura quì si parla di un’intera notte al fresco. Questa tipo di pasta frolla è ideale se dovete preparare una crostata, ecco perchè ho deciso di utilizzarla nella preparazione della torta della nonna: un classico della pasticceria, ogni tanto sento il bisogno di tornare alle origini. Quì di seguito vi metto la ricetta della crema pasticcera che vi servire come ripieno della torta della nonna.

Il lievito madre delle Sorelle Simili ed i suoi vantaggi

A furia di sentir parlare di pane, pizze, panettoni, colombe, e chi più ne ha più ne metta, fatti in casa, credo sia arrivato il momento di parlare del lievito madre. Di cosa si tratta? Il lievito madre altro non è che un impasto fatto di farina e acqua che viene lasciato all’aria aperta in modo che si inneschi un meccanismo di fermentazioni grazie alla presenza di micoorganismi di cui l’aria è ricca. Per la preparazione del lievito madre esistono diversi metodi e ricette, c’è chi aggiunge dell’olio, chi dello yogurt, chi del miele. In questa sede ho scelto la ricetta del lievito madre delle Sorelle Simili tratta dal loro fortunato libro “Pane e roba dolce“. Sotto vi riporto, come al solito la ricetta, ma il procedimento non si ferma quì, infatti il lievito madre deve essere curato, o meglio rinfrescato puntualmente,  ogni 2-3 giorni se scegliete di conservarla a temperatura ambiente e ogni 4-5 se in frigorifero.

Lo sapevate che…

Come promessovi eccoci arrivati al consueto appuntamento settimanale della nuova rubrica “Lo sapevate che…

  • se il tacchino, ha zampe di colore rossa­stro vuoi dire che è vecchiotto? Per un buon risultato in padella scegliete tacchini con le zampe tendenti al nero.
  • Per riconoscere l’uovo fresco, basta mettetelo in un reci­piente con acqua salata: se è fresco si deposita sul fon­do orizzontalmente, se è vecchio galleggia o rimane sospeso?
  • Il parmigiano genuino non deve presentare variazio­ni di colore tra la parte centrale e quella più esterna, vi­cino alla crosta, e che inoltre deve avere la pasta colore paglierino, perché, se è più chiara, il formaggio è troppo magro?
  • Se il burro è genuino, strizzandone un po’ fra le dita non devono uscirne goccioline e non deve schizza­re quando frigge?

Lo sapevate che…

Da oggi vi proporremo una serie di post settimanali che vi daranno dei piccoli, ma utili, e soprattutto pratici consigli su tutto ciò che riguarda il mondo dei fornelli e ciò che gli gira attorno; piccoli segreti e trucchetti sul come cavarvela sempre anche davanti a qualche pasticcio, e consigli sul come e cosa acquistare tenendo presente prezzo e qualità! Fateci sapere se questi “consigli” in “pillole” vi tornano utili….

Iniziamo subito.

Lo sapevate che:

  • per rimediare a un brodo mal riuscito, basta aggiungere un bicchierino di cognac o di marsala per ogni litro di brodo?
  • Se la minestra o qualsiasi liquido risulta troppo salato, basterà aggiungere una patata sbucciata e fare cuocere per 15 minuti?
  • Se dovete correggere una salsa troppo acida basta utilizzare dello zucchero; se risulta troppo dolce aggiungetevi del latte acido; se ritorna troppo acida è bene buttarla!

Crostata ricotta e pesto, pasta brisè o pasta frolla?

Buon lunedi a tutti, il mal tempo continua ad imperversare, ma noi non ci perdiamo d’animo, anche perchè le previsioni dicono che si tratti degli ultimi giorni, beh, speriamo. In ogni caso non mi lascio buttare giù dalle condizioni metereologiche avverse, e mi dedico alla mia grande passione che è la cucina. In particolare ieri ho preparato la crostata alla ricotta e pesto, una crostata salata che da troppo tempo volevo provare e che finalmente sono riuscita a sfornare. La base  è una pasta brisè, il ripieno è costituito da ricotta e pesto, che volendo potete arricchire con i pomodorini ciliegia. Si tratta di una crostata molto semplice da preparare e regala grandi soddisfazioni.