Contorni con il bimby, i carciofi al formaggio

Un contorno di stagione  gustoso e sfizioso ideale per una cena a base di formaggi: i carciofi al formaggio con il bimby. I carciofi mi piacciono in tutti i modi, crudi,  alla romana, fritti, al forno o come condimento per riso o pasta, insomma secondo me sono un ottimo piatto che si abbina bene con tutto e che difficilmente non piace.

La ricetta che vi descrivo oggi è molto semplice e può essere preparata ancora più facilmente con il bimby; la parte difficile sarà solo quella relativa alla pulizia dei carciofi e cioè tagliare il gambo e togliere le foglie e fare la classica forma a rosa tipica del carciofo tagliato. Al resto ci penserà il bimby che triterà i formaggi e poi li farà amalgamare insieme all’uovo, all’aglio e al prezzemolo dando vita al nostro ripieno.

Timballo di scrippelle. Un primo immancabile del Natale in Abruzzo.

Le scrippelle sono un piatto tipico della cucina teramana, davvero immancabile durante i pranzi dei giorni di festa e particolarmente a Natale. Si tratta di sottilissime frittatine a base di uova e farina che si cuociono versando l’impasto  in una padella caldissima. Sono molto simili alle crepes francesi che, secondo alcuni, da Teramo furono portate oltralpe al seguito degli eserciti francesi, mentre altri le considerano derivate proprio da queste.
Le scrippelle però differiscono dalle crepes non solo per gli ingredienti ma anche per l’uso che se ne fa. In Abruzzo infatti le scrippelle sono la base di molti piatti salati, che sostituiscono la pasta. E addirittura una ricetta tipica abbruzzese, le scrippelle ‘mbusse, prevede che queste frittatine siano riempite di formaggio e poi servite su un letto di brodo di gallina ruspante. Quella di cui parliamo oggi però, è una ricetta golosissima anche se un pochino più complessa da preparare, che richiede calma per chi lo gusta e pazienza per chi lo deve preparare. Si tratta di un timballo di scrippelle, con ragù di carne, carciofi, besciamella e formaggio. Una vera golosità che piacerà a tutti, grandi e piccini. Le scrippelle vanno cucinate in modo che il risultato sia una sfoglia sottilissima e leggera che poi andrà condita come se fosse una teglia di lasagne. Basterà tenere la fiamma bassa e poi rigirare le scrippelle in modo da cuocerle da entrambi i lati. Riguardo al condimento, potete scegliere di mettere i cuori di carciofo sbollentati oppure, come prevede la ricetta originale, soffriggerli con olio e rosmarino e poi cuocerli in tegame con un po’ d’acqua finchè non saranno diventati tenerissimi.

La Tartiflette un secondo piatto e un comfort food buonissimo!

Se state cercando un secondo piatto gustoso, sostanzioso e che mette tutti d’accordo allora la Tartiflette é quello che fa per voi. Si tratta di una ricetta a base di patate che io letteralmente adoro, é forse infatti uno dei comfort food per eccellenza: caldo, saporito, profumato, buono insomma come avete capito mi piace moltissimo. Ma per apprezzare a pieno la tartiflette dovete anche apprezzare il formaggio perché non solo ne é parte integrante ma é il vero protagonista di questo secondo piatto. Ora la ricetta originale richiede che il formaggio utilizzato sia il reblochon (un formaggio della Savoia di latte crudo di mucca) ma io lo preparo con in vari fondi di formaggio che albergano nel mio frigorifero. Certo bisogna dire però che ci vogliono comunque dei formaggi dal sapore forte e dei quali potete utilizzare anche la buccia. Come vedete oltre che buono é anche un piatto da riciclo, perché davvero il cibo non va mai sprecato!

Trippa milanese,

Ricette tradizionali per il Natale 2010: la trippa al sugo e formaggio.

Gli amanti del filetto e delle bistecchine oggi storceranno il naso alla sola lettura del titolo di questa ricetta. E in realtà per essere sincera, neanche io amo mangiare le frattaglie, ma non posso negare che conosco tantissime persone che le mangiano con gusto e che le definiscono squisite. Un motivo ci sarà! Basterebbe forse superare per un attimo l’ostacolo dei pregiudizi e lanciarsi all’assaggio di un piatto che in Italia è molto diffuso e apprezzato. La trippa è costituita da diverse parti dello stomaco del bovino e non dell’intestino come molti credono. Si mangia diffusamente in tutta l’Italia, dalla Toscana al Piemonte, dall’Abruzzo alla Lombardia in particolare durante i pranzi delle festività natalizie. A lungo considerata un cibo del popolo e poco raffinata, la trippa ha subito a lungo molte ingiustizie gastronomiche, che la hanno relegata nell’elenco dei cibi grassi, poco digeribili e poco sani. In realtà la trippa, così come tutte le interiora, è un patto molto nutriente e gustoso, ricco di ferro e vitamina C. E c’è chi è tanto convinto della prelibatezza di questo piatto da creare addirittura un’Accademia della trippa, un punto di riferimento per la valorizzazione, la salvaguardia e la promozione della trippa, della sua storia e delle sue ricette.

Questa ricetta è un gioco da ragazzi. Preparate un bel soffritto di cipolla, carote e sedano, aggiungete la trippa tagliata a listarelle e poi il pomodoro. Una volta cotto il tutto, servite con una bella spolverata di parmigiano reggiano. I vostri commensali apprezzeranno sicuramente questa prelibatezza.

Dolce Natale in Sardegna. Le seadas.

Quello di oggi è un dolce davvero particolare, tradizionale del Natale in Sardegna. Si tratta delle seadas, una sfoglia dolce sottile, con un cuore di formaggio e ricoperta di zucchero o miele. Vengono prodotte ormai in tutta l’isola, ma quelle artigianali si continuano a fare solo nelle zone con economia pastorale. Esistono varie interpretazioni della ricetta base, e sul web ne potete trovare anche delle versioni molto semplificate, ma le tipologie sono sostanzialmente due: con formaggio cotto e con formaggio crudo (quest’ultima detta “a sa mandrona”, ossia “alla poltrona”). Essendo un prodotto a base di formaggio, la loro origine è da ricercare nelle zone della Sardegna tradizionalmente legate alla pastorizia, da Barbagia, Ogliastra, Logudoro e Gallura. La seada è attualmente considerata un dolce anche se in origine rientrava tra le pietanze principali tanto da poter sostituire un secondo. La preparazione di questo dolce è abbastanza complicata, richiede tempo, molta attenzione e gli ingredienti giusti. Gli ingredienti principali sono molto semplici: semola, formaggio fresco acido (in gallurese, “Pischedda”), scorza di limone grattugiata e miele. Nella ricetta originale il formaggio va fatto inacidire, lasciandolo a temperatura ambiente. E’ acido al punto giusto quando, riscaldato, fila. Per la variante con formaggio cotto, il formaggio va tagliato a scaglie e squagliato in un tegamino, con giusto un pochino di latte perché non si attacchi, e quindi quando è squagliato, gli si aggiunge la scorza di limone grattugiata. Il formaggio fuso va steso su una spianatoia e non appena si raffredda si taglia a cerchietti di circa 12-15 cm di diametro. Si lavora la sfoglia (semola sarda, acqua, sale e strutto) ben fine. Sulla sfoglia si pongono i dischi di formaggio, li si ricopre con un’altra sfoglia e si fanno dei “ravioloni” tondi, eliminando bene l’aria dall’interno della seada.

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Culurgiones de casu, un primo natalizio della Sardegna

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Il Natale si sa, è una festa ricca di tradizioni, così in ogni regione d’Italia sulle tavole del pranzo appaiono i piatti della tradizione culinaria. E’ questo il caso dei culurgiones de casu sardi, un primo che in Sardegna è per antonomasia il piatto delle feste in generale, del Natale in particolare. I “culurgiones” sono dei ravioli ripieni cesellati a mano; un tipico primo piatto della cucina rustica dell’Ogliastra, famoso in tutta l’isola, costituito da ingredienti semplici: una sfoglia di farina di grano duro e un ripieno che a seconda della zona della Sardegna cambia molto: composto di patate e a seconda della stagione formaggio pecorino o caprino fresco opportunamente lavorato (oppure grasso animale), menta (o aglio). Si consumano caldi spolverati con abbondante pecorino grattugiato e talvolta con salsa di pomodoro. Dei culurgiones non esiste una ricetta “universale”. Ogni paese e addirittura ogni casa ha la propria variante, (troviamo infatti il soffritto e la menta che viene aggiunto nei paesi della costa, mentre hanno più formaggio quelli di montagna) e addirittura variano in base alle stagioni. Ad esempio a Sadali ad Agosto si preparano col formaggio (culurgionis de casu); a Novembre con il grasso ovino (de ollu seu), ricavato dall’omento (sa nappa) degli ovini e dei vitelli – da offrire e consumare in ricordo dei defunti; a Febbraio, con lo strutto (de oll’e proccu), in occasione del carnevale.
I culurgiones, nella tradizione, vengono anche donati come segno di amicizia, di benevolenza o di rispetto. Sono considerati un piatto cerimoniale e speciale, e quindi non sono solo ottimi da mangiare ma anche buoni per comunicare.

Ricette senza glutine, tacos de queso

Che ne dite di una ricetta messicana? Ogni tanto è anche giusto assaggiare qualcosa che abbia un’altra nazionalità, quindi oggi prepareremo insieme un antipasto che viene da molto lontano. Cucineremo i tacos de queso. Sicuramente avrete sentito parlare di questo tipico piatto messicano; in ogni caso per chi lo sentisse oggi la prima volta spieghiamo subito di cosa si tratta.  I tacos sono delle tortillas messicane ideali per chi non può mangiare alimenti che contengono glutine. Infatti sono preparati con della farina di mais: una sorta di piadina per intenderci. Il taco messicano è generalmente morbido ma le tortillas possono essere anche fritte al punto di diventare croccanti. L’ingrediente principale che utilizzeremo anche noi oggi è il formaggio. Andando però in giro per il mondo il condimento cambia. Come sempre interviene il gusto personale.

Torte dolci, prepariamone una ai pistacchi e formaggio

Vi propongo questa torta che in fondo è un po’ una via di mezzo tra il dolce e il salato, anche se a dire la verità la predominanza del dolce rispetto alla presenza dei pistacchi si fa sentire. L’ho preparata una sola volta e penso di aver scelto l’occasione giusta, anche proprio come momento conviviale. Una serata culturale, con un apericena, come si suol dire, che prevedeva dolce e salato, aperitivi e vini, e che durava fino a tarda sera, quindi il cibo era importante per i momenti di pausa. Ho portato una classica torta salata, con funghi e salumi, e poi ho deciso di preparare questa torta. Ha avuto piuttosto successo, anche se devo confessare che visto il sapore particolare ha lasciato un po’ di stucco chi non ama la via di mezzo tra i sapori decisi e quelli delicati e tra il dolce e il salato. Però a tutti gli altri è piaciuta molto!

Ricette secondi, gli involtini di melanzane e carne macinata

Oggi variazione sul tema: un secondo a base di carne e verdura, o meglio ortaggi, le melanzane. Gli involtini di melanzane e carne macinata, come ingredienti principali (e solo per via di quelli) ricordano un piatto tipico greco: la moussakà, seppur in versione di gran lunga più leggera. Gli involtini di melanzane e carne macinata si preparano seguendo due fasi: la prima, quella della frittura delle melanzane, che consiste nel tagliare le melanzane (utilizzate quelle lunghe) a fette e friggerle in abbondante olio bollente.

Vi consiglio, prima di friggere le melanzane, di farle spurgare, ovvero di lasciarle riposare una ventina di minuti cosparse di sale in modo che perdano l’amaro, e, una volta fritte, di far perdere loro l’unto in eccesso, con l’aiuto di tovagliolini di carta assorbente. La seconda fase invece consiste nella preparazione del ripieno, per la quale si procede quasi come se stessimo per preparare delle polpette: si prende la carne macinata, si mescola con l’uovo, il pangrattato, il formaggio grattugiato, il fomaggio a cubetti e si amalagama bene il composto.

Il Millefoglie di Mele e Formaggio


Questa è la stagione delle mele, frutti succosi e croccanti davvero versatili e adattabili sia nel dolce che nel salato. Questo Millefoglie di Mele Verdi é un antipasto perfetto per una cena autunnale. Per richiamare il verde e dare anche un elemento di morbidezza si mette l’avocado e per dare un bel sapore forte si mescolano due formaggi, il gorgonzola e l’edam tagliato a striscioline. Per il resto la preparazione é davvero semplice e veloce, lo preparate e impiattate in 10 minuti. Anche perché dovete assolutamente farlo “espresso” altrimenti la mela diventa scura. Le uniche cose che potete avvantaggiarvi sono le striscioline di edam e le fatte di avocado che per evitare che anneriscano coprirete con del succo di lime. Per il resto vi occorreranno davvero solo 10 minuti e voilà l’antipasto sarà pronto!

Ricette con i funghi: i toast porcini e camembert

Oggi un’altra ricetta superveloce di quelle che prepari in 10 minuti che che ti soddisfano in una maniera che non avresti mai immaginato. Vi ho già parlato del mio debole per i porcini, e questa volta ho voluto utilizzarli per preparare dei gustosissimi toast, i toast ai porcini e camembert, un piatto decisamente autunnale da gustare per cena insieme alla propria famiglia.

Sono semplicemente fantastici; il camembert (che è un formaggio francese prodotto in Normandia), si sposa alla perfezione con i porcini, ed il prezzemolo non fa che completare il piatto divinamente. La preparazione dei toast al camembert e funghi porcini è molto semplice: dovrete procurarvi delle fette di pane bianco per toast (se vi piacciono potete scegliere quelle arricchite con i cereali.

A questo punto passate in forno per qualche minuto le fette di pane in modo che si tostino leggermente, ricopritele con il porcino pulito e tagliato a fette e con il formaggio. Coprite il tutto con una manciata di prezzemolo tritato e di nuovo in forno fino a che il formaggio non si sarà sciolto.

Conchiglioni al Forno Vegetariani, un primo piatto per tutti


Che ne dite di una pasta al forno adatta davvero a tutti? io direi che é una grande idea. Infatti questa pasta va bene sia per i vegetariani, sia per i bambini sia per gli onnivori. Si tratta di una ricetta molto gustosa e saporita, che richiama un pochino la tradizione della pasta ripiena tipo ravioli senza però essere all’uovo. L’importante come sempre quando eseguite una ricetta é che acquistiate materie prime buone e che non esitiate a metterci quell’idea in più che la ricetta stessa vi stuzzica. Insomma non esitate a metterci del vostro in cucina, in questo modo infatti personalizzerete i vostri piatti rendendoli unici, infine chi meglio di voi conosce i gusti dei vostri ospiti? Per cui datemi retta quando eseguite una ricette, se questa vi inspira provate anche ad arricchirla secondo le vostre idee. Ed ora veniamo a quel che vi occorre per questi golosi Conchiglioni ripieni vegetariani.

Mini Quiche con uova, formaggio e prosciutto: tutti pronti per il Brunch

L’altra sera stavo piacevolmente seduta in poltrona a guardare una trasmissione di cucina non so più su quale canale di sky, comunque c’era Csaba dalla Zorza, una cuoca nota sia per le trasmissioni, sia per i libri sia per i corsi che tiene in collaborazione con Sale e Pepe, che si prodigava in consigli su come preparare un buon Brunch. Ora dovete sapere che io adoro i Brunch, ed appena viene la primavera ne preparo in continuazione, secondo me sono davvero una buona soluzione per stare in compagnia senza annientarsi in cucina per ore. Inoltre sono ben comodi per chi ha dei bambini che in questo modo non sono obbligati a stare in tavola più del dovuto. Comunque tra le varie idee che la Csaba propinava c’era quella delle mini quiche che mi é sembrata davvero eccellente. Volendo potete prepararle nei mini stampini rivestiti di carta da forno oppure anche nelle placche da muffin, come preferite e soprattutto come fate prima. Il risultato é notevole: buono e scenografico un’accoppiata vincente!

Sformato di Emmental, per il menù di Pasqua

Qualcosa da cucinare per il menù di Pasqua che non sia il solito piatto visto e rivisto e mangiato in tutti i modi? Una pietanza che rompa un po’ gli schemi della tradizione e sia una variante nuova e gustosa? Bene, bene, siete dei sovversivi delle tradizioni Pasquali, proprio come me! Allora eccovi la mia proposta: lo Sformato di Emmental.

Tante ricette per cucinare gli sformati: gli sformatini fontina e spinaci, lo sformato di pesce persico, lo sformato di verdure con purè e peperoni, lo sformato caldo di fiori di zucca e tante altre ne potrete trovare su Ginger&Tomato. Ma per il momento soffermiamoci sulla ricetta dello Sformato di Emmental. All’apparenza potrà sembrarvi un poco scialbo, ma il gusto dello Sformato di Emmental è davvero unico!