Come preparare il petto di pollo: i cordon bleu

Come scrivevo quì molto spesso mi capita di ritrovare in freezeer dei petti di pollo che, da scongelati, non so mai come preparare, sempre a corto di idee. Il perchè questo accada credo sia scontato: sono a fare la spesa, passo davanti al banco della carne, vedo i petti di pollo confezionati, e mi dico: “li prendo o non li prendo? Ma si, qualcosa mi inventerò”. Ecco, le ultime parole famose, perchè poi all’atto pratico non è poi così facile creare qualcosa di diverso dalla solita cotoletta. Stavolta però, ripensando al solito banco della carne mi sono ricordata di aver visto dei cordon bleu già pronti. A questo punto ho (ri)pensato: “ma non deve essere tanto difficile rifarli in casa, daltronde si tratta di due fette di petto di pollo chiuse a mò di tasca e ripiene di prosciutto e formaggio filante, passati nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e via, fritti in padella”.

Tempo di risotto, proviamo quello con gorgonzola e porri

risotto gorgo porri

Il gorgonzola è un formaggio italiano, prodotto da latte intero di vacca. L’origine di questo formaggio è lombarda e infatti prende proprio il nome dalla cittadina di Gorgonzola, dove iniziò al storia di questo formaggio particolare, che o si ama o si odia. Le sue orgini risalgono al X secolo e insieme a molti altri alimenti della nostra tradizione culinaria, anche il gorgonzola è stato riconosciuto dalla Comunità Europea e registrato tra i prodotti DOP. Le principali zone di produzione sono Milano, Pavia, Como e Novara, e quest’ultima città è diventata negli ultimi anni la principale produttrice di gorgonzola in Italia.

Come tutti sappiamo esistono due tipi di gorgonzola, quello dolce e quello piccante. Il primo è più morbido e molto cremoso, il sapore è quello caratteristico di questo formaggio anche se è più delicato e meno deciso. La varietà piccante invece, come sottolinea il nome stesso, ha un sapore più forte e di conseguenza più deciso e più piccante, inoltre la pasta ha una consistenza ben definita ed è più friabile.

In cucina vengono utilizzati sia il gorgonzola dolce che quello piccante, senza distinzioni ma con una precisa scelta quando il formaggio va aggiunto alle ricette, come in questo caso. E’ ottimo quando viene gustato, insieme ad un’ampia scelta di altri formaggi magari, con delle marmellate salate e con il miele, una vera prelibatezza!

Muffin al Bacon e Formaggio

muffin al bacon
Proseguiamo dunque nel filone dei Cake. Come già vi avevo detto se non volete utilizzare lo stampo classico rettangolare del cake potete anche usare gli stampini dei muffin. In questo modo non solo dimezzerete i tempi di cottura ma farete anche delle monoporzioni che vanno tanto di moda in questo periodo. Ognuno potrà prendere e gustarsi il suo stuzzichino in un sol boccone. Questi muffin sono perfetti sia per dei brunch domenicali tra amici, ma vanno bene anche come sfizioso antipasto oppure come aperitivo. Saranno sicuramente originali e saporiti. Questa ricetta prevede l’incontro di due sapori forti: quello del bacon e quello del formaggio cheddar, volendo potete seguire le vostre inclinazioni e cambiare “imbottitura” sempre ricordando però che per le dosi che vi riporto non bisogna superare i 250 grammi di farcitura. Dunque fate largo alla vostra fantasia in modo da stupire sempre più piacevolmente i vostri invitati e, perché no, anche i vostri bambini!

Anello di riso integrale con pere e formaggio

formaggio e pere

Per questa ricetta utilizziamo il riso integrale, buonissimo e davvero poco utilizzato nella nostra cucina. Vi dò subito un piccolo consiglio per la cottura, ottimo per questa ricetta ma non solo. Per accorciare i tempi di cottura del riso integrale si può procedere ammollando il riso per qualche ora dopo averlo perfettamente sciacquato, in modo da togliere eventuali polveri o impurità. Utilizzare poi l’acqua dell’ammollo per la cottura, in modo che non vadano dispersi i preziosi micronutrienti contenuti in questo cereale.

Sicuramente ci avrete già pensato anche voi, ma vi sottolineo la presenza in questa ricetta dell’ormai famosissima combinazione di ingredienti, formaggio e pere, che ormai troviamo in tutta Italia e in vari piatti e preparazioni, come già detto anche in precedenza anche la pizza, formaggio e pere, o nello specifico, gorgonzola e pere, è diventata ormai famosissima!

Il pane al formaggio e pere delle sorelle Simili ed il loro terzo libro

pane formaggio e pere

Quando si parla di panificazione, non ho mai fatto mistero della mia profonda ammirazione per le Sorelle Simili. Seguirei ogni loro ricetta ad occhi chiusi perchè immagino che sia il risultato di varie sperimentazioni fatte nel tempo con  amore e dedizione, oltre che con una grandissima passione, per giungere al risultato finale. La ricetta del pane formaggio e pere infatti è proprio loro. Per me che amo le sperimentazioni ed i sapori nuovi è stata una rivelazione. L’accoppiata formaggio e pere non mi era nuova, ma assaggiarla dentro il pane … beh, non mi era mai capitato. Il risultato è ottimo grazie anche alla preparazione della biga addirittura 20 ore prima. Il profumo che si sprigionerà dal forno ne è la testimonianza.

Ricette vegetariane con polenta: la Polenta pasticciata con funghi e formaggio

Polenta pasticciata con funghi e formaggio

L’altra sera, ho ospitato un po’ di gente a casa, e tra di loro c’era un caro amico di vecchia data che da un po’ di anni ha deciso di abbracciare la cucina vegetariana. Tra le varie discussioni della serata, al momento della cena, nasce un acceso dibattito. Perché? Semplice, io ho proposto di fare la polenta, i miei amici hanno subito appoggiato la mia idea ed hanno iniziato a fantasticare sul sughetto di carne che doveva accompagnare la polenta; una sola voce si è staccata dal coro, quella del mio amico vegetariano. Tutti sostenevano:

Per la polenta ci vuole un ricco sugo di carne o di pesce!

Ma una voce rispondeva:

Non è vero, se ne può fare benissimo a meno! E ve lo dimostrerò.

Ed ecco che sulla nostra tavola dopo un po’ di tempo si vede comparire la Polenta pasticciata con funghi e formaggio.

Non solo si può preparare la Polenta pasticciata con funghi e formaggio, ma senza utilizzare né carne né pesce, si può cucinare anche la pizza salata di polenta o la polenta e uvetta. Ebbene, a fine serata tutte le persone che si trovavano in tavola, hanno dovuto dare ragione al ragazzo vegetariano, e, ha dimostrazione di quello che sosteneva quest’ultimo, i piatti sono rimasti completamente vuoti e sul fondo neanche una traccia della Polenta pasticciata con funghi e formaggio.

Ricette con la crescenza: cassata di formaggio

crescenza

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Spesso confusa con lo stracchino, la crescenza invece differisce da questo formaggio per la sua consistenza più cremosa. Se viene lasciata a temperatura ambiente diventa morbida come burro e infatti viene proprio usata in questo modo nell’Italia settentrionale. E‘ prodotta con latte vaccino, la la pasta cruda e fresca e un sapore che tende all’aspro. Deperisce molto in fretta, infatti va consumata entro un paio di settimane dalla data di commercializzazione.

Il taleggio invece è uno dei formaggi lombardi più antichi. E’ ritenuto una vera prelibatezza è compare in numerosi banchetti storici proprio come cibo pregiato. E’ prodotto anch’esso con latte vaccino, ha la pasta cruda, liscia e molle. Il suo sapore cambia secondo il grado di stagionatura: è molto delicato quando il formaggio è giovane, divenata poi piccante e pungente invece dopo una lunga stagionatura. Il nome deriva dalla Val Taleggio, in provincia di Bergamo, zona orginaria della produzione.

Involtini di pollo al formaggio

involtini di pollo

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’accoppiamento emmental e parmigiano è assolutamente da provare, non solo in questa ricetta ma anche nelle insalate, magari con uova e patate, o anche in altri involtini che potrete fare con il prosciutto cotto o con la verza o l’indivia lessate. Insomma, vi ho dato qualche spunto per poi fare qualche tentativo creativo!

Questi involtini sono chiaramente un ottimo secondo, che potrete anche non accompagnare necessariamente con un contorno, soprattutto se decidete di servirli su un letto di insalata, come consigliato in ricetta, che quindi potrete condire insieme ai pomodori e che i commensali a tavola potranno dividersi come preferiscono.

Vedrete che anche i bambini li apprezzeranno molto, hanno certamente un sapore un po’ forte e di certo la presenza del vino magari non è indicata per offrirli a dei bimbi troppo piccoli, ma mangiare questi simpatici involtini che racchiudono un sapore caldo di formaggio sarà sfizioso per loro e li abituerà anche alla combinazione di sapori diversi tra loro.

Formaggi che passione! Maccheroni con sbrinz e salsiccia

pasta sbrinz e salsiccia

TEMPO: 30 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La curiosità che riguarda lo sbrinz, formaggio svizzero, è che una campagna pubblicitaria del prodotto negli anni ’90 sosteneva che il formaggio fosse originario di una specifica zona alpina, che portava proprio il nome di sbrinz. Il punto è che questa affermazione non era vera e il risultato è stato solo che la credenza è diventata realtà e che adesso c’è una zona della Svizzera denominata sbrinz! Primo caso di un un cibo che dà un nome a un determinato posto, e non viceversa!

Lo sbrinz deriva dal latte vaccino e ha la pasta extra dura. Ha una maturazione estremamente lenta, di circa 18 mesi, ma se si aspetta anche fino a 22 mesi allora il suo sapore deciso e piccante raggiungerà il massimo del potenziale. Sembra che lo sbrinz sia davvero il formaggio più antico d’Europa oltretutto, infatti la prima volta che risulta menzionato è nel 70 d. C.

Vista la pasta così dura lo sbrinz viene utilizzato come il nostro parmigiano o pecorino, spolverizzato quindi sui primi piatti o anche gustato con assaggi di vini e marmellate.

Pizza: la pasta base

pizza pasta base

TEMPO: 20 minuti + riposo e cottura| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi vi coinvolgo in una mia prima volta. Quella con la pizza. Da giovane donna di origini napoletane quale sono non mi ero mai azzardata a preparare una pizza fatta in casa. Dovevo sentirmi pornta. Capire quale era il momento giusto. Lo è stato ieri sera.

Mi sono messa a cercare una ricetta per la pasta base nel mio libro di cucina napoletana, ma una ricetta vera e propria non c’era, solo tante varianti per tante pizze diverse. A questo punto mi sono rivolta a a internet, il compagno che ormai ci guida e ci rassicura nella preparazione di tutti i piatti possibili e immaginabili. Ma niente mi convinceva davvero. Mi sono allora affidata alla mia creatività, combinando dosi e ingredienti. Mi sono dovuta affidare al lievito secco perchè al supermercato erano finiti i panetti di lievito morbido. Ho aiutato la pasta a crescere adagiandola sul calore del computer come mia nonna faceva con quello del termosifone.

Da giovane donna moderna ho affrontato questa prima volta con timore e riverenza, lasciandomi inebriare dal profumo che poco a poco veniva fuori dalla cucina, e mordendo e assaporando una pizza deliziosa. Non posso far altro che consigliarvela.

Tapas di uova e formaggio, antipasti deliziosi

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Le tapas al formaggio e uova sono forse le preparazioni che si avvicinano di più alla nostra idea di aperitivo. Spesso anche nei nostri locali e bar si trovano molte creme e salse, in cui i formaggi sono gli ingredienti base, da spalmare sui crostini, così come quando si parla di antipasto spesso anche a casa le uova sode sono una soluzione veloce, pratica, fresca e che piace a tutti. Proprio per questo non ho introdotto uova sode nemmeno nelle precedenti ricette di tapas, quelle le sappiamo preparare bene e non abbiamo bisogno di indicazioni extra! Prendiamo spunto da queste cosas da picar invece, per inventare sempre nuove ricette a sorpresa, per la nostra famiglia e i nostri ospiti.

Uova flamenco saporite

Ingredienti per 4 ciotoline: 4 uova, 200gr. di mais in scatola, 4 pomodori, 2 peperoni rossi piccoli, 1 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 4 cucchiai d’olio d’oliva, sale, pepe di Caienna.

Scaldate il forno a 180°, contemporaneamente scaldate l’olio in una padella e fate appassire la cipolla e l’aglio per 5 minuti. Togliete la pelle ai peperoni e tagliuzzateli, aggiungeteli in padella e fateli cuocere per 10 minuti. Unite i pomodori, spellati e privati dei semi, il prezzemolo, sale e pepe, e lasciate cuocere per altri 5 minuti. Aggiungete il mais, mescolate e togliete dal fuoco. Distribuite il composto in 4 piccole pirofile, fate al centro un buco e rompetevi dentro, con il dorso di un cucchiaio, un uovo per ogni pirofila. Infornate e fate cuocere per 20-25 minuti, controllando la cottura, le uova dovranno rapprendersi completamente. Servite subito, ben calde.