Torte salate che passione! Prepariamone una con pollo, porri e funghi

pizza funghi pollo

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Puntiamo lo sguardo sugli ingredienti secondari, per così dire, della nostra torta salata. Il porro è conosciuto fin dall’antichità, era particolarmente amato dai Romani che lo consumavano abitualmente con le insalate, crudo. Ai giorni d’oggi il porro, con il suo particolare aroma, è particolarmente apprezzato e utilizzato Oltralpe, viene utilizzato spesso per profumare minestre di carne e verdure.

Per quanto riguarda i funghi champignon (detti anche prataioli) ne esistono di due qualità: quelli che hanno la cappella tendente al marroncino e squamata e quelli che invece hanno la capella liscia e bianca. Per riconscere la loro freschezza osservate le lamelle, saranno chiare quando i funghi sono appena colti, e diventano scure mano a mano che il fungo invecchia.

E dopo questo breve viaggio nella storia e qualche suggerimento siamo pronti per la ricetta!

Maionese Mayò

maioneseMaionese. Io sono un fanatico della maionese. Non tanto perchè la metto dappertutto o perchè utilizzo particolari virtuosismi per combinarla in salse, alimenti e ricettine varie, come si vede spesso nelle pubblicità che vanno in tv. Io sono un fan della maionese come compagna di vita, come riempitivo delle giornate uggiose, come sostitutivo di…quel qualcosa che si cerca ma non si trova mai quando si esplora il frigo.

Il rito è sempre lo stesso: si prende il barattoletto, sia esso un tubo, un flacone di plastica o uno di quegli improbabili formati nuovi (tipo quelli “a testa in giù”, insomma…). Si cerca un cracker, un grissino, del pane in cassetta, un panino avanzato (e pure duro), e giù con cucchiaiate abbondanti.

La zuppa inglese … ma all’ananas

ananas

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche giorno fa mi è venuta un’improvvisa voglia di ananas, dopo averne mangiato un paio di fette così al naturale, ho deciso che non mi bastava. Da golosa quale sono ho pensato a un dolce da poter preparare a base di questo frutto, ma niente. Tra le riviste di cucina, i libri ed i foglietti dove puntualmente appunto ricette e spunti, e che, sempre puntualmente non riesco a trovare quando mi servono, non ho trovato niente che mi andasse a genio.

Allora ecco che si risveglia in me il famosissimo principio secondo il quale ” guarda che cos’hai in dispensa e crea un dolce“, e così è stato. Avevo una confezione di savoiardi per di più già aperta da utilizzare, niente panna o yogurt o ricotta, ma una crema si può sempre preparare ed allora ho dato vita ad una zuppa inglese, si, però rivisitata: la zuppa inglese all’ananas. Ora vi racconto come ho proceduto…

Un secondo tra terra e mare: fagioli e calamaretti

calamari e fagioli

TEMPO: 2 ore| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


I calamari sono buonissimi, e sono anche molto nutrienti! Contengono il 12,6% di proteine e il 7% di grassi e sviluppano 68kcal ogni 100 grammi. Forniscono un ottimo apporto di ferro, infatti il loro consumo è particolarmente consigliato alle persone anemiche. E in più il loro valore nutritivo resta inalterato anche se sono congelati, quindi potete comprarli e metterli nel congelatore, o comprarli direttamente surgelati, sapendo che le loro ottime qualità non sono state intaccate dal gelo!

Le dimensioni dei calamaretti oscillano tra i 10 e i 12 centimetri. Fate attenzione quando li comprate, toccateli, assicuratevi che la loro pelle risulti soda ed elastica, e il corpo deve essere umido e lucido. Assolutamente da scartare quelli che presentano delle zone ingiallite perchè sicuramente non sono freschi.

La combinazione con i fagioli è ottima, potete poi decidere voi se tenerli separati, come la ricetta consiglia, o se magari versare i calamari su un letto che preparerete con i fagioli, o se addirittura mescolare tutto insieme. Come sempre, qui è la ricetta, il tocco finale è per la vostra fantasia.

Tagliatelle alla zucca, un primo leggero per dare il benvenuto all’autunno

tagliatelle zucca

 

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Non so da valle vostre parti ma la pioggia ed il brutto tempo sono arrivati anche qui, ormai l’estate comincia a diventare un ricordo, molto piacevole ma sempre più lontano. Ed allora io inizio a pensare a dei piattini semplici e veloci da adattare a questa nuova stagione immenente, l’autunno appunto. Ecco da dove viene il desiderio di queste tagliatelle alla zucca.

Le tagliatelle alla zucca costituiscono un primo leggero che non appesantisce per nulla, anzi. I pistilli di zafferano con il loro inconfondibile profumo regalano al piatto quel tocco in più da non sottovalutare rendendolo speciale. Se voleste potete aggiungere dello speck tagliato a striscioline che va sempre più che bene con la zucca esaltandone la dolcezza grazie al contrasto con il salato. O ancora della mozzarella a cubetti, io la metterei ovunque.

Prepariamo uno sformato con piselli e prosciutto

sformato di piselli

TEMPO: 1 ora e 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’accoppiamento prosciutto e piselli funziona, in diverse ricette e con modalità differenti. A casa mia quando si preparavano i piselli come contorno era praticamente fissa la presenza di dadini di prosciutto cotto, o al limite di pancetta, si facevano rosolare con la cipolla e poi si aggiungevano i piselli, praticamente come in questa ricetta!

Anche nei primi l’accoppiata funziona, pasta e piselli, con un po’ di prosciutto ad insaporire il piatto. Tutto ciò semplicemente per dire che questo sformato, molto carino e saporito da presentare a una cena, utilizza una serie di combinazioni di sapori collaudati e quindi la sua riuscita è garantita e sarà un ottimo piatto da servire in moltepli occasioni, visto che può essere un antipasto, servito a fette magari, così come un contorno o un accompagnamento magari a degli affettati.

Pere in salsa di cioccolato: quando la frutta diventa golosa

pere e cioccolato

TEMPO: 15 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo è uno di quei dolci che preparo spesso durante l ‘autunno, quando l’aria comincia a rinfrescarsi ed io ho voglia di una coccola culinaria. L’abbinamento pere e cioccolato,ormai collaudatissimo, regala sempre un gusto deciso ed inimitabile. Ecco perchè consiglio di utilizzare del cioccolato fondente di ottima qualità con elevata percentuale di cacao. La percentuale del 70 % andrà più che bene. Anche le pere devono essere di ottima qualità: per un risultato ottimale non sceglietele troppo mature, durante la cottura si potrebbero spappolare mandando in fumo la preparazione del dessert.

Non si tratterà di un vero e proprio dolce ma vi assicuro che vi rimetterà in pace col mondo, anche perchè le pere vi faranno sentire un po’ meno in colpa rispetto al cioccolato, sto parlando di calorie, ovviamente. Si può consumare sia subito dopo la cottura, ancora caldo, io lo preferisco di gran lunga così, oppure una volta freddo. Potete utilizzare il tipo di cioccolato che preferite anche se a mio modesto parere la resa risulta maggiore con quello fondente. Lo consiglio come dessert di fine pasto.

Dal Giappone con furore: Tempura

tempura

TEMPO: 50 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Tempura, uno dei piatti tipici della cucina giapponese. Per prepararlo così come dovrebbe essere, qualche suggerimento per renderlo il più vicino alla cucina tradizionale del Giappone.

La pastella è fondamentale. I dettami della tradizione culinaria giapponese dicono che la pastella per la tempura dovrebbe risultare quasi trasparente. Se volete provare a realizzarla così, a regola d’arte, dovrete prepararla con farina di frumento, tuorli d’uovo e acqua ghiacciata. Per le capesante invece un consiglio che vale per qualsiasi preparazione: quando andate a comprarle controllate sempre che la loro carne sia soda e di color bianco panna, con una parte rosso corallo, e che non abbia delle sfumature o dei segni scuri. In più accertatevi che abbiano quel piacevole odore di mare caratteristico del pesce e dei molluschi di qualità.

Una nota di storia. La salsa di soia, che accompagna questo piatto così come molti altri della cucina giapponese, è ottenuta dai semi di soia fermentati. E’ di origine cinese e fu imporata in Giappone da un monaco buddista intorno al 500 d.C.

I pan de mei, i biscotti della tradizione milanese

pan de mei

 

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Cosa c’è di più bello e rilassante al mattino che fare colazione con calma, prendendosi il giusto tempo per il completo risveglio ed accompagnare il caffè o il latte con dei biscottini preparati da sè, magari anche appena sfornati? So che questa potrebbe essere pura utopia, soprattutto per chi lavora ed è costretto ad uscire presto di casa e l’unica cosa che riesce a consumare a colazione, se va bene, è un misero caffè al volo e in piedi. Però è anche vero che bene o male tutti hanno un giorno libero, che spesso e volentieri coincide con la domenica. Ed allora perchè non coccolarsi un po’ con i pan de mei?

I pan de mei (pane di miglio) sono dei dolcetti tipici lombardi a base di farina gialla, particolari rispetto ai soliti biscotti di frolla che si trovano in giro. Noti anche con il nome “meini” appartengono alla categoria della cucina povera, difatti vengono preparati con pochi semplici ingredienti. E sono pensati per essere pucciati nel latte o nel the, o addirittura nella panna liquida, ma, in nome della tradizione, si può anche fare …

Un soffice dolce di ricotta, direttamente dalle ricette Weight Watchers

dolce di ricotta

TEMPO: 30 minuti + 30 di cottura| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Quest’oggi una brevissima e facilissima ricetta, direttamente da quel ricettario dietetico che spopolò tra gli anni ’80 e ’90: la Weight Watchers. Sembra che questa specie di dieta che si concentrava moltissimo sulle quantità e sul pesarle in modo estremamente preciso avesse davvero effetto. E in verità devo dire che per quel che mi posso ricordare mia nonna e alcune amiche la seguivano, e dimagrirono davvero!

Ma a parte il metodo Weight Warchers in sè, ho trovato questo ricettario che continene tante preparaziono davvero sfiziose e che sembrano saporite e che in più sono anche dietetiche! Ho deciso per oggi di proporvi questa ricetta del dolce di ricotta perchè mi sembra sempre molto utile consigliare dei dolci che possono essere preparati e mangiati anche quando si è a dieta, per non privarsi mai di questi deliziosi sapori, e poi anche perchè è un bel modo di iniziare la settimana quello di proporre una ricetta con la sempre deliziosa e versatile ricotta che in questo caso farcisce un dolce così semplice. Buona dieta allora!

Crepes al limone e miele, uno sfizio per grandi e bambini

crepes

 

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


C’è sempre un motivo per cedere a queste deliziose crepes, e se non c’è, non è un problema inventarselo. Ottime a colazione per iniziare la giornata con la giusta carica e sferzata di energia, ideali anche come dessert di fine pasto per concludere degnamente un pranzo o una cena, perfette infine a merenda. Unico avvertimento, se sono destinate ai bimbi, evitate di mettere tra gli ingredienti dell’impasto, il cucchiaio di cognac previsto tra le dosi.

Queste crepes al limone e miele hanno dalla loro parte la velocità della preparazione, e, se resistete alla tentazione di assaggiarle durante la preparazione (tentazione alla quale io puntualmente cedo) ne verranno fuori con le dosi riportate circa 25. Ovviamente c’è sempre da considerare il diametro della padella antiaderente (perchè serve proprio antiaderente in modo che non si attacchino al fondo durante la cottura) che userete e quanto le volete spesse. Io tendo sempre a prepararle il più sottile possibile, ma in fondo è questione di gusti.

Pizza: la pasta base

pizza pasta base

TEMPO: 20 minuti + riposo e cottura| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi vi coinvolgo in una mia prima volta. Quella con la pizza. Da giovane donna di origini napoletane quale sono non mi ero mai azzardata a preparare una pizza fatta in casa. Dovevo sentirmi pornta. Capire quale era il momento giusto. Lo è stato ieri sera.

Mi sono messa a cercare una ricetta per la pasta base nel mio libro di cucina napoletana, ma una ricetta vera e propria non c’era, solo tante varianti per tante pizze diverse. A questo punto mi sono rivolta a a internet, il compagno che ormai ci guida e ci rassicura nella preparazione di tutti i piatti possibili e immaginabili. Ma niente mi convinceva davvero. Mi sono allora affidata alla mia creatività, combinando dosi e ingredienti. Mi sono dovuta affidare al lievito secco perchè al supermercato erano finiti i panetti di lievito morbido. Ho aiutato la pasta a crescere adagiandola sul calore del computer come mia nonna faceva con quello del termosifone.

Da giovane donna moderna ho affrontato questa prima volta con timore e riverenza, lasciandomi inebriare dal profumo che poco a poco veniva fuori dalla cucina, e mordendo e assaporando una pizza deliziosa. Non posso far altro che consigliarvela.

Creme brulée alla vaniglia, leggera grazie allo yogurt

 creme brulée

TEMPO: 40 minuti+2 ore in frigo| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Uno dei motivi per i quali non preparo spesso creme e dolci troppo ricchi di ripieno sta nel fatto che trovo molte creme troppo grasse e pesanti, difficili da digerire e che lasciano un senso di pesantezza dopo averle consumate. Ecco perchè quando ho trovato questa ricetta della creme brulée alla vaniglia ne sono stata subito conquistata: è a base di yogurt, e che yogurt, quello greco.

Non ci credevo, avrei potuto gustare anch’io questa crema caratterizzata da quella crosticina croccante che si caramellizza lentamente in forno senza problemi. E’ con questo spirito che mi sono apprestata alla preparazione, non senza qualche timore, che magari venisse troppo acida (sapete, per via dello yogurt), o non troppo dolce, ed invece è stata una piacevole sorpresa tanto che ho intenzione di riproporla molto presto in occasione di una cena tra amici.

Verdure in umido con formaggio

teglia verde

TEMPO: 1 ora circa| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Questo piatto è secondo me proprio una via di mezzo tra l’estate e l’autunno. Che decidiate di utilizzare le cime di rapa o broccoli non fa molta differenza, se non per il gusto, questa preparazione risulterà sostanziosa e particolare e potrà accompagnarci incontro a queste leggere e sporadiche giornate di freddo che sappiamo inizieranno a diventare sempre più presenti e più acute.

E’ interessante preparare le verdure con il brodo, io ho trovato ottimi i fagiolini con la mozzarella ad esempio, o i finocchi con le cipolline, ma ce ne sono di ricette da provare, il cavolo stufato o il baccalà in umido con le prugne secche. Idee per un pasto morbido e succulento.