Vado in cucina con l’intenzione di preparare un piatto di pasta con le zucchine. Non so bene come, ma qualcosa verrà fuori! Facciamo una ricetta di pasta che comprenda sia della verdura, le zucchine, che della carne. Carne rossa? No, in questo periodo ne ho fatto quasi un abuso, meglio qualche ricetta di carne bianca … tacchino!
Buon lunedì, meno un giorno alla festa dell’Immacolata, vero anticipo delle vacanze natalizie, e poco più di due settimane al giorno di natale. Beh, come avevamo preventivato il tempo sarebbe volato e ci saremmo trovati seriamente, ma soprattutto concretamente, a pensare all’organizzazione dei pranzi e cene festivi. Ed ecco qua che oggi vi propongo un secondo di carne per il pranzo di natale, il rotolo di tacchino al forno. Inutile dire che di rotoli, di tacchino e non, ne esistono centinaia di varianti, ma quello che è certo è che possiamo scegliere il ripieno che fa per noi.
Quello che vi propongo oggi prevede un ripieno di spinaci, scamorza affumicata e prosciutto crudo. Una bontà unica. Il rotolo di tacchino al forno si prepara molto facilmente: si stende la fesa di tacchino su piano, si sala, si ricopre di prosciutto crudo a fette, spinaci lessati, salatati in padella con burro e noce moscata e le fette di scamorza affumicata.
Sicuramente sarà di più facile associazione con il giorno del ringraziamento, che quì in Italia non festeggiamo ma conosciamo attraverso i telefilm americani dove li troviamo trionfalmente serviti su tavole imbandite, ma il tacchino ripieno è un secondo che si serve anche in occasione del natale. Di sicuro costituisce un secondo imponente che fa la sua bella figura in tavola.
La preparazione del tacchino ripieno è abbastanza lunga così come la sua cottura, ma vale la pena assolutamente faticare in cucina in vista del piatto finale. Prima di cimentarvi nella preparazione del tacchino ripieno munitevi di ago e spago per alimenti perchè vi serviranno per cucire il tacchino in modo che il ripieno non fuoriesca. Lo spago inoltre vi servirà per legare le ali e le zampe del tacchino per conservare la classica forma che tutti conosciamo. Il ripieno del nostro tacchino è molto ricco, ecco perchè questo costituisce un secondo gustosissimo perfetto per il pranzo di natale.Con le dosi della ricetta riportata sotto sfamerete all’incirca 15 persone.
Ottobre. E’ tempo di castagne. Forse sembrerà strano, ma questo frutto autunnale è un ingrediente importantissimo della cucina. Generalmente di tende ad associare l’uso delle castagne alla preparazione dei dolci, dai marrons glacés alle torte dolci. In realtà però la castagna si presta benissimo anche alle preparazioni salate. In particolare la castagna era considerata un frutto prezioso soprattutto nelle aree montane dove rappresentava, specie nei periodi di cattivi raccolti cerealicoli, una delle poche risorse alimentari a disposizione della popolazione, che per questo ne ha sviluppato un ampio uso gastronomico. Oltre alle “ballotte” (lessate in acqua) ed alle “caldarroste” (tradizionale il metodo di cottura sotto cenere), le castagne trovano impiego nella cucina come ingredienti di molteplici primi e secondi piatti. Senza dimenticare il miele di castagno e le squisite confetture a base di castagne. Addirittura, in previsione dei pranzi in programma in occasione delle festività invernali, potete usare questa ricetta per farcire il tacchino o la faraona, aggiungendo ad esempio la salsiccia sbriciolata, il pangrattato e gli aromi, del vino bianco e un uovo. Quella che vi propongo oggi è una ricetta semplicissima che potete utilizzare come contorno per l’arrosto di maiale o di carni bianche in genere.
Credo di non aver mai mangiato tanto, nel periodo di Pasqua, come quest’anno! A confronto le feste natalizie mi sono sembrate solo un esercizio di preparazione. Due giorni molto intensi e molto faticosi per il mio stomaco, che si è tenuto quasi costantemente in movimento per cercare di digerire tutto ciò di cui l’ho riempito. Difficile continuare a parlare di cibo dopo il piacevolissimo tour de force Pasquale, ma non posso desistere dal raccontarvi del piatto che ho gustato per la cena di Pasqua: i Giambonetti di tacchino.
Giambonetti, nome al quanto singolare che deriva dal francese. Nell’ottocento, infatti, quando la cucina Francese era all’apice del suo splendorei cuochi nostrani si divertivano ad utilizzare termini francesi per nominare le pietanze. Qualche volta scadendo però in pessime traduzioni maccheroniche, come appunto Giambonetto,da petit jambon, piccolo prosciutto. Adesso la ricetta dei Giambonetti di tacchino.
Qualche giorno fa mi sono ritrovata in casa, come per magia, perchè non ricordavo di averle comprate, 4 grosse zucchine. Credo di averlo rimosso perchè erano letteralmente scomparse, o meglio, forse semplicemente erano state coperte da qualche altro alimento dentro il frigo. Fattosta che riscoprendole con meraviglia dentro il frigorifero, sono stata colta impreparata su come utilizzarle. In mio soccorso è venuto, come sempre aggiungerei, il web, e difatti, in men che non si dica avevo preparato le zucchine ripiene di carne più buone che avessi mai mangiato. La ricette credo provenga dalla prova del cuoco, cucinata in trasmissione da Anna Moroni.Gli ingredienti fondamentali per la preparazione delle zucchine ripiene di carne sono: (a parte le zucchine, ovvio) della carne tritata di manzo e di tacchino, un uovo, del parmigiano grattugiato e del pan grattato (anche se io la prossima volta lo sostituirò con dei panini ammollati per conferire morbidezza all’impasto).
Pasta a tutto spiano! Ma come condirla in modo semplice e leggero? Presto detto! Trattando la pasta quasi come se fosse un’insalata. Una volta cotta la pasta, la si condisce a freddo, cioè senza rigirarla in padella, con un condimento fatto con verdure e con alimenti cotti in modo molto semplice. Per provare, assaggiate le Tagliatelle al tacchino e rucola.
No, non si tratta insalata di pasta. È un ricetta di pasta vera e propria. Non come la ricetta della pappardelle al sugo di tacchino o le farfalle con pesto di peperoncini e pollo ma se parliamo delle Tagliatelle al tacchino e rucola portiamo a tavola un piatto più leggero e che possiamo preparare quotidianamente, e non solo per le occasioni importanti. E adesso diamo il via alla preparazione delle Tagliatelle al tacchino e rucola!
Non amo moltissimo il pollo e il tacchino, non nel senso che non mi piacciono per niente, ma diciamo che li apprezzo veramente solo quando sono molto ben conditi e cucinati, quindi cotolette, scaloppine, fritture, pollo arrosto e via discorrendo. Anche la semplice fettina, fa molta differenza mangiarla ben rosolata nell’olio o nel burro che poco condita o cotta alla griglia, per evitare grassi in eccesso! Ecco, diciamo che il punto è un po’ quello, visto che tengo sempre molto al mangiar sano (per poi godere senza scrupoli e problemi di tutte le delizie del palato dolci e salate!), diciamo che cerco sempre di trovare il modo più gustoso per preparare le carni bianche, che altrimenti mangio solo per forza, perchè sono un alimento che proprio non può mancare nella dieta quotidiana.
L’insalata di pollo è un’ottima soluzione. E’ una preparazione che prevede una grande quantità di varianti che possono permettere di gustare al meglio il pollo con le verdure, che possono davvero essere molteplici, dalle classiche insalate, mescolate ai pomodori o al mais, passando per peperoni e spinaci crudi, fino ad arrivare anche ai formaggi, che daranno sì un apporto calorico maggiore, ma renderanno anche più sfizioso il piatto, se magari state offrendo l’insalata di pollo agli amici.
PS: se volete rendere il piatto ancora più dietetico invece di passare in padella il pollo, grigliatelo senza olio oppure lessatelo, vedrete che poi insieme agli altri ingredienti risulterà comunque saporito e non secco.
Meno uno! Eh si, manca solo un giorno ormai alla notte di Capodanno. Il lungo banchetto che accompagnerà la notte del 31 fino allo scoccare della mezzanotte è ormai vicino. Cerchiamo, allora, di mantenerci leggeri fino a quel momento. Per stare leggeri ma non lasciar brontolare lo stomaco dall’appetito, vi propongo un’insalata/piatto unico, molto completa dal punto di vista nutritivo e gustosa al punto giusto: l’Insalata di tacchino.
Perché appesantirsi proprio in questi giorni? Ed allo stesso tempo che necessità c’è di digiunare? Infatti, non credo che ci sia il bisogno di passare da un eccesso ad un altro, mangiare con moderazione piatti completi e saporiti come l’Insalata di tacchino, che fornisce al nostro organismo le proteine della carne, i sali minerali e le vitamine delle verdure ed i carboidrati delle patate, può essere la soluzione ideale. Fate spazio, quindi, all’Insalata di tacchino.
Direttamente dal libro “Il cucchiaio d’argento” vi suggerisco la ricetta del tacchino ripieno. Se non aveste ancora deciso cosa portare in tavola il giorno di Natale, il tacchino ripieno è un’ottima idea, costituirà il piatto di punta del vostro pranzo festivo. Certo, la sua preparazione è lunga e leggermente laboriosa, ma il risultato vi ripagherà di tutto il tempo “perso” dietro al volatile. La ricetta in questione è super valida in quanto proveniente dal libro” il cucchiaio d’argento“. Chi non ne ha mai sentito parlare? Chi ce l’ha lo definisce una piccola enciclopedia della cucina, un libro completo, di facile consultazione, indispensabile in cucina. Insomma il libro perfetto, quello da cui attingere di volta in volta idee e spunti per il pranzo, per portare in tavola qualcosa di sfizioso e mai scontato. Unica pecca, poche foto, a mio avviso non farebbero altro che arricchire questa piccola bibbia della cucina, ma si può anche sorvolare, considerata la validità delle ricette.
Il nome delle pappardelle deriva dal verbo “pappare”. Questa pasta è lunga e a sezione rettangolare, larga circa 3 centimetri. Può essere prodotta e confezionata in due modi diversi, o con semola e acqua o con farina e uova. Il sugo che solitamente accompagna le pappardelle è di selvaggina, e penso che tutti, tranne i vegetariani, avranno assaggiato le pappardelle al sugo di coniglio o di lepre. Questa è invece una variante più economica, con sugo bianco e non rosso e con il tacchino al posto della selvaggina.
Potete provare tanti sughi diversi con le pappardelle, anche un semplice ragù, magari arricchito di piselli, o anche con l’agnello, sempre preparando un sugo come se fosse un ragù. Le pappardelle sono un classico piatto domenicale, come le lasagna, i cannelloni e la pasta al forno, se ne preparate un po’ di più a pranzo potrete trovarvi avvantaggiate per il pasto della sera o per quello del giorno dopo, potrete preparare un’ottima frittata di pasta.
Oggi direi che la ricetta parla proprio da sola, si tratta di un secondo a base di carne di tacchino e verdure miste insaporite da curry, che potrebbe anche diventare un piatto unico arricchendolo di semplice riso Basmati cotto in acqua salata e servito in bianco. I bocconcini di tacchino alle spezie sono proprio questo: dei piccoli pezzi di carne delicatamente speziati ed ingentiliti dalla presenza delle numerose verdure. Il curry ed i semi di finocchio completano il piatto esaltando i diversi sapori.
Per ottenere un piatto completo servite i bocconcini di tacchino alle spezie su un letto di riso Basmati, anzi, dopo aver distribuito il riso sul piatto da portata, cercate di ricavare un buco al centro nel quale predisporre i bocconcini di tacchino.
I pancakes sono assolutamente sinonimo di Stati Uniti. Ogni volta che ci penso nella mia mente c’è uno sdoppiamento di immagine: da una parte una tavola colorata e piena di mille prelibatezze per la colazione, uova fritte con bacon, cornetti e brioches, marmellate chiare e scure, succhi di frutta, caffè, latte, orzo, più varietà di cereali, frutta, e poi loro, i pancakes, magari impilati e con lo sciroppo d’acero che scorre lungo i lati. L’altra immagine invece è sempre quella dei pancakes sistemati uno sull’altro, però stavolta la tovaglia è bianca e siamo in penombra, un raggio di sole penetra dalle serrande alzate solo per metà, il piatto dei pancakes è sulla tavola, non c’è nient’altro, e la deliziosa e dolce pila è decorata da alcune fragole e da motivi disegnati con la panna.
L’idea di prepararli salati, già nell’impasto, è ingegnosa e originale, ne ho mangiati di “neutri” farciti con salumi e formaggi, ma questi sono davvero già predisposti così nell’impasto e saranno ottimi accompagnati da formaggi morbidi, caprini anche, o formaggi spalmabili, ma anche un po’ acidi, come la feta.
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