Dal Giappone con furore: Tempura

tempura

TEMPO: 50 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Tempura, uno dei piatti tipici della cucina giapponese. Per prepararlo così come dovrebbe essere, qualche suggerimento per renderlo il più vicino alla cucina tradizionale del Giappone.

La pastella è fondamentale. I dettami della tradizione culinaria giapponese dicono che la pastella per la tempura dovrebbe risultare quasi trasparente. Se volete provare a realizzarla così, a regola d’arte, dovrete prepararla con farina di frumento, tuorli d’uovo e acqua ghiacciata. Per le capesante invece un consiglio che vale per qualsiasi preparazione: quando andate a comprarle controllate sempre che la loro carne sia soda e di color bianco panna, con una parte rosso corallo, e che non abbia delle sfumature o dei segni scuri. In più accertatevi che abbiano quel piacevole odore di mare caratteristico del pesce e dei molluschi di qualità.

Una nota di storia. La salsa di soia, che accompagna questo piatto così come molti altri della cucina giapponese, è ottenuta dai semi di soia fermentati. E’ di origine cinese e fu imporata in Giappone da un monaco buddista intorno al 500 d.C.

Cucina vegetariana: riso basmati con verdure, profumo d’Oriente

Riso basmati

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi ci manteniamo sul leggero e per la cucina vegetariana gustiamo un ottimo riso saltato in padella con verdure insaporito con salsa di soia. Vi dirò che da quando ho scoperto la salsa di soia la metto ovunque, spesso in sostituzione dell’olio o dell’aceto per condire. E’ uno degli ingredienti base della cucina orientale, infatti la prima volta che l’ho utilizzata è stata per provare in casa gli involtini primavera. E’ ideale per insaporire zuppe e minestre ma anche le carni, io ci preparo spesso una salsina agrodolce da leccarsi i baffi.

Viene aggiunta ai cibi durante la loro preparazione per facilitarne la digestione, ma nel caso di questo piatto, già leggero di suo, serve più che altro ad aumentarne il gusto. La ricetta è semplicissima basta saltare in padella le verdure tagliate a cubetti ed unirle al riso in padella facendole insaporire ben bene. Per rendere questo riso un piatto unico aggiungete degli straccetti di pollo o della carne di maiale, prediligendo una parte magra.

Come cucinare le alghe -ultima puntata-

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Finisce il nostro viaggio alla scoperta di questo affascinante mondo gastronomico. Abbiamo fatto un tuffo nella storia delle alghe e una brevissima puntata per conoscere quelle di uso più comune, che non sono difficili da trovare nemmeno per noi in Occidente. Oggi concludiamo con le ultime quattro ricette, che hanno come protagoniste le alghe Iziki e Arame. Buona lettura e se vi andrà di cercare gli ingredienti e sperimentare qualche nuovo sapore, buona prova di cucina orientale, alla scoperta di nuovi sapori.

Iziki alle mandorle

Ingredienti: 50gr. di iziki, 2 cucchiai di shoyu, 60gr. di mandorle sgusciate, alcuni rametti di prezzemolo.

Lavate le alghe, sistematele in un recipiente, aggiungete dell’acqua e rimescolatele, fate lo stesso sponstandole in un altro recipiente. Infine copritele d’acqua e lasciatele in ammollo per 10 minuti. Trascorso questo tempo tagliatele a pezzi di circa 4 cm, mettete l’acqua dell’ammollo in una pentola, facendo attenzione che sul fondo non vi siano granelli di sabbia, e fate bollire le alghe, aggiungendo, se necessario, altra acqua. Lasciate cuocere per 35 minuti, a fuoco moderato e pentola coperta, unite lo shoyu e lasciate sul fuoco ancora per 20 minuti. Una volta evaporato il liquido unite alle alghe le mandorle tostate e tritate. Guarnite con del prezzemolo tritato e portate in tavola.

Cucina macrobiotica, vegetariana e non solo: ricette con le alghe

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Ecco la seconda puntata del nostro viaggio alla scoperta della cucina con le alghe. Vi ricordo che la loro storia e le loro proprietà, e anche altre informazioni, potete trovarle nei primi due capitoli di questo excursus, alla scoperta di questi ingredienti che sono vecchi come il mondo, ma che la cucina moderna e occidentale ha completamente dimenticato.

Passiamo subito ad altre ricette.

Involtini con dulse

Ingredienti: 4 grosse foglie di cavolo cinese, sale, 50gr. di dulse, 100gr. di crauti.

Lavate le foglie di cavolo cinese e scottatele per mezzo minuto in acqua bollente salata. Toglietele dall’acqua e fatele sgocciolare, mettetele a raffreddare stese su un vassoio e poi asciugatele. Lasciate la dulse in ammollo nell’acqua per 5 minuti, quindi tagliatela a listarelle sottili e mescolatela insieme ai crauti, tenendo da parte una piccola quantità di questi ultimi. Stendete bene una foglia di cavolo sul vostro piano da lavoro, mettete lungo ognuna 1/4 di misto di crauti e dulse, avvolgetevi intorno il cavolo, a formare un involtino, e poi tagliatelo a metà per il largo, infine disponete ogni metà su un piatto da portata. Decorate ogni involtino con un po’ di crauti messi da parte e servite.

Cucinare con le alghe: ricette alla scoperta del loro sapore

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Iniziamo il nostro viaggio nel mondo delle alghe, per imparare a conoscere dei sapori e delle consistenze nuove, per provare ad aggiungere dei nuovi ingredienti alla nostra cucina e anche perchè bisogna provare un po’ di tutto, perchè non possiamo sapere quanti sapori esistono nel resto del mondo, gusti che non conosciamo e che potrebbero ispirarci per nuovi e gustosissimi piatti.

Ribadisco che queste sono ricette in cui le alghe la fanno da padrone, non sono solo accompagnamenti o condimenti, sono preparazioni pensate proprio per imparare a conoscere le cotture e il sapore di questi particolari e antichi ingredienti.

Involtini di kombu

Ingredienti: 8 strisce di kombu di circa 20 cm ciascuna, 4 carote, 1 cucchiaio di shoyu.

Lavate rapidamente le alghe sotto l’acqua corrente e lasciatele in ammollo in acqua per 1 ora. Pulite e tagliate le carote in bastoncini di circa 6 cm di spessore, tagliate anche 6 delle strisce di kombu in 3 pezzi di circa 6 cm e con questi avvolgete i bastoncini di carote. Tagliate invece in lungo le altre strisce, facendone delle striscioline molto sottili, con cui legerete i bastoncini avvolti nelle kombu, chiudendo con un nodino. Mettete l’acqua dell’ammollo delle alghe in una pentola, versatevi dentro i bastoncini di carote e portate ad ebollizione, lasciando poi cuocere a fuoco medio e pentola coperta per 40-45 minuti. Aggiungete lo shoyu e lasciate sul fuoco, senza più coprire, in modo che il liquido possa evaporare. Dopo aver tolto dal fuoco portate in tavola.

Cucina vegetariana: alla scoperta delle alghe -parte II-

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Come detto nella precedente puntata, di ieri, sulle alghe, questi alimenti non possono essere considerati un’esclusiva della cucina macrobiotica o vegetariana, anche se soprattutto per i vegetariani risultano un ottimo sostitutivo della carne, visto il loro alto apporto proteico e anche vista la quantità di vitamine e minerali che le alghe contengono. Ciò non toglie, anche se non siamo vegetariani, che possiamo provare a conoscere e sperimentare delle ricette per imparare a utilizzare anche questi alimenti, lontani dalla nostra cultura solo perchè con il tempo abbiamo smesso di utilizzarli, perchè fin dall’antichità erano presenti anche in Europa.

Le ricette che seguiranno nei giorni successivi saranno proprio volte alla scoperta delle alghe. Non saranno preparazioni in cui l’alga ha un ruolo marginale, o di accompagnamento (avvolgere il sushi ad esempio, o utilizzare l’alga kombu per rendere più digeribili i legumi), ma saranno ricette in cui l’alga conferisce al piatto un vero e proprio sapore caratteristico, per imparare a conoscerle e ad apprezzare il loro gusto. Le ricette saranno di antipasti, contorni, primi piatti, per fare un vero e proprio viaggio nel mondo delle alghe, in modo da capire se e in che modo possono entrare a far parte delle nostra cucina.

Ecco adesso gli ultimi 4 tipi di alga che tratteremo.

Le alghe: un ingrediente in più non solo per i vegetariani

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Le alghe sono state consumate fin dall’antichità, dai popoli del Mediterraneo, dell’Europa e dell’America, sono conosciute in tutto il mondo, ma hanno trovato nella cucina tradizionale del Giappone la loro massima utilizzazione. Al giorno d’oggi questi preziosi vegetali sono tenuti in grande considerazione perchè hanno delle proprietà nutritive davvero straordinarie e per noi occidentali può presentarsi la scoperta di un vero e proprio settore alimentare, che non è riservato solo alla macrobiotica, alla cucina vegetariana, o appunto alla tradizione orientale, le alghe possono diventare se non un alimento base o fondamentale della nostra cucina, sicuramente un ingrediente da utilizzare per variare, per provare sapori nuovi e anche per migliorare la nostra salute, viste le molteplici proprietà anche a livello nutritivo.

Le alghe si trovano senza problemi anche in Occidente, e la loro commercializzazione è dovuta proprio alla diffusione della cucina macrobiotica. La loro importanza per la nostra alimentazione è legata principalmente alla ricchezza di sali minerali e vitamine, motivo per cui le alghe possono essere un ottime sostitute della carne o dei latticini, e quindi sono entrate anche nell’alimentazione vegetariana. Oltretutto sembra che le loro proprietà benefiche vadano addirittura oltre, e che siano in grado di portare benefici anche a chi ha diversi problemi di salute.

Cucina estiva ed esotica: sushi di salmone affumicato e avocado

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TEMPO: 15 minuti | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Il riso Basmati fa parte della categorizzazione dei risi esotici. Ha un sapore molto particolare, che lo contraddistingue, infatti richiama il legno di sandalo. Cuoce molto velocemente, in circa 12 minuti, e ha bisogno di una minore quantità di acqua rispetto al riso a grani duri. In molte ricette orientali ed esotiche, in cui fa da accompagnamento, ho trovato come consiglio la cottura in forno, in una pirofila, con una quantità d’acqua  (meglio brodo) moderata, che copra il riso ma non di più, in questo modo risulta sempre al dente e saporito.

Altro elemento fondamentale di questa ricetta sono le alghe nori, che se vi siete già cimentate nella preparazione del sushi conoscete bene. Una curiosità: sono le uniche alghe ad essere coltivate. Erano già conosciute ai tempi dei Romani, in Irlanda e in Galles, dove venivano utilizzate con i fiocchi di cereali o nelle insalate. Sono un’importante fonte di fosforo, proteine e vitamina A, e infatti fanno parte in buona misura della cucina orientale e giapponese. Si sposano particolarmente bene con il riso, e come sappiamo sono perfette per avvolgere il sushi. Se non le avete mai acquistate potrete trovarle senza troppi problemi nei negozi di macrobiotica o di alimentazione naturale.

Dip’s party: la ricetta dell’Hummus e le sue Varianti

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TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: no

Secondo me lHummus é una ricetta fantastica, é una di quelle salse che abbini praticamente con tutto, dalle polpette, alle sfoglie di pane carasau , alle verdure dell’orto tagliate a bastoncino insomma é la salsa perfetta per un Dip’s Party. Questa ricetta é presa da un libro di Trish DeseinePiccoli Spuntini tra Amici”, edito da Guido Tommasi ed é una ricetta molto buona ed anche molto semplice. Tra l’altro la stessa Trish propone due varianti, altrettanto semplici al classico Hummus, giusto per divertirsi un pochino in cucina e per stupire i nostri ospiti. Comunque per chi non sapesse cosa é l’Hummus, eccovi accontentati:  si tratta di una specialità medio-orientale che di solito viene servita come antipasto ed é diffuso in Egitto, Libano, Turchia e Grecia.

Ricetta per un primo piatto orientale: Riso Basmati Pilav

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TEMPO: 50 minuti circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo piatto è molto interessante. Il riso basmati si presta alla perfezione come accompagnamento di solito, basta scaldarlo, in acqua o nel brodo, e poi può essere servito insieme a della carne o del pesce, come se fosse un cous-cous, oppure, visto che siamo in estate, a un misto di verdure fresche, ben condite, in modo che il loro leggero sughetto possa bagnare il riso. Inoltre il riso puo’ accompagnare anche un piatto di legumi. Abbiamo imparato anche noi a utilizzarlo come se fosse pane!

Anche questa variante di basmati ha le sue buone qualità, infatti una volta pronto risulterà molto speziato, un sapore che non appartiene alla nostra cultura, ma che oramai noi tutti conosciamo, sia perchè ci cimentiamo in cucina in preparazioni orientali, sia perchè un certo tipo di cucina, dal kebab, passando per i ristoranti cinesi e giapponesi, finendo poi con quelli indiani e thailandesi, stanno andando per la maggiore in questo ultimo periodo.

Questo risotto potrete gustarlo come primo piatto, o volendo anche come piatto unico, magari finendo il pasto con delle verdure, ma potrete anche utilizzarlo proprio come accompagnamento, un po’ più forte e e deciso, da sistemare al centro della tavola accanto a un piatto di spezzatino e a un pò di verdure, peperoni, melanzane, zucchine, carote, in modo da poter mescolare tutto insieme. Pasto unico, pasto orientale, nuovi sapori.

Riso basmati agli spinaci

TEMPO: 2 ore circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: | PICCANTE: | GLUTINE: | BAMBINI: SI


Basmati in Hindi significa “regina di fragranza”. Questo risotto è molto famoso per la sua forma, sottile e allungata, e oltretutto durante la cottura tende ad allungarsi ancora di più.

Viene coltivato da centinaia e centinaia di anni in India e in Pakistan, anche se da quando la cucina orientale ha preso piede anche nel resto del mondo, non solo nei ristoranti ma anche nelle famiglie, esistono altre coltivazioni, soprattutto negli Stati Uniti. Uno dei luoghi più famosi comunque per la coltivazione di riso basmati è sulle colline ai piedi dell’Himalaya. Il riso basmati risulta più leggero di quello tradizionale, sarà per la sua consistenza più sottile, comunque sembra non lasci quella sensazione di forte sazietà che di solito si avverte dopo aver mangaito un piatto, magari abbondante, di riso.

Può essere cucinato in mille modi e si usa molto spesso anche come accompagnamento per tantissimi piatti, soprattutto indiani, in questa ricetta di Biryani d’agnello di Cecilia, il riso basmati è proprio utilizzato come base su cui appoggiare la carne. La mia ricetta di oggi abbina questo riso dal sapore orientale a una verdura da noi utilizzata molto spesso, e che risulta molto più versatile di quanto a volte si possa immaginare.

Il carpaccio di pesce: carpaccio di tonno con il sesamo e salsa teriyaki

Spesso quando si parla di Carpaccio si pensa solamente a quello di carne, ultimamente invece si inizia a far riferimento anche a quello di pesce. Due ottimi tipi di pesce che ben si prestano a questo tipo di preparazione sono il Tonno ed anche il Salmone. Naturalmente é importante scegliere il miglior taglio possibile e per quanto riguarda il tonno la scelta ottimale ricade sul filetto, ed é fondamentale che il pesce sia fresco.

Allora per offrire dell’ottimo carpaccio di tonno con salsa teriyaki a quattro ospiti vi serviranno i seguenti ingredienti

125 ml di vino bianco | 125 ml di salsa di soia | 2 cucchiaini di zucchero semolato | 1 cucchiaino di aceto nero – é un tipo di aceto molto ricco di malto e lo trovate nei supermarket asiatici – | un cucchiano di olio di sesamo | 250 gr di filetto di tonno intero | 150 gr di semi di sesamo 

Secondo di pesce: prepariamo un Kebab di pesce

TEMPO: 25 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Avete mai provato il kebab di pesce? No? beh direi proprio che è arrivato il momento di sperimentare questo squisito piatto! Il «Kebab di pesce» è un piatto orientale composto da piccanti spiedini di pesce che dovrebbero essere cotti sulle braci di legna. Ma il vostro grill di casa, sia esso elettrico o a gas, servirà ugualmente bene allo scopo.


Kebab di pesce

Ingredienti per 4 persone:

1kg di filetti di dentice, cernia dorata o pesce persico | il succo di due limoni | 1 spicchio d’aglio | sale | 8 piccoli pomodori | 4 piccole cipolle | 4 cucchiai d’olio d’oliva | 2 cucchiai di sherry | un cucchiaino di zucchero | sale e pepe nero | qualche rametto di prezzemolo | mezzo mazzetto di erba cipollina | un bicchiere di yogurt alla panna | un vasetto di panna acida | sale

Sapori del mondo a Vallermosa dal 28 dicembre

Oggi ci soffermeremo su una sagra che farà il suo debutto il 28 dicembre 2008 alle ore 17 a Vallermosa in provincia di Cagliari. La “Prima edizione della manifestazione SAPORI DEL MONDO“si terrà all’interno di “CasaMontis” grazie al lavoro continuo svolto dall’ Associazione Culturale Sold-Out, già promotrice di altri eventi ormai diventati parte della cultura locale come Est’Arte arrivata ormai alla quarta edizione.

SAPORI DEL MONDO” sarà una rassegna interamente dedicata alle bontà enogastronomiche internazionali, volta a favorire l’integrazione culturale dei numerosi immigrati che vivono nel nostro paese. La rassegna si propone di realizzare un viaggio nella cultura gastronomica dei paesi di provenienza degli stranieri ormai residenti da anni in Italia. Sarà possibile degustare moltissimi piatti etnici, assaporare aromi particolari e spezie pregiate e scoprire gusti che neanche immaginavamo che potessero esistere.