Un’insalata invernale, quella di arance e lattuga

insalata arance

L’insalata di arance è un piatto che di solito fa storcere a molti il naso. Anzi, qualcuno si rifiuta anche proprio di assaggiarla perchè non riesce proprio a contemplare l’idea di mangiare le arance, prelibato alimento ricco di qualità, buonissimo da mangiare così al naturale, nei dolci, ottimo il succo d’arance e la marmellata di arance, ma le arance condite con olio, sale e pepe proprio no!

Io da quando le ho provate invece le amo moltissimo, anche così, semplicemente un paio di arance sbucciate e condite proprio come indicato prima, sale, olio e pepe, senza aggiunta di altri ingredienti, anche se questa ricetta rende perfettamente giustizia a questa preparazione, tipicamente siciliana, visto che abbina alle arance semplicemente la lattuga, le mandorle e le noci.

Provare per credere, semplice, dietetica (senza olio e con soli due cucchiaini di panna liquida), fresca e nutriente, e sottolineo fresca anche se siamo in inverno perchè di questi tempi, dentro le felpe e i maglioni e con i riscaldamenti a mille, il palato gode di un attimo di sollievo e freschezza.

Improvvisando in cucina, sformatino di melanzane

sformato melanzane

Gli esperimenti culinari sono sempre una manna dal cielo, quando riescono bene chiaramente, però devo dire la verità, capita spesso a me, e di frequente anche a molte persone che conosco, di non sbagliare mai il tiro quando si mette un po’ di creatività in cucina, pescando tra gli alimenti della dispensa e del frigo.

Dopo essermi concessa anche una bella vacanza durante i giorni di Capodanno sono tornata in Italia, a casa, davvero gonfia e con lo stomaco devastato! A Natale con parenti che non frequentavo da una vita e che ci hanno fatto provare tutti i piatti tipici e poi in Spagna per una settimana a mangiare sempre in giro ogni cosa buona possibile (dalla paella alle tapas), ed eccomi a casa che mi prendo una due giorni depurativa: a pranzo frutta e a cena verdura, prima di iniziare una breve dieta, giusto per rimettermi in forma! Ieri una melanzana mi scrutava dal frigo, e non sapevo proprio cosa fare per renderla buona e saporita e anche un po’ sostanziosa, visto che dopo due giorni di depurazione la fame era cresciuta ed era anche il caso di riprendere un regime alimentare “normale”. Guardo on line, ricette varie, fritture, parmigiana, tortini ricchi, farciture… ma io volevo una cosa leggera e dietetica! Metto insieme le ricette e la fantasia. sformatino di melanzane, grigliando le melanzane come spesso si fa, sia per fare degli involtini che degli sformati, e poi pomodorini e mozzarella, pochissimo olio, una spolverata di basilico… una cena ottima!

Non è un piatto nè difficile nè speciale, non c’è grande creatività e forse troverete molte altre ricette simili, però vi assicuro che è stato buonissimo e l’ho preparato davvero in un attimo! Buon appetito allora!

Strudel di baccalà, piatto di mezzo per le feste

strudel baccalà

Abbiamo già parlato del baccalà, della sua storia e della sua conservazione, nella ricetta del baccalà mantecato, ma questo tipo di pesce è davvero molto utilizzato in questo periodo di festa, e infatti troverete numerose ricette che riguardano i diversi modi di preparare e servire il baccalà.

Questo strudel può essere considerato a metà strada tra un secondo e un  piatto di mezzo, da servire magari insieme a delle mousse e a delle insalate, e risulterà di sicuro più leggero di un classico secondo di pesce, visto che ognuno ne prenderà una fetta, due volendo fare un bis, della grandezza che desidera e poi lo accompagnerà come meglio crede.

Indipendentemente dalle feste pensate poi a questo piatto anche come piatto unico da servire durante una cena, sempre accompagnato da diversi contorni di verdure.

Un’insalata per il menù di natale: l’Insalata di fagioli e gamberi

insalata di fagioli e gamberi

Un contorno un po’ insolito sia per l’accostamento degli ingredienti che per il periodo, visto che non è proprio un piatto invernale; ma perché restare legati alle convenzioni? Usciamo un po’ fuori dagli schemi! Quella che vi propongo oggi è un ottima insalata dai sapori delicati che potrete benissimo servire come contorno per il Pranzo di Natale, se deciderete di creare un menù a base di pesce: l’Insalata di fagioli e gamberi.

Insalata di fagioli e gamberi, ebbene si! Non stupitevi di trovare insieme, nella stessa portata, i fagioli ed i gamberi. L’accostamento tra fagioli e pesce non è poi un accoppiata così insolita come si potrebbe pensare! Vi ricordate, per esempio, la ricetta dei fagioli e calamaretti? O quella del pesce con insalata di fagioli? Quindi, non lasciatevi ingannare dalle apparenze e lasciatevi guidare dal gusto con l’Insalata di fagioli e gamberi.

Padellata di patate e fagiolini

Padellata di patate e fagiolini

Oggi vi propongo un piatto unico o un contorno a base di verdure insaporito da un po’ di pancetta, che conferisce al piatto quel tocco in più che serve per rendere una portata veramente unica: la Padellata di patate e fagiolini.

Tra i contorni a base di patate noi di Ginger & Tomato ve ne abbiamo consigliati un buon numero, vi ricordo l’insalata di patate o le patate al forno, le patate sabbiose o la patata brava; e adesso continuiamo su questa scia con la ricetta della Padellata di patate e fagiolini.

Una ricetta campana per le feste: l’insalata di rinforzo

insalata di rinforzo

L’insalata di rinforzo è un piatto tipico della cucina napoletana che si prepara durante le feste natalizie e si mangia la sera del 24 dicembre durante il cenone di Natale. Si può chiaramente consumare anche il 25 e il 26 dicembre, nella mia famiglia ad esempio l’insalata di rinforzo e l’insalata russa venivano preparate in abbondanza e consumate per tutte e tre i giorni di festa. Questa insalata affonda le sue radici nella storia antica napoletana, infatti veniva preparata proprio per il cenone della Vigilia, serata in cui di solito il pasto era molto magro, proprio per rinforzare le portate di pesce. La tradizione chiaramente è rimasta e anche adesso che il cenone è diventato più abbondante questa particolare insalata all’aceto non manca mai sulle tavole napoletane.

L’ingrediente principale è il cavolo, che viene accompagnato da olive, acciughe e sott’aceti. Nella preparazione tradizionale viene utilizzata molto spesso la giardiniera, una preparazione sott’olio caratteristica della campania, e poi i peperoni dolci e piccanti, sempre sott’olio, noti come papaccelle. La giardiniera è chiamata così perchè le verdure che la compongono sono tutte quelle che offrono gli orti in un certo periodo dell’anno: zucchine, carote, fagiolini, cavolfiore, peperoni, sedano, cipolla, porri e anche qualcos’altro mi sembra! Le papaccelle invece sono quei piccoli peperoni, corti, tondi e polposi, in genere piccanti, anche se non eccessivamente, che vengono messi sott’olio anche ripieni.

Nella ricetta io ho indicato solo i sott’aceti, ma se disponete di altri ingredienti come questi aggiungeteli pure, per un’insalata ancora più di rinforzo!

Crocchette di purè e spinaci, un’idea gustosa per utilizzare gli avanzi del cenoce di Capodanno

Crocché di spinaci e puré

L’altra sera, ho fatto per cena del purè semplice, semplice, utilizzando il mio inseparabile aiutante in cucina, il Bimby; ho messo nel boccale con la farfalla, 1 Kg di patate pelate e tagliate a rondelle, 350 g di latte e un pizzico di sale. Ho fatto cuocere per 25 minuti a 100° velocità 1, ed al termine della cottura, ho aggiunto 30 g di burro, 30 g di parmigiano, un trito di salvia, rosmarino e noce moscata, e, ho fatto montare il purè per 30 secondi, a velocità 3.

Mi è venuto un purè soffice e molto profumato, ma ne è venuto davvero tanto, e quindi quello rimasto l’ho messo in frigo…..

Qualche tempo fa un amico mi aveva raccontato come lui avesse riutilizzato del purè avanzato….quindi, ho aggiunto degli spinaci ed ecco il risultato…..delle crocchette favolose, dal cuore cremoso, dolce e straordinariamente delicato, potete farvene un’idea guardando la foto 18 della gallery, ricoperte da una gustosa crosticina croccante e dorata, in una sola parola…squisite.

Mio figlio e mio marito, non mi hanno dato il tempo di farle arrivare in tavola!

Piatti di mezzo per Natale: torta di sfoglia alle bietole

torta bietole2

A Napoli mangiamo la pizza di scarole. Che mi riprometto molto presto di illustrare. Comunque sia durante il pasto Natalizio, e mi riferisco proprio al pranzo del 25 dicembre più che alla cena della Vigilia, è bello e caratteristico avere una portata che riesce a spezzare e ad accompagnare il pranzo. Certo, se parliamo di spezzare è chiaro che è più adatto il classico sorbetto al limone che veniva una volta servito ai matrimoni tra la portata di carne e quella di pesce (a proposito, ma si fa ancora questa cosa?!), però il senso di una torta salata alle verdure durante il pranzo natalizio è ben diverso.

Innanzi tutto può fare da pane. Visto che vengono spesso serviti più contorni avere un pezzetto di pizza o torta salata nel piatto può essere un accompagnamento farcito che limiterà anche il nostro consumo di pane (che altrimenti ci si gonfia più del dovuto è invece a Natale è concesso mangiare tanto e bene, è festa, è un giorno gioioso, le famiglie si riuniscono e si dovrebbero scacciare anche i problemi e le avversità, almeno per quel giorno). Aggiungiamo poi proprio il suo significato di “spezza-pasto“. Servita dopo il primo, magari mentre il secondo e il contorno sono in forno o sul fuoco a scaldarsi, segna definitivamente lo stacco tra la prima parte del pranzo e la seconda. Quando si mangianoi gli antipasti e i primi, visto che siamo anche a inizio pasto, tutti mangiano tutto, dal secondo in poi invece diventa più una selezione a seconda dell’ampiezza dello stomaco (!!), dei gusti, dei sapori, delle selezioni da effettuare e dall’intenzione o meno di mangiare qualcosa per cena! La torta di sfoglia alle bietole, così come quella di scarole prepara la nostra testa a voltare pagina e a iniziare una nuova fase di festosa nutrizione!

Muffin cavolfiore, un’idea sfiziosa per gli antipasti delle feste

muffin cavolfiore

Questa ricetta, mi è stata insegnata da una mia zia la quale, per i pranzi delle feste, usava mettere al centro della tavola un grande cavolfiore ricoperto di besciamella e spolverato di tuorlo d’uovo sodo.

L’effetto ottico era simile ad una torta mimosa ed il gusto era stupefacente. Ovviamente poi, essendo un cavolfiore grosso veniva tagliato a fette e servito come antipasto.

Io, in questa mia personale versione, ho voluto utilizzare dei cavolfiori piccolini, in modo da creare delle monoporzioni; li ho inoltre gratinati, perchè, in questo modo assumono proprio l’aspetto di un “plumcake dolce”, una mini tortina. La fettina di ventricina è un tocco di gusto che serve a smorzare il sapore molto delicato della pietanza in se.

Potreste utilizzare queste mini tortine di cavolfiore come segnaposti per il cenone di capodanno per esempio; basterà infilzarle con uno stuzzicadenti, in cima al quale potrete attaccare con del cartoncino e una goccia di colla il nome della persona che dovrà occupare quel posto.

Credo inoltre che sia un’idea molto carina per proporre le verdure ai più piccoli, magari sostituendo la ventricina (dal sapore molto forte) con del prosciutto cotto.

Ricette vegetariane con polenta: la Polenta pasticciata con funghi e formaggio

Polenta pasticciata con funghi e formaggio

L’altra sera, ho ospitato un po’ di gente a casa, e tra di loro c’era un caro amico di vecchia data che da un po’ di anni ha deciso di abbracciare la cucina vegetariana. Tra le varie discussioni della serata, al momento della cena, nasce un acceso dibattito. Perché? Semplice, io ho proposto di fare la polenta, i miei amici hanno subito appoggiato la mia idea ed hanno iniziato a fantasticare sul sughetto di carne che doveva accompagnare la polenta; una sola voce si è staccata dal coro, quella del mio amico vegetariano. Tutti sostenevano:

Per la polenta ci vuole un ricco sugo di carne o di pesce!

Ma una voce rispondeva:

Non è vero, se ne può fare benissimo a meno! E ve lo dimostrerò.

Ed ecco che sulla nostra tavola dopo un po’ di tempo si vede comparire la Polenta pasticciata con funghi e formaggio.

Non solo si può preparare la Polenta pasticciata con funghi e formaggio, ma senza utilizzare né carne né pesce, si può cucinare anche la pizza salata di polenta o la polenta e uvetta. Ebbene, a fine serata tutte le persone che si trovavano in tavola, hanno dovuto dare ragione al ragazzo vegetariano, e, ha dimostrazione di quello che sosteneva quest’ultimo, i piatti sono rimasti completamente vuoti e sul fondo neanche una traccia della Polenta pasticciata con funghi e formaggio.

Ricette d’autunno: i Funghi porcini alla greca

Funghi porcini alla greca

Autunno, stagione di castagne e di funghi! In questa stagione, la montagna offre alcuni dei suoi frutti, dagli alberi cadono le castagne avvolte nel loro involucro spinoso ed ai piedi degli alberi spuntano come per incanto i funghi. Ma mentre è semplice andare in giro per i monti la domenica a raccoglier castagne, per quanto riguarda i funghi vi raccomando di fare molta attenzione e di evitare di improvvisarvi esperti conoscitori, il pericolo può essere sempre in agguato! Ma se lungo il percorso per tornare verso casa, vi capita di incontrare qualcuno, esperto e con tanto di patentino, che vi vende dei funghi porcini, non tiratevi indietro! E una volta in possesso dell’ingrediente principale, provate la ricetta dei Funghi porcini alla greca.

I Funghi porcini alla greca, sono una pietanza ottima, un contorno molto saporito o un antipasto un po’ atipico. Da servire caldi, tiepidi o freddi, i Funghi porcini alla greca, possono accompagnare sia piatti di carne rossa che piatti di carne bianca, e perché no, anche piatti a base di pesce, purché la carne del pesce sia abbastanza grassa e dal sapore forte. Eccovi la ricetta dei Funghi porcini alla greca.

Idee per Halloween: zucca in agrodolce

zucca agrodolce

Il successo della zucca non fu immediato. Arrivò in Europa nel XVI secolo, parliamo della variante perenne, originaria dell’America Meridionale, e la zucca attirò le persone che venivano a contatto con essa più che altro stimolandone la fantasia, vista la sua particolare forma. Gli impieghi alimentari all’inizio furono davvero scarsi, visto che la zucca è caratterizzata  da una polpa poco saporita, che non attirrava nessuno. Poi arrivarono lunghe carestie e una volta finite queste qualcuno provò particolari abbinamenti con altri ingredienti, con condimenti e aromi particolari, metodi di cottura diversi e così la zucca è diventato l’ortaggio che noi tutti conosciamo e apprezziamo e che in questo periodo dell’anno acquista anche una fama particolare!

Come detto anche in precedenza negli altri articoli delle ricette che la riguardano, ribadiamo che la zucca è estremamente digeribile e anche che è una fonte eccellente di beta-carotene, un antiossidante che il nostro organismo trasforma in parte in Vitamina A e che si rivela utile per prevenire i danni dei radicali liberi, che possono provocare alcune forme tumorali. In realtà della zucca non andrebbe consumata solo la polpa, ma anche i semi, che sono ricchi di tutta una serie di minerali, quali il magnesio, lo zinco, il fosforo, il ferro e il potassio.

La zucca finisce col rivelarsi un alimento talmente tanto sano e completo che non possiamo davvero limitarci a mangiarla solo in autunno o in questo determinato periodo dell’anno. Può essere Halloween tutte le volte che vogliamo!