Carpaccio di salmone: leggerezza in tavola

La ricetta, se così si può definire, di oggi, è di una semplicità imbarazzante ma ciò non toglie che il suo gusto sia assolutamente inimitabile. La leggerezza in tavola ultimamente è un lusso che mi sono concessa poco, causa pausa pranzo passata forzatamente fuori casa e spesso colmata con panini o cibi già pronti. E come succede dopo periodi tali ho sentito il bisogno di concedermi un piattino leggero e veloce da preparare. Unica accortezza è quella di preparare il carpaccio di salmone in anticipo in quanto il pesce dovrà avere il tempo di marinare nel limone. A proposito, il limone potete sostituirlo con un lime procedendo allo stesso modo.

Un secondo veloce? Pesce al cartoccio con pomodorini


Eccoci questa volta con una ricetta di pesce, una rarità effettivamente per il mio ricettario. In effetti trovo che il pesce non sia il massimo della convivialità a causa del fatto che non sempre é semplice da mangiare ed inoltre presenta l’inconveniente delle spine. Allora per ovviare a queste scomodità faccio preparare alla pescheria dei filetti di orata piuttosto che di branzino e poi li lascio a marinare prima di cuocerli al cartoccio. Trovo che il filetto di pesce sia una gran comodità: si cucina rapidamente, si mangia comodamente, si riesce a porzionare ed inoltre é estremamente gustoso oltre che light. L’unico accorgimento che vi consiglio di adottare é di utilizzare del pesce fresco e intero. Ovvero andate in pescheria vi scegliete un bel branzino o un’orata e vi fate ricavare dei filetti (uno per commensale), poi vi fate dare teste e lische e vi preparate un bel brodo che potete utilizzare subito per un risotto oppure che potete anche surgelare.

Ricette con il pesce: le polpette di calamari

Avete già deciso cosa mangiare oggi a pranzo? Se non avete ancora scelto, per la serie venerdi pesce (nonostante la quaresima sia già finita) vi propongo le polpette di calamari, una ricetta di Anna Moroni. Come, dicevo, nonostante la Quaresima sia passata, sarebbe una buona abitudine da mantenere quella di consumare del pesce durante la settimana. Personalmente ne mangio troppo poco, nonostante mi piaccia in maniera spropositata. Certo, non tutti i tipi di pesce mi fanno inpazzire, ma tra quelli che gradisco maggiormente di sicuro ci sono i calamari. Li adoro fritti ad anelli ma non li disedegno neanche cotti sulla piastra irrorati da una salsina di olio, limone ed origano o ancora nei primi piatti. Oggi però li vediamo sottoforma di polpette. Le polpette di calamari costituiscono un secondo veloce e stuzzicante, adatto anche ai bambini che non riescono mai a dir di no di fronte a preparazioni di questo tipo.

Quattro passi in centro e poi … i Calamari fritti

Sabato mattina soleggiato. La temperature è mite, e fare due passi in giro per la città non è affatto spiacevole! Una bella passeggiata, una sosta per un caffè, leggere qualche pagina di giornale, e poi si riprende la passeggiata. Bello godersi il sole tra i vicoli del centro storico! Camminando camminando, si fa ora di pranzo e i profumi che fuoriescono dalle case fanno imbizzarrire il mio stomaco.

Continuo a muovere un passo dopo l’altro, consapevole che tra un po’ raggiungerò un posto dove trovare una buona trattoria. Di quelle all’antica, a conduzione familiare. Senza un menù scritto, con poca scelta, ma tutti piatti fatti con ingredienti freschissimi. Arrivato, mi accomodo. Per placare la sete, chiedo un quartino di bianco della casa. Insieme al vino, arrivano anche per prendere l’ordinazione. Il piatto del giorno: Calamari fritti!
Ed il cameriere aggiunge:

Ma non di quelli surgelati. Questi sono stati pescati stanotte. A noi, li porta direttamente il pescatore.

Come di re di no? Dopo poco, davanti a me sulla tavola, un favoloso piatto di Calamari fritti.

Spiedini di sarde

L’altra sera sono stato invitato a cena da alcuni amici. Fin qui, niente di strano. La sorpresa è arrivata quando, seduti in tavola, dopo il primo è arrivato il piatto con il secondo. Un piatto a base di pesce, un pesce povero, molto comune nella cucina Siciliana e molto usato nella cucina povera palermitana: le sarde. Il mio stupore non è stato suscitato tanto dal tipo di pesce, ma dalla ricetta! Gli Spiedini di sarde.

Gli Spiedini di sarde, gustati così come li hanno preparati I miei gentili ospiti, sono una sintesi perfetta dei mille modi in cui si preparano le sarde da noi in Sicilia. Gli Spiedini di sarde racchiudono il gusto delle sarde a beccafico ed i profumi delle sarde allinguate (filetti di sarde marinate nell’aceto, infarinate e fritte). Così, estasiato da questa portata, mi sono fatto dare la ricetta per condividerla con voi. Ecco come preparare gli Spiedini di sarde.

Crocchette di sgombro: ottimo finger food per grandi e piccini

Chi pensa che il pesce in scatola sia adatto solo per realizzare insalate estive, cambierà opinione dopo aver provato questo piatto stuzzicante, semplice da preparare, economico e di grande effetto!

Io l’ho fatto anche con il tonno e con il salmone in scatola ed in tutte e tre le varianti sono state un successo!

Non che io sia amante dei cibi in scatola ma, all’occorrenza, come carta da giocarti all’ultimo istante per una cena super improvvisata, hanno il loro perché!

Ovviamente non bisogna eccedere, ma questo piatto potrei consigliarlo a tutti coloro che magari, non sono degli assi in cucina (perché è davvero semplicissimo) o magari a coloro i quali vogliono far mangiare il pesce fatto in modo diverso ai più piccini, evitando di dover ricorrere agli insignificanti bastoncini di pesce surgelati…che di tutto sanno oltre che di pesce!

Queste crocchette sono ottime mangiate così…”fritte e mangiate”, magari intinte nella salsa di soia. Ma sono altrettanto buone, una volta fritte, ricotte nella salsa di pomodoro e poi utilizzate per condire la pasta! Io in questo modo, ho provato a fare quelle al tonno, ed il sugo è venuto una delizia!

Ma adesso ecco a voi la ricetta….

Un contorno con il pesce: tonno con piselli

Questo è un piatto davvero molto semplice da preparare e poi ci permette di gustare il tonno fresco e non in scatola, cosa per me davvero fondamentale! Le scatolette di tonno per me sono proprio improponibili, quello sott’olio a volte non  riesco nemmeno ad assaggiarlo, addirittura! Uso il tonno in scatola quasi solo per preparare primi, in alcune insalate, dico alcune perchè lo metto solo nelle insalate belle ricche, ad esempio tonno e pomodoro, o tonno, pomodoro e mozzarella, o anche con insalata, non fa proprio per me, si sente troppo il tonno! Trovo invece davvero molto buono il tonno fresco, oltretutto un pesce particolare, che spesso anche i ristoranti non hanno sempre a disposizione e propongono solo in alcuni menù del giorno.

A volte può essere difficile abbinare un contorno al pesce, spesso si preparano le patate, o l’insalata, mia mamma mi ha insegnato a preparare anche i filetti surgelati, quelli di platessa o di sogliola o di nasello, con un buonissimo sughetto, e spesso poi non abbino un contorno, e invece proporre per cena un bel piatto di pesce con un buon contorno, e magari cucinati insieme come in questo caso, ci permette di gustare un pasto buonissimo e sano.

Provate questa ricetta, il risultato è garantito.

Ricetta light a base di pesce: orate al finocchietto selvatico

Ieri sera avevo proprio voglia di pesce, ma, non avevo voglia di fare chissà quale complicata pietanza! Volevo evitare di farlo con le patate perché, se dobbiamo cercare distare un po’ più attenti alla linea, le patate sono tra quelle cose da evitare! Quindi, sfogliano i miei libri, fogli e appunti di ricette, ho trovato una ricettina semplice, semplice che mi incuriosiva un sacco: L’orata al forno con finocchietto selvatico.

Nella ricetta originale come contorno vi erano appunto delle patate ma io le ho sostituite con delle zucchine che si sono sposate perfettamente con il delicato sapore della pietanza.

Il risultato è stato un piatto leggero e molto profumato, dal gusto delicato, graditissimo dal marito e, con mio grande stupore, anche dalla mia piccola peste di quattro anni! Un successone…da rifare!

 

Ricette per la pasta con le alici: gli spaghetti con alici, pinoli e uvetta

Le alici, pesce molto utilizzato nella cucina mediterranea, sono perfette per insaporire i primi piatti, buonissime fritte, ottime marinate, sott’olio, sotto sale, insomma le alici sono ben note, utilizzate e cucinate in ogni stagione. Questi pesciolini, non piccolissimi, la loro dimensione va dai 15 ai 20 cm di lunghezza, fanno parte della categoria del pesce azzurro e infatti hanno non solo il caratteristico colore, ma anche la forma e le dimensioni dei pesci di questa famiglia. Le alici si distinguono anche proprio per il loro colore, tendente all’azzurro, con sfumature verdi, sul dorso, e argenteo di lato.

Come tutto il pesce azzurro le alici non sono solo molto gustose ma hanno moltissime proprietà nutritive che le rendono un pesce davvero ottimo da consumare. Contengono una buona quantità di calcio, fosforo, selenio, ferro e sono ricche di grassi omega-tre. Abbiamo già detto che le alici vengono consumate spesso fritte, io per prima ricordo che quando ero piccola adoravo le alici fritte, ero contentissima quando scoprivo che mia mamma le aveva acquistate! Comunque sia la scelta di mangiare ogni tanto una fritura di pesce non è dannosa, se questa cosa non si ripete troppo spesso, visto che le fritture andrebbero fatte in modo perfetto e impeccabile, rispettando temperatura e qualità dell’olio ad esempio, ma non va sempre così, però gustare del buonissimo pesce fritto è un piacere che periodicamente non possiamo proprio negarci!

Come nota finale vi ricordo solo che le alici sono le mamme dei bianchetti, pesciolini molto ricercati. In primavera e in estate le alici depongono le uova, che contengono i bianchetti per l’appunto, una qualità di pesce molto conosciuta e che vine utilizzata in cucina molto spesso negli antipasti.

Primi piatti di pesce: orecchiette al pesce spada

Oggi prepariamo un ottimo primo piatto di pesce. Una combinazione un po’ particolare, le orecchiette, che di solito si mangiano con le cime di rapa, o molto spesso al sugo o con le verdure, oggi le prepariamo e le serviamo con il pesce spada.

Questo pesce si trova nelle zone tropicali e subtropicali, gli oceani più temperati, ma anche il nostro Mar Mediterraneo ne è ricco, tanto che la Calabria e la Sicilia hanno molti piatti famosi che prendono come ingrediente principale proprio il pesce spada. In Calabria, in estate, ci sono anche molte sagre e feste proprio per gustare questo buonissimo pesce, dalla carne anche molto pregiata, e che viene preparato e servito in primi piatti, secondi, antipasti e in tutti i modi che gli chef riescono ad immaginare! Il pesce spada fa spesso parte anche di uno dei tipici piatti giapponesi a base di pesce crudo, ovvero il sashimi, vista proprio l’ottima qualità della carne. E comunque sia in ogni ristorante, specializzato magari in piatti di mare, il pesce spada ricopre sempre un ruolo molto importante a livello di qualità del piatto e di sapore.

Vi consiglio di preparare questo piatto per un pranzo o per una cena tra amici, è davvero molto delicato, particolare, saporito, un ottimo biglietto da visita per la vostra cucina.

Ricette per San Valentino: involtini di sogliola con cuore di gamberi, aromatizzati agli agrumi

Domani è San Valentino, ed oggi, oltre a suggerirvi una ricetta semplice ma raffinata, vi do anche una dritta sul come apparecchiare una tavola impeccabile soprattutto per quanto riguarda i bicchieri, proprio perché in una serata romantica non può mancare dell’ottimo vino.Per capire quindi come disporre i bicchieri in tavola, quali e quanti bicchieri utilizzare, e in che modo utilizzarli ecco a voi una breve ma utile guida:

fin dai banchetti rinascimentali i bicchieri sulla tavola occupano un posto preciso: leggermente a destra, rispetto al centro del piatto.

Indispensabili almeno due bicchieri: per l’acqua (più grande) e per il vino, disposti con questo ordine partendo da sinistra. E in questa posizione dovrebbero rimanere anche quando viene versata la bevanda. Ovvero: non si dovrebbero alzare per age­volare il servizio.

Come limite massimo, in tavola possono trovar posto quattro bicchieri. Partendo da sinistra: per l’acqua (grande), per il vino rosso (medio), per il vino bianco (medio): die­tro questo gruppo, il bicchiere per il vino da dessert o per lo spumante. I bicchieri per il vino non andrebbero mai riempiti, ma serviti poco oltre la metà e non oltre i due terzi, in dipendenza anche del tipo di vino.