Il vino bianco: ingrediente fondamentale delle ciambelline leggere

vino bianco 

Quando per la prima volta mi trovai a leggere questa ricetta, qualche anno fa oramai, ammetto di averci pensato su: il vino nell’impasto delle ciambelline? Sono stata qualche giorno indecisa sul provarle o meno, ma poi, complici i pareri assolutamente positivi su queste deliziose ciambelline, mi sono lasciata tentare. E, ad onor del vero, ho fatto più che bene. Non solo, da quel momento in poi, utilizzo molto spesso il vino aggiungendolo alla frolla quando preparo ad esempio una crostata. Il vino aggiunto alla frolla regala una fragranza deliziosa ed un aroma molto particolare che si sposa bene con qulsiasi tipo di ripieno, sia a base di frutta che a base di cioccolata, di crema o di ricotta. A vostro piacimento potete passare le ciambelline nella granella di zucchero o ricoprirle di glasse di zucchero o di cioccolato fondente. Ammetto di preferirle di gran lunga al naturale, così come da ricetta originale, si conservano fragranti conservate in scatole di latta.

Sul vino bianco che dire? Innanzitutto è meno alcolico di quello rosso e si presta alla preparazione di diverse ricetta a base di carne tipo ad esempio le scaloppine. Inoltre una curiosità: sapevate che il vino bianco può essere ottenuto anche dall’uva nera? Già, proprio così, il segreto sta nell’eliminazione della buccia esterna dell’uva che contiene la più elevata concentrazione dei pigmenti. L’ardua impresa della scelta del vino adatto di volta in volta, soprattutto per i non esperti (come me) viene facilitata dalla lettura delle etichette poste sulle confezioni del vino che ultimamente si trovano sempre più spesso (fortunatamente, aggiungerei) e suggeriscono i piatti ed i cibi con cui il vino in questione si abbina perfettamente, con mia somma gioia, ammetto. Bene, detto questo vi auguro di iniziare la settimana nel migliore dei modi, lasciatevi caricare dalle ciambelline leggere al vino bianco!