Linguine al baccalà e olive nere

Linguine baccalà olive nere

Anche quest’anno Natale è ormai alle porte, i preparativi fervono e Paciulina non resta certo con le mani in mano! In questi giorni sto preparando davvero tanti dolci, da sperimentare o regalare e mi sto dedicando molto poco alle preparazioni salate. Primi e secondi piatti sono ormai una rarità, per non parlare di verdure e contorni…un miraggio! 🙂

Tuttavia, se c’è una cosa che non manca mai in casa mia dalla fine di novembre in poi è il baccalà! Dalle mie parti si cucina in tutte le salse durante il periodo che precede il Natale, e io vado matta per quello fritto in pastella…La ricetta che vi consiglio oggi, perciò, è un primo piatto semplice e veloce da realizzare ma perfetto, per esempio, per la cena della vigilia di Natale.

Le linguine al baccalà e olive nere sono un primo di sicuro effetto per la tavola delle feste, a patto che utilizziate dell’ottimo baccalà e delle olive nere sode. Il dilemma che nasce di fronte all’acquisto, alla conservazione e all’impiego del baccalà in cucina è sempre lo stesso: come faccio a sapere se sarà troppo salato o avrà troppe spine? In realtà, ahimè, non possiamo saperlo…almeno non prima di averlo assaggiato!

Per questo motivo, se acquistate il baccalà secco avrete bisogno di almeno 4 o 5 giorni per ammollarlo in acqua fredda e fargli perdere, così, gran parte del sale. Preferite sempre la parte del filetto, che è la più tenera, pregiata, povera di spine e già da sé meno salata! Se, invece, acquistate il baccalà già ammollato assicuratevi che la sua acqua sia stata sostituita almeno una volta al giorno e che il pezzo in questione sia abbastanza carnoso.

Sistemato questo piccolo aspetto il grosso sarà fatto, perché realizzare le linguine sarà un gioco da ragazzi. L’ultimo consiglio riguarda l’aggiunta dei pomodori: non usate più di 2 o 3 pelati se volete ottenere un condimento chiaro! Se preferite, invece, un signor sugo di pomodoro al baccalà utilizzate 500 g di pomodori pelati e strizzati, il successo è assicurato 🙂

Vediamo la ricetta!

Pettole nelle gnostre e cioccolato in sagra, a Noci il 10 e l’11 dicembre 2011

Pettole gnostre cioccolato sagra Noci 10 11 dicembre 2011

Amanti delle pettole non perdetevi questo evento:  Pettole nelle gnostre e cioccolato in sagra il 10 e 11 dicembre a Noci, in provincia di Bari. Conoscete le pettole, quelle palline di pasta lievitata sia dolci che salate che si preparano per le occasioni festive e non solo? Il 10 e l’11 dicembre saranno protagoniste di una sagra imperdibile della durata di 2 giorni. Un’occasione per ritrovarsi poco prima delle festività natalizie a festeggiare con i dolci tipici pugliesi.

Baccalà scarola uvetta pinoli secondo Anna Moroni

Baccalà con scarola uvetta e pinoli, un secondo di Anna Moroni

Baccalà scarola uvetta pinoli secondo Anna Moroni

Da quanto tempo non mangiavo il baccalà! Non mi ha mai entusiasmato troppo a dir la verità, poi con il tempo ho imparato ad apprezzarlo, soprattutto preparato alla vicentina, da mia mamma che me lo ha fatto così piacere. Avendone comprato in abbondanza l’altro giorno, con la parte rimasta ho provato questa nuova ricetta di Anna Moroni preparata alla prova del cuoco di qualche anno fa, il baccalà con scarola uvetta e pinoli.

ricette estive crocchette baccalà uvetta

Ricette estive, crocchette di baccalà con uvetta

ricette estive crocchette baccalà uvetta

Cosa facciamo oggi di buono? Abbiamo pensato a una ricetta estiva visto il periodo, a base di pesce. Che ne dite di preparare delle buonissime crocchette di baccalà con dentro uvetta e pinoli? Un piatto davvero molto sfizioso che potrà essere servito come antipasto ma anche come secondo accompagnato da una freschissima insalata mista o verde.

Inoltre le crocchette saranno accompagnate da una cremina di cipolle. Ecco il mio consiglio: se non conoscete i gusti dei vostri ospiti allora sarà meglio mettere la crema in una ciotolina in modo che ognuno possa scegliere se metterla sulle crocchette oppure no. In caso contrario guarnite pure prima di portare in tavola.

ricette pesce baccalà caldo freddo

Ricette pesce veloci, il baccalà caldo-freddo

ricette pesce baccalà caldo freddo

Carne o pesce oggi? Avete un po’ di baccalà in casa oppure state uscendo a fare la spesa? Allora compratene un po’ perché la nostra ricetta di oggi è quella di un secondo piatto: baccalà caldo freddo. Una ricetta veloce ideale per la primavera: infatti ci sarà una parte del piatto da gustare fredda mentre l’altra parte sarà quanto meno tiepida. La nostra ricetta di oggi è un tipico secondo piatto a base di pesce che si prepara davvero in pochi minuti. Se poi volete preparare anche un primo piatto sempre a base di pesce che ne dite di bucatini al forno con salmone e verdure? Se invece volte fare una cena leggera accompagnate il piatto con un’insalata fresca o magari con un purè.

Pesce come secondo piatto: stoccafisso alla marinara

Lo stoccafisso è un merluzzo, una specie antica norvegese. Viene conservato tramite essiccazione e anche se nell’aspetto è molto simile al baccalà, lo stoccafisso è un pesce molto differente, soprattutto nel sapore, anche perchè il baccalà viene conservato sotto sale. Oltretutto, la famosa ricetta del baccalà alla vicentina, deriva semplicemente da una questione nominale, infatti nel Nord Italia, soprattutto nel Veneto, lo stoccafisso viene proprio chiamato come il suo cugino baccalà, e infatti la ricetta sopracitata in realtà viene preparata proprio con lo stoccafisso.

La conservazione tramite l’essiccazione ha fatto sì che lo stoccafisso venisse apprezzato, acquistato e consumato fin dalla sua coperta nei Mari del Nord. Con questa tecnica i cibi si mantengono per moltissimi anni, e questa caratteristica rese questo pesce fin dal primo momento facilmente commercializzabile.

Lasciando però da parte le note storiche e caratteristiche del pesce in questione ecco che mi soffermo sulla ricetta, davvero una delizia, perfetta per una cena in famiglia, e già fornita di contorno grazie alle patate che danno sapore e prendono sapore durante la cottura.

Ricette pesce, il baccalà con i piselli

Se c’è un pesce che fino a poco tempo fa detestavo neanche troppo velatamente, è il baccalà. Credo di non averlo mai amato perchè abituata a mangiarlo sempre allo stesso modo, seguendo una ricetta che secondo me non lo valorizza affatto. Tempo fa invece ho voluto cambiare registro ed abbinarlo ai piselli: esperimento riuscito alla grande anche perchè in perfetta sintonia con i miei gusti.

Il baccalà ai piselli è un secondo piatto di pesce leggero e perfetto se si sta seguendo una dieta dimagrante. Nella ricetta non è previsto l’utilizzo di troppi grassi anche perchè la cottura viene ultimata con il brodo vegetale. La preparazione del baccalà con i piselli inizia con il versare la cipolla tritata insieme al prezzemolo in una padella con poco olio. Una volta soffritti va aggiunto il baccalà precedentemente reidratato a pezzi. Il tutto si fa cuocere per circa 30 minuti.

Menu di pesce: bocconcini di baccalà

Oggi parliamo di pesce, baccalà per la precisione, ma non solo, parliamo anche di tapioca. Sentita nominare molte volte la tapioca è la fecola derivata dalla pianta della Manioca, tipica dell’America Meridionale. Dalla tapioca ricaviamo principalmente una farina, utilizzabile come una comune farina di cereali, ma il modo più comune di utilizzarla è in perle. Le perle di tapioca sono comuni in oriente, in molte preparazioni, ma anche negli Stati Uniti, sono semplicemente delle palline di farina di tapioca che si gonfiano e possono essere lavorate una volta cotte a contatto con l’acqua. Per questa preparazione la tapioca risulta ottima, proprio perché grazie alla sua consistenza permette di ricavare delle polpettine di baccalà non solo ottime ma anche particolari come gusto e dalla consistenza perfetta.

Baccalà arracanato. Dal Molise una ricetta per la vigilia di Natale 2010.

Il Molise è una regione ricca di prodotti che la caratterizzano nell’intera Penisola. Tra i saporitissimi ortaggi che vengono coltivati nel territorio molisano: grandi peperoni carichi di sapore, dolcissimi i fichi, piccoli e di scorza neri, i grossi broccoli neri ed i meloni. Ad Isernia vengono coltivati gli spinaci, i fagioli cannellini e Monteroduni è famosa per le meravigliose pesche e albicocche, ricche di colore e sapore . Il Molise si affaccia con una costa bassa e sabbiosa sul Mar Adriatico. E’ qui che sorgono una serie di paesi come Petaccio, Termoli e Campomarino costituiti da piccole e caratteristiche stradine che d’estate si riempiono di turisti. La gastronomia dei paesi che si affacciano sul mare è tutta all’insegna del pesce. Scampi, triglie, cozze e vongole dominano nei piatti di questa zona creando con grande abilità risotti, zuppe e minestre. In una terra così ricca di sapori anche una ricetta molto comune come quella del baccalà, può diventare una specialità gastronomica.
Il baccalà arracanato, che vuol dire gratinato, è una ricetta tipica della cena della vigilia di Natale, perchè la tradizione vuole che la vigilia si mangi di magro. Semplice ma gustosissimo, questo piatto è arricchito dalla presenza delle noci e dell’uva passa che lo arricchiscono con il contrasto tra il croccante delle noci e il dolce a consistenza morbida dell’uvetta. La ricetta originale prevede che il tegame con il baccalà, sia messo a cuocere nel camino, completamente ricoperto dalla cenere. Durante il tempo di cottura, che può variare dai 30 ai 45 minuti, il baccalà va cosparso con una miscela di olio e vino e insaporito con qualche foglia di alloro.

Ricette senza glutine, baccalà con purè di sedano

Oggi prepareremo una ricetta per un secondo di pesce davvero delizioso. Il baccalà con purè di sedano: una ricetta senza glutine che potrete realizzare in poco tempo e senza dannarvi tra i fornelli. Con pochi ingredienti e poco tempo porterete in tavola un secondo con contorno che non lascerà delusi i commensali. Tra le caratteristiche del baccalà c’è quella di essere uno degli alimenti più completi: proteine e sali minerali non mancano. Inoltre pur essendo buonissimo non ha un costo eccessivo anzi è accessibile a tutti. Si presta inoltre a essere cucinato in tantissimi modi; pensate che in Portogallo ci sono 366 modi per cucinare il baccalà. Qui da noi si usa cucinarlo generalmente al forno oppure fritto. Una delle ricette più diffuse è quella del baccalà alla vicentina . Oggi però prepariamo un piatto con contorno senza glutine.

Il baccalà fritto. Una ricetta laziale per la cena della vigilia di Natale.

Il baccalà è un piatto immancabile alla Vigilia di Natale, di cui ne è praticamente protagonista. Lo si trova di rigore sulle tavole laziali la vigilia di Natale, così come accade nelle regioni limitrofe, Abruzzo, Campania e Molise. La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana nella quale sono convogliate tutte le specialità delle tradizioni culinarie della regione, la cucina romana infatti può essere considerata un ricco riassunto di una gastronomia varia. Una cucina che a Roma ha difeso la propria genuinità dall’ingerenza delle mode e del turismo; a Roma infatti si rispetta il passato, lo si tiene in vita, seppure arricchendolo e personalizzandolo, perpetuando la schiettezza e la gustosa semplicità di una cucina di estrazione popolare. Il baccalà fritto, piatto o per meglio dire specialità della cucina romana, è assolutamente squisito e semplice da preparare. La sua facile preparazione avviene semplicemente dissalando il baccalà per almeno 2 giorni, per poi asciugarlo, infarinarlo e friggerlo in abbondante olio di oliva. Se non volete dissalarlo, potete acquistarlo già bagnato e tagliato. E’ un piatto originariamente povero, molto semplice ma estremamente gustoso e saporito.

Baccalà con i peperoni cruschi, la specialità lucana del Natale

Il baccalà con i peperoni cruschi è una ricetta tradizionale della Basilicata, perfetta per essere preparata al tempo della vigilia o del pranzo di Natale. Si tratta di una preparazione molto saporita caratterizzata dal il contrasto tra il croccante dei peperoni cruschi (si tratta di peperoni dolci seccati al sole, prodotto tipico lucano) ed il morbido e sapido del baccala’, ed è anche cromaticamente molto invitante, con il forte contrasto tra il rosso ed il bianco. Il baccalà è il protagonista indiscusso delle pietanze di pesce della cucina lucana. Costoso ma di facile conservazione, il baccalà rappresentava il piatto speciale per le feste o le particolari ricorrenze. I peperoni secchi invece, detti “cruschi”, sono una delle specialità della Basilicata, e sono normali peperoni rossi essiccati. I migliori si trovano nella zona di Senise dove vengono raccolti, infilati a collana con un filo di cotone doppio chiamato ’nzerta e lasciati asciugare al sole. I peperoni “cruschi” conferiscono ai piatti un sapore molto particolare, dal retrogusto amarognolo, che sorprende chi li gusta per la prima volta. Oltre che secchi questi peperoni si possono consumare freschi. Mentre, ridotti in polvere, sono utilizzati per insaporire alcuni tipi di formaggi e salumi di produzione locale. Questa ricetta è molto conosciuta, anche il Cucchiaio d’Argento la cita tra le ricette regionali. E’ semplicissima e veloce, ma gustosissima. L’unica piccola difficoltà sta nella frittura dei peperoni cruschi che devono diventare colorati e croccanti ma non devono assolutamente bruciarsi. Purtroppo però per ottenere questo risultato c’è bisogno di un pizzico di attenzione in più.

Strudel di baccalà, piatto di mezzo per le feste

strudel baccalà

Abbiamo già parlato del baccalà, della sua storia e della sua conservazione, nella ricetta del baccalà mantecato, ma questo tipo di pesce è davvero molto utilizzato in questo periodo di festa, e infatti troverete numerose ricette che riguardano i diversi modi di preparare e servire il baccalà.

Questo strudel può essere considerato a metà strada tra un secondo e un  piatto di mezzo, da servire magari insieme a delle mousse e a delle insalate, e risulterà di sicuro più leggero di un classico secondo di pesce, visto che ognuno ne prenderà una fetta, due volendo fare un bis, della grandezza che desidera e poi lo accompagnerà come meglio crede.

Indipendentemente dalle feste pensate poi a questo piatto anche come piatto unico da servire durante una cena, sempre accompagnato da diversi contorni di verdure.

Antipasto per Natale e Capodanno: baccalà mantecato

baccalà mantecato

Questa ricetta, che affonda le sue origini nella cucina veneta, in realtà, anche se il suo nome è baccalà mantecato viene preparata con lo stoccafisso. In questo caso però  noi utilizziamo il baccalà. A questo punto bisogna fare un pò di chiarezza, per analizzare le differenze che ci sono in questi due tipi di “pesce”, per rendere giustizia alla ricetta “originale” e per conoscere i nostri ingredienti prima di iniziare con la preparazione del piatto.

In realtà il pesce è sempre lo stesso, il merluzzo bianco, e il baccalà è per l’appunto merluzzo bianco conservato sotto sale. Lo stoccafisso invece è sempre merluzzo, ma conservato tramite essicazione. L’usanza di conservare il baccalà sotto sale sembra derivi dai pescatori baschi, che cacciavano le balene nei Mari del Nord e poi ne conservavano la carne sotto sale. Quando trovarono dei banchi di merluzzo, nei pressi dell’isola di Terranova, iniziarono a conservare anche questo pesce sotto sale, tipo di conservazione che poi prese il nome di baccalà.

Prima di poter cucinare entrambi c’è bisogno di immergerli in acqua fredda per molto tempo, questo per eliminare il sale dal baccalà e per riportare la morbidezza della carne invece allo stoccafisso, per ammorbidirlo rispetto alla sua consistenza quando è essiccato.

Io ho scoperto solo facendo una ricerca on line che l’originale baccalà mantecato, che viene chiamato anche baccalà alla vicentina, in realtà è preparato con lo stoccafisso, quando avevo già trovato questa ricetta che invece utilizza proprio il baccalà! Potete provare a cucinare entrambe le preparazioni, risulteranno comunque molto buone, ad effetto e molto eleganti, per un antipasto ad alti livelli.