Cucinare con gli avanzi di pane, i canederli ai porcini

E dopo gli avanzi di pasta è la volta del pane. Sia dopo il periodo festivo che anche no, ci si può ritrovare in casa grandi quantità di pane raffermo che non sapremmo come utilizzare considerato il fatto che non sia più “mangiabile” in quanto non fresco. Ed allora ho pensato di riciclarlo, utilizzandone gli avanzi, nella preparazione dei canederli ai funghi porcini, un piatto tipico non solo del Trentino Alto Adige, ma anche della cucina tedesca, austriaca e ceca, a base di un impasto di pane raffermo (appunto), latte e uova ai quali vanno aggiunti ingredienti a scelta tra i quali di solito non manca mai lo speck, mentre in questo caso, invece, è sostituito dai funghi.

I canederli  ai funghi porcini potrebbero essere paragonati a dei grossi gnocchi di pane. Vediamo nel dettaglio come si preparano. Innanzitutto in una ciotola va versato il pane raffermo tagliato a piccoli dadini, a questo vanno aggiunte le uova sbattute con del pepe, del sale ed il latte, e, dopo aver mescolato bene si lascia riposare il tutto per due ore. Una volta trascorso il tempo necessario si prepara un soffritto con i funghi tagliati a pezzettini, la cipolla l’olio ed il burro. Il soffritto raffreddato va incorporato al pane insieme al prezzemolo tritato, la noce moscata e la farina.

Strangolapreti alla trentina. La cucina degli avanzi perfetta per il Natale.

Lunedì 13. Il Natale è sempre più vicino e noi continuiamo a esplorare il variegato mondo della gastronomia regionale del Natale in Italia. Quella di oggi è una ricetta del Trentino, molto simile a quella dei canederli di cui abbiamo già parlato. Si tratta degli strangolapreti,  un piatto tradizionale della cucina trentina dell’epoca del Concilio di Trento. Derivano dagli strozzapreti (piatto d’origine toscana), modificati in quanto secondo la tradizione locale, erano il piatto preferito dei Prelati durante il Concilio di Trento. Con questo nome si faceva riferimento agli gnocchi che avrebbero dovuto soffocare i preti che con ingorda voracità ne mangiavano in abbondanza, data la loro propensione a trattarsi molto bene a tavola. Gli strangolapreti somigliano a dei grossi gnocchi verdi ottenuti impastando del pane raffermo, latte, spinaci (oppure erbette, ortiche, bietole o coste), uova, grana trentino, farina bianca, cipolla, sale, pepe, noce moscata, confezionati a forma di pallina, di cucchiaio o di gnocco e cotti in acqua calda salata. Rispetto alla ricetta antica, quella odierna prevede il latte in modo da ammorbidire l’impasto e rendere gli gnocchetti più soffici e meno “strozzanti”.
Una volta preparati vengono conditi con burro insaporito talvolta con cipolla tagliata a pezzi grossi (che si butta prima di servire) oppure con salvia.

Gli strangolapreti insieme ai canederli, sono il simbolo della cucina trentina, la quale da un lato è il risultato di frequentazioni secolari con il mondo di lingua tedesca dal quale ha mutuato molte ricette come quella dello strudel, e dall’altro di antiche tradizioni povere di origine contadina, che hanno favorito la nascita di piatti semplici e nutrienti, fatti di ingredienti poveri. Una vera cucina degli avanzi, ma gustosissima.

Zuppa alla Valpellinentze, la minestra valdostana del Natale.

La Valle d’Aosta è una delle regioni più particolari della nostra penisola. E’ una terra di pascoli , verdi boschi e valli che rendono il territorio affascinante e magico. Le caratteristiche della tradizione gastronomica valligiana sono determinate dall’ aspetto morfologico di questa terra. La splendida e per lungo tempo inaccessibile catena alpina ha isolato per secoli la Valle, provocando lo sviluppo di un cucina basata quasi esclusivamente su prodotti locali, che sono alla base anche delle ricette tradizionali del periodo natalizio.
La gastronomia di questo territorio è molto legata alle varie vicende storiche e i prodotti della cucina valdostana sono tanti e molto vari, gustosissimi, conservati nei secoli con leggere modifiche dovute al miglioramento delle condizioni socioeconomiche; cibi caratterizzati da antichi prodotti locali fra cui campeggiano la fontina, il lardo, il sanato, le castagne e la polenta che tutt’oggi viene preparata “grassa”, ovvero arricchita con burro e formaggio. La zuppa alla Valpellinentze è il piatto povero della tradizione gastronomica valdostana, preparato in occasione del Natale. Il suo nome ha origine dal luogo di probabile provenienza della ricetta, cioè la Valpelline. Gli ingredienti di base di questa zuppa sono poverissimi, pane raffermo, cavolo verza, brodo di carne, fontina e burro. La preparazione è veloce e il risultato è davvero gustoso per un piatto perfetto a Natale, quando il freddo si fa sentire e la neve ha imbiancato i tetti delle case.

Challa, la migliore ricetta per preparare il pane del sabato

La scorsa settimana la mia amica Micol si è dilettata nella preparazione del pane del Sabato, la challa. Voleva preparare qualcosa di diverso per la cena e non aveva voglia di comprare quelle confezionate e così si è messa all’opera, pensava che non le riuscissero bene ma come potete solo vedere dalle foto il risultato è stato ottimo!

La challa è il pane tradizionale ebraico preparato in occasione dello Shabbat (Sabato), è generalmente a forma di treccia e sulla tavola ne vengono presentati due a rappresentare la doppia porzione di manna che il Signore elargiva agli ebrei nel deserto alla vigilia del sabato e delle feste più importanti. La preparazione della challa avviene senza burro o derivati del latte ma solo con olio, questo per rispettare le regole della kasherut secondo le quali non è possibile associare, e quindi mangiare nello stesso pasto, alimenti a base di carne con alimenti a base di latte.

Come fare il pane con il bimby

Avete il bimby in casa e non sapete come preparare il pane? Oggi vi darò una delle tante ricette su come fare il pane con il bimby! Questo robot è in grado di preparare ogni tipo di cibo e quindi perchè non sfruttarlo per la preparazione di un soffice e gustoso pane fatto in casa? La ricetta che vi consiglio è semplice e veloce e vi permetterà di preparare una semplice treccia di pane, anche se con il bimby ne potete preparare diversi tipi, al latte, con le olive, le noci, pane di farina integrale, senza glutine, insomma potrete veramente sbizzarrirvi.

Preparare il pane non è cosa semplice soprattutto per chi è alle prime armi, ma con il bimby sarà facile e divertente perchè alla parte faticosa e noiosa penserà lui impastando e mescolando gli ingredienti e voi dovrete solo controllare la lievitazione.

Secondi di pesce bimby, gli involtini di tonno

Un secondo sfizioso e saporito preparato con l’aiuto del bimby, gli involtini di tonno. Il tonno siamo abituati a mangiarlo nelle scatolette magari per accompagnare l’insalata o a tirarlo fuori quando la nostra dispensa è vuota e l’unica cosa che possiamo mangiare è la scatoletta di tonno! Ma se una volta provate a cucinare il tonno fresco vi accorgerete di quanto è buono e di quante ricette sfiziose e creative si possono proporre con questo tipo di pesce.

Il bimby in questo caso vi aiuterà sia per tritare e mescolare gli ingredienti sia per la cottura dei nostri involtini che faremo cuocere nel varoma con una cottura leggera saporita.

Per prima cosa triterete nel bimby i 100 g di tonno e poi verserete l’aglio, il prezzemolo e l’uovo sodo, mescolando un pò ed infine il sale, il pepe, il pecorino, la mollica del pane, precedentemente bagnata nel latte e strizzata, e 1 uovo intero. Una volta completato l’impasto per il ripieno lo adagierete sulle fette di tonno e arrotolerete per formare degli spiedini che fermerete con degli stecchini.

Le Uova in Cocotte, per una gustosa cena “low cost”

Le Uova sono un alimento completo, gustoso e spesso bistrattato nei nostri menù quotidiani. Inoltre hanno davvero un costo contenuto, per cui vi consiglio caldamente di proporle spesso ai vostri ospiti magari preparandole in modo insolito e goloso. Le uova in cocotte son un classico della cucina d’oltralpe, si trovano spesso sia nella cucina francese che in quella svizzera, magari accompagnate da morbidi formaggi e spruzzate di pepe. Porgete ad ogni commensale la sua cocottina calda, con il coperchio ancora abbassato e consigliategli di gustare questo piatto in modo informale facendo affondare il pane incautamente nel rosso delle uova. Vi assicuro che nella sua semplicità é una ricetta davvero straordinaria. A seconda della stagione poi potete arricchirla con della verdura di stagione piuttosto che con del grana o del prosciutto cotto. Un solo consiglio: visto che si tratta di un piatto che va servito e mangiato caldo aspettate che la temperatura esterna scenda di qualche grado!

Le polpette di pane, cuciniamo con gli avanzi

Per la serie “cuciniamo con gli avanzi” ecco a voi la ricetta delle polpette di pane. Sono sicura che in ogni casa l’alimento che avanza piú spesso, anche se in minime quantitá, é il pane. Bene, se non volete gettarlo via, anche perché secondo me sarebbe un sacrilegio, conservatelo fino ad arrivare ad una discreta quantitá, tipo 150, 200 gr, e poi utilizzatelo nella preparazione delle polpette di pane. Le polpette di pane sono delle polpette rustiche ma molto saporite. Si preparano davvero in poco tempo e con pochi semplici ingredienti che in casa non mancano mai: le uova, il parmigiano grattugiato, il prezzemolo e l’aglio. Come vedete una ricetta semplice e veloce.

La Merenda della Nonna: Pane e Pomodoro

Quando ero piccola mia nonna mi preparava sempre il “pane con il pomodoro schiacciato” per merenda. Ed io lo adoravo. Sarà stato per il caldo o forse per il colore ma quella era davvero la mia merenda preferita. Ed ecco allora che in un’epoca e in un mondo in cui si fa sempre più ricorso all’utilizzo di cibi preconfezionati, soprattutto alle merendine, vi propongo un ritorno alle origini, un ritorno al mio cibo evocativo per eccellenza: il pane con il pomodoro. La Spagna, soprattutto nella zona Catalana, ne ha fatto il suo cibo emblematico: infatti in qualunque bar di o ristorante di Barcellona vi accoglieranno con una buonissima fetta di pane e pomodoro come antipasto. E allora noi italiani che anche di pomodori ne abbiamo a bizzeffe? abbiamo solo l’imbarazzo della scelta della varietà da usare: ciliegini, a grappolo, costoluti, datterini o ancora i classici e mitici San Marzano? a voi la scelta ma comunque la mettiate a merenda date ai vostri figli e anche a voi stesse uno snack leggero, sano, nutriente, rinfrescante e buonissimo: il pane con il pomodoro appunto.

Ricette estive: i peperoni ripieni di tonno leggeri

Dopo aver parlato delle zucchine ripiene oggi è la volta dei peperoni. Anche in questo caso le ricette proposte da Ginger sono diverse, i peperoni ripieni di radicchio, quelli ripieni di riso, i peperoni ripieni di tonno e ricotta, quelli ripieni di riso e pesce , e così via. Oggi però vorrei proporvi forse la ricetta con il ripieno più semplice a base di pane e tonno. Il risultato sarà un piatto leggero ma gustoso (si, capisco che l’aggettivo leggero abbinato con la parola peperoni vi risulti poco credibile, non fosse altro che i peperoni risultano indigesti a molti, ma, avete provato a mangiarli senza la pellicina esterna? Io ho risolto così!).

Come fare uno … Snack con pomodori secchi e prosciutto

L’altro giorno, con dei mie colleghi, mi è capitato di dover lavora intensamente, per più ore consecutive, perché dovevamo concludere un progetto ed il tempo stringeva. Per pranzo, abbiamo consumato un pasto molto veloce, senza tra l’altro interrompere i lavori, visto che stavamo trattando un punto cruciale. Così nel pomeriggio, dopo innumerevoli caffè, esausti per l’intensità dell’occupazione e finalmente al passo con tempi programmati, ci siamo concessi una pausa. Uno di noi, ad un certo punto dice:

Ragazzi, che ne pensate di uno snack rapido? Non preoccupatevi, penso a tutto io.

Senza attendere risposta, sparisce per 5 minuti e poi ritorna con un bel vassoio pieno di Snack con pomodori secchi e prosciutto.

Lo stuzzichino after hour, ci voleva proprio. Citando uno spot, non ci vedevo più dalla fame! E la mente iniziava ad andare un po’ per i fatti suoi. Lo Snack con pomodori secchi e prosciutto, è stato un vero e proprio toccasana. Ha riempito lo stomaco e ci ha dato nuova energia per concludere i lavori. Non so se per l’occasione particolare o per l’appetito, ma ho trovato lo Snack con pomodori secchi e prosciutto una vera e propria prelibatezza. Tanto che mi son fatto spiegare come prepararlo per descrivervelo. Ecco a voi lo Snack con pomodori secchi e prosciutto.

Polpette di Zucchine Porri: una ricetta per tutti!


Quante polpette o polpettoni preparate normalmente? io davvero moltissime, sono sempre molto amate e quindi sono anche sempre alla ricerca di nuove idee e spunti per farne di nuove. Ultimamente mi sono lanciata in un esperimento che prevedeva l’utilizzo delle zucchine e del porro da mescolare da crudi al macinato ed il risultato é stato entusiasmante. Tra l’altro questo si é rivelato anche un ottimo trucco per far mangiare le verdure ai bambini. Infatti le ho preparate una sera in cui avevo a cena degli amici e delle amichette di mia figlia, e dal momento che non amo fare cose diverse per grandi e piccini, allora ho elaborato questa semplice ricetta. E devo dire che é stato un successo: i bambini le hanno divorate in pochi minuti ed i grandi anche! tra l’altro volendo potete farle anche molto piccole e servirle come finger food ad una serata tra amici. Pertanto dopo le ormai note polpette di melanzane ecco a voi quelle di zucchine e porri!

Pane senza impasto? Si può con il no knead bread

no-Knead Bread

Si può davvero ottenere un pane senza impastare, e non è uno scherzo, anzi vi dirò che i risultati sono ottimi. Non ci credete? Il no knead bread, letteralmente pane senza impasto, sta impazzando per il  web. Basta fare una rapida ricerca per trovare decine di risultati che vi rimanderanno a link di gente che ha già provato a prepararlo con tutte le impressioni favorevoli. Se siete alle prime armi con la panificazione questo è il pane che fa per voi, con poco sforzo e con poca manualità sfornerete una pagnotta fumante. La caratteristica di questo pane consiste nel fatto di prevedere una quantità davvero ridotta di lievito e di essere caratterizzato da un impasto molto umido. Una lunga lievitazione fa il resto. Ad onor del vero la ricetta fu inventata un paio di anni fa a New York.