I Giambonetti di tacchino, francesi ma solo nel nome

Credo di non aver mai mangiato tanto, nel periodo di Pasqua, come quest’anno! A confronto le feste natalizie mi sono sembrate solo un esercizio di preparazione. Due giorni molto intensi e molto faticosi per il mio stomaco, che si è tenuto quasi costantemente in movimento per cercare di digerire tutto ciò di cui l’ho riempito. Difficile continuare a parlare di cibo dopo il piacevolissimo tour de force Pasquale, ma non posso desistere dal raccontarvi del piatto che ho gustato per la cena di Pasqua: i Giambonetti di tacchino.

Giambonetti, nome al quanto singolare che deriva dal francese. Nell’ottocento, infatti, quando la cucina Francese era all’apice del suo splendore i cuochi nostrani si divertivano ad utilizzare termini francesi per nominare le pietanze. Qualche volta scadendo però in pessime traduzioni maccheroniche, come appunto Giambonetto,da petit jambon, piccolo prosciutto. Adesso la ricetta dei Giambonetti di tacchino.

Crema di asparagi, aria di primavera

Se una rondine non fa primavera gli asparagi (per me) la fanno eccome. Non appena li comincio ad intravedere o inizio a sentirne parlare ecco che li associo immediatamente a questa meravigliosa stagione, quella che precede la mia tanto amata estate. Gli asparagi per anni non mi sono piaciuti, forse ero troppo schizzinosa allora per poterne apprezzare quel gusto amarognolo che credo sia il loro punto di forza. Abbinati a determinati alimenti trovo che vengano esaltati alla perfezione. Tra gli altri li adoro con le uova e con lo speck. In questo caso però li troviamo protagonisti nalle crema di asparagi una sorta di zuppa con diversi ortaggi come le carote, il sedano e la cipolla e con la panna fresca in modo da formare una deliziosa crema in cui intingere i crostini di pane abbrustoliti. Io consiglio di aggiungere prima di servire, una generosa manciata di scaglie di parmigiano tritate grossolanamente in modo che ne rimangano dei pezzi leggermente più grossi degli altri. La crema di asparagi può essere servita come secondo o contorno.

Evviva la Primavera con la Crostata di Carote e Ricotta

Anche quest’anno la Pasqua é passata, abbiamo mangiato, abbiamo fatto le nostre gite in campagna ed ora ecco che ad accoglierci arrivano tutte queste splendide verdurine primaverili. Le carote novelle, fresche, tenere, croccanti e soprattutto dolci. I cipollotti, freschi e fragranti, gli asparagi teneri e saporiti. Insomma un vero tripudio di colori e sapori. Ma oggi vorrei utilizzare questo splendido ortaggio per proporvi una crostata dolce ed economica. La classica ricetta “low budget” con la quale però farete un figurone. Unico imperativo é quello di utilizzare le carote novelle perché hanno davvero una dolcezza che le altre non possiedono. E quindi sono particolarmente adatte alla preparazione dei dolci. Quella di oggi non é la classica torta di carote bensì una crostata con la ricotta, arricchita appunto dalle carote  e dalla vaniglia. Un vero connubio di leggerezza e genuinità!

Uova di Pasqua avanzate: mousse al cioccolato e amarene

Dovendo fare un bilancio delle uova di cioccolato avanzate ad un giorno esatto dalla Pasqua, credo che il numero sia cresciuto notevolmente rispetto a ieri,  quando vi proponevo questa ricetta per smaltirle. Ebbene oggi ve ne suggerisco un’altra: ho pensato ad una fresca mousse di cioccolato e amarene da servire in coppette individuali, chissà perchè mi vengono in mente solo ricette fresche, niente torte, crostate, biscotti o roba del genere, solo gelati, semifreddi e creme.  Ecco, la mousse al cioccolato e amarene è un delizioso ed invitante dessert che può essere servita a fine pasto o in occasione di una deliziosa merenda.  Il vino ideale per accompagnare questa mousse? Un passito di pantelleria farà al caso vostro. Se non avete il tempo di preparare la composta di amarene come previsto nella ricetta potete optare per le amarene sotto sciroppo, io le preferisco alla composta perchè rimangono intere.

Buona Pasqua con gli Involtini alla siciliana

Un sentito augurio di Felice Pasqua a tutti i nostri lettori! Oggi non voglio intrattenervi con troppe chiacchiere riguardo al piatto che sto per descrivervi, preferisco lasciarvi più tempo a disposizione da passare in compagnia dei vostri familiari magari attorno ad una tavola ben imbandita. La ricetta di oggi è quella degli Involtini alla siciliana.

Non chiedetemi il perché di questo nome! Da quanto conosco della cucina siciliana non ho mai mangiato gli Involtini alla siciliana in nessuna provincia dell’Isola. Probabilmente questo nome è stato affibbiato da qualche cuoco che operava in una regione diversa e che ha voluto fare onore alla Sicilia usando degli ingredienti molto siculi. Bene, ora la ricetta: gli Involtini alla siciliana.

Sommersi dalle uova di Pasqua? Un’idea per smaltirle: semifreddo al cioccolato

Buona domenica ma soprattutto buona Pasqua a tutti! Chissà cosa farete oggi, probabilmente, chi non è partito in vacanza passerà questa giornata in famiglia. Ogni Pasqua che si rispetti lascia dietro di se una serie di prodotti da consumare: quelle colombe piene di canditi che nessuno mangia, chili di carne avanzati perchè troppo appesantiti dagi antipasti e dai primi per ingurgitare anche il secondo ed infine, ma non in ordine di importanza, le uova di Pasqua. Ora, anche io, che vado matta per il cioccolato, farei sinceramente fatica a spazzolare 3, 4, 5 uova di Pasqua. Soprattutto chi ha dei bambini in casa sarà letteralmente sommerso di cioccolata da quì alla prossima estate. E allora, se non volete ridurla in pezzi e congelarla tutta, perchè, sappiatelo, c’è anche questa possibilità, potreste pensare di utilizzarla in diversi dolci. Giusto per cominciare a pensarci potremmo puntare come primo suggerimento, su un dolce fresco, non la solita torta, che magari, con le temperature che dovrebbero (e sottolineo dovrebbero) alzarsi in questo periodo risulterebbe anch più adatto: il semifreddo al cioccolato e amaretti.

Sformato di Emmental, per il menù di Pasqua

Qualcosa da cucinare per il menù di Pasqua che non sia il solito piatto visto e rivisto e mangiato in tutti i modi? Una pietanza che rompa un po’ gli schemi della tradizione e sia una variante nuova e gustosa? Bene, bene, siete dei sovversivi delle tradizioni Pasquali, proprio come me! Allora eccovi la mia proposta: lo Sformato di Emmental.

Tante ricette per cucinare gli sformati: gli sformatini fontina e spinaci, lo sformato di pesce persico, lo sformato di verdure con purè e peperoni, lo sformato caldo di fiori di zucca e tante altre ne potrete trovare su Ginger&Tomato. Ma per il momento soffermiamoci sulla ricetta dello Sformato di Emmental. All’apparenza potrà sembrarvi un poco scialbo, ma il gusto dello Sformato di Emmental è davvero unico!

Dalla tradizione della Cucina Campana il Calzone alla napoletana

Ahio! Mi sono scottato le dita!

Ops! È ancora troppo caldo, mi sto ustionando il palato … forse e meglio dividerlo in due ed aspettare che l’interno si raffreddi un poco.

Quante volte vi è capitato di vivere una scena del genere? Tante, tantissime? Allora sarete proprio dei golosoni come me e non sapete resistere all’emozione di un Calzone! Caldo, appena sfornato, che emana il suo profumo di pasta di pane cotta nel forno a legna, e poi … il ripieno.

Piatto tipico del food street, nato ancor prima di questa moda d’oltreoceano, della cucina campana, di origine antica e dai sapori tradizionali, oggi vi propongo la ricetta del Calzone alla napoletana. Ricordo di avervi già dato, una volta, le modalità per preparare i calzoni di verdura, ma oggi andiamo sul classico e vi presento la ricetta del Calzone alla napoletana.

Il whiskey protagonista nei brownies al cioccolato

Si, lo so cosa ha suscitato in voi la foto quì sopra, un’acquolina difficilmente gestibile ed implacabile, almeno fino a quando non assaggerete l’oggetto dell’immagine (ovviamente se siete dei ciocco-dipendenti come la sottoscritta). E dire che non ci vuole poi molto a riprodurre tanta bontà in casa. Infatti per preparare i brownies al cioccolato e wiskey, dovete solo procurarvi del buon whiskey che sarà protagonista sia nell’impasto che nella glassa di copertura (se la gradite). Vi consiglio di prepararli un giorno prima e di conservarli in frigo fino ad un’ora prima di servirli, in modo che riacquistino la loro consistenza naturale. Per la glassa di copertura, se preferite, potete utilizzare la cioccolata bianca insieme alla crema di whiskey, anzichè quella fondente, anche per creare un contrasto di colori tra il bianco ed il nero.

L’insalata di uova per Pasqua e Pasquetta

Quale miglior ingrediente, se non le uova, per simboleggiare la Pasqua? Pensando al menù di questa festa di solito si pensa alle portate principali, sontuosi primi, ricchi secondi, dolci da sballo. Ma il contorno? O meglio, l’insalata? Ecco, un’insalata di uova è proprio quello a cui ho pensato. Ho pensato di unire uova sode, zucchine,  radicchio e una manciata di erbe aromatiche a completare il piatto. Niente di più sfizioso. Si ottiene un’insalata di uova dai colori variopinti e dai sapori bilanciati. La ricetta originale non prevedeva nè lattuga nè pomodori, ma per me una vera insalata non è tale senza questi due ingredienti e li ho aggiunti di mia iniziativa. A noi è piaciuta tantissimo, anzi l’ho riproposta diverse volte e credo che la ripreparerò anche, come dicevo sopra, il giorno di Pasqua. Se ben conservata potreste portarvela dietro in un’eventuale gita fuori porta di Pasquetta.

Vegetariane e senza glutine: le Frittatine uso trippa

Cena a casa di amici. Gli ospiti: una coppia dedita alla cucina vegetariana. Tra noi invitati un caro amico che da un po’ di tempo sfoglia le ricette della cucina senza glutine. La tavola era circondata da tante persone, ognuna con esigenze alimentari differenti. L’interrogativo mi è sorto subito spontaneo: Come se ne usciranno i mie amici da questa situazione un po’ complicata? Stiamo a vedere, sono proprio curioso!

Ecco che ad un certo momento giunge la portata principale in tavola. Osservando l’enorme zuppiera che si avvicina alla tavola mi sembra di scorgere delle tagliatelle al sugo! Impossibile, sarebbe una cattiveria! La zuppiera si fa più vicina, adesso riesco a mettere meglio a fuoco il contenuto … trippa! Ma si, i mie amici sono tornati ad essere carnivori e vogliono comunicarcelo con questa cena. Mi sbaglio ancora, la padrona di casa posando la zuppiera sulla tavola dichiara:

Eccovi servite le Frittatine uso trippa!

Il dolce di Pasqua? Cheesecake ai frutti di bosco

Adoro letteralmente i cheesecake, fosse per me ne divorerei in quantità industriali, ma  tutto quel formaggio misto a panna, a yogurt o, in questo caso al latte condensato, non contribuiscono di certo a farne un dolce leggero, anzi direi tutto il contrario. Il bello di questo tipo di dolce di origine americana, è che ci si può sbizzarrire davvero con la fantasia e con le decorazioni. Fedeli all’originale o meno, esistono i cheesecake allo yogurt, alla ricotta, al mascarpone, alla panna, e poi al cioccolato, con crema, alla frutta, persino alla zucca! L’altro giorno, pensando al menù di Pasqua, mi sono detta che avrei potuto proporre come dessert proprio un cheesecake ai frutti di bosco, philadelphia e latte condensato. Un salto in paradiso praticamente. Il difficile, o forse no, sarà trovare dei bei frutti di bosco che con i loro colori sgargianti renderanno la tavola ancora più allegra.