Zuppa di vongole saporita, per il cenone del 24 dicembre

zuppa vongole

Anno dopo anno si susseguono le ricette di pesce, che siano antipasti, primi o secondi, per il cenone della Vigilia di Natale e molto spesso anche per quello di Capodanno. Le vongole sono uno degli ingredienti preferiti, non per essere ripetitiva, (raccontandovi sempre di Napoli e del Natale, ma non posso farne a meno quando si tratta di queste feste) per anni, nella mia famiglia, gli spaghetti con le vongole sono stati l’unica opzione possibile per la cena del 24 dicembre, fino a che, le nuove generazioni (mamme e zie contro nonne) hanno iniziato a preparare risotti, linguine, e quant’altro, il tutto non necessariamente condito da vongole!

Questa zuppa può essere una valida alternativa per restare immersi nella tradizione e per provare comunque una pietanza diversa, un po’ sofisticata, come se si mangiasse al ristorante, e in più può anche diventare “il tema della serata”, il frutto di mare gustato da solo, quindi a seguire un’impepata di cozze; oppure il tema può essere “un ingrediente alla volta”, e quindi zuppa di vongole, impepata di cozze, zuppetta di polipetti, baccalà fritto, senza insalate e senza mescolare, una sorta di cena volta ad assaporare piatto dopo piatto i singoli sapori di ogni portata.

Un primo che profuma d’estate: i vermicelli ai frutti di mare

vermicelli ai frutti di mare

 

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Voi che tipi siete? Più da carne o più da pesce? Se lo chiedessero a me risponderei senza un attimo di esitazione: sono un tipo da pesce. Non che la carne non mi piaccia, sia chiaro, ma per il pesce ho una predilezione, soprattutto per i frutti di mare: cozze, vongole, i miei amati gamberetti. Come dire di no ad un primo piatto ricco di così tanti tipi di pesce e molluschi? Io proprio non saprei rinunciare.

Se la pensate come me annotatevi questa ricetta e procuratevi del pesce freschissimo, vedrete che per ottenere un piatto degno di qualsiasi ristorante non ci vuole poi molto, basta la qualità degli ingredienti utilizzati. Solo un avvertimento: armatevi di un po’ di pazienza per pulire il pesce, ma vi assicuro che ne vale proprio la pena.

La pizza ai frutti di mare, estiva, gustosa, mediterranea

pizza ai frutti di mare

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Anche la pizza ha le sue stagioni. Panna, prosciutto e mais non è esattamente una pizza da mangiare tutte le sera d’estate, così come tutte le varianti con la salsiccia. In Piemonte ho scoperto la pizza gorgonzola e pere, che trovo molto invernale, così come rucola e pomodorini è un pasto che si adatta molto meglio alla bella e calda stagione piuttosto che a una serata autunnale. Ma ognuno ha i suoi gusti e tutti possiamo decidere cosa mangiare in ogni momento, e anche cosa cucinare.

In estate, anzi, sul calar dell’estate, può essere sfizioso, per voi e per i vostri commensali, preparare questa deliziosa pizza ai frutti di mare, che ad ogni fetta sarà una scoperta. Potrete infatti o prepararne qualcuna da servire ai vostri amici come antipasto, o come accompagnamento a un’insalata o a delle verdure, o potrete anche servirne una a testa per una simpatica cena in famiglia, in modo che tutti possiate assaggiare fetta per fetta le varietà di questa pizza a spicchi variegati.

Decidete voi come, quando e per chi, io vi consiglio solo di provare!

Antipasti d’estate: le Tapas di pesce

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Le Tapas hanno un vero e proprio valore sociale, ed è interessante conoscere le abitudini di un paese così vicino, e per certi versi così simile, come la Spagna.

Se vi interessa conoscere un po’ della loro storia, della loro nascita e delle loro tradizioni, se siete curiosi di sapere come viene interpretato l’ir de tapas, ovvero l’avventurarsi da un locale all’altro durante le serate spagnole, per gustare le tapas e il vino tinto con gli amici, allora potete andare a consultare la mini guida di qualche settimana fa sull’argomento!

E adesso altre tre ricette per preparare delle deliziose tapas di pesce.

Polpettine gustose di tonno

Ingredienti per un vassoietto: 500gr. di tonno, 150gr. di prosciutto crudo, 1 vasetto di peperoni sott’olio, 2 uova, mollica di pane, latte, farina, prezzemolo, 2 spicchi d’aglio, olive snocciolate, olio d’oliva, sale.

Innanzi tutto pulite il tonno, tagliatelo a pezzetti e conditelo con sale, aglio e prezzemolo tritati. Lasciatelo marinare per 1-2 ore. Nel frattempo mettete la mollica di pane ad ammorbidire nel latte. Tagliate a pezzettini i peperoni, il prosciutto, le olive e un uovo fatto rassodare, aggiungeteli al tonno. Unite poi anche la mollica e l’altro uovo sbattuto. Lavorate l’impasto con le mani in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti e infine formate delle polpettine. Friggete le polpettine, lasciatele asciugare dell’olio in eccesso e servitele, magari accompagnate da una maionese arricchita con capperi e filetti di acciuga.

Una ricetta d’oltreoceano: la Clam Chowder alla moda australiana

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: no

La Clam Chowder é una zuppa molto in voga nel mondo anglosassone. Per la precisione trova le sue origini nello stato americano del New England. Si tratta di una zuppa a base di pesce (vongole, filetto di pesce bianco, salmone, crostacei), pancetta e patate il tutto annaffiato generosamente da panna e brodo. Questa versione che proponiamo oggi invece é la ricetta che mi propina una mia amica australiana tutte le volte che mi invita a cena. Io la trovo davvero molto gustosa e adatta alla stagione estiva. E’ un buon piatto per iniziare una cena tra amici, é molto colorato, profumato e nell’insieme riesce a sviluppare una serie di odori e sapori che mettono di buon umore. Io vi consiglio caldamente di assaporarla bevendo un buon calice di vino bianco secco e aromatico, sicuramente contribuirà a far sprigionare tutti i profumi della vostra “chowder”.

Cozze e Champignon per l’Insalata di funghi alla marinara

Ho scovato un’interessante ricetta per preparare un’insalata adattissima per l’estate, dal tocco un po’ originale, che potrete proporre ai vostri ospiti anche come antipasto servendola in delle piccole coppette.

È un’insalata, non robusta, ma certamente abbastanza sostanziosa, a base di cozze e funghi. Gli ingredienti sono facilmente reperibili in tutti i periodi dell’anno, e se non trovate le cozze fresche potrete sempre ricorrere a quelle surgelate o in barattolo.

La freschezza di questa insalata è dovuta al condimento, a base di succo di limone, acido e dissentante al punto giusto da consentire di rendere le portate più rinfrescanti e saporite.
Bene, non mi resta che dirvi il nome di questa portata: Insalata di funghi alla marinara.

Cozze alla New Orleans, mangiare a suon di jazz

Della cucina Americana ed in particolare di quella di New Orleans ho già parlato in passato, ma ogni tanto, specialmente in estate, la stagione in cui aumenta il consumo di pesce, mi piace attingere dalle ricette di questi luoghi, per preparare dei manicaretti dal gusto insolito per noi popoli del mediterraneo.

Cucina molto speziata e che come metodo di cottura principale utilizza la frittura, la cucina cajun e creola sono un mix molto interessante di ingredienti, dalle carni bianche accostate a crostacei di vario tipo, alla salsiccia affumicata unita ai gamberoni.

Il piatto che vi propongo oggi sono le Cozze alla New Orleans, degli spiedini di cozze molto divertenti da mangiare, ideali per un antipasto o come finger food. Tradizionalmente in Louisiana questa ricetta viene fatta con le ostriche, ma è ottima anche con le più comuni cozze.

Cozze ripiene, un piatto dal sapore d’estate

Vi ho già espresso il mio parere sui frutti di mare e su quanto possa essere gradevole assaporarli a crudo o con una leggera marinatura, oggi parlerò sempre di frutti di mare, ed esattamente delle cozze, ma questa volta cotti!

Eh si, l’estate non è tale se non si assapora un piatto di cozze, non crude, ma scoppiate o ancor meglio pepate, o, se siete degli amanti della pasta, un bel piatto di spaghetti con le cozze ed un ricordo di pomodoro.

Un altro modo molto gustoso per consumare le cozze è quello di prepararle al graten, cospargendole con del pangrattato condito in modi differenti. Cucinate in questo modo le cozze sono un ottimo antipasto, ma possono esser consumate come secondo o magari come finger food. Eccovi una delle tante ricette per fare le Cozze ripiene.

Cozze con crema alla marinara

Brutta, sporca, scura scura, dentro il mar non fa figura. Ma se è pronta da mangiare, è davvero un altro affare! Delle cozze gratinate ne puoi fare scorpacciate, la ricetta più apprezzata è la cozza all’impepata. Assolute, o all’occasione con un poco di limone, queste cozze sono egregie. Sono come le ciliegie: una sola ti si strozza, ma da cozza nasce cozza. Mangiar cozze non fa male, se non superi il quintale!

Non potevo di certo cominciare questa mia proposta culinaria senza questi divertentissimi versi reperiti sul sito ufficiale di sua maestà la cozza. Per troppo tempo al termine cozza si è unito una velo dispregiativo, un appartenenza lessicale che non riesco a ritrovare in un così sapiente mollusco. Da vera amante delle cozze vi propongo la mia ricetta delle cozze marinate, spero che sappiate apprezzare almeno la metà di quanto non faccia io!

Fave e cozze, un accostamento un pò strano per un ottimo piatto

In passato rimanevo sempre un po’ incredulo quando sentivo parlare di strani abbinamenti tra pesce o crostacei e legumi di vario genere. Scoprendo, una volta, una ricetta che univa cozze e fagioli, rimasi interdetto.

Poi però provando diversi piatti e differenti abbinamenti mi sono dovuto ricredere, i legumi ed il pesce si sposano perfettamente. Fatta questa scoperta, e visto che in questi mesi le fave sono di stagione, ne ho approfittato per provare una ricetta che ho letto da qualche parte, che univa cozze e fave, appunto.

Vi starete chiedendo di cosa si tratta, ebbene sono qui apposta per dirvelo! Un primo piatto molto gustoso e, almeno per me, nuovo: le Caserecce cozze e fave.

Cozze alla marinara, brutte ma buone

In Veneto si chiamano peoci, muscoli in Liguria. Vivono nel mare filtrando le particelle organiche ma sono ormai, ahimè, generalmente di allevamento, anche se non è poi così difficile reperirle fresche: le cozze, nome volgare che indica un mollusco bivalve, il mitilo, vanno effettivamente preferite sporche, poichè quelle pulite e lucide hanno già perso in parte la loro acqua di mare e risultano di solito più vecchie.

Le cozze, saporite, povere di grassi, ricche di ferro, devono essere raschiate, lavate e rilavate, ma non devono rimanere immerse a lungo nell’acqua: per far aprire le cozze basta metterle al fuoco, anche senza nessuna aggiunta- appena le valve si aprono, i molluschi sono cotti. Il liquido di cottura, inoltre, è molto saporito e profumato di mare: la cottura prolungata, d’altronde, ne fa un alimento sicuro.

La preparazione che presento è la più affermata, ed è semplice quanto basta per permettere di assaporarne al meglio tutto il gusto verace e carnoso: le cozze alla marinara. Si possono servire come antipasto o come primo piatto, in abbinamento un vino bianco: c’è chi lo preferisce fermo, chi leggermente frizzante, in ogni caso non deve essere troppo alto di gradazione, nè eccessivamente fruttato.

Cucina africana: il cous cous del Maghreb

cuscus

Cucina africana” è un’ etichetta un po’ semplicistica per la cucina tipica di un continente grande e variegato come l’Africa. Nonostante sia caratterizzato da un dedalo di culture e quindi cucine, possiede dei tratti comuni, come l’uso delle spezie ad esempio. Uno dei piatti più conosciuti e diffusi è senza dubbio il cous cous, che soprattutto sulle tavole dell’area maghrebina non manca mai. E’ fatto da semola di grano duro lavorata ed accompagnata da diversi tipi di carne o pesce, arricchita con spezie e verdure. La lavorazione del cous cous è un vero e proprio rituale, che si svolge con lentezza ed attenzione.

Occorre lavorare la semola con farina, sale ed acqua finchè non si formano i tipici “granelli”. Questi vanno poi cotti in una “couscoussiera“, una pentola a due strati: in quello inferiore, sopra il fuoco, vanno cotte le pietanze di accompagnamento (il pesce o la carne), mentre in quella superiore va il cous cous, che cuocerà con il vapore, insaporendosi.

Noi di Ginger vi presentiamo questa volta la ricetta di un cous cous di pesce, che ovviamente può essere preparato anche con il cous cous che trovate normalmente nei negozi e senza obbligatoriamente utilizzare una couscoussiera.

Lasagne di mare per variare

lasagne

Le lasagne, fateci caso, nessuno le rifiuta mai. Non troverete qualcuno che vi dice “no grazie, le lasagne non mi piacciono“. Sono uno dei simboli della cucina italiana ed allo stesso tempo un piatto semplice da realizzare e che si presta ad innumerevoli varianti; possono essere sia di terra che di mare, inoltre possono essere preparate in anticipo e mangiate la sera o anche il giorno dopo.

Noi della redazione di Ginger questa volta vi presentiamo una ricetta un pochino più ricercata, dal sapore indimenticabile ed allo stesso tempo delicato:

LASAGNE CON FRUTTI DI MARE, SCAMPI E CREMA DI ZUCCHINE (Ingredienti per 4 persone)
  • 300 gr di lasagne
  • 750 gr di cozze
  • 750 gr di vongole (già spurgate)
  • 200 gr di code di scampi
  • 400 gr di zucchine tagliate a rondelle
  • 2 cucchiai di besciamella