Cucinare le verdure al microonde: le patate allo yogurt

E’ proprio vero: il microonde ti facilita la vita, ma nel vero senso della parola! Superata la diffidenza iniziale, aiuta a far risparmiare un sacco di tempo in cucina. E riesci a sfornare piatti che non credevi fosse possibile. Come quando, dopo aver portato in tavola queste le patate allo yogurt, la mia amica, che avevo invitato a pranzo quel giorno, nonostante avessi avuto i minuti contati fino al momento della cena, esclama: “ma davvero le hai preparate con il microonde?”  Eh, si. Proprio così: da non credere, vero? Per la preparazione delle patate allo yogurt vi serviranno: delle patate (ma dai?) lesse, 1 vasetto di yogurt, parmigiano, erba cipollina e 1 spicchio di aglio. Ingredienti che facilmente teniamo in casa un pò tutti.

Dolci veloci al microonde: crema alla vaniglia

Dolce, veloce, micronde: come suonano bene queste tre parole insieme. In pratica equivalgono a soddisfare la mia voglia di dolce quando non ho proprio tempo di mettermi ai fornelli. Questa crema l’ho sperimentata tempo fa e sono rimasta piacevolmente stupita del risultato. Come sarà successo a molti di voi, di fronte al forno a microonde ho storto troppo spesso il naso. Un pò di titubanza di fronte ad un elettrodomestico di cui non avevo molto chiaro il funzionamento mi sembrava abbastanza normale, ma quando inizi a comprendere le molteplicità degli utilizzi che potresti farne allora si che lo rivaluti. Tanto da disperarti quando non ce l’hai momentaneamente in casa perchè l’hai portato in manutenzione, già. Ti rendi conto che forse oltre a scongelare i cibi e a riscaldare gli avanzi dietro al micoonde si cela molto di più.

Cibo e digestione, le tisane

tisana

Le tisane sono preparazioni liquide che appartengono alla categoria degli idroliti; gli idroliti sono preparazioni farmaceutiche liquide che estraggono dalle piante delle sostanze attive idrosolubili. La tisana si prepara utilizzando l’acqua ed è in pratica una soluzione liquida che ha diluite all’interno delle sostanze medicamentose, di origine vegetale, che non sono riproducibili in modo sintetico (le piante medicinali e officinali). Le tisane si assumono per via orale e possono essere composte da una o più erbe.

Le erbe utilizzate possono essere fresche o secche e il modo in cui sono sminuzzate è importante perchè il tipo di taglio influisce sui principi attivi. Quando si utilizzano tisane composte da più erbe le parti devono essere omogenee, non possono essere mischiate parti dure della piante in questione con le parti tenere di altre piante. Visto che possono insorgere problemi di interazioni il numero massimo di erbe mescolate all’interno di una stessa tisana dovrebbe essere di 5 piante diverse.

Il Seitan, ecco le ricette

seitan3

Due giorni fa abbiamo avuto il nostro primo approccio con il seitan, scoprendo di cosa si tratta e quali sono le sue principali caratteristiche, concludendo poi con due ricette molto veloci e semplici. Ieri invece abbiamo visto come si prepara il seitan fatto in casa e invece, per chi desidera acquistarlo, vi ho dato alcuni consigli per comperare del seitan di ottima qualità. Oggi concludiamo il nostro viaggio nel mondo del seitan e del vegetarianesimo con tre ricette un po’ più elaborate, da provare, se siete in vena di sperimentare nuovi gusti.

Brasato di seitan

Ingredienti: 300gr. di seitan, 1 cipolla media, 1 carota, 1 spicchio d’aglio, 2 rametti di rosmarino, 3 foglie di salvia, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 cucchiaio di salsa di soia, 2 cucchiai di maizena.

Tagliare il seitan a fette e disporlo in una teglia da forno. Sistemarvi intorno la cipolla sbucciata e tagliata e fette, la carota pulita e tagliata a listarelle non troppo sottili, lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato, il rosmarino e le foglie di salvia. Arrostite il seitan girandolo più volte, in modo che possa rosolare da tutte le parti, poi bagnate con il vino, lasciate che evapori e infine unite del brodo preparato con acqua, salsa di soia e il liquido presente nelle confezioni di seitan acquistato (abbondante nelle confezioni di vetro, poco in quelle sottovuoto). Lasciate sobbollire per un quarto d’ora circa e infine unite la maizena, in modo che il brodo la assorba e si formi una crema. Servire ben caldo.

Dolci al micronde? Si può, prepariamo la torta al cacao e quella alle mele

apple cake

Nel caso in cui abbiate in casa il forno a micronde non potete non provare queste torte. Credo che di fronte a queso tipo di elettrodomestico ci sia sempre stata un pò di titubanza, almeno da parte mia si. Anche tra le mie amiche e conoscenti, pochissime sono quelle che lo utilizzano effettivamente per cucinare. Molte altre invece si limitano ad utilizzarlo per riscaldare il latte la mattina o al massimo per scongelare. Sicuramente è ottimo anche per questo, ma applicandocisi un pò potremmo scoprire che con il forno a micronde si può cucinare davvero di tutto, anche le torte, ottenendo dei risultati eccellenti. L’importante è attenersi scrupolosamente alla ricetta che deciderete di seguire. Ecco che vi propongo due classiche torte già provate, quindi assolutamente collaudate, ideali per la colazione: la torta al cacao e quella alle mele. Vediamo un pò come procedere:

Muffin cavolfiore, un’idea sfiziosa per gli antipasti delle feste

muffin cavolfiore

Questa ricetta, mi è stata insegnata da una mia zia la quale, per i pranzi delle feste, usava mettere al centro della tavola un grande cavolfiore ricoperto di besciamella e spolverato di tuorlo d’uovo sodo.

L’effetto ottico era simile ad una torta mimosa ed il gusto era stupefacente. Ovviamente poi, essendo un cavolfiore grosso veniva tagliato a fette e servito come antipasto.

Io, in questa mia personale versione, ho voluto utilizzare dei cavolfiori piccolini, in modo da creare delle monoporzioni; li ho inoltre gratinati, perchè, in questo modo assumono proprio l’aspetto di un “plumcake dolce”, una mini tortina. La fettina di ventricina è un tocco di gusto che serve a smorzare il sapore molto delicato della pietanza in se.

Potreste utilizzare queste mini tortine di cavolfiore come segnaposti per il cenone di capodanno per esempio; basterà infilzarle con uno stuzzicadenti, in cima al quale potrete attaccare con del cartoncino e una goccia di colla il nome della persona che dovrà occupare quel posto.

Credo inoltre che sia un’idea molto carina per proporre le verdure ai più piccoli, magari sostituendo la ventricina (dal sapore molto forte) con del prosciutto cotto.

Antipasti natalizi: crostini di fegatini

crostini fegatini

Potremmo dedicare un intero capitolo agli antipasti natalizi. Per come la vivo io solitamente gli antipasti hanno un valore e un modo di essere consumati che si differenzia tra il cenone del 24 e il pranzo del 25, ma forse queste differenze ci sono solo nella mia famiglia, in fondo credo che a parte qualche tradizione e qualche ricetta regionale che si può ritrovare in tutte la case, ognuno abbia le proprie tradizioni familiari, che vanno dai menù, al momento in cui si aprono i regali, ai giorni in cui si festeggia (in Toscana ad esempio ho scoperto che alcune famiglie festeggiano il Natale solo il 25 dicembre, mentre io sono sempre stata abituata, da buona napoletana, a godermi entrambi i tre giorni di festa: 24, 25 e 26 dicembre!).

Tornando agli antipasti. Il 24 si consumano a tavola, spesso sono a base di pesce, e che siano crostini, piccole fritture, particolarità anche con verdure, solitamente si consumano già tutti seduti a tavola e ciò che ci si concede prima del pasto sono magari un aperitivo veloce, alcolico o analcolico, con qualche oliva e qualche crostino. Il 25 invece è diverso. Siamo a pranzo, quindi siamo tutti più attivi e forse anche più affamati, mentre si aspetta che il primo piatto sia pronto si beve un aperitivo e si tappa il buco allo stomaco con gli antipasti più diversi. Visto che comunque quello che ci aspetta è un pranzo bello sostanzioso gli antipasti non sono molto elaborati, e la soluzione migliore per accontentare tutti è quella di preparare dei crostini. Quelli con i fegatini di pollo sono un classico intramontabile.

Peperoni in agrodolce e pollo speziato, per portare in tavola i colori del Natale

Peperoni in agrodolce e pollo speziato

Le feste di Natale stanno per arrivare, ed ogni anno, ci si interroga sul cosa cucinare per la vigilia, per il giorno di Natale, per Santo Stefano, per capodanno e così via.

Quest’anno però, la crisi economica, nella quale ci troviamo, mette in “crisi”, anche le nostre idee, spesso magari perchè troppo costose, e, quindi, ci si ritrova punto e a capo con tanta voglia di festeggiare anche a tavola, molte idee e pochi fondi!

Non è detto però che, per stupire i nostri ospiti, si debba per forza dar fondo alle nostre finanze!

Oggi vi propongo una ricetta davvero d’effetto e molto gustosa, ma dal costo esiguo, dove i protagonisti saranno i caldi colori natalizi portati in tavola dal pollo dorato e dai coloratissimi peperoni, ovviamente irrorati dal vino che vi proporrò alla fine.

I peperoni in agrodolce sono una ricetta del libro base del Bimby con qualche leggera modifica!

Prepariamo la trippa!

trippa

La trippa fa parte della famiglia delle “frattaglie“, ed è costituita da parti diverse dello stomaco del bovino. La trippa è un alimento tradizionale in molte regioni italiane, e costituisce un piatto tipico. Ricordiamo la busecca, come viene denominata a Milano, e la Trippa di Moncalieri, preparata per l’appunto a Moncalieri, in provincia di Torino. Quest’ultima è in pratica un salume cotto, che si consuma a fette, come  antipasto, e si condisce con olio, aglio, prezzemolo e pepe.

Il foiolo, di cui si parla in queste ricette, è un sinonimo di trippa, indica anch’esso una parte dello stomaco dei ruminanti ed è caratterizzato da sottili sfogliature trasversali. In alcune regioni o città, ad esempio a Parma, la trippa viene indicata direttamente con il nome foiolo.

Io non amo questo piatto, ma essendo caratteristico delle stagioni fredde, un po’ c0me la polenta in tutte le sue sfaccettature, ho trovato giusto indicare alcune ricette secondo me buone, anche se non gradisco la trippa, trovate su uno dei miei ricettari migliori. Per voi amanti della trippa allora… buon appetito!

Risotto alle carote, cucinato con il metodo IMCO

risotto alle carote

Da quando sono nata, anzi, credo già da prima, in casa mia, per cucinare, si sono sempre utilizzate le pentole della IMCO, ritenute allora da me “magiche”, in quanto vedevo che cucinavano senza la fiamma accesa!

Si, avete capito bene, ricordo che mia madre i cucinava l’uovo fritto in un padellino, messo su di un porta pentole termico …. sul tavolo!

Ovviamente, di magico queste pentole, non hanno proprio nulla!

La IMCO si serve di pentole d’acciaio inox 18/10, dal fondo fuso alto un centimetro, che mantiene la temperatura costante dei cibi durante la cottura ed anche a fuoco spento.

In parole povere con queste pentole si può cucinare, seguendo un certo procedimento prima, con il fuoco spento, di tutto, dalla pasta giornaliera, alle torte, alla pasta al forno ecc.

Mi auguro di potervi fare in seguito altri esempi di cibi cotti con il metodo IMCO, ma, oggi, vi voglio far conoscere il risotto con le carote, cotto a fuoco spento.

Questo risotto ha un sapore gradevolissimo e piace tantissimo anche ai bambini, proprio per via del suo sapore molto dolce. Io, in questa versione, l’ho mantecato in maniera classica, con burro e parmigiano, ma in altre occasioni ho utilizzato al posto del parmigiano il gorgonzola e, vi garantisco che il risultato è stato estremamente particolare, anche se un po’ meno adatto, ovviamente ai più piccoli.

Occhio al vino in fondo, in fondo, dopo la gallery!

Pollo al papavero, per una cena tra amici

Pollo al papavero

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’altra sera mi è capitato di dover preparare una cena all’improvviso, senza aver troppi ingredienti a disposizione e nessuna idea di cosa poter portare sulla tavola. La classica situazione: gli amici si sono fermati più a lungo del previsto ed io gli ho proposto di restare a prendere un boccone. Apro il frigo e trovo delle fettine di pollo ed un vasetto di yogurt. Penso: con il pollo potrei fare le scaloppine di pollo ai funghi, ma le ho già proposte un paio di volte e non vorrei diventare monotono. Cerco tra le ricette per cucinare la carne bianca, e trovo una preparazione che sembra fatta proprio per me: il Pollo al papavero

Per preparare il Pollo al papavero, è sufficiente avere in casa il pollo, dello yogurt, i semi di papavero e pochi altri ingredienti di uso molto comune in cucina. Vi assicuro che il Pollo al papavero ha risollevato le sorti della serata, e la cena improvvisata è riuscita perfettamente. Gli amici sono tornati a casa soddisfatti ed io mi sono ritrovato a dover pulire una padella vuota!

Giuggiole sotto spirito, un ottimo digestivo

giuggiolespirito

TEMPO: 30 minuti + tempo macerazione| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Abbiamo già incontrato le giuggiole in passato, concentrandoci sulla loro estrema dolcezza e quindi preparando qualcosa di molto adatto nella preparazione di dessert e dolci, la marmellata di giuggiole. In questa ricetta invece andiamo su un argomento completamente diverso, i digestivi e ciò che possiamo preparare in casa da soli.

Tutti conoscono qualcuno che sa fare il limoncello in casa, così come il fragolino o qualche altro liquore o digestivo più comune, questa ricetta invece vi garantisce una certa originalità, visto che non parliamo del più classico brodo di giuggiole, che oltretutto non so se sanno preparare in molti, ma di un vero e proprio liquore, dal doppio utilizzo, che avrà però bisogno di 6 mesi di macerazione.

Una volta pronto non solo sarà ottimo da sorseggiare, soprattutto se amate i sapori dolci anche per gli amari di fine pasto, ma le giuggiole saranno la vera innovazione, infatti esse stesse, più del liquore da loro ricavato, avranno proprietà digestive, potrete presentarle ai vostri ospiti in un piattino o in una ciotolina e loro potranno mangiarne un paio per avere un dolcissimo effetto digestivo.

Scaloppine al curry, un secondo sempre di classe

scaloppine curry

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Le scaloppine sono un po’ come le cotolette, mi spiego meglio per intenderci a pieno. La scaloppina è un piatto da mamma, così come la fettina panata o cotoletta che sia, ovvero una di quelle cose che finchè sei bambina, o comunque sei nel nido, mangi con moltissimo piacere, ne sei golosa anche (io adoro le scaloppine), ma che poi tu non prepari mai!

Magari questo discorso vale solo per me, nel senso che da quando vivo da sola, e ormai sono più di tre anni, non ho mai preparato nè una cotoletta nè una scaloppina! Ma come, direte voi, ti piace cucinare, ti gingilli per tutti i piatti che cucini bene, e poi non sai fare una fettina panata?! Non è questione di non saper fare credo, e più un discorso di tempo, la fettina la faccio in padella, non mi metto a sbattere uova, a girare la carne nella farina…

Vabbè, io mi riprometto di prepararmi da sola questi piatti, e di non ridurmi a comprare le cotolette già pronte e a mangiare le scaloppine solo al ristorante, ma voi provate questa ricetta, nostrana e un po’ orientale, grazie al curry.

Semplice e saporito: salame a sorpresa

salame a sorpresa

TEMPO: 1 ora e 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questa ricetta può tranquillamente essere inserita tra quelle delle torte rustiche visto che in pratica questo salame è semplicemente una sfoglia di pasta farcita con salame e carne. Se siete tra quelle persone che in casa hanno sempre una buona dose di farina e delle uova potete addirittura pensare di utilizzare questa ricetta per recuperare gli scarti.

Certo, l’originale è buonissima, e presuppone comunque l’utilizzo di spinaci e funghi, ma se avete fatto una cena e vi sono avanzati degli affettati e un po’ di verdure potete sempre preparare la semplicissima pasta base e poi farcirla con un impasto che inventerete voi a seconda di ciò che c’è in frigo.

Un’idea, per una cena, o per una festa dei bambini, confezionatene due o tre dagli ingredienti e sapori diversi, sarà un successo assicurato!