Ricette estive: dentice al prezzemolo

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TEMPO: 1 ora + cottura | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il dentice è conosciuto anche con i nomi di: dentexo, lente, tental, dotto, rentice, denticuozzo, detere, tantatu. E’ un bellissimo pesce di mare, considerato di prima categoria, e per questo molto spesso risulta davvero costoso. La sua presenza è segnalata praticamente in tutto il Mediterraneo, in special modo dove ci sono scogliere sommerse o secche in mezzo al mare.

E’ di dimensioni davvero notevoli, il corpo è allungato, ed è di forma ovale, la testa è leggermente obliqua, il muso è anch’esso allungato. La sua livrea è sul dorso di un azzurro lucente, che diventa di un bianco argenteo invece sul ventre. Vicino alle pinne ha una chiazza nera e anche altre che vanno dal grigio all’azzurro.

La sua carne è davvero molto saporita, bianca, soda ed è anche povera di grassi, molto adatta a stomachi delicati. La cottura può essere consigliata al momento dell’acquisto, visto che gli esemplari molto grossi sarebbe preferibile lessarli, invece quelli di dimensioni più ridotte possono essere arrostiti, cotti in umido, e preparati come faremmo con l’orata, il branzino, la trota e il salmone.

Possiamo trovarlo sul mercato in tutti i mesi dell’anno, ma è preferibile acquistarlo in primavera e in estate.

Dopo queste brevi note sul dentice, per conoscerlo un po’ meglio, passiamo subito alla ricetta.

Dentice al prezzemolo

Ingredienti per 4 persone:

1 dentice di circa 900gr. | 50gr. di burro | 50gr. di prezzemolo | 2 limoni |  2 uova | pane grattugiato  | salsa worcester | olio d’oliva | ottimo Cognac | poca farina bianca | senape | sale | pepe

LA PREPARAZIONE:

  1. Pulite il pesce, tagliate le pinne e asportate le branchie. Con le forbici fate un taglietto piccolo nel ventre, infilate nel foro un manico a uncino e asportate gli intestini. Lavate poi ripetutamente il pesce e fatelo scolare a testa in giù. Quando non sgocciolerà più tagliatelo a fette con un coltello molto affilato. Fate delle fette alte circa due dita, si intende trasversalmente, e sistematele, compresa la testa, in un piatto molto profondo, facendone un solo strato.

  2. Mondate, lavate e tritate il prezzemolo. In una terrina spremete il succo di un limone, unite 2cucchiaiate d’olio, 2 di Cognac, qualche goccia di worcester, una punta di senape e un pizzico di prezzemolo tritato, mescolate bene e poi versate questa salsina sul pesce. Dopo aver salato e pepato girate le fette per farle insaporire completamente, poi lasciatele così al fresco per circa mezz’ora.

  3. Quando il pesce avrà riposato il tempo necessario scolatelo dalla marinata, senza buttarla via. Rompete le uova in un piatto fondo, salatele, sbattetele con una forchetta e dopo aver passato il pesce, compresa la testa, nella farina, immergetelo nell’uovo, e poi passatelo nel pangrattato, premendo leggermente con la mano aperta su ogni lato delle fette.

  4. Mettete abbondante olio in una padella, o se preferite utilizzate del burro, aspettate che sia bello caldo ma non bollente e poi mettetevi le fette di pesce e la testa, lasciatele cuocere a fuoco moderato, girandole da entrambi i lati. A cottura ultimata scolate le fette, che si saranno dorate e mettetele ad asciugare su un foglio di carta assorbente, mentre cuocerete le altre. Se possibile comunque cuocetele tutte insieme, o altrimenti cercate di tenere in caldo le prime che scolate dall’olio.

  5. A frittura ultimata sistemate il pesce su un piatto ovale, ricomponendolo come era all’origine. Mettete sul fuoco in un piccolo tegame il burro, quando sarà spumeggiante versatevi il restante prezzemolo tritato e l’intingolo della marinata. Lasciate rosolare per un istante, poi versate questa salsa sul pesce e decorate il piatto con fette di limone.

Se desiderate rendere più elegante la portata irrorate con la salsina solo i punti di unione delle fette di pesce.

[photo courtesy of smilethereal]