Risotto alle carote, cucinato con il metodo IMCO

risotto alle carote

Da quando sono nata, anzi, credo già da prima, in casa mia, per cucinare, si sono sempre utilizzate le pentole della IMCO, ritenute allora da me “magiche”, in quanto vedevo che cucinavano senza la fiamma accesa!

Si, avete capito bene, ricordo che mia madre i cucinava l’uovo fritto in un padellino, messo su di un porta pentole termico …. sul tavolo!

Ovviamente, di magico queste pentole, non hanno proprio nulla!

La IMCO si serve di pentole d’acciaio inox 18/10, dal fondo fuso alto un centimetro, che mantiene la temperatura costante dei cibi durante la cottura ed anche a fuoco spento.

In parole povere con queste pentole si può cucinare, seguendo un certo procedimento prima, con il fuoco spento, di tutto, dalla pasta giornaliera, alle torte, alla pasta al forno ecc.

Mi auguro di potervi fare in seguito altri esempi di cibi cotti con il metodo IMCO, ma, oggi, vi voglio far conoscere il risotto con le carote, cotto a fuoco spento.

Questo risotto ha un sapore gradevolissimo e piace tantissimo anche ai bambini, proprio per via del suo sapore molto dolce. Io, in questa versione, l’ho mantecato in maniera classica, con burro e parmigiano, ma in altre occasioni ho utilizzato al posto del parmigiano il gorgonzola e, vi garantisco che il risultato è stato estremamente particolare, anche se un po’ meno adatto, ovviamente ai più piccoli.

Occhio al vino in fondo, in fondo, dopo la gallery!

Il vino che vi consiglio con questo risotto è un vino della mia terra, un bianco siciliano delle cantine Planeta, l’Alastro.

L’Alastro, si presenta con un colore giallo paglierino, dai riflessi verdognoli, dal profumo che inebria l’olfatto, conducendolo lungo un percorso di sensazioni che vanno dagli agrumi di Sicilia ai frutti tropicali, al fieno secco, passando dai seducenti fiori bianchi ed arrivando a delle fini sensazioni spezziate.

Al gusto è secco e per nulla dolce, corposo e avvolgente, porta sulle labbra le stesse sensazioni regalateci dall’olfatto.