La ricetta della piadina, oggi ci spostiamo in Romagna

Era da tempo immemorabile che mi frullava in testa questa idea: preparare la piadina in casa, sicuramente non una preparazione tipica delle mie parti, ma la voglia era troppa e cercando in rete, precisamente su un forum di cucina, ho trovato una ricetta che si dovrebbe avvicinare molto all’originale. Uso il condizionale perchè non ho mai assaggiato la piadina in loco e quindi non saprei affermarlo con certezza. Fattostà che la persona che ha postato la ricetta ha assicurato che si trattasse della ricetta utilizzata in casa da anni e di conseguenza mi sono subito fidata. Direi, a conti fatti, di aver fatto bene perchè il risultato è stato molto ma molto soddisfacente. La piadina romagnola può essere considerata come da una citazione di Giovanni Pascoli “il cibo nazionale dei romagnoli“.

pasticcio carne, pasticcio autunnale con funghi, zucca, Torta rustica con patate e mozzarella

Torta rustica con patate e mozzarella

Per uno spuntino a lavoro, una festa o una gita fuori porta cosa c’è di meglio di una torta salata, per colmare il languorino che assale verso l’ora di pranzo? Difficile sostituire in questi casi la cara vecchia torta salata! La torta con zucchine e patate, perfetta da portare a lavoro! Una torta salata con champignon e taleggio, ideale per una bella gita in campagna. La torta Pasqualina? Lo dice già il nome, tipica del periodo pasquale ma ottima anche negli altri giorni dell’anno.

Oggi vi propongo una torta rustica che sicuramente sarà tanto apprezzata dai bambini e che soddisferà anche i precetti di chi si attiene ai principi della cucina vegetariana: la Torta rustica con patate e mozzarella. La Torta rustica con patate e mozzarella, unisce sapori molto semplici, e non osa nei contrasti e negli accoppiamenti. Il connubio patate-pomodoro-mozzarella è un terzetto con cui non si rischia mai di sbagliare. Ed allora facciamo spazio alla Torta rustica con patate e mozzarella.

Dalla tradizione della Cucina Campana il Calzone alla napoletana

Ahio! Mi sono scottato le dita!

Ops! È ancora troppo caldo, mi sto ustionando il palato … forse e meglio dividerlo in due ed aspettare che l’interno si raffreddi un poco.

Quante volte vi è capitato di vivere una scena del genere? Tante, tantissime? Allora sarete proprio dei golosoni come me e non sapete resistere all’emozione di un Calzone! Caldo, appena sfornato, che emana il suo profumo di pasta di pane cotta nel forno a legna, e poi … il ripieno.

Piatto tipico del food street, nato ancor prima di questa moda d’oltreoceano, della cucina campana, di origine antica e dai sapori tradizionali, oggi vi propongo la ricetta del Calzone alla napoletana. Ricordo di avervi già dato, una volta, le modalità per preparare i calzoni di verdura, ma oggi andiamo sul classico e vi presento la ricetta del Calzone alla napoletana.

Pizza di pasqua al formaggio, ma non aspettatevi la solita pizza

Dopo aver letto il titolo e dopo aver visto la foto, sicuramente rimarrete un pò perplessi, in effetti lo sono stata anch’io qualche anno fa quando, frequentando un forum di cucina, ( a proposito, ma quante cose si imparano, sul web? ) dicevo, su un forum, venni a conoscenza dell’esistenza di una pizza di pasqua o torta al formaggio. Subito pensai alla classica pizza, tonda e bassa, ricoperta di mozzarella, pomodoro ed avrei azzardato, allora, che ci fossero sopra ingredienti tipicamente pasquali o comunque primaverli, tipo, asparagi e uova.  Mi sbagliavo, mi sbagliavo di grosso, infatti la pizza di Pasqua altro non è che una torta salata lievitata a base di diversi formaggi, come il pecorino romano, il parmigiano e tante, ma proprio tante uova. La ricetta che vi propongo oggi è tratta dal libro di Remo Rossi “Pane de Terni”. La pizza di pasqua è una ricetta tipica umbra, costituisce la colazione del giorno di Pasqua accompagnata da salumi vari.

Il lievito madre delle Sorelle Simili ed i suoi vantaggi

A furia di sentir parlare di pane, pizze, panettoni, colombe, e chi più ne ha più ne metta, fatti in casa, credo sia arrivato il momento di parlare del lievito madre. Di cosa si tratta? Il lievito madre altro non è che un impasto fatto di farina e acqua che viene lasciato all’aria aperta in modo che si inneschi un meccanismo di fermentazioni grazie alla presenza di micoorganismi di cui l’aria è ricca. Per la preparazione del lievito madre esistono diversi metodi e ricette, c’è chi aggiunge dell’olio, chi dello yogurt, chi del miele. In questa sede ho scelto la ricetta del lievito madre delle Sorelle Simili tratta dal loro fortunato libro “Pane e roba dolce“. Sotto vi riporto, come al solito la ricetta, ma il procedimento non si ferma quì, infatti il lievito madre deve essere curato, o meglio rinfrescato puntualmente,  ogni 2-3 giorni se scegliete di conservarla a temperatura ambiente e ogni 4-5 se in frigorifero.

Pronti per la Pasqua vegetariana? lo strudel di verdure


Forse non ve ne siete accorti ma la Pasqua sta arrivando a passi da gigante e noi siamo pronti e celebrarla come si deve?! ecco allora che noi di Ginger veniamo in vostro soccorso con spunti ed idee per festeggiare questa meravigliosa festa della rinascita. Anche la Pasqua poi, come ogni altra festa, ha le sue tradizioni culinarie regionali ma praticamente tutte prevedono l’utilizzo della carne: agnello in testa. E quei poveri vegetariani cosa dovrebbero fare? mangiare solo uova forse? Mi capita spesso di avere ospiti vegetariani durante le feste quindi mi sono allenata negli anni ad inventare ricette valide da poter proporre un pochino a tutti i palati, e lo strudel di verdure é una di queste. Fondamentalmente di basa su un incrocio tra la torta pasqualina ed il casatiello ma con un vestito un pochino diverso, il risultato? davvero buonissimo.

Pane senza impasto? Si può con il no knead bread

no-Knead Bread

Si può davvero ottenere un pane senza impastare, e non è uno scherzo, anzi vi dirò che i risultati sono ottimi. Non ci credete? Il no knead bread, letteralmente pane senza impasto, sta impazzando per il  web. Basta fare una rapida ricerca per trovare decine di risultati che vi rimanderanno a link di gente che ha già provato a prepararlo con tutte le impressioni favorevoli. Se siete alle prime armi con la panificazione questo è il pane che fa per voi, con poco sforzo e con poca manualità sfornerete una pagnotta fumante. La caratteristica di questo pane consiste nel fatto di prevedere una quantità davvero ridotta di lievito e di essere caratterizzato da un impasto molto umido. Una lunga lievitazione fa il resto. Ad onor del vero la ricetta fu inventata un paio di anni fa a New York.

Torta rustica con indivia, per una cena in compagnia

Torta rustica  con indivia

Bene, bene! E’ lunedì, è ricominciata una nuova settimana lavorativa. Ma per iniziarla in modo più leggero, mi sono messo d’accordo con degli amici ed abbiamo deciso di riunirci a casa mia per passare una serata tranquilla in compagnia. L’idea generale è quella di una serata semplice, con del cibo non troppo elaborato e che non vada troppo per le lunghe, domattina si lavora! Insomma, niente di ché, solo un occasione per distendersi in compagnia e mangiare insieme. Su cosa mangiare, siamo tutti dello stesso parere: torta salata.

L’unica indecisione è a riguardo del: come farla? Vediamo, abbiamo già provato la torta salata al brie e ricotta, la torta rustica crescenza e gorgonzola l’abbiamo fatta di recente per un’altra occasione … che ricetta usare? Lasciate che ci pensi un po’ su! Ma si, ecco, ho trovato. Da qualche parte ho letto la ricetta della Torta rustica con indivia. Perché non provarla! Ho il consenso di tutti. Ed allora diamo il via alle danze! Spostiamoci in cucina per preparare la Torta rustica con indivia.

Pizza alle zucchine e salsiccia, ma integrale

pizza integrale alle zucchine

Ve l’ho mai detto qual è il mio piatto preferito in assoluto? Non ancora? Beh, rimedio subito: la pizza. Lo dico senza esitazione perchè io di pizza ci vivrei proprio. Sarà per la sua versatilità, sarà per la possibilità di condirla ogni volta come piace a me, sarà perchè partendo dall’impasto base si possono ottenere mille varianti  e mille forme (ad esempio i calzoni, i muffins, i rotoli, etc, etc), sarà per tutto questo che io adoro letteralmente la pizza. Ecco perchè vado costantemente alla ricerca di ricette nuove ed originali, provo, sperimento, accosto ingredienti diversi per ottenere gli abbinamenti ideali. Difatti la ricetta di cui parliamo oggi non è quella della classica pizza, eh no, ma della pizza integrale alle zucchine e salsiccia. La ricetta in questione, come spesso accade, proviene dalla trasmissione “La prova del cuoco“, da una puntata di qualche anno fa.

Strudel di baccalà, piatto di mezzo per le feste

strudel baccalà

Abbiamo già parlato del baccalà, della sua storia e della sua conservazione, nella ricetta del baccalà mantecato, ma questo tipo di pesce è davvero molto utilizzato in questo periodo di festa, e infatti troverete numerose ricette che riguardano i diversi modi di preparare e servire il baccalà.

Questo strudel può essere considerato a metà strada tra un secondo e un  piatto di mezzo, da servire magari insieme a delle mousse e a delle insalate, e risulterà di sicuro più leggero di un classico secondo di pesce, visto che ognuno ne prenderà una fetta, due volendo fare un bis, della grandezza che desidera e poi lo accompagnerà come meglio crede.

Indipendentemente dalle feste pensate poi a questo piatto anche come piatto unico da servire durante una cena, sempre accompagnato da diversi contorni di verdure.

Idee natalizie: dolci o salati, i taralli da regalare

taralli

Continua la mia produzione natalizia, ormai siamo agli sgoccioli, ancora qualche giorno e le ceste prenderanno forma. Dopo i biscotti e le marmellate, ora è la volta dei taralli. Devo dire che i prodotti tipici, in questo caso della Puglia, sono sempre molto gettonati e molto apprezzati come regali. Ed allora ho pensato di proporvi tre ricette. La ricetta classica dei taralli pugliesi, una aromatizzata al finocchietto, ed una dedicata ai golosi, quelli dolci. Ed ora sbizzarritevi! Dimenticavo, al solito, racchiudeteli in sacchetti trasparenti di carta per alimenti e sigillateli con dei fili di rafia rossa, le confezioni fatte così sono molto carine.

Taralli pugliesi

1 kg di farina 00
200 gr di olio di oliva extra vergine
10 gr di sale fino
10 gr di semi di finocchio
vino bianco q.b.

La pizza di scarole

pizza di scarole

La pizza di scarole, che avevo precedentemente citato parlando della pizza di bietole, come piatto di mezzo natalizio, è un rustico, tipico della cucina napoletana (praticamente un po’ alla volta vi sto proponendo tutti i classici!), preparato per l’appunto con le scarole, e con altri ingredienti, come i pinoli e l’uva passa, o le deliziose olive nere di Gaeta, e tutte queste bontà vengono racchiuse da un impasto di farina e patate a cui si aggiunge il lievito. Ottima, e soprattutto un altro piatto indimenticabile della cucina napoletana tipica e tradizionale che dà il meglio di sè durante le feste natalizie!

Solitamente la pizza di scarole viene consumata durante i pasti natalizi ma la storia racconta che questo rustico veniva preparato per il pranzo del 24 dicembre, proprio perchè è un pasto sbrigativo e veloce, non troppo pesante se mangiato proprio come piatto unico e serviva a riempirsi lo stomaco senza appensantirsi, nell’attesa del cenone e del successivo pranzo del giorno di Natale, e anche per mangiare qualcosa di veloce mentre si finivano i preparativi per la cena.

Indipendentemente dalle feste natalizie questo è un rustico da provare, perchè è davvero ottimo ed è uno di quei piatti da portare con sè anche nelle cene “in cui ognuno porta qualcosa” oppure da gustare anche come antipasto durante una cena in piedi.

L’impanata di baccalà, la cugina delle empanadas spagnole

impanata baccalà

Appena letto il titolo di questa ricetta ricordo di aver subito pensato che si trattasse di una specie di cotoletta di pesce, di baccalà, appunto. Ma man mano che scorrevo con lo sguardo gli ingredienti, dopo aver letto pasta briseè ho pensato: “ma che c’entra?” Non mi era venuta in mente l’immediata e forse più scontata associazione con le empanadas spagnole. Ed in realtà proprio di questo si tratta, se non delle originali, delle lontane cugine italiane. Già, perchè nella ricetta di questo articolo il guscio di pasta è costituito dalla briseè, base di tante torte salate. Mentre la pasta base delle empanadas spagnole è più simile alla pasta di pane, o quella della pizza. Certo: ogni famiglia ha la sua ricetta propria, quella tramandata di mamma in figlia, quella risultato di varie modifiche e dei gusti dei componenti la famiglia, ma in generale le empanadas rispecchiano l’uso, comune a molti paesi, di riempire la pasta di pane con i più svariati ingredienti. Molto diffuse in Spagna sono quelle ripiene di pesce, che forse quì in italia non sono così comuni,(ecco il motivo del mio stupore iniziale di fronte alla prima lettura della ricetta).

Piatti di mezzo per Natale: torta di sfoglia alle bietole

torta bietole2

A Napoli mangiamo la pizza di scarole. Che mi riprometto molto presto di illustrare. Comunque sia durante il pasto Natalizio, e mi riferisco proprio al pranzo del 25 dicembre più che alla cena della Vigilia, è bello e caratteristico avere una portata che riesce a spezzare e ad accompagnare il pranzo. Certo, se parliamo di spezzare è chiaro che è più adatto il classico sorbetto al limone che veniva una volta servito ai matrimoni tra la portata di carne e quella di pesce (a proposito, ma si fa ancora questa cosa?!), però il senso di una torta salata alle verdure durante il pranzo natalizio è ben diverso.

Innanzi tutto può fare da pane. Visto che vengono spesso serviti più contorni avere un pezzetto di pizza o torta salata nel piatto può essere un accompagnamento farcito che limiterà anche il nostro consumo di pane (che altrimenti ci si gonfia più del dovuto è invece a Natale è concesso mangiare tanto e bene, è festa, è un giorno gioioso, le famiglie si riuniscono e si dovrebbero scacciare anche i problemi e le avversità, almeno per quel giorno). Aggiungiamo poi proprio il suo significato di “spezza-pasto“. Servita dopo il primo, magari mentre il secondo e il contorno sono in forno o sul fuoco a scaldarsi, segna definitivamente lo stacco tra la prima parte del pranzo e la seconda. Quando si mangianoi gli antipasti e i primi, visto che siamo anche a inizio pasto, tutti mangiano tutto, dal secondo in poi invece diventa più una selezione a seconda dell’ampiezza dello stomaco (!!), dei gusti, dei sapori, delle selezioni da effettuare e dall’intenzione o meno di mangiare qualcosa per cena! La torta di sfoglia alle bietole, così come quella di scarole prepara la nostra testa a voltare pagina e a iniziare una nuova fase di festosa nutrizione!