I vari sali nel mondo/2

Molti e diversi sono i sali che possono essere raccolti nel mondo. Qui di seguito vi forniremo una rassegna dei maggiori sali sparsi sulla terra. Fateci poi sapere le vostre esperienze e se avete notato qualche differenza nel gusto!
Affumicato salish: Raccolto sulle coste orientali del Pacifico, si asciuga su fumo di legno di olmo rosso. Regala una nota complessa a sushi e sashimi.
BALI: Cristalli piramidali sapidi, bianchissimi, ottenuti attraverso una complessa lavorazione indigena dalla sabbia vulcanica nera.

Fiore di sale artigianale di trapani: È il velo superficiale non ancora precipitato sul fondo del bacino. In scaglie di ottimo sapore. Ideale sulle carni alla griglia.
Halen mon: A fiocco di neve, leggermente croccante. Proviene dall’isola gallese di Anglesey dove si affumica con rami di querce centenarie. Ottimo su carpacci e tartare.

Il limoncello

TEMPO: 1 ora circa + 1 settimana | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Ho preparato il limoncello in vari modi, ma, visti i risultati, ho preferito farlo seguendo la mia ricetta preferita, datami da un’amica di famiglia.
Il risultato si puo “ammirare” dalla mia foto: è trasparente, a differenza dalle solite preparazioni sia industriali che casalinghe e, cosa MOLTO importante, si può gustare dopo solo una settimana dalla preparazione.

Polenta valdostana, un’idea per l’antipasto

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Qualche giorno fa ho preparato della polenta per accompagnare dell’Irish Stew, ma a cena finita ne è avanzata una buona parte e non ho osato gettarla, perché buttare il cibo proprio non lo sopporto, e poi si può sempre preparare qualche nuovo piatto con quello che avanza.

Ironia della sorte, il giorno dopo ho avuto dei miei amici a cena, tra cui un vegetariano, e ne ho approfittato per vedere come potevo riutilizzare la polenta. Ho trovato la ricetta della Polenta valdostana, che sembrava fare proprio al caso mio, e ho preparato un delizioso antipasto, che i miei ospiti hanno spazzolato in un batter d’occhio. A voi la ricetta della Polenta valdostana.

Il sale come ghiottoneria/1

Vale la pena di spendere 36 euro per 250 grammi di fleur de sel chardonnay, sale marino californiano affumicato con legni delle barrique di chardonnay, 380 volte circa più costoso di un normale sale da tavola ?
Gli scettici prendono le distanze: tutti i sali sono al 99 per cento NaCI, cloruro di sodio, e qualsiasi traccia di altri elementi risulta a loro parere indistinguibile nel momento in cui il composto entra in contatto con il cibo. Senza contare che si predica da anni che il sale fa parte, insieme allo zucchero, di quegli insaporitori puri, bianchi ma nocivi, da limitare a oltranza.

I reazionari sospettano: non sarà una nuova trovata dei cuochi che, dopo aver fatto scomparire la saliera da tavola evocando a sé il diritto di perfetta salagione, adesso ci costringono a discernere tra decine di sali esotici quello imperdibile per il piatto che ci apprestiamo a mangiare? I fari dello shopping gastronomico viceversa gongolano: ecco un nuovo originale pensierino da portare senza problemi al check-in all’amico gourmet con i consigli per la chianina ai sette sali, invece della bottiglia d’olio.

Gli sperimentalisti temporeggiano, come ha fatto Richard Ehrlich, del Financial Times, che ha riunito un gruppo di esperti per l’assaggio alla cieca di diversi piatti insaporiti con sei sali diversi, e alla fine è restato col dubbio perché non sono state rilevate differenze sostanziali. Ma il punto è un altro.

Dadini di tonno con salsa alle olive, un piatto dai mille usi

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Oggi vi propongo una ricetta per preparare un ottimo piatto da accompagnare a delle semplici fettine di pane abbrustolito, che potrete usare come antipasto o come un piccolo secondo leggero: i Dadini di tonno con salsa alle olive.

La versatilità dei Dadini di tonno con salsa alle olive è davvero sorprendente, se volete potrete usare questa ricetta per preparare un gustosa salsa fresca per condire un piatto di pasta. La preparazione rapida e con pochi ingredienti, vi permetterà di fare i Dadini di tonno con salsa alle olive, nei casi d’emergenza, quando avrete degli ospiti a sorpresa.

Ristorante La Gallina: intorno a Serravalle, un ex fienile elegante ristrutturato a sapiente ristorante

Oggi i giovani cuochi di grandi qualità faticano a mantenere lo standard cui aspirano e rischiano spesso di trovarsi ad un bivio: aprire una pizzeria o lavorare agli ordini di un investitore di vasti mezzi e scarso palato. Fabio Barbaglini, talento riconosciuto che esercitava al Caffè Groppi di Trecate, paesino del Novarese di poche attrattive al di là del suo locale, è stato fortunato.

Oggi è in carica a La Gallina, il ristorante dell’Ostelliere, nel cuore dei vigneti di Villa Spariva, il cui proprietario non solo produce i migliori Gavi oggi sul mercato, ma è anche un goloso di massima taglia. Non ci sono in zona allevatori, produttori, coltivatori con cui non abbia da anni patti d’alleanza che adesso ha messo nelle mani del cuoco. Se è vero che il menu è una promessa che va poi mantenuta, come un vino buono all’olfatto non deve deludere il palato, qui l’assaggio supera l’attesa.

Storia della birra: dal medioevo la Ayinger Ur-Weisse

La Baviera è la patria delle birre di frumento tedesche: le Weizenbier o Weissbier (birre bianche) hanno la più alta percentuale di grano. Per legge non inferiore al 50 per cento del cereale impiegato e non superiore al 70 per cento. Il nome Ur-Weisse (Weizenbier originaria) di questa birra vuole sottolineare la lunga tradizione della tipologia, già nota nel Medioevo.

 Lo suggerisce il colore ambrato opalescente: all’epoca non esisteva un sistema di calore uniforme, per cui anche i malti, responsabili del colore, risultavano eterogenei e più tostati di quelli odierni. Perciò nel Medioevo le birre più chiare erano ambrate.

Ceci e salsicce, alternativa all’insalata per chi pranza in ufficio

TEMPO: 1 ora e 25 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Un robusto piatto unico, ottimo per i pranzi autunnali, leggermente speziato e ricco di profumi, comodo da portare in ufficio, chiuso in un pratico portavivande, è una valida alternativa al panino o alla solita insalatina, si tratta dei Ceci e salsicce.

Si potrebbe definire quasi un’insalata calda, un po’ atipica, ma non vedo a cos’altro si possa associare. I Ceci e salsicce, sono un piatto molto appetitoso, meno pensante di quanto si possa immaginare!

Torta di compleanno: prepariamo un savarin alle albicocche

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Per le torte di compleanno non c’è che l’imbarazzo della scelta: si possono preparare torte molto scenografiche, come quelle a piani, oppure deliziose torte alla frutta, o ancora una buonissima saint honorè o, l’idea che vogliamo suggerirvi oggi, un delizioso savarin con tanta panna montata e delle albicocche sciroppate anch’esse spruzzate con un ricciolino di panna zuccherata!

E’ un’idea diversa dal solito ma semplicemente goduriosa dal punto di vista del gusto. Savarin in realtà non era un cuoco ma un magistrato con un motto ben preciso: La scoperta d’un nuovo manicaretto giova all’umanità più che la scoperta d’una nuova stella. Vissuto ai tempi della rivoluzione francese, scrisse saggi di diritto, ma il suo nome è rimasto legato alla “Fisiologia del gusto” (1825), non un libro di cucina in senso tecnico, ma una serie di gustose meditazioni sulla civiltà e i piaceri della tavola.

Il dolce diplomatico

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


E’ un dolce semplice, di facile esecuzione e di grande effetto.
Quando ero piccola, la domenica andavamo, i miei genitori ed io, ad acquistarne tre porzioni in una panetteria in V. Arquata,vicina a corso Dante, a Torino e ricordo ancora l’aspetto e il gusto di quel dolce.
Fantastico.

Risotto al nero di seppie

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Quanto sono buoni i risotti in questo periodo dell’anno. Come, sicuramente, si saranno accorti i nostri amici lettori, sto scrivendo spesso di ricette di risotti, stimolato dalle temperature più basse e dal piacere di stare al tepore della cucina, mescolando il riso nella pentola, mi sono lasciato ispirare e vi rendo partecipe delle mie prodezze tra i fornelli.

Le ultime ricette che vi ho dato era quelle del risotto alla milanese e del risotto con la zucca, oggi mi butto sul marino e vi propongo il Risotto al nero di seppie. Un piatto che non amano tutti, qualche volta mi è capitato di star seduto a tavola con qualcuno che ha confessato che non prende piatti al nero di seppie perché impressionato dal colore. Beh, non sanno cosa si perdono!

Cavolfiore alla contadina, un contorno “spettacolare”

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Quest’oggi vi propongo un contorno, tutto vegetariano, dall’aspetto molto scenografico, per il quale però non si dovrà spendere troppo tempo in cucina o fare delle operazioni troppo complicate: il Cavolfiore alla Contadina.

Cavolfiore alla contadina

Ingredienti per 4 persone:

1 cavolfiore di media grandezza | 2 uova | 40gr di pangrattato | 50gr di burro | succo di ½ limone | 1 ciuffetto di prezzemolo | sale q.b. e pepe

Ricette e crimini:il Patè di Campagna e la Vichyssoise di Maigret

Continuando il nostro viaggio attraverso il curioso legame che esiste tra libri gialli e cibo proviamo  ad esplorare la cucina francese facendoci aiutare questa volte da uno degli scrittori più prolifici del 900. Simenon che attraverso il suo alter ego il Commissario Maigret ha creato non solo una figura immortale ma anche e soprattutto un monumento alla gastronomia francese. Maigret è infatti grande buongustaio, ama i cibi autentici e tradizionali così come vengono preparati in casa o al bistrot all’angolo, semplici, gustosi e profondamente legati alla loro regione d’origine. Insieme a Maigret e seguendo la sua ricetta proviamo a preparare il Patè di Campagna e la Vichyssoise

Patè di Campagna:

Ingredienti per una terrina

1 fegato di maiale di grossezza media | 500 gr di carne di maiale magra | 500 gr di lardo fresco | ossa di vitello e pollo | 200 gr di strutto | 1 rete alimentare | 1 cipolla | 1 carota | 3 scalogni | 1 spicchio d’aglio | 15 cl di vino bianco secco | 5 cl di cognac | sale | pepe | 1 mazzetto di aromi.

Preparazione: passare il fegato, la carne di maiale ed il lardo nel tritacarne a sezione grossa, amalgamare bene la carne all’aglio tritato, gli scalogni, il sale ed il pepe, mettere il composto così ottenuto in una rete e chiuderla sollevandone i bordi. Porre la rete in un terrina foderata con le cotenne del maiale, le ossa, le carote, le cipolle tagliate ed il mazzetto aromatico. Versatevi sopra il vino ed il cognac e fate cuocere coperto a fuoco dolce. A cottura ultimata, quando il patè sarà ben dorato, toglierlo dal fuoco dopo averlo sgocciolato. Porlo in uno stampo rettangolare premendo bene perchè stia in forma e fate raffreddare per circa 30 minuti. Infine versate sulla terrina lo strutto fuso e ponete il tutto a raffreddare in frigorifero per almeno 2 ore, sformate e servite il patè tagliato a fette con del pane tostato.

“si può mangiare da voi?” “é naturale che si può….che cosa desidera?”

“inizierei con del bel patè di campagna”       La collera di Maigret