L’aperitivo di Natale al completo parte II: biscottini salati e vol au vent

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Come promesso ieri ecco la seconda ed ultima parte dell’articolo dedicato all’aperitivo natalizio. Dopo esserci concentrati sui cocktail passiamo a qualcosa da mettere sotto i denti. I biscottini salati al formaggio ed i vol au vent al pollo e speck. Serviti insieme su vassoi colorati fanno la loro bella figura in tavola. Sono entrambi sfiziosissimi, uno tira l’altro. E si possono preparare in anticipo. Se avete molto tempo a disposizione potete preparare i vol au vent in casa, ma se è la prima volta che vi cimentate con la pasta sfoglia, vi consiglio di non rischiare, perchè il procedimento è lungo e laborioso e rischiereste di buttare tutto l’impasto nel cestino. Bene, passiamo alle ricette.

L’aperitivo di Natale al completo parte I: i cocktail

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L‘aperitivo di Natale al completo? Eccolo quà: si parte dagli immancabili coktails. Colorati, festosi, aromatici, mettono sempre allegria in tavola, per iniziare alla grande e con un pizzico di entusiasmo la cena. Ve ne propongo tre tipi, per tutti i gusti, uno spiritoso ai frutti di bosco, uno intramontabile allo champagne e l’irrinunciabile spritz,  scegliete quello che fa per voi e per i vostri ospiti o, perchè no, preparateli tutti e tre, ci sarà più scelta e soddisferete tutti i vostri ospiti, da quelli più giovani a quelli più maturi! A domani con la seconda parte di questo articolo dedicata ai vol au vent e ai biscottini salati al formaggio per completare l’antipasto ideale.

Cocktail ai frutti di bosco

Una busta di frutti di bosco misti congelati, 2 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di Maraschino, 1 bottiglia di spumante secco. Se dovete consumare il bowl a cena vi consiglio di mettere a  macerare i frutti di bosco con lo zucchero ed il liquore in frigorifero la mattina. Un’ora prima di servire, il cocktail stappare lo spumante, versarlo nel bowl di vetro o cristallo in cui macerano i frutti, mescolare bene e riporre in frigorifero fino al momento di servire. Si può offrire sia già nei bicchieri singoli colorati o decorati, che in una ciotola comune dalla quale ogni commensale si servirà con un mestolo.

La Ghirlanda di Natale

ghirlanda nataleQuesta ricetta, a partire dal nome, può un po’ spaventare, visto che Ghirlanda di Natale dà l’idea di qualcosa di molto complicato da preparare e poi da decorare! In realtà non è affatto così! L’impasto è estremamente semplice, questo è uno di quei dolci in cui basta davvero solo mescolare tutto insieme, con cura e nel giusto ordine, ed è davvero molto facile come ricetta! Certo, ha un paio di note negative, il prezzo ad esempio, non proprio economico, vista la quantità di frutta secca, di frutta candita e di spezie, però magari avete in programma di acquistarle per altri dolci o decorazioni, quindi potrebbe non essere un problema. Inoltre, va tutto tritato e spezzetato, cosa che renderà la pre-preparazione un po’ lunga, ma una volta che tutti gli ingredienti saranno pronti basterà davvero solo impastare e infornare.

Per la forma di ghirlanda utilizzate uno stampo da ciambellone, nella ricetta non è indicato ma chiaramente per dargli la classica forma tonda da ghirlanda è l’unica possibilità! Per quanto riguarda la glassa la preparazione è quella proprio di base, veloce e immediata, come per molte altre glasse che abbiamo visto soprattutto in questo periodo natalizio qui su Ginger&Tomato, e pensate anche alla possibilità di colorare, di rosso e verde magari, la vostra glassa, per una ghirlanda ancora più natalizia, così poi le ciliegie e le foglie di agrifoglio completeranno il tutto! (PS: i coloranti alimentari, in moltissime colorazioni, li trovate in ogni supermercato ben fornito).

Un antipasto per la Vigilia di Natale: Pinzimonio con Hummus

pinzimonio
Siamo praticamente arrivati alla Vigilia di Natale ed oramai vi state tutti affaccendando tra ultimi regali ed i preparativi della gran cena del 24 facendo attenzione a che sia una cena di “magro”. Per cui eccovi un’altra idea da proporre ai vostri ospiti: il Pinzimonio, buono, colorato e gustoso. Soddisferà anche i vegetariani naturalmente! ma dal momento che é Natale non potevamo proporvelo semplicemente con olio e sale per cui abbiamo pensato a questo accostamento tra oriente ed occidente ovvero “Cruditè con Hummus”. Per quanto riguarda le verdure potete sbizzarrirvi come preferite, dai cetrioli, ai peperoni ed ancora il sedano, le foglie di indivia belga, le carote le zucchine crude e quant’altro vi ispiri andando dal verduraio. Per quanto riguarda invece l‘Hummus la ricetta é presa dal sito di Nigella che rivisita questa salsa aggiungendo lo yogurt greco alla classica mistura di ceci, aglio e tahini. In questo modo aggiunge ancora più cremosità ad una ricetta che già da sola é straordinaria. Voi potete scegliere quale delle due versioni preferite, sarà sufficiente eliminare lo yogurt per ottenere l’hummus classico.

Panettoncini di Natale, il dolce tipico in formato mini

panettone

Se avete voglia di panettone fatto in casa ma non di perdervi dietro una preparazione interminabile, ho la soluzione che fa per voi. Non rinunciate al panettone, ma sfornatelo in versione mini. La ricetta l’ho beccata qualche giorno fa su internet. Proviene, come al solito, dalla trasmissione La Prova del Cuoco. I pro di questa scelta? Tempi di preparazione dimezzati, possibilità di creare pacchetti regalo personalizzati per i bambini, e, se al primo tentativo doveste fallire, non buttereste via ore di lavoro passate dietro alla “creatura”. Il bello del panettone fatto in casa è che potete aromatizzarlo ed arricchirlo come vi pare, per esempio: vi piace l’uvetta ma non i canditi? Beh, omettete i secondi. Preferite le gocce di cioccolato? Utilizzate queste al posto dell’uvetta. Lo preferite puro e semplice?  Fate pure.

Aspic di scorfano alle verdure

aspic scorfano

L’aspic. Io per prima quando ho trovato questa ricetta ho fatto una piccola ricerca per capire bene cosa era questo aspic, quali erano le sue utilizzazioni e se c’era una ricetta base per prepararlo, ed ecco tutte le informazioni trovate. L’aspic è un piatto gelatinoso, che si prepara utilizzando principalmente brodo, gelatina, colla di pesce o altri addensanti e questi ingredient,i che servono a costituirne la base e a donargli la consistenza gelatinosa, vengono poi abbinati a verdure, carne, pesce o anche alla frutta, nella sua versione dolce.

In questo caso utilizziamo un brodo di pesce, o un brodo vegetale, visto che gli ingredienti sono proprio lo scorfano, abbinato a tantissime verdure, il tutto per ottenere un piatto davvero particolare e diverso, da proporre per il cenone del 24 dicembre e poi conservare anche per il giorno di Natale e per Santo Stefano, proprio come si fa per l’insalata russa e l’insalata di rinforzo. Il tutto va sistemato in un contenitore adatto, perfetti gli stampi da plumcake che danno la forma rettangolare abbastanza tipica di questi sformati gelatinosi, ma ottimi anche degli stampi rotondeggianti, e perchè no, potete anche provare a fare tanti piccoli aspic, delle monoporzioni, sistemando gli ingredienti in degli stampini piccoli, singoli. Questo può portarvi via un po’ più di tempo, visto che il brodo va fatto addensare in frigo prima di aggiungere pesce e verdure, quindi farlo non singolarmente ma tante volte richiede un po’ più di tempo e più spazio, ma ne varrà la pena, per questa preparazione così originale e simpatica, adatta alle feste, anche per i colori e la base di pesce.

Torta di cioccolato e mirtilli, tre strati di dolcezza

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Buon lunedì, è iniziato ufficialmente  il conto alla rovescia per Natale, mancano solamente 4 giorni, e chi l’avrebbe mai detto che sarebbe arrivato così presto? Da non credere! Oggi però, non vi suggerisco una torta tipicamente natalizia: non ci sono spezie, non ci sono glasse zuccherate, nè alberi e nè stelle ma solo tre strati golosi: un pan di spagna, una bavarese di mirtilli e marmellata a volontà: questa è la torta di cioccolato e mirtilli di cui vi voglio parlare oggi. Si tratta di una ricetta vista alla trasmissione la Prova del Cuoco e preparata dalla mitica Anna Moroni, che mi ha colpita subito: non si tratta della solita torta, questo è proprio un tripudio di mirtilli, se vi piacciono non potete perderverla. Anche se ho scritto sopra che non si tratta di una torta tipicamente natalizia, nulla vieta di portarla in tavola durante queste feste, sarà un motivo in più per stupire parenti ed amici.

Un primo piatto per il Natale, garganelli al salmone

garganelli salmone

Come detto più volte ogni anno, a Natale, bisogna inventarsi sempre qualcosa di nuovo e creativo, per non rendere la tradizione, e quindi anche le ricette tipiche e caratteristiche, una semplice sequenza monotona di preparazioni che una volta preparavano le nonne, che poi hanno cucinato le mamme e che adesso passano alle figlie. Una soluzione può anche essere semplicemente quella di mescolare gli ingredienti in un certo modo, ad esempio, abbiamo parlato tanto del salmone come antipasto, e invece, perchè non utilizzarlo in un primo piatto? In questa ricetta è oltretutto anche abbinato a un tipo di pasta particolare, diversa dai classici spaghetti o anche dalle penne o dai maccheroni, pasta che solitamente troviamo abbinata con i frutti di mare, o, nel caso dei maccheroni, nella pasta al forno, durante le feste.

I garganelli sono una pasta rigata, all’uovo, prodotto tipico dell’Emilia Romagna. I garganelli sono molto simili alle penne, però nel punto di sovrapposizione dei lembi di pasta la consistenza è decisamente diversa. Spesso vengono cucinati con panna e prosciutto o con un sugo semplice o con un ragù di carne. Anche utilizzare un tipo di pasta diverso e particolare può essere un’idea per le preparazioni delle feste, che ormai sono davvero alle porte.

I savoiardi: ottimi da soli, ideali come base di molti dolci

savoiardi

I savoiardi, se fatti bene, li adoro. Di fronte a quelli confezionati storco sempre il naso, li utilizzo solo per preparare il tiramisù quando ho fretta, ma non mi soddisfano più di tanto. Per me il vero biscotto savoiardo ha una consistenza consistenza  friabile e molto spugnosa. Quando sono freschi adoro intingerli nel latte fino a quando non si inzuppano del tutto, pura goduria. Ma oltre ad essere consumati da soli costituiscono la base di molti dolci, primo fra tutti, il tiramisù, ma anche le charlotte o la zuppa inglese. O ancora possono essere serviti con le coppe di creme varie. L’accorgimento fondamentale nella preparazione dei savoiardi è senza dubbio l’operazione di “montatura” delle uova, si deve ottenere un composto molto gonfio, chiaro e spumoso, e inoltre si deve fare in modo, quando si aggiunge la farina, di versarla gradatamente e di mescolare il tutto dall’alto verso il basso. Per quanto riguarda la cottura, invece, state molto attenti a non farli bruciare ma solo colorire leggeremente. Inoltre la pasta base per i savoiardi, chiamata anche pasta savoiarda, è ideale per la preparazione delle delizie al limone.

Un classico napoletano per il pranzo di Natale: la minestra maritata

minestra maritata

La foto non rende molto onore a ciò che la minestra maritata è davvero, un piatto classico, saporito, caldo e antico, un piatto povero e al tempo stesso ricco, ma di tradizioni e storia. Il modo in cui viene chiamata questa minestra, maritata, deriva proprio dal fatto che le verdure e la carne si “maritano”, si sposano, in un connubio perfetto, per dar vita a un piatto davvero saporito, proprio nel senso di ricco di sapori, ricchezza di gusto.

La ricetta è mutata nel tempo, e infatti il mascariello, ovvero la guancia del bue, che trovate in ricetta, così come l’orecchio di maiale sono ormai stati sostituiti da parti di carne, soprattutto di maiale, come la cotica, che servono ad insaporire le verdure. Ci sono dei tagli di carne che si sono persi nel tempo, ma secondo me esiste ancora qualche nonna che prepara la minestra maritata con l’orecchio di maiale e il mascariello. Anche per le verdure il discorso è particolare, infatti, nel napoletano, sono i fruttivendoli (o ortolani) che si preoccupano di selezionare le verdure e dividerle in mazzetti, in modo da dare la giusta quantità (e qualità) di verdure a seconda delle persone per cui si prepara la minestra, considerando che queste verdure vanno poi anche pulite. I classici sono la scarola, la verza, la cicoria, la borraggine e l’ortica. In ricetta è citata anche la torzella, un particolare tipo di cavolo, riccio, detto anche cavolo greco.

Arrosto di Maiale Ripieno con le mele: ecco il pranzo di Natale

Arrosto di Maiale
Finalmente é quasi giunta l’ora del Natale, probabilmente abbiamo già pianificato tutto e scelto l’intero menù da proporre ai nostri ospiti. Ma se invece state ancora cercando qualche ispirazione o qualche idea per il cenone di Capodanno eccovi allora un altro suggerimento: l’arrosto di Maiale ripieno di Mele. Un piatto insolito forse ma molto originale e gustoso, soprattutto se tra i vostri commensali ci sono persone a cui piace sperimentare qualche accostamento particolare. Infatti dentro questo stupendo arrosto ci sono non solo le mele ma anche le nocciole ed una spruzzata di noce moscata. Si tratta di un piatto molto profumato e soprattutto molto accogliente, contiene un grande potere evocativo: ha le mele tipiche della stagione invernale, le spezie che ricordano il Natale e le nocciole che ci rammentano quando eravamo bambini. Inoltre la fusione tra questi sapori leggermente aciduli e la nota grassa del maiale é davvero esaltante. Per cui vi consiglio caldamente di provarlo durante queste giorni di festa, chiunque entrerà in cucina avrà la sensazione di sentirsi già a casa.

Le torte decorate e la crema ganache

gingerbread house
Sono sicura che anche voi, come me, siete alla ricerca di idee visive, e non, per decorare le vostre torte. Ecco allora che sono andata alla ricerca (non in maniera disinteressata in realtà, perchè servivano anche a me) di immagini di torte da cui prendere spunto, soprattutto in vista delle prossime feste. Sapete com’è vorrei fare una bella figura portando in tavola un dolce spettacolare da far restare a bocca aperta tutti, grandi e bambini. E devo dire che cercando in rete ci sono una miriade di decorazioni dalle quali prendere spunto. E per di più sono assolutamente fattibili in casa, certo, ci vuole un pò di manualità, e dopo qualche prova disastrosa, ci sono riuscita anch’io.

Antipasto per Natale e Capodanno: baccalà mantecato

baccalà mantecato

Questa ricetta, che affonda le sue origini nella cucina veneta, in realtà, anche se il suo nome è baccalà mantecato viene preparata con lo stoccafisso. In questo caso però  noi utilizziamo il baccalà. A questo punto bisogna fare un pò di chiarezza, per analizzare le differenze che ci sono in questi due tipi di “pesce”, per rendere giustizia alla ricetta “originale” e per conoscere i nostri ingredienti prima di iniziare con la preparazione del piatto.

In realtà il pesce è sempre lo stesso, il merluzzo bianco, e il baccalà è per l’appunto merluzzo bianco conservato sotto sale. Lo stoccafisso invece è sempre merluzzo, ma conservato tramite essicazione. L’usanza di conservare il baccalà sotto sale sembra derivi dai pescatori baschi, che cacciavano le balene nei Mari del Nord e poi ne conservavano la carne sotto sale. Quando trovarono dei banchi di merluzzo, nei pressi dell’isola di Terranova, iniziarono a conservare anche questo pesce sotto sale, tipo di conservazione che poi prese il nome di baccalà.

Prima di poter cucinare entrambi c’è bisogno di immergerli in acqua fredda per molto tempo, questo per eliminare il sale dal baccalà e per riportare la morbidezza della carne invece allo stoccafisso, per ammorbidirlo rispetto alla sua consistenza quando è essiccato.

Io ho scoperto solo facendo una ricerca on line che l’originale baccalà mantecato, che viene chiamato anche baccalà alla vicentina, in realtà è preparato con lo stoccafisso, quando avevo già trovato questa ricetta che invece utilizza proprio il baccalà! Potete provare a cucinare entrambe le preparazioni, risulteranno comunque molto buone, ad effetto e molto eleganti, per un antipasto ad alti livelli.