Salsiccia in umido

salsiccia in umido

Molti credono, sbagliando, che la salsiccia sia da consumarsi, quasi esclusivamente, cotta alla brace!

Qualche tempo fa invece, mia suocera, mi ha insegnato a cucinare un’ottima salsiccia in umido, cotta in tegame!

Devo confessarvi, che in principio, anche io facevo parte di quella schiera di persone che mangiavano solo salsiccia cotta alla brace, ma, vi posso garantire che mi sono ricreduta.

Cotta in questa maniera, la salsiccia, rimane molto tenera, ed il suo sapore si unisce alle verdure rendendole piccanti al punto giusto e molto, ma molto, saporite.

Plum-crok, ll plumcake croccante, variegato al cioccolato

plumcake croccante variegato al cacao

Questo dolce vi stupirà, perché tutti, quando parlano di plumcake, si apettano un dolce morbido…invece questo “plum-crok” è croccante, o meglio è un misto di croccantezza e morbidezza.

Lo zucchero di canna che metterete al fondo del vostro stampo, creerà sul vostro dolce una “pellicina” molto sottile e croccante quasi un velo.

Il “plum-crok” è una merenda graditissima e molto golosa per grandi e piccini. 

Torta salata porcini, speck, patate e tuma, profumata al rosmarino

TORTA SALATA2

Una sera di qualche settimana fa, sono venuti a trovarci….così, all’improvviso, due amici che non vedevamo da un pò di tempo. Ovviamente il mio caro maritino, si è subito lanciato in un fantastico invito…”restate a cena vero?”… Credo che in quell’istante, se avessi potuto lanciarlo sulla luna, lo avrei fatto…ma…ho preferito conservare le mie forze per inventarmi qualcosa di estemporaneo per cena, visto che comunque erano già le 19.00 e che, dettaglio non trascurabile, non aspettando nessuno per cena, non avevo un gran che in frigorifero!

Allorchè ho raccolto le mie idee ed un paio di ingredienti  e guardate cosa mi sono inventata…

Montebianco, un coreografico trionfo di castagne

mont blancUn candido monte innevato, ecco come appare questo famoso dolce a base di castagne, ed ecco quindi a cosa deve il suo nome: mont blanc o monte bianco, un trionfo di castagne ispirato senza dubbio al forse più famoso monte. Sorvolando ampiamente (ve lo consiglio spassionatamente) sulla quantità di calorie contenute in ogni singolo morso (daltronde mica ci troviamo in un blog di linea e benessere quì), passiamo alla descrizione di questo dolce, che necessita giusto un pò di pazienza per il fatto di dover sbucciare singolarmente le castagne, ma nulla più. Io l’avevo assaggiato diversi anni fa ormai e non l’avevo più dimenticato, del resto ha un sapore inconfondibile, quello del purè di castagne zuccherato appunto, che va a fondersi piacevolmente con la panna montata. Il mont blanc, a giudicare anche dal nome, oltre ad essere un dolce tipicamente autunnale,  avrebbe origini francesi, anche se è comunque preparato in diverse zone d’Italia. Un’idea carina potrebbe essere quella di preparare il mont blanc in mono porzioni come quella che vedete in foto.

Vino rosso e cioccolato fondente: insieme nella torta ubriaca

Torta ubriaca

 

TEMPO: 45 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

 


 

Sono sempre alla ricerca di abbinamenti nuovi, soprattutto per quanto riguarda i dolci. Non che le classiche torte di mele o crostate di marmellata mi abbiano stancata, anzi. Ma credo che ogni tanto si debba sperimentare per tornare poi ad apprezzare le classiche preparazioni. In una delle mie ultime incursioni in cucina ho accoppiato il vino rosso e il cioccolato fondente in un dolce, dando vita alla torta ubriaca utilizzando una ricetta di Anna Moroni preparata alla Prova del Cuoco durante quest’anno.

Nella torta ubriaca l’incontro di vino rosso e cioccolato fondente dona al dolce un gusto forte e deciso. A prima vista potrebbe sembrare un abbinamento azzardato, ma provare per credere. Si tratta a mio avviso di due ingredienti che si esaltano a vicenda. La torta ubriaca la trovo un’ottima variante autunnale della classica torta di cioccolato. Provatela e vedrete che la aggiungerete immediatamente al vostro ricettario di casa. Dimenticavo, se volete, potete sostituire il cioccolato fondente con la stessa quantità di cacao amaro in polvere.

Torta di cioccolato e zucca

cioccozucca

TEMPO: 1 ora e 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Di cioccolato se ne parla sempre, anche se in estate se ne parla meno, e quindi adesso che sta arrivando la stagione fredda possiamo approfittarne non solo per ricominciare a citarlo nelle ricette, ma anche per gustarlo in mille maniere diverse! Di zucca se parla già da un po’ in questo periodo, sia perchè è un alimento tipicamente autunnale sia perchè ormai Halloween è alle porte.

In questa ricetta questi due ingredienti sono uniti, ed è una simpatica combinazione. Il cioccolato viene considerato sempre come elemento dolce, e anche se molti chef hanno sperimentato ricette che abbinano il cioccolato a primi piatti o alla carne noi continuiamo a preferire il cacao nelle preparazioni dolci, o anche in tavolette ai mille gusti! La zucca invece, pur avendo quel suo sapore tipicamente delicato e zuccheroso, viene utilizzata per la cucina “salata”, e invece anche in questo caso questo alimento si presta alla perfezione per la preparazione di torte e dolcetti.

Cosa succederà combinandoli insieme?!

Plumcake al cioccolato e nocciole, un incontro infallibile

plumcake nocciole e cioccolato

 

TEMPO: 45 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il plumcake al cioccolato e nocciole è una bomba di gusto. Anche di calorie per la verità, non è certo una ricetta light questa, ma perché dobbiamo sempre star li a pensare a quanto una cosa ci farà ingrassare? Se dobbiamo proprio farci del male (anche se non credo che questo cake possa mai farlo) mangiamo una fetta di plumcake ed abbandoniamoci in un vortice cioccolattoso. Questo è un dolce che non può mancare nel ricettario di torte di ogni amante del cioccolato che si rispetti.

Il plumcake al cioccolato e nocciole ha un gusto deciso ed inimitabile. Le nocciole si sposano benissimo con la cioccolata fondente, l’incontro tra questi due ingredienti regala sempre grandi soddisfazioni. Se utilizzate un tipo di cioccolato che contenga almeno il 75% di cacao otterrete un risultato decisamente migliore. Se proprio volete esagerare, una volta freddo cospargete il plumcake con una glassa di cioccolato e granella di nocciole, la fine del mondo.

I bambini ne andranno matti: cannelloni al triplo ripieno!

Cannelloni7

TEMPO: 55 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ai bimbi piace la pasta ripiena. Certo, non si deve esagerare, visto che una porzione troppo abbondante potrebbe risultare poco digeribile per loro, però non c’è niente da fare, quando vedono lasagne, cannelloni, gnocchi, tortelli, pasta ripiena comunque, si leccano i baffi, forse perchè per i loro palati avidi di nuovi sapori queste combinazioni di croccante e salato, morbido e caldo, sono delle vere esplicitazioni del gusto!

Insomma, spesso questi possono anche essere modi per fargli mangiare quelle cose che proprio non riusciamo a mascherare in nessun modo, i bambini che non mangiano le verdure identificano il verde, ma possono poi gustare qualcosa di nascosto e un giorno scoprire di essere dei gran mangiatori di broccoli ad esempio!

Con questi cannelloni invece saremo leali. Buoni, genuini, ricchi, gustosi, tutti per loro, e se faranno il bis al massimo poi sarà necessario un bel pisolino dopo pranzo!

Sformatini di cioccolato con zabaione

sformatini cacao

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questi dolcetti al cioccolato, da gustare insieme a un’ottima crema di zabaione, sono davvero una prebalitezza e oltretutto non sono nemmeno troppo difficili da preparare, anche se faranno la figura di una ricetta da chef! Dico questo perchè anche se non hanno particolari decorazioni e vengono accompagnati da una crema abbastanza semplice, che tutte le cuoche sanno preparare, sono comunque molto carini e coreografici e risulteranno anche belli da presentare oltre che ottimi da mangiare!

Preparateli magari per la fine di una cena in piedi, divisi su alcuni piatti da portata, poi potrete servire voi i vostri ospiti sistemando in ogni piattino uno sformatino e coprendolo con un po’ di crema di zabaione, che a questo punto potrete anche portare in tavola in una ciotola separata. A voi la scelta e buona degustazione di dolci sapori!

Gnocchi di pane e porcini, il pranzo della domenica

gnocchi pane e porcini

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Sulla ricetta di oggi, gli gnocchi di pane e porcini, c’è davvero poco da dire. Poco non perchè non si possa spaziare sulle loro qualità, ma perchè la ricetta secondo me parla da sola. Un tripudio di funghi porcini presenti sia nell’impasto degli gnocchi che in quello del sugo di accompagnamento. La base degli gnocchi è costituita anche da pane raffermo e patate, mentre il sugo è interamete preparato con i funghi.

Tra le varie specie di funghi esistenti i porcini sono quelli che prediligo: li trovo di un sapore così intenso che riescono persino a farmi piacere l’autunno. La ricetta degli gnocchi di pane e porcini proviene da uno di quei libriccini che si trovano in una nota catena di supermercati.

Gli gnocchi di pane e  porcini costituiscono un primo molto ricco ed invitante un piatto da pranzo della domenica, vi esorto vivamente a provarli se non volete perdervi una delizia. Per dare il tocco di grazia vi consiglio, dopo averli impiattati, di spolverarli con abbondanti scaglie di parmigiano, pura goduria per il palato.

Dolci tortelli al mosto d’uva

tortelli dolci

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il mosto è il primo grado del ciclo che porta l’uva a diventare vino. Deve essere ricavato da uva fresca attraverso la pigiatura e la sgrondatura, o anche torchiatura, degli acini. Il mosto deve anche avere una sua propria gradazione alcolica naturale complessiva non inferiore agli 8°. E’ molto interessante provare una ricetta che ne richiede l’utilizzo.

Sapete invece che esistono anche le mandorle amare? Non sono assolutamente commestibili, a differenza di quelle dolci, sono anzi tossiche addirittura se vengono assunte in grandi quantità. Queste mandorle amare trovano il loro principale impiego in medicina, profumeria e prodotti erboristici, mentre i loro gusci sono degli ottimi combustibili.

Per quanto riguarda le care mandorle commestibili sono purtroppo una nota dolente dal punto di vista calorico. Hanno un altissimo contenuto di grassi, glucidi e protidi, e questo fa sì che 100gr. di mandorle forniscano ben 540kcal! Dobbiamo però dire, noi che amiamo preparare i dolci, che le mandorle si sposano praticamente con tutte le preparazioni e sono davvero quel tocco croccante in più che sta sempre bene con tutto!

Gli agnolotti al prezzemolo e menta: un mix di gusto e leggerezza

Agnolotti

 

TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Hanno un gusto delicato e un ripieno morbido morbido questi agnolotti al prezzemolo e menta. Originari della cucina piemontese, gli agnolotti ne costituiscono uno dei piatti tipici. Probabilmente possiamo etichettarli come provenienti dalla cucina povera dato che si era soliti prepararne il ripieno con gli avanzi. A proposito di ripieno: ogni zona ne ha uno proprio; ma la carne è sempre presente, o quasi.

Nel nostro caso infatti questi agnolotti sono ripieni di un composto a base di patate e ricotta, niente di più delicato. Ma per non rischiare di cadere nell’insipido ecco che la menta ed il prezzemolo scongiurano questo pericolo. Come avrete capito cerco sempre di unire gusto e leggerezza, per potermi sedere a tavola senza pensieri e non dovermi rialzare piena di sensi di colpa, o peggio, troppo appesantita. Ecco che gli agnolotti al prezzemolo e menta, fanno al caso di chi, come me, sceglie questo tipo di alimentazione.

Maionese Mayò

maioneseMaionese. Io sono un fanatico della maionese. Non tanto perchè la metto dappertutto o perchè utilizzo particolari virtuosismi per combinarla in salse, alimenti e ricettine varie, come si vede spesso nelle pubblicità che vanno in tv. Io sono un fan della maionese come compagna di vita, come riempitivo delle giornate uggiose, come sostitutivo di…quel qualcosa che si cerca ma non si trova mai quando si esplora il frigo.

Il rito è sempre lo stesso: si prende il barattoletto, sia esso un tubo, un flacone di plastica o uno di quegli improbabili formati nuovi (tipo quelli “a testa in giù”, insomma…). Si cerca un cracker, un grissino, del pane in cassetta, un panino avanzato (e pure duro), e giù con cucchiaiate abbondanti.

Ciambella di riso alla frutta

ciambella di riso

TEMPO: 40 minuti + 30 minuti di cottura| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Preparare un dolce la domenica mattina nasconde quel sapore un po’ in bianco e nero delle cose, quello che piace a me per intenderci! Penso a quello che a volte succede anche a casa mia. Il silenzio della strada, che mano a mano che si va avanti nella mattinata diventa leggero rumore, di macchine e di voci. La casa ancora tra luci e ombre, c’è chi dorme ancora e le serrande sono alzate solo nelle stanze in cui è necessario. L’odore del caffè, il rumore delle teglie, delle ciotole e degli ingredienti che vengono tirati fuori dalla dispensa o dal frigo. Non è il mio caso, ma se ci fossero dei bambini una volta alzati resterebbero un po’ assonnati e un po’ eccitati, con il mento appoggiato al tavolo, ad osservare la preparazione. Quando ero bambina lo facevo.

La ciambella di riso è un dolce simpatico, ottimo e anche nuovo in fondo, non si prepara molto spesso, quindi può essere tranquillamente un esperimento domenicale, che la famiglia troverà in tavola a fine pranzo e a fine cena. Non è troppo pesante quindi va benissimo dopo i pasti e volendo può anche sostituire la frutta.