Un secondo per capodanno, il clafoutis di verdure e brie


Il clafoutis, un piatto di origine francese che nasce come dolce ed in questa veste siamo abituati a conoscerlo. Ma forse non tutti sanno che può costituire un gustoso ed originale secondo a base di verdure e formaggi. Il clafoutis alle verdure e brie infatti, che ho conosciuto in occasione di una cena a casa di amici giusto nel periodo natalizio, è stato servito come secondo insieme ad un piatto di carne ed è stato talmente apprezzato da me, e dagli altri commensali, che ho deciso di proporlo durante il cenone di capodanno.

Le verdure previste per la preparazione del clafoutis di verdure e brie sono le zucchine, gli asparagi e le fave, sicuramente non proprio di stagione, io ho utilizzato delle verdure surgelate, ma se non vi piacesse l’idea potete sostituirle con altri ortaggi. La ricetta del clafoutis alle verdure e brie è una ricetta che proviene dalla prova del cuoco. Si prepara facendo appassire in una padella lo scalogno tritato con un filo d’olio ed aggiungendo a questo soffritto le zucchine, gli asparagi e le fave per qualche istante.

Ricette primaverli: le farfalle con il pesto di fave

Se penso che una volta le fave non mi piacessero, ad oggi, a conti fatti, penso a quante bontà devo essermi persa durante tutti questi anni. Per fortuna che crescendo si imparano ad apprezzare diverse cose, in generale nella vita ed anche in tavola. Al pesto di fave comunque non avrei mai pensato, a quello tradizionale al basilico, si, a quallo alla siciliana, alle noci o ancora alle mandorle, ma la mia visione si fermava quì. Fortunatamente un giorno ne sentii parlare da una mia amica la quale cortesemente, dietro mia velatissima insistenza, mi fornì la sua ricetta. Il pesto di fave? Una bontà unica, se poi si vuole esagerare, sempre lei, la mia amica, mi ha suggerito di aggiungere del pesce al condimento della pasta, come ad esempio i gamberetti.

Piatti di primavera: l’Insalata di fave e calamaretti

Tempo di primavera, tempo di fave fresche! Un rito molto comune, almeno un tempo, nelle prime giornate soleggiate di primavera era quello di andare nelle case di campagna, o comunque all’aria aperta, e per colazione, o meglio come antipasto, prendere un baccello di fave, aprirlo con calma, estrarne una fava e gustarla accompagnandola ad un pezzetto di pecorino ed ammorbidire il tutto con un generoso bicchiere di vino. Oggi, tempi e ritmi di vita sono cambiati, e non si ha più la possibilità di dedicarsi, con la dovuta tranquillità, a questo tipo di rituali stagionali.

Ma, per non venir meno alla tradizione, possiamo gustare comodamente nelle tavole di casa nostra l’insalata di fave e piselli o un bel piatto di pasta fave e cozze, o più semplicemente delle fave in umido. Se volete provare qualcosa di nuovo, vi suggerisco l’Insalata di fave e calamaretti. Freschissimo piatto primaverile, profumato e colorato, rallegra l’animo solo a vederlo, questo è lo spirito dell’ l’Insalata di fave e calamaretti. Buona preparazione!

Pranzo domenicale alternativo: pollo in umido con cous cous e fave

Diciamo che c’è chi non può proprio pensare di rinunciare a un bel pasto domenicale completo, primo piatto, bello condito magari, secondo con contorno, e di solito ci sta bene anche un dolce, fatto in casa, i pasticcini acquistati la mattina, il gelato quando inizia la bella stagione! C’è anche chi non può mai fare a meno del piatto di pasta nemmeno in settimana, a pranzo, io lo trovo incomprensibile, diciamo che la scusa di essere italiani non basta, bisogna essere un po’ flessibili, nella vita e in cucina!

A questo proposito vi propongo un ricchissimo pasto, che per me è molto adatto alla domenica, semplicemente perchè ci vuole un po’ a prepararlo e perchè dopo non voglio dire che ci sta bene il riposino ma un po’ di relax sì, visto che tra cous cous, fave e verdure vi sentirete belli sazi! Amo molto le preparazioni con il cous cous, calde e fredde, e chiaramente per questa ricetta potete utilizzare quello che va solo scaldato, a cui va aggiunta acqua calda o brodo, senza preparlo da sole, cosa che di solito risulta sempre molto complicata se non si ha una couscoussiera.

Provate questo piatto unico e proponetelo ad amici e parenti, piacerà e sbloccherà anche chi non sa vivere (e mangiare) senza un piatto di pasta!

Antipasti estivi a base di formaggio, parte III: le cipolle ripiene di feta e fave

Cipolle

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Terzo ed ultimo appuntamento con gli antipasti estivi a base di formaggio: le cipolle ripiene di fave e feta. Premessa numero 1: non fatevi frenare dal fatto che la ricetta in questione preveda l’utilizzo di cipolle, anzi, che costituiscano proprio l’ingrediente principale. Vi assicuro che una volta cotte il sapore risulterà molto dolce e, per una volta tanto, sorvoliamo sul problema alitosi. Premessa numero 2: non scoraggiatevi leggendo il procedimento abbastanza lungo della preparazione: è un po’ laborioso, è vero, ma non è poi così difficile, vale la pena provare.

Premessa numero 3: è vero che più che un antipasto estivo sembri primaverile, ma le fave (come la maggior parte degli ingredienti del resto) si trovano ormai tutto l’anno, sia surgelate che secche, le prime vi agevoleranno il lavoro, nel senso che basterà solo tuffarle in acqua per averle pronte. Le seconde richiederanno l’ammollo, ma si tratta di un’operazione che può tranquillamente essere fatta la sera precedente. Se proprio preferiste utilizzare dei prodotti freschi avete due alternative: annotare la ricetta per la prossima primavera, oppure cambiare ripieno, a voi la scelta.

Una ricetta di stagione: le Trofie con fave e pancetta

trofie-con-fave-e-pancetta

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’argomento di oggi mi mette un po’ in confusione! Non che tratti di un argomento scabroso, ma per il semplice fatto che vale la pena soffermarsi a palare di entrambi i due ingredienti principali della ricetta che descriverò. Procediamo con ordine ed iniziamo dal nome: Trofie con fave e pancetta. Spero che adesso capiate da dove scaturiva la mia confusione. Come non soffermarsi sulle trofie, e come non parlare delle fave!

In primis parliamo della pasta. Le trofie, questo particolarissimo formato di pasta tipico della Cucina Ligure, dal nome ambiguo. La traduzione dal nome dialettale trofie vuol dire, infatti, gnocchi! Ma questa pasta con gli gnocchi ha ben poco da spartire, sia per la forma, stretta e allungata in contrapposizione a quella piena e tondeggiante degli gnocchi, sia per gli ingredienti, le trofie si fanno solo con la farina.

La tradizione ligure vorrebbe che le trofie si mangiassero condite con il pesto, ma a noi piace andare fuori dagli schemi e provare nuove combinazioni di sapori. Così arriviamo alle fave ortaggio tipico di questo periodo. In questi giorni, infatti, come vuole la tradizione della Capitale e di alcune località del Sud si iniziano a sgranocchiare le prime fave crude accompagnate al pecorino. Ma adesso basta parlare, e via in cucina a preparare le Trofie con fave e pancetta.

La Cucina Rapida: muffin al Parmigiano e Minestra di primavera

muffin parmigiano

Anche se é pasquetta é pur sempre lunedì per cui siamo tornati con due nuove proposte per questa settimana di primavera: i muffin al parmigiano ed una minestra con le verdure di stagione. I primi potete servirli come antipasto ed anche come accompagno ad un buon prosciutto di parma, mentre la minestra é un ottimo primo piatto leggero e gustoso allo stesso tempo.

Allora per preparare i vostri muffin, circa 20, vi occorrono i seguenti ingredienti

270 gr di farina autolievitante | una punta di cucchiaino di bicarbonato di soda | 2 cucchiaini di zucchero | 100 gr di basilico tritato | 100 gr di parmigiano grattuggiato | 40 gr di pecorino dolce tritato | 185 ml di latte intero | 125 ml di olio di semi di soia | 2 uova | foglie di basilico per guarnire.

Prepariamoci alle feste: Insalata pasqualina

Per trascorrere una “Pasqua con chi vuoi” possiamo proporre un goloso carrello di ghiottonerie interpretando la tradizione in una chiave meno convenzionale, proponendo così allo stesso tempo sia un pranzo speciale sia una festa spensierata per i nostri ospiti. Per rendere il tutto meno formale possiamo far cominciare il pasto con una sorta di pic-nic da tavola, ovvero metteremo insieme un bel tagliere di salumi e formaggi ed una stuzzicante Insalata pasqualina condita con l’olio aromatico. I nostri invitati provvederanno a servirsi da soli e si godranno un antipasto informale colorato e divertente.

Per preparare la vostra Insalata pasqualina per 6 persone vi serviranno i seguenti ingredienti:

200 gr di formaggio di capra fresco | 150 gr di fave sbollentate e pelate | 150 gr di insalatina valeriana | 16 asparagi appena sbollentati | 4 cuori di carciofi lessi | pepe rosa in grani | timo | bacche di ginepro | sale grosso | olio extravergine di oliva

Cucina Rapida:Polpette di ceci e fave, Muffin al cioccolato e nocciole

Di nuovo lunedì per cui eccoci ancora qui con qualche idea e suggerimento su come utilizzare alcuni alimenti pronti per preparare una cena rapida e stuzzicante. In questo caso si tratta di cose tranquillamente proponibili anche ai nostri bambini, quindi eccovi le indicazioni: Polpette di ceci e fave, Muffin al cioccolato e nocciole.

Gli ingredienti per preparare le Polpette per 4 persone sono i seguenti:

150 gr di sedano rapa | una confezione di preparato per felafel |un cespo di insalata riccia | mezzo avocado | mezza carota | olio extravergine di oliva | sale q.b.

Preparazione: mettete in una ciotola il preparato per felafel con mezzo bicchiere di acqua tiepida ben salata e suddividete l’impasto in 10 polpettine circa. Scaldate abbondante olio nella padella e cuocete fino a quando saranno dorate e croccanti. Poi raccogliete nel frullatore il mezzo avocado sbucciato, la mezza carota ed il sedano rapa mondato e tagliato a tocchetti. Unite un pizzico di sale e un pochino di olio e frullate il tutto fino ad ottenere una crema. Servite le polpettine su di un letto di insalata accompagnandole con la salsa così ottenuta. Se non trovate il sedano rapa potete sostituirlo con del sedano classico d aggiunta di limone.

Un contorno per tutti i mesi: le Fave in umido

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Ispirato dalla ricetta che ha descritto qualche giorno fa Liulai delle fave cotte in bianco, mi sono ricordato di un piatto che non cucinavo da un po’ di tempo. Dal punto di vista cromatico è tutto l’opposto di quello di Liulai, nella ricetta di cui ho intenzione di parlarvi, il rosso colora tutto il piatto, che, per questo motivo, non si potrà di certo dire “in bianco”. Il suo nome? Le Fave in umido.

Le Fave in umido sono un buon contorno per tutte le stagioni, basta saperle servire alla giusta temperature: fresche nei mesi più caldi e calde e fumanti quando fuori il clima è più rigido. Non stupitevi se classifico questo piatto come un piatto per tutte le stagioni, lo so, le fave fresche sono tipicamente primaverili, ma esistono anche le fave secche, che si possono usare tutto l’anno!

Fave cotte in bianco

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Le fave sono delle leguminose papiglionacee. Hanno origini molto antiche, ne sono stati infatti trovati i semi presso villaggi risalenti all’età del bronzo e alcune testimonianze confermano che gli Egiziani le coltivavano già tremila anni or sono. Apprezzato anche da Greci e Romani, questo legume conobbe la sua massima diffusione nel Medioevo, mentre oggi la sua coltivazione è limitata all’area mediterranea.

 Leguminosa annuale, è caratterizzata dai voluminosi baccelli, verdi e carnosi, che contengono grossi semi piatti, dall’unghia pronunciata. Per quanto riguarda l’utilizzo in cucina, i semi si consumano freschi e crudi, raccolti prima della loro maturazione, spesso assieme al pecorino, o lessati e conditi con olio e sale. Con i semi secchi, raccolti a maturazione avvenuta, si preparano varie minestre. La fava è un legume dall’elevato valore calorico, secondo solo a quello dei ceci, tuttavia contiene anche numerosi sali minerali ed è ricca di grassi insaturi.

 Le fave cotte appartengono ad una tradizione contadina oggi non più molto in uso, ma che, a parer mio, andrebbe davvero riscoperta. Anticamente l’uso di cucinare fave cotte prevedeva una cottura molto lenta, in grandi pentole di terracotta, accompagnate solamente da una cipolla sbucciata e al termine un filo di olio extra-vergine. Sapete quanto ginger sia attenta a quelle che sono le tradizioni della nostra cucina e quest’oggi vogliamo invogliarvi a preparare questo piatto caldo ed invitante in giorni in cui le temperature sono scese parecchio.

Pastin in Piazza: a Belluno in degustazione il 22 e il 23 novembre

La Valbelluna resta una delle località italiane maggiormente suggestive, a cavallo tra culture e mondi che intrecciano tradizioni differenti. Belluno, nota per le sue temperature glaciali che ne fanno il capoluogo italiano più freddo nel corso dell’inverno, è la città che meglio ne rappresenta e conserva le differenti influenze: celti, romani, longobardi e lo splendore economico degli anni della Repubblica di Venezia sono i momenti più emblematici della parabola ascendente di Belluno. Da due anni in testa alle classifiche stilate da Legambiente ed altre associazioni affini per sostenibilità dell’ecosistema urbano, la città nasconde importanti tradizioni culinarie che richiamano ogni anno l’attenzione di numerosi turisti.