Non tutte le torte sono buone per essere farcite. Ci sono gli impasti troppo duri, come la mia torta classica, che spesso preparo come ciambellone, che ha un impasto buonissimo ma piuttosto simile a una frolla, e quindi, se provassi a tagliarla a metà sarebbe un disastro! Ci sono poi gli impasti troppo morbidi invece, che finiscono comunque per sfaldarsi se andiamo a tagliarli, e quindi il risultato diventa pessimo lo stesso!
Inutile dire che il Pan di Spagna è ottimo per essere farcito, ma provate anche questo impasto, vi assicuro che non solo è buonissimo, ma una volta tagliato a metà si presterà per essere spalmato con nutella, marmellata e creme, bagnato con liquori e inventate ogni tipo di farcitura che vi piace!
Non so voi ma negli ultimi anni ho iniziato a regalare in occasione del natale ad amici e parenti delle ceste più o meno grandi piene di prodotti fatti in casa. Si passa dalle conserve, alle marmellate, dai cioccolatini ai biscotti, dai liquori aglisfizi salati. In particolare per questi ultimi quest’anno ho optato per i tozzetti salati, quelli alle olive nere. I tozzetti alle olive nere non sono altro che biscotti salatipreparati a partire da una base fatta con uova, farina, lievito, parmigiano e sale.
A questa base si vanno ad aggiungere degli ingredienti a piacere che possono consistere in frutta secca, tipo noci e mandorle, oppure in semi come quelli di sesamo o di papavero. Io ho scelto le olive nere che piacciono un pò a tutti, ma ovviamente vi regolerete in base ai gusti vostri e, nel caso, del destinatario dei tozzetti. Per la preparazione dei tozzetti alle olive nere dovrete mescolare dapprima la farina setacciata con le uova, aggiungere il pizzico di lievito, il formaggio grattuggiato ed il sale.
Avete il bimby in casa e non sapete come preparare il pane? Oggi vi darò una delle tante ricette su come fare il pane con il bimby! Questo robot è in grado di preparare ogni tipo di cibo e quindi perchè non sfruttarlo per la preparazione di un soffice e gustoso pane fatto in casa? La ricetta che vi consiglio è semplice e veloce e vi permetterà di preparare una semplice treccia di pane, anche se con il bimby ne potete preparare diversi tipi, al latte, con le olive, le noci, pane di farina integrale, senza glutine, insomma potrete veramente sbizzarrirvi.
Preparare il pane non è cosa semplice soprattutto per chi è alle prime armi, ma con il bimby sarà facile e divertente perchè alla parte faticosa e noiosa penserà lui impastando e mescolando gli ingredienti e voi dovrete solo controllare la lievitazione.
Quando per la prima volta mi trovai a leggere questa ricetta, qualche anno fa oramai, ammetto di averci pensato su: il vino nell’impasto delle ciambelline? Sono stata qualche giorno indecisa sul provarle o meno, ma poi, complici i pareri assolutamente positivi su queste deliziose ciambelline, mi sono lasciata tentare. E, ad onor del vero, ho fatto più che bene. Non solo, da quel momento in poi, utilizzo molto spesso il vino aggiungendolo alla frolla quando preparo ad esempio una crostata. Il vino aggiunto alla frolla regala una fragranza deliziosa ed un aroma molto particolare che si sposa bene con qulsiasi tipo di ripieno, sia a base di frutta che a base di cioccolata, di crema o di ricotta. A vostro piacimento potete passare le ciambelline nella granella di zucchero o ricoprirle di glasse di zucchero o di cioccolato fondente. Ammetto di preferirle di gran lunga al naturale, così come da ricetta originale, si conservano fragranti conservate in scatole di latta.
Avete mai sentito parlare dicomfort food? Un piatto, un alimento legato a ricordi particolarmente cari che solo a sentirlo nonimare o ad annusarne il profumo vi catapulta in un mondo di sensazioni familiari, di coccole, di tenerezza, oltre che, ovviamente, di gusto? Credo che ognuno di noi abbia il suo comfort food, magari la torta che ci preparava la nonna ogni volta che andavamo a trovarla, i biscotti della zia che non perdeva occasione per farceli trovare appena tirati fuori dal forno, o ancora uno di quei piatti che si cucinano a 4 mani, con la mamma? Il piatto del cuore è costituito senza dubbio dalle zuppe. Hanno un aspetto rassicurante che mi rimetterebbe al mondo qualsiasi cosa mi sia accaduta ed in qualsiasi stato d’animo mi trovi. In realtà le zuppe non sono legate ad alcun ricordo in particolare se non quello di essere seduta a tavola con la mia famiglia, ma le trovo così avvolgenti che per me costituiscono “il” piatto consolatorio per eccellenza. Vediamo di prepararne una tra le più classiche, quella di cipolle.
Se volete una botta di vita ( facciamo di calorie ) questi biscotti fanno per voi. Gli ingredienti si contano sulle dita di una mano: farina, zucchero, 1 pizzico di sale (che non guasta mai perchè esalta il sapore dei dolci) e tanto, ma proprio tanto burro. Questa è la caratteristica fondamentale degli shortbread, i biscotti di frolla molto burrosa originari della Scozia. Hanno un sapore delicatissimo e si sciolgono letteralmente in bocca, non a caso il loro nome letteralmente significa pane friabile. Unica pecca, le calorie, ma come dico sempre per una volta mettiamo da parte la bilancia e di sicuro non sarà uno shortbread a farci ingrassare. essendo molto dolci già di loro vi consiglio di accompagnarli ad una tazza di buon the nero, vi sconsiglio invece di servirli con la cioccolata calda.
Sfido chiunque a trovarmi una ricetta che sia contraddistinta da una preparazione più facile di questa. Si tratta della quattro quarti al cioccolato, una torta con il cacao con la quale farete felici i vostri bambini ed anche voi stessi. I vostri bambini perchè la torta in questione è un dolce al cioccolato (sempre ben accetto), e voi perchè la ricetta è così semplice che per prepararla ci metterete non più di 20 minuti con un notevole risparmio di tempo da decicare ai vostri impegni. Si perchè la quattro quarti, è un dolce di origine bretone che deve il nome al fatto che le dosi degli ingredienti principali sono tutte uguali: si parte pesando le uova (con tanto di guscio) e si procede utilizzando lo stesso peso di farina, burro e zucchero. Più semplice e veloce di così? Il risultato sarà una torta morbida, profumata e burrosa, ricca per la colazione e soprattutto versatile, infatti potrete aromatizzarla con ciò che più vi piace e fare le aggiunte del caso in base ai vostri gusti.
Credetemi se vi dico che erano anni, ma davvero anni, che volevo provare la torta amor polenta. La corteggiavo da tanto, e pur non avendo il classico stampo scanalato, avevo deciso che l’avrei provata comunque, se non fosse stato per un piccolo particolare: la farina di mais. Embè? Direte voi? Non l’hai trovata? Si, in giro la vedevo eccome, è solo che di quella finissima prevista per questa ricetta nemmeno l’ombra. Sorvoliamo sul fatto che una volta dopo averla cercata per mari e monti e averla trovata, ne avrei sicuramente consumato giusto la quantità prevista per la torta, e avrei dimenticato la confezione mezza aperta in dispensa salvo poi ricordarmi della sua presenza in casa, in occasione del periodico inventario del contenuto della dispensa (chi di voi non lo fa?). Si perchè a me succede spesso, ho un’attrazione incontrollata per gli ingredienti impossibili: mi fisso su questo o quell’ingrediente, introvabile nella maggior parte delle occasioni, che io ritengo essere indispensabile alla mia esistenza in quel preciso istante. Cercarlo disperatamente, trovarlo, utilizzarlo una sola volta e ignorarlo per mesi e mesi: questo il quadro della situazione.
Sono sempre alla ricerca di abbinamenti nuovi, soprattutto per quanto riguarda i dolci. Non che le classiche torte di mele o crostate di marmellata mi abbiano stancata, anzi. Ma credo che ogni tanto si debba sperimentare per tornare poi ad apprezzare le classiche preparazioni. In una delle mie ultime incursioni in cucina ho accoppiato il vino rosso e il cioccolato fondente in un dolce, dando vita alla torta ubriaca utilizzando una ricetta di Anna Moroni preparata alla Prova del Cuoco durante quest’anno.
Nella torta ubriaca l’incontro di vino rosso e cioccolato fondente dona al dolce un gusto forte e deciso. A prima vista potrebbe sembrare un abbinamento azzardato, ma provare per credere. Si tratta a mio avviso di due ingredienti che si esaltano a vicenda. La torta ubriaca la trovo un’ottima variante autunnale della classica torta di cioccolato. Provatela e vedrete che la aggiungerete immediatamente al vostro ricettario di casa. Dimenticavo, se volete, potete sostituire il cioccolato fondente con la stessa quantità di cacao amaro in polvere.
Questa estate mentre ero in vacanza in Spagna per caso le ho scoperte. Cosa? Le rosquillas. Delle ciambelline fritte dall’aroma molto particolare dato dalla scorza di due agrumi quali limone e arancia e dell’aroma dato dal liquore all‘anice, che mi hanno colpita subito per il loro gusto. Di solito non apprezzo i dolci fritti, a meno che non siamo nel periodo di carnevale, periodo in cui mi sbizzarrisco tra frappe, ciambelle e compagnia bella. Ma devo dire che le rosquillas mi hanno conquistata già al primo assaggio.
Una volta tornata in Italia ho cercato a lungo la ricetta, ma non ricordavo precisamente il nome di queste deliziose ciambelline fritte. Dopo vari tentativi sul web, tramite una ricerca fatta per immagini, le ho finalmente trovate e, neanche a dirlo, mi sono subito cimentata. Eccole qua, vorrei condividerne la ricetta delle rosquillas con voi.
Direttamente dal libro “ I dolci, il gusto di una tradizione nelle dolomiti” di Annelise Kompatscher vorrei condividere con voi questo mio ultimo successo in cucina, la crostata di prugne. Permettetemi di definirlo successo perché si tratta di una crostata buonissima ma soprattutto molto profumata. Già le prugne hanno un sapore dolcissimo, l’incontro con la cannella le rende ancora più appetitose. La pasta frolla infine le accoglie dando vita ad una crostata indimenticabile.
La crostata di prugne può essere consumata a colazione, come ho fatto io, oppure essere servita a fine pasto come dessert magari accompagnata da un cucchiaio di crema alla vaniglia. Un solo morso manda in estasi. Io vi consiglio di affrettarvi prima che le prugne scompaiano dalla crircolazione. Non vorrete mica perdervi la possibilità di gustare questa crostata, vero?
Il plumcake al cioccolato e nocciole è una bomba di gusto. Anche di calorie per la verità, non è certo una ricetta light questa, ma perché dobbiamo sempre star li a pensare a quanto una cosa ci farà ingrassare? Se dobbiamo proprio farci del male (anche se non credo che questo cake possa mai farlo) mangiamo una fetta di plumcake ed abbandoniamoci in un vortice cioccolattoso. Questo è un dolce che non può mancare nel ricettario di torte di ogni amante del cioccolato che si rispetti.
Il plumcake al cioccolato e nocciole ha un gusto deciso ed inimitabile. Le nocciole si sposano benissimo con la cioccolata fondente, l’incontro tra questi due ingredienti regala sempre grandi soddisfazioni. Se utilizzate un tipo di cioccolato che contenga almeno il 75% di cacao otterrete un risultato decisamente migliore. Se proprio volete esagerare, una volta freddo cospargete il plumcake con una glassa di cioccolato e granella di nocciole, la fine del mondo.
Prima di iniziare con la ricetta vorrei solo darvi questo avvertimento: attenzione, creano dipendenza. Una dolce dipendenza dato che, forse anche per le loro dimensioni (sono poco più grandi di una noce), una tira l’altra, potreste rischiare di ingurgitarne decine senza accorgervene. Già, le pesche dolci sono come le ciliegie, tanto per rimanere in ambito frutticolo. E sono molto carine anche a guardarle con i loro colori accesi.
Le pesche dolci sono una preparazione che rientra nell’ambito della piccola pasticceria. Sono composte da due palline di pasta tenute insieme da un filo di crema pasticcera o di nutella(a voi la scelta), colorate di un rosso tenue grazie al liquore alchermes ed infine tuffate nello zucchero semolato. Io le preferisco con la nutella, ma potete usare anche la crema pasticcera preparata secondo la ricetta di casa. In effetti c’è anche chi le mette tutte e due. Dopo questa descrizione io correrei a preparare un quintale di pesche dolci. E voi?
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