Prepariamo una torta di compleanno: la torta maggiolina

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TEMPO: 1 ora circa| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Torte di compleanno.

Ho trovato la ricetta di questa torta maggiolina in un mio ricettario, e l’ho voluta subito sperimentare in occasione del compleanno di una mia nipotina. Ero alla ricerca di un dolce che potesse essere gradito sia dai bambini che dai grandi, ma che non contenesse panna o cioccolato. Guardando allora nei miei tanti ricettari dove molto spesso sono conservate le ricette della mitica Anna Moroni, ho trovato “torta maggiolina”, ho letto gli ingredienti e mi sono detta “caspita sembra proprio buona” e così mi sono messa all’opera! Una torta di compleanno realizzata da me: l’idea mi solleticava proprio…

Prepariamoci all’estate con l’Insalata di pasta alla greca

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TEMPO: 35 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La stagione estiva arriva galoppando! Non lasciamoci cogliere impreparati, ed iniziamo a sperimentare e poi a mettere da parte nuovi piatti e nuove ricette da poter preparare quando il sole ci riscalderà sulle spiagge. E allora via, iniziamo con una ricetta tutta estiva, un’insalata di pasta: l’ Insalata di pasta alla greca.

L’Insalata di pasta alla greca è un vero e proprio toccasana! Questo piatto che, prende ispirazione dalla cucina greca, infatti, è una panacea, sia per chi ha conservato splendidi ricordi delle cristalline acque greche e con questo piatto riassaporerà la gioia di quei momenti. Sia per chi non è mai andato in Grecia, ma che con questa ricetta potrà sentire profumi e gusti che lo trasporteranno in un’atmosfera vacanziera. Bando ai convenevoli e diamo il via alla ricetta dell’ Insalata di pasta alla greca.

Domino di cioccolato

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Le gioie di internet. Questa la possiamo gustare solo attraverso web, perchè sfido chiunque a trovare in un negozio fisico questo dolce giochino. Avete presente il Domino?

In questo caso la domanda nasce spontanea: quale brutale fine faranno tutte le tessere vinte? Vince davvero chi le finisce per primo? Non vi sentite ancor più motivati a vincere?

Perchè se non avete ancora colto la sottile peculiarità di questa versione del Domino, si tratta di giocare con tessere di pura e dolce letizia di barrette di puro cioccolato. La deliziosa bontà del cioccolato fondente unita a setoso caramello arricchito di piccola decorazioni glassose. Croccanti stratificazioni di cioccolata confezionate in stile domino, somma i desideri più golosi.

Questo giocoso candy di deliziosa bontà del cioccolato fondente è stato realizzato da Christopher Norman e disegnato da John Down, che probabilmente ha ritrovato nel gioco dell’infanzia del Domino la sua proiezione massima verso il food design.

Amabile progetto.

Conforto e delizia di una partita Domino.

Questi cioccolatini sono un inatteso tripudio per i giocatori, delizia per gli amanti del cioccolato e simili. Stampa nettamente definita, il cioccolato fondente-domino setoso, morbido, caramellelloso . Splendido contrasto tra avidità del giocatore d’azzardo e candevole agonia del cioccolato addicted.

Gli schemi da accanito giocatore perdono ogni valore davanti agli effluvi glicemici.

Come accennavamo, introvabile in commercio fisico, dove possiamo soddisfare il nostro impellente bisogno?

Cheesecake alle fragole: la mia versione di un classico americano

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TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Vi abbiamo già proposto alcune ricette sulla preparazione del cheesecake. Consultando il nostro blog potrete trovare informazioni sulla storia di questo fantastico dolce statunitense, le sue origini, il modo corretto per preparlo nella versione americana originale, in più abbiamo notato come tutti utilizziamo il formaggio Philadelphia per prepararlo e infine abbiamo anche una versione simile a questa ricetta che vi propongo oggi, il cheesecake ai mirtilli.

Ho deciso di inserire questa mia ricetta semplicemente perchè dopo un po’ di prove ho trovato la mia ricetta base, da arricchire con decorazioni, creme e salse di frutta, quindi, visto che a mio avviso il risultato è ottimo ho deciso di consigliarvela, così con tutte queste ricette potrete provare tante versioni diverse! Allontanandomi un po’ dalla tradizione e dalle ricette che mi sono state consigliate io non uso i biscotti Digestive, li ho utilizzati un paio di volte, ma preferisco i frollini classici, o le Marie,  per la base, comunque questa è una questione di gusto. Mi piace di più quando la base risulta solida e pastosa, con i Digestive io la trovo eccessivamente friabile e mi sembra anche di sentire troppo il burro, nonostante la cottura. Un’altro aspetto diverso della mia ricetta è che  non uso la panna nell’impasto, nè quella classica nè quella acida, questo perchè mi piacciono moltissimo i dolci al formaggio, e senza aggiunta di panna mi sembra che il sapore del formaggio, per l’appunto, si senta in modo più forte. Ultima nota: questa versione con la purea di fragole proprio ieri ha avuto un successo grandioso!

La Cucina Rapida: i muffin alle fragole e mandorle

muffin fragole

TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Continuiamo sulla scia delle fragole, il frutto per eccellenza di maggio e proponiamo per la nostra rubrica La Cucina Rapida i muffin con le fragole e mandorle. D’altra parte cosa c’è di più rapido di un muffin da preparare? praticamente niente. Queste tortine sono effettivamente i dolci più veloci e semplici che esistano, non necessitano neanche di un mixer, é sufficiente avere una forchetta. Il matrimonio tra fragole e mandorle é veramente fantastico, ed il profumo che avrà la vostra casa mentre i muffin si cuoceranno ricorderà gli odori delle torte antiche, quando le donne stavano in casa e esprimevano il loro amore per la famiglia attraverso la creazione di stupendi momenti di dolcezza!

Muffin alle fragole e mandorle

Ingredienti per 12 muffin

200 gr di farina 00 | 130 gr di zucchero semolato | 1 cucchiaio di lievito | 1 pizzico di sale | 2 uova sbattute | 125 ml di latte | 60 gr di burro fuso | 250 gr di fragole lavate e tagliate a pezzi | 4 cucchiai di confettura di fragole | 1 fialetta di essenza di mandorla | 12 mandorle intere pulite e private della pellicina.

Le sorelle Simili ed i loro grissini, dal libro “Pane e roba dolce”

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Chi è appassionato di cucina le conoscerà di sicuro, ma anche chi non lo è magari le ha sentite nominare. Sono le sorelle (gemelle) più famose d’Italia, dopo le Kessler ovviamente. Conosciute in tutto il mondo per la loro scuola di cucina, si tratta di Margherita e Valeria Simili meglio note come le sorelle Simili.

Di origine bolognese sono da sempre appassionate di panificazione. Dapprima hanno dato sfogo a questo loro amore in un panificio, dopo nella loro scuola di cucina  aperta su consiglio della famosa studiosa di cucina italiana  a New York Marcella Hazan, ed infine nelle loro trasferte. Difatti organizzano corsi molto seguiti in giro per l’Italia ma non solo.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerle partecipando ai loro corsi le ha definite simpatiche e disponibili, nonostante l’impronta molto professionale del corso.

Polpette al prosciutto e marsala

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ricordiamoci sempre di preparare le polpette quando ci avanza il pane! Io utilizzo anche la crosta a volte, lasciandola a bagno nel latte, o nell’acqua, per rendere il tutto più leggero, per un po’ di tempo in più rispetto alla mollica. E’ un ottimo modo di non far seccare eccessivamente il pane, fino a non poterlo più utilizzare, visto che è il principale alimento che non andrebbe mai buttato via. Inoltre io ho quasi sempre la carne macinata nel congelatore, visto che credo sia estremamente versatile e  che possa servire per moltissime preparazioni.

Avere sempre una certa quantità di carne macinata può essere una mossa astuta, infatti credo proprio di non essere l’unica a fare questa cosa! Si può preparare un ragù, anche all’ultimo momento, magari se si ha anche qualche carota, un soffritto con la cipolla veloce e si può improvvisare un pranzo buonissimo.  Poi si può fare una pasta, bianca o al pomodoro, con la carne macinata e la mozzarella, oltretutto io congelo anche la mozzarella, da buona napoletana mangio solo quella di bufala e quelle che compro al supermercato le uso solo per cucinare! Si possono poi preparare degli hamburger fatti in casa, semplicemente battendo la carne e dandole la forma rotonda, e in più la si può cucinare al piatto o in padella, strapazzandola con le uova.  Infine non dimentichiamoci  che con gli stessi ingredienti base delle polpette, carne macinata e pane, si possono preparare anche delle buonissime verdure ripiene, aggiungendo un po’ di formaggio o semplicemente spolverandole con il parmigiano grattuggiato.

Fragole a colazione? una ricetta antica: Pain perdu alla frutta

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TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Se siete alla ricerca di una colazione romantica da gustare insieme alla vostra famiglia nel fine settimana allora il Pain Perdu é quello che fa per voi. Del semplice pane tostato servito con della crema fresca e delle profumatissime fragole di stagione rendono questo piatto insolito ed adorabile allo stesso tempo. Il Pain Perdu, come ci ha ricordato Saveurs di questo bimestre é un piatto davvero gourmande: é un piatto infatti goloso, ma anche semplice e veloce da preparare. Tra l’altro questa stagione é perfetta perché si trovano delle fragole straordinarie sia per colore che per gusto. Potete proporlo a colazione, ma sarà perfetto anche per una merenda in giardino o per un’informale brunch primaverile, andrà bene sia per i grandi che per i bambini!

Pain Perdu alle Fragole

Ingredienti per 4 persone

8 fette di Pain Brioche | 2 uova | 4 cucchiai di zucchero fine | 12 cl di latte intero | 40 gr di burro | 300 gr di fragole pulite | 100 gr di mascarpone | 15 cl di panna fresca liquida | 1 stecca di vaniglia.

Datemi un cucchiaio e solleverò il mondo

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Sempre per la serie benedetto sia il food design e tutti i suoi seguaci, ecco un’altra interessante proposta per sostenere la generazione del pratico e multiuso. Grazie a yanko design, avevamo già scoperto il cake-sharer ( contenitore che si trasforma in piattino coltello e forchetta). Adesso vi segnalo una variante sullo stesso tema, il cucchiaio sempre a portata di mano.

Curiosa questa scatola di cartone che contiene prelibatezze e custodisce un cucchiaio pronto all’uso. Proprio un asso nella manica, oserei dire. Come del maiale non si butta via nulla, anche questo packagin è stato progettato per avere più funzioni. L’idea viene dalla Cina e dai suoi designer: Won-Jae Lee, Jun-Yong Lee, Sang-Jun Hahn, Sun-Kyu Kim e Yeo-Wool Kang.

Un po’ insostenibile leggerezza del niente che è stata prontamente adattata alla necessità principale, alla conseguenza primaria dello shopping gastronomico compulsivo: vedo, compro, vorrei mangiare ma devo aspettare di arrivare a casa per avere gli strumenti per consumare. Adesso, gioia e dolore di potersi abbandonare al raptus alimentare e degustare sul posto il lauto pasto tanto desiderato.

In pratica il cucchiaio è stato estrapolato dallo spazio vuoto che si crea dal manico della scatola, il ben evidenziato da fotografia come  dead space. Basta staccare la linguetta seguendo le linee tratteggiate e piegare. Ecco pronto il cucchiaio.

Di seguito tutte le varie fasi illustrate sul come estrapolare lo strumento dalla scatola:

I sofficini cambiano forma, scegli quella che fa per te

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I sofficini, chi non ricorda la famosa pubblicità nella quale, dopo aver praticato un’incisione sul dorso di queste simpatiche crepes ripiene, fuoriusciva un sorriso smagliante? Credo che quell’immagine ormai faccia parte dell’immaginario collettivo.

Da qualche tempo non li compro più, in generale tendo a riprodurre in casa i cibi confezionati e surgelati che si trovano in commercio. Vi assicuro che la soddisfazione di portare in tavola una riproduzione così perfetta dell’originale è immensa, così come grande è la tranquillità di mangiare un prodotto genuino che non contiene altro che ingredienti sani.

E allora vi lascio questa ricetta con la quale potrete sbizzarrirvi sia per quanto riguarda la forma che il ripieno, abbondando con ciò che più vi piace. Questa volta ho scelto di ottenere dei cuori ripieni, ma oltre alla classica mezzaluna, potrete optare per dei quadrati, o dei rombi, o ancora dei fiori, tutto sta alla vostra fantasia.

Qualche suggerimento per il ripieno? Il classico con mozzarella e pomodoro, o mozzarella e prosciutto, o verdure (tipo spinaci o zucchine) o funghi, tutti mescolati a della besciamella, oppure caprino ed erba cipollina, salsiccia e ricotta, melanzane fritte a tocchetti e ricotta salata. Se decidete di prepararne in grande quantità potrete anche congelarli.

 

Per una cena gustosa e dietetica: fagiolini alla mozzarella

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Elogio del piatto unico. Ma non solo. Elogio del coraggio in cucina. In questo mio costante tentativo di cucinare in modo sano, leggero, a tratti dietetico, concedendomi però anche tutti i dovuti sfizi, la ricerca di piatti nuovi, saporiti, creativi, diversi, è una costante. E devo essere sincera, quando ho trovato questa ricetta in un libro molto interessante di piatti dietetici sono rimasta un tantino perplessa. Latte, cipolla, fagiolini, infine mozzarella. Per non parlare poi del brodo vegetale, da aggiungere durante la preparazione. Non era esattamente un bel vedere la cipolla che bolliva nel latte, poi era strano versare il brodo sui fagiolini che cuocevano lì tra il latte e la cipolla. Ma dopo pochissimo ecco che si sprigiona un profumo invitante, a fine cottura la mozzarella che filava, e il primo boccone è stato delizioso! La cena è risultata leggera e buonissima, sicuramente da ripetere!

Soprattutto quando si cerca di stare attenti alla linea, o anche solo di mangiare in modo sano, limitando le fritture, gli eccessivi condimenti, anche le carni rosse, che sono di certo più buone di quelle bianche, insomma, l’astuzia in cucina è fondamentale, così come l’azzardo.

Food design: Cake Sharer

cake_sharer

Benedetto sia il food design quando si fa geniale e soprattutto ecosostenibile. Ecco l’ingegnosa idea del designer Jung-Suk Choi.

Si chiama cake-sharer ed è un piatto con annessa forchetta-coltello. Pratico, funzionale e molto carino a vedersi. In pratica: il contenitore del dolce si trasforma in poche mosse in un pratico coltello per tranciare delle fette, un pratico piattino e una minuta forchettina per dare il colpo di grazia al suddetto dolce.

Basta contare fino a tre. Tre semplici gesti e un unico foglio di carta per alimenti.

  1. staccare seguendo il tratteggio
  2. piegare il foglio
  3. mangiare la fetta

Multiuso semplice e geniale, leggero comodo ed ecosostenibile. Jung-Suk Choi ha progettato bene il suo prodotto cake-sharer, come solo chi ha sofferto in prima persona il disagio di avere tra le mani una splendida e deliziosa torta, ma non avere sottomano gli strumenti necessari per poterla sbranare.

Avete presente la classica situazione da aperitivo con tutte le mani impegnate e crampi della fame alla bocca dello stomaco?  Quei maledetti buffet in piedi, che sono tanto carini a vedersi ma anche tanto ingestibili e mal conciliabili con il binomio fame-mangiare.

Dagli archivi storici della mia memoria festaiola, riemergono sgradite immagini di persone letteralmente rovesciata su tavoli, con il vano scopo di tagliare fette con esili e morbide posate di palsica (forchettine e cucchiaini) con l’unica mano che non fosse carica e stracrica di bicchieri e piatti. Chi riusciva nell’intento, oltre all’ammirazione ed invidia del pubblico, doveva poi lottare con piatti e tovaglioli per portare a termine la missione cibo.
Ecco, con questa portentosa idea, party e feste non saranno più un problema, non rimarrete mai a mani vuote.

Rimettiamoci in forma, le buone abitudini

Vegetali

Non abbiamo più scuse adesso, sono tutte esaurite. Prima perchè l’estate era ormai finita, “nessuno mi vedrà in costume per almeno altri 10-11 mesi“, poi è arrivato l’inverno “figurati che me ne frega di quei 2 chili in più, tra maglioni e giacconi nessuno se ne accorgerà“, poi in vista della Pasqua, alzi la mano chi non ha pensato “dopo la grigliata del lunedì, ho deciso, questa volta è sicuro, mi metto a dieta”.

Solo che adesso i chili in più potrebbero non essere solo 2, ma inspiegabilmente (o forse no) potrebbero essere saliti di qualche unità. Ed allora ? Meglio correre ai ripari fin da ora che c’è tutto il tempo necessario per smaltirli.

Armiamoci di tanta, ma proprio tanta, forza di volontà e con qualche piccola rinuncia e qualche accorgimento potremmo davvero eliminare i chili in eccesso.

Questa non vuole essere una guida, anche perchè non sono una dietologa e non ho le competenze necessarie, ma una serie di suggerimenti utili, quindi mi sento di condividerli. Ovviamente sono dei consigli per chi è in salute e non ha particolari problemi.