La Malvasia di Castelnuovo Don Bosco é un rosso dolce, frizzante, fresco e beverino, profumato da proporre con il dessert per un piacevole fine pasto. Infatti ancora nella metà del 900 a fine pranzo si sorseggiava un buon calice di bianco o rosso ma rigorosamente dolce, poi con il boom economico degli anni 60 “il fine pasto” divenne esclusivamente bianco e preferibilmente Champagne. Questa costante fu dovuta prevalentemente al fatto che l’uso del vino al termine del pasto era limitato al brindisi per eventi speciali e di conseguenza la bottiglia aperta doveva essere importante. Successivamente, per fortuna, gli spumanti secchi e gli Champagne trovarono una più adeguata collocazione come aperitivi o anche “a tutto pasto” e con i dessert tornarono in voga i vini dolci anche i rossi dolci come il Brachetto e la Malvasia di Castelnuovo.
Aperitivi & Bevande
Cinque Spumanti da acquistare al Supermercato
Spesso siamo invitati a cene e pranzi tra amici e ci chiedono di portare qualcosa da bere, ma su cosa orientarci? io consiglio sempre di presentarsi con delle bollicine, ottime per l’aperitivo ma adatte anche a “tutto pasto“. Inoltre per quanto riguarda gli spumanti devo dire che anche sugli scaffali del supermercato se ne trovano di tutto rispetto, come questi Brut Metodo Classico che vi riporto di seguito. Ho parlato di supermercato perché é il luogo dove tutti noi andiamo almeno una volta alla settimana, per cui volendo potete anche acquistarne diverse bottiglie in modo da farvi trovare sempre preparati.
Ma veniamo ora alle nostre indicazioni, quelli che seguono sono 5 spumanti i cui prezzi oscillano tra i 10 ed i 15 euro:
Carpenè Malvolti Brut prodotto con uve chardonnay, pinot bianco e pinot nero vinificato in bianco. Viene prodotto in Trentino ed ha colore giallo paglierino, bollicine continue e profumo tenue e fruttato.
Il caffè all’irlandese, ovvero l’Irish Coffee
Queste fredde sere d’inverno, mi hanno fatto ripensare alla vacanza di qualche anno fa trascorsa in Irlanda. Immerso nei ricordi di Dublino, del St. Patrick ‘s day, della fantastica Guinness, del delizioso Irish stew e le altre bontà della cucina irlandese mi sono riempito di calore. Tra le abitudini locali, con i miei compagni di viaggio avevamo subito fatta nostra quella dell’ Irish Coffee. Questo splendido cocktail a base di caffè e whiskey, che viene preparato con maestria dai barman irlandesi.
Dopo un paio di giorni per ambientarci nella verde Irlanda, avevamo capito che non c’era modo migliore di ristorarsi dopo le lunghe passeggiate della giornata, sotto la dolce pioggia dei cieli d’Irlanda, che rinchiudersi al calore di un pub e sedersi a sorseggiare un caldo e corroborate Irish Coffee.
Qualche tempo dopo, sono venuto a sapere, che la sensazioni di ristoro che ci portava la calda bevanda al caffè, fu proprio il motivo scatenante per cui fu inventato questo cocktail. Dovete sapere, infatti, che la nascita dell’Irish Coffee si deve al barista Sheridan, capo barman del bar dell’aeroporto di Shannon.
Il barbaresco: un vino nobile del Piemonte
Il Barbaresco è uno dei più nobili vini piemontesi e viene definito il Barolo che ha frequentato l’università. Viene prodotto nella zona delle Langhe in provincia di Alba entro un migliaio di ettari nei comuni di Treiso, Neive e, naturalmente, Barbaresco, con le medesime uve nebbiolo con le quali viene vinificato il Barolo. I suoi segreti stanno nel particolare terreno argilloso, nella favorevole esposizione, nella media altitudine collinare di 150-250 metri, nella primavera precoce.
Il nome Barbaresco sembrerebbe più adatto ad un vino rude, «da carrettieri», come si diceva una volta. Ma la sua etimologia pare derivi dal ricordo dell’invasione medioevale dei Saraceni, chiamati anche Barbareschi, che visitavano spesso la zona non solo per saccheggiare ma per gustare i prelibati vini che lì si producevano. Il paese di Barbaresco, che conta oggi 1500 abitanti, possiede una antica torre quadrata sulla quale un tempo si accendevano i fuochi per avvertire dell’avvicinarsi dei predatori di vino. Il disegno di questo torrione spicca oggi nel marchio consorziale d’origine del Barbaresco, azzurro in campo giallo-oro, con la scritta «Castrum Barbarisci».
La ricetta delle Salsicce al sidro
TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa
VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO
Qualche tempo addietro mi è capitato di assaggiare a casa di amici un piatto molto particolare e dai sapori caratteristici: le Salsicce al sidro. Il sidro è una bevanda poco consumata in Italia, ma in altri paesi europei come Francia e Spagna, luoghi d’origine di questo prodotto, è molto apprezzata.
Il sidro è una bevanda che si ottiene dalla fermentazione alcolica delle mele, caratterizzata da un sapore lievemente acidulo e dolce allo stesso tempo. Il sidro si può utilizzare anche in cucina per insaporire piatti a base di carne o per la preparazione di alcuni dolci. Nelle Salsicce al sidro, il sapore della carne delle salsicce viene impreziosito e stemperato da quello del sidro, che impreziosisce questa portata.
Cocktail di gamberi e Gaspacho, intramontabili aperitivi d’estate
Credo di avere una certa passione per alcuni piatti classici, li trovo estremamente attraenti ed allo stesso tempo posseggono il vantaggio di poterli rendere nuovi, moderni.
Credo sia questa la vera essenza del gusto classico la sua eternità. Ed allora perchè non abbandonare, almeno per una sera, la tentazione del finger food o del sushi, e non riproporre due veri must dell’aperitivo?
Questa volta vi propongo:
- Cocktail di gamberi
- Gazpacho
Per il vostro cocktail di mare, ecco i semplici Ingredienti: 700gr di code di gambero, 1 uovo, olio di semi di soia, 1 cucchiaio di ketchup, qualche goccia di tabasco rosso, pepe rosa in grani, il succo di mezzo limone e qualche foglia di lattuga per guarnire.
Preparazione: fate cuocere le code di gambero in una padella con un bicchiere d’acqua coperte, in modo che si stufino, poi aspettate che si freddino in modo da poterle sbucciare più agevolmente e fatele insaporire con il succo del limone. Preparate una maionese utilizzando tutto l’uovo e l’olio di soia, non esagerate con l’olio perchè deve venire un pochino lenta. Poi create la salsa rosa unendo la maionese, il ketchup ed il tabasco, condite così i gamberi e metteteli nei bicchierini monoporzione. Decorate con del pane tostato, il pepe rosa e le foglie di lattuga tagliate a listarelle.
Io consiglio sempre di servire questo piatto molto freddo ma non ghiacciato, il che significa che dovete tirarlo fuori dal frigo circa 10 minuti prima di portarlo in tavola.
Frittelle di zucchine: per una festa o una tranquilla cena a due
Torte salate: perfette anche d’estate
Capesante al limone, una marinatura per gustare i crostacei crudi
Asparagi in pacchetto, uno spuntino per accompagnare un bicchiere di vino
Un bicchiere di vino, il fresco della sera e … la Focaccia con le olive
La nuova Red Bull simply cola. Bidone o vera novità tutta naturale?
Il Cognac, l’acquavite dallo spirito francese – parte2
Il Cognac, l’acquavite dallo spirito francese – parte1