Gamberoni con salsa agli asparagi

Se d’estate quando siete in vacanza non si organizzano cene a base di pesce vuol dire che non vi trovate nel posto giusto.

Va bene fare tante braciate, organizzare falò e magari farsi anche una cantatina a suon di chitarra e vecchi pezzi anni 70, ma per me il mare e sinonimo di piatti di pesce. Di freschezza e leggerezza di pietanze cucinate in modo veloce, di vino bianco che accompagna il pasto scorrendo veloce tra una calice e l’altro, rendendo la serata ancor più allegra. Perchè, senza dover andare al lavoro il giorno dopo, ci si può permettere quel bicchiere in più, ricordando sempre poi di non mettersi alla guida.

Mi piace molto preparare una cena a base di pesce, anche se ho già detto più volte che non so cucinarlo benissimo, ho come al solito un paio di ricette da parte che sfodero al momento giusto. I miei gamberoni con salsa agli asparagi è una di queste. Provateli e poi mi direte.

La Pitta piccante al pomodoro, la sorella calabrese della pizza

La pitta è una specie di pizza o di schiacciata, in base alle regioni in cui è fatta, che può esser condita in differenti modi. A prima vista sembrerebbe una pizza, ma pitta e pizza non sono fatte della stessa pasta!

Nell’impasto della pitta si utilizza dello strutto, che rende la pasta più sostanziosa, da un punto di vista nutrizionale, e meno asciutta rispetto alla pasta della pizza, la pasta della pitta risulta più grassa e più gustosa, certamente non si può considerare un piatto light!

La proposta di oggi è una Pitta piccante al pomodoro, una ricetta che sembrerebbe appartenere alla cucina calabrese, ma non sarei pronto a mettere la mano sul fuoco per affermarne l’origine! Poco importa la provenienza, l’importante e che la ricetta sia di nostro gradimento!

Solletichiamo il palato con l’Insalata di verdure con salsa piccante

Tempo d’estate tempo di insalate! Fresche e leggere, semplici da digerire in modo tale da potersi subito rigettare nelle fresche acque marine.

Comode da poter portare in giro in un contenitore per alimenti, sono una delle soluzioni migliori per tutti coloro che desiderano mangiare qualcosa di salutare e che non appesantisca durante la pausa pranzo. Soprattutto sono l’alimento, forse, più gradito da chi è un maniaco della linea.

Tante varianti e tanti modi per condirle, ma attenzione per chi vive con l’incubo della bilancia, i condimenti sono la parte più calorica delle insalate! Vi propongo un insalata molto semplice dal gusto un po’ piccante, particolarmente indicata per chi ama l’allegro pizzicorio del peperoncino: Insalata di verdure con salsa piccante.

Pochi ingredienti e giusta combinazione di sapori: Anelli di calamari ai peperoni

Voglio passarvi una ricetta che ho sperimentato poche sere fa e che se pur inizialmente ha suscitato qualche perplessità nei mie familiari, alla fine è stata più che apprezzata, visto che si sono spazzolati tutto!

Giornate un po’ impegnate e quindi poco tempo per fare la spesa, frigo con pochi ingredienti, ma non è un problema, basta saperli combinare per bene! Voglia di pesce, in una pescheria al passaggio verso casa, ho trovato dei calamari e li ho acquistati, mi son detto: male che vada posso sempre farli fritti!

Arrivo a casa, apro il frigo e trovo dei bei peperoni rossi e gialli, ecco l’ispirazione: Anelli di calamari ai peperoni.

I Peperoni alla Calabrese, un ottimo condimento per le bruschette

La cucina calabrese è una cucina molto robusta e corposa, con piatti e pietanze ricche di sapori decisi e vivaci. Il peperoncino, che accompagna la maggior parte delle pietanze calabre, è uno dei condimenti più presenti nella regione.

Da questa regione prendiamo spunto per darvi la ricetta di oggi, i Peperoni alla calabrese. La preparazione di questo piatto è molto differente da quello di una classica peperonata, ma il risultato è ugualmente ottimo, se non migliore!

Provate i Peperoni alla Calabrese come semplice contorno oppure usateli per fare delle sostanziose bruschette da servire come antipasto, per iniziare al meglio una serata in compagnia.

Un primo dell’estate: gnocchetti con vongole, asparagi e tartare di scampi

Va bene lo ammetto, mi piace tanto mangiare piatti a base di pesce, ma sono imbranata a prepararli.

Ma, ho anche da sempre una sana abitudine, quando ne assaggio qualcuno che mi piace sul serio mi faccio dare la ricetta, me la faccio spiegare nei minimi particolari e appena posso, armata di santa pazienza cerco di rifarla.

Soprattutto adesso, con questo caldo, andando a cercare tra le ricette che ho raccolto me n’è balzata agli occhi una molto buona, fresca e facile da preparare: gnocchetti con vongole, asparagi e tartare di scampi.

Non so se tutti siate d’accordo, ma io adoro gli scampi, cucinati in ogni modo, accompagnati a qualsiasi cosa o mangiati assoluti. Della stessa famiglia dell’astice, crostaceo però più pregiato e anche più costoso, lo scampo si trova in buona quantità nei nostri mari, in particolare nell’Adriatico e nel Tirreno, ed ha quasi sempre una lunghezza media di 20cm. Attenzione quindi quando li acquistate al colore che hanno che deve essere sempre rosa chiaro e all’odore che se troppo forte indica che il pesce non è fresco.

Comunque, piccoli o grandi sono una bontà, con questa ricetta vi piaceranno ancora di più.

Paccheri al pomodorino fresco e calamaretti

Quando il caldo imperversa si consiglia non solo di bere molto durante la giornata, ma anche di cercare di non sovraccaricare il corpo con inutili calorie. E’ quindi preferibile non mangiare piatti molto conditi o ipercalorici e cercare di mantenersi leggeri.

Certo a pranzo fa bene comunque mangiare della pasta, soprattutto se non si è ancora in ferie e si ha una giornata da affrontare, e allora ecco venirci in aiuto il pesce, leggero e facilmente digeribile è uno degli alimenti ideali per la bella stagione, fresco e delicato non rischia di provocare fastidiose controindicazioni.

Non tutti siamo però bravissimi a cucinarlo, vi suggerisco quindi una ricetta semplice, ma ricca e gustosa, a base di paccheri pomodorini freschi e calamaretti. Potete prepararlo anche per una serata tra amici o solo per regalarvi un primo piatto speciale.

La Cina in cucina: involtini primavera (parte II)

Abbiamo ieri presentato gli involtini primavera e descritto gli ingredienti necessari alla loro preparazione. Vediamo oggi come utilizzarli.

Preparare innanzitutto la pasta. Setacciare il sale e la farina in una larga terrina. Fare un foro al centro, rompervi dentro un uovo, sbatterlo leggermente, aggiungere poi l’acqua e mescolare. Incorporare la farina ai due ingredienti liquidi, poco alla volta, con un mestolo. Ottenuto un impasto morbido, rovesciatelo sul piano di lavoro precedentemente spolverato di maizena.

Lavoratelo energicamente con le mani, dapprima sollevando l’impasto e lasciandolo cadere sul piano, poi schiacciandolo con il palmo della mano- come durante la preparazione della pasta all’uovo- per 10 minuti fino a renderlo liscio, di tanto in tanto infarinando leggermente i piano e le mani.

Coprite l’impasto con un panno inumidito e lasciate riposare per 30 minuti. Dopodichè formate con l’impasto un rotolo di circa 30 cm di lunghezza e tagliatelo in porzioni spesse 2 dita circa. Infarinate con la maizena tutte le porzioni, schiacciatele con il palmo della mano e stendetele con il mattarello formando delle sfoglie sottilissime. Infarinate con la maizena le foglie, impilatele una sull’altra e tagliate dei quadrati di 15 cm di lato. Coprite con un panno umido, mentre si prepara il ripieno.

Cannella, noce moscata, pepe, peperoncino e tante altre spezie

Entrano nelle più svariate ricette in quantità quasi sempre piccolissime, eppure molto spesso conferiscono alle preparazioni quel certo non so ché grazie al quale un insieme di ingredienti elaborati nella cucina casalinga raggiunge la dignità di un piatto di alta scuola gastronomica. Molte spezie ci sono familiari, altre sono meno popolari: ecco qualche notizia per conoscerle meglio.

Cannella: venduta in polvere o in bastoncini (costituiti dalla sottile corteccia del cinnamomo arrotolata su se stessa), entra nella preparazione di moltissimi dolci, in particolare di quelli a base di mele, oltre che in confetture, composte e bevande, quali la sangria e il vin brulé. Rientra tra gli ingredienti del curry, miscela di spezie tipica della cucina orientale, che si utilizza in un grande numero di piatti salati.

Noce moscata: indispensabile nella besciamella, è un ingrediente ricorrente in moltissimi ripieni di agnolotti, ravioli, cannelloni, torte salate e salse per carni o pesci. Spesso usata anche per conferire un tocco aromatico a dolci e bevande, è una spezia molto delicata, da grattugiare all’ultimo momento perché il suo profumo non vada perso.

Cucina Kasher (o kosher) Conosciamo le principali regole alimentari ebraiche

I Prodotti Kasher (o Kosher, secondo la dizione Yiddish) sono per definizione quei prodotti che, in seguito a lunghi processi di controllo, possono essere consumati oltre che dai buongustai di tutto il mondo, anche dagli esponenti delle Comunità Ebraiche e da quelle Musulmane (Halal è l’equivalente in arabo di kosher). Kashèr significa valido, adatto, buono. Un cibo è kasher quando è stato preparato nel rispetto delle norme alimentari ebraiche, e kasherut è l’insieme di queste norme.

Oltre a garantire i requisiti fondamentali necessari ai principi religiosi dell’ebraismo, tali prodotti e tali norme offrono un livello di controllo qualitativo superiore, e non a caso negli Stati Uniti la maggior parte delle industrie alimentari si propongono sul mercato contraddistinte da tale marchio (una “K” o una “U”, che sta per “Union of Orthodox Congregation of America“). Gli alimenti permessi costituiscono la base fondamentale della cucina ebraica, le cui pietanze, per un pubblico di non ebrei possono essere preparate anche con alimenti non a norma (non disperatevi quindi, se non riusciste a reperire della carne kasher nella vostra città, potete cucinare anche con quella normale).

Vediamo quali sono le principali norme della kasherut, allora. Le norme alimentari ebraiche andrebbero inserite in un contesto più ampio delle regole che permeano la vita spesa secondo i precetti dell’ebraismo. Cercheremo di riassumerle nella maniera più sintetica possibile, consapevoli del fatto che non potremo essere esaustivi, data la complessità della materia. Per chi volesse approfondire maggiormente la tematica della cucina kasher, rimandiamo alla fine di questo articolo. La Torah (il principale testo religioso per l’ebraismo) classifica gli animali in vari gruppi (quadrupedi, acquatici, volatili, insetti, ecc.) e distingue nell’ambito di ogni gruppo le specie permesse e quelle proibite.

L’harissa, salsa piccante per dare un pizzico di brio ad ogni piatto

Uno dei sapori che più preferisco in cucina è sicuramente il piccante. Ben dosato e nelle portate giuste il peperoncino riesce sempre a dare quel tocco in più al piatto, ed anche all’atmosfera.

Per rendere piccati i piatti si possono utilizzare diversi ingredienti, dal peperoncino tal quale, a l’olio santo, olio in cui è messo a macerare il peperoncino.

Esistono vari composti a base di peperoncino, la cucina calabra ne è piena e con maestria sa fare del peperoncino un vero e proprio tesoro.

Arrosto di maiale con le prugne

Del maiale, si diceva una volta, non si butta via niente. Ed è vero: dalle setole per fare spazzole al grasso per fare lo strutto tutto l’animale è utilizzabile. Così esistono centinaia di ricette, regionali, per preparare salami, coppe, salsicce, aromatizzate di volta in volta con i profumi del luogo: abbiamo salsicce e coppe all’aglio, al finocchio, al peperoncino, al pistacchio, preparate con carne cotta, marinata o cruda.

Si riscontrano differenze ancora più marcate se si prendono in considerazione le tradizioni gastronomiche di aree geografiche più lontane; in Oriente, ad esempio, l’aggiunta di soia, miele e ananas conferisce alla carne di maiale un sapore particolare che vale la pena di scoprire. In Occidente, nei paesi di tradizione gastronomica tedesca (come l’Alto Adige ed il Trentino in Italia), si usa cucinare il maiale con l’aggiunta di frutta. La ricetta che segue ne è un esempio:
Arrosto di maiale con le prugne (Ingredienti per 4 persone)
  • 600gr circa di lombo di maiale
  • 200gr di prugne secche
  • 2dl di sidro
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 50gr di burro
  • 2 chiodi di garofano
  • 2dl di brodo (meglio se di carne)
  • timo
  • alloro, sale e pepe

Una nuova ricetta per il barbecue: gli Spiedini all’Indonesiana

Gli spiedini, che passione! Sono una portata saporitissima e divertente. I bambini ne vanno matti perché li possono mangiare con le dita ed i grandi ne sono entusiasti perché sono semplici da preparare e buoni da mangiare.

Comodissimi per una barbecue all’aperto o per una serata in famiglia, le ricette sono molte e possono essere facilmente variate, è sufficiente alternare diversi alimenti, scegliendoli fra quelli che hanno tempi di cottura rapidi, ed infilzarli uno accanto all’altro lungo uno spiedino.

Noi vi proponiamo una ricetta per un tipo di spiedini un po’ più particolari, gustosissimi, da un tocco etnico e meno difficili da preparare di quanto si possa pensare dando una rapida lettura alla ricetta: gli Spiedini all’Indonesiana.

Esistono i cibi afrodisiaci?

C’è chi ci spera come ultima chance di ritrovare il vigore perduto, chi è mosso unicamente da sete di conoscenza e chi, come me, ha una semplice e sana curiosità ma tutti ci siamo domandati almeno una volta se esistano o meno particolari cibi che una volta assaggiati possano liberarci da tutte le inibizioni e che permettano alle passioni di travolgerci totalmente.

In realtà nessuno ha mai dimostrato che far mangiare un gambero al proprio amore assicuri una nottata di fuoco nè si è mai sentito di terapisti che per salvare la vita sotto le lenzuola di coppie annoiate abbia consigliato loro di fare scorpacciate di ostriche… Allora perchè dopo tanti secoli continuiamo a crederci ciecamente?
Cerchiamo di conoscere meglio questi fantomatici cibi afrodisiaci.

Afrodisiaco si dice di sostanze che hanno il potere di stimolare e potenziare desiderio e carica sessuale.
Tale termine deriva dal nome della dea greca Afrodite, dea dell’amore, della fertilità e della bellezza, la stessa dea che sarà conosciuta con il nome di Venere dai latini.