La torta dolce economica

Ecco un altro dolce perfetto per la prima colazione, diciamo che a questo punto abbiamo dato vita a una trilogia, con la ciambella leggera senza uova di ieri e la torta al cioccolato del giorno prima ancora! Questa torta è proprio un classico per i bambini, semplice e saporita, che sostituisce il burro con l’olio, scelta che accompagna alcune mamme e anche alcune nonne nella quotidianità. Inoltre abbiamo la possibilità di regolare la corposità dell’impasto con il latte: la regola sarebbe quella di rendere l’impasto molto soffice, ma se i vostri gusti e quelli dei piccoli richiedono invece un dolce più simile a una frolla andrà benissimo lo stesso!

La torta al cioccolato, passione d’autunno

Proprio non vedevo l’ora di ricominciare a preparare dolci! In verità sono molto impaziente per l’imminente arrivo del mio primo robot da cucina, multifunzione, e che mi permetterà di sbizzarrirmi davvero come non ho mai fatto! Devo dire che proprio questo, dolce, così semplice e versatile, adatto da servire dopo un pranzo o una cena, ma anche come merenda, insomma la classica torta da preparare e tenere sempre pronta in cucina, e che spesso finisce in un paio di giorni, se preparata con l’aiuto di un’impastatrice diventa davvero la torta al cioccolato perfetta, che si prepara in 10 minuti.

Scaloppine di pesce spada al marsala, una ricetta siciliana

Oggi ci spostiamo in Sicilia per scoprire una ricetta a base di pesce spada arricchito con il marsala, tipico vino liquoroso prodotto nel trapanese. La ricetta delle scaloppine di pesce spada al marsala è di facile esecuzione ed il procedimento è pressochè identico a quello delle scaloppine di carne. Si tratta di rosolare le fettine di pesce infarinate in un filo di olio ed irrorare il tutto con il marsala aggiungendo dell’uvetta ammollata e strizzata. Come vedete sapori tipici della cucina siciliana. Le scaloppine di pesce spada al marsala costituiscono un ottimo secondo di pesce.

Lo zabaione, per un pieno di energia

Con le alte temperature si perdono liquidi, forze e sostanze necessarie a darci la forza per arrivare a fine giornata. A me succede spesso di sentirmi così soprattutto in estate. Non volendo ricorrere agli integratori alimentari ho scelto un modo più goloso per fare un pieno di energie: ho preparato lo zabaione. Lo zabaione è una delle creme più conosciute in Italia, quella a cui si ricorre più frequentemente quando si vuole preparare una merenda energetica per i bambini. La sua preparazione è molto semplice: consiste nel montare a lungo, ma veramente tanto a lungo, i tuorli con lo zucchero a bagnomaria.

Plum-crok, ll plumcake croccante, variegato al cioccolato

plumcake croccante variegato al cacao

Questo dolce vi stupirà, perché tutti, quando parlano di plumcake, si apettano un dolce morbido…invece questo “plum-crok” è croccante, o meglio è un misto di croccantezza e morbidezza.

Lo zucchero di canna che metterete al fondo del vostro stampo, creerà sul vostro dolce una “pellicina” molto sottile e croccante quasi un velo.

Il “plum-crok” è una merenda graditissima e molto golosa per grandi e piccini. 

Polpette al prosciutto e marsala

polpette-al-prosciutto-e-marsala

TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ricordiamoci sempre di preparare le polpette quando ci avanza il pane! Io utilizzo anche la crosta a volte, lasciandola a bagno nel latte, o nell’acqua, per rendere il tutto più leggero, per un po’ di tempo in più rispetto alla mollica. E’ un ottimo modo di non far seccare eccessivamente il pane, fino a non poterlo più utilizzare, visto che è il principale alimento che non andrebbe mai buttato via. Inoltre io ho quasi sempre la carne macinata nel congelatore, visto che credo sia estremamente versatile e  che possa servire per moltissime preparazioni.

Avere sempre una certa quantità di carne macinata può essere una mossa astuta, infatti credo proprio di non essere l’unica a fare questa cosa! Si può preparare un ragù, anche all’ultimo momento, magari se si ha anche qualche carota, un soffritto con la cipolla veloce e si può improvvisare un pranzo buonissimo.  Poi si può fare una pasta, bianca o al pomodoro, con la carne macinata e la mozzarella, oltretutto io congelo anche la mozzarella, da buona napoletana mangio solo quella di bufala e quelle che compro al supermercato le uso solo per cucinare! Si possono poi preparare degli hamburger fatti in casa, semplicemente battendo la carne e dandole la forma rotonda, e in più la si può cucinare al piatto o in padella, strapazzandola con le uova.  Infine non dimentichiamoci  che con gli stessi ingredienti base delle polpette, carne macinata e pane, si possono preparare anche delle buonissime verdure ripiene, aggiungendo un po’ di formaggio o semplicemente spolverandole con il parmigiano grattuggiato.

Crostata al formaggio e prosciutto

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Si avvicinano le belle giornate di sole, i fine settimana da passare al parco, organizzando un vero e proprio picnic o anche una scampagnata. Si avvicina anche Pasquetta, e infatti qui su Ginger&Tomato sono già iniziati i consigli su cosa preparare per le nostre gite all’aria aperta, ricette rapide ad esempio e in questa settimana ne arriveranno molte altre.

Questa crostata inoltre è anche un ottimo piatto da improvvisare, visto che gli ingredienti che la compongono sono alimenti che solitamente teniamo in dispensa, certo non è detto che in casa si abbia sempre la giusta dose di prosciutto e formaggio, ma sappiamo anche bene che in cucina basta un po’ di creatività, un attimo di concentrazione e si mescolano le cose che abbiamo in frigo e nella dispensa e vengono fuori preparazioni buonissime.

Come ultima nota aggiungo solo che questa crostata è anche una pietanza simpatica da portare in quelle cene o in quei pranzi (magari all’aperto) in cui “ognuno porta qualcosa”, visto che si può mangiare come antipasto, come secondo o come accompagnamento per dei piatti di verdure. Insomma, la crostata al formaggio e prosciutto è estremamente versatile, e anche buonissima.

Le chiacchiere di Carnevale

TEMPO: 1 ora | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI:SI

Noi a Roma le chiamiamo frappe, in altri posti d’Italia vengono chiamate crostoli, in altre parti ancora chiacchiere. Le ricette variano poi da regione a regione e, anche se la mia collega Germana vi ha postato la ricetta delle frappe da pochi giorni, questa che vi presento oggi è una variante, che mi aveva insegnato una mia vecchia zia. La particolarità di queste chiacchiere o frappe è il marsala che gli conferisce un sapore dolce e gradevole. Consigli per la realizzazione: nella ricetta di seguito vi ho indicato di friggere le frappe nello strutto, ma se avete l’olio va bene lo stesso. Secondo consiglio: fate riposare la pasta per almeno 1 ora prima di stenderla, farete meno fatica!


Chiacchiere di Carnevale

Ingredienti per 4 persone:

240gr di farina | 50gr circa di zucchero | 25gr di burro | 2 uova | Marsala | zucchero a velo | vaniglia in polvere |strutto

Baci di dama sprint

Li ho assaggiati a casa della mia amica Margherita ma li aveva preparati Fiorella (quella che mi regala tutte le settimana delle uova). Ricordo ancora la visione di questo vassoietto, colmo di questi dolcetti sferici e ricoperti da una sostanza misteriosa. I baci di dama.

Erano belli da vedere, ma quando li assaggiai andai in visibilio. Chiesi la ricetta che ora propongo e anticipo che si impiega meno tempo (quasi) a descrivere la preparazione che a farli. Il costo è decisamente basso. La conservazione è minima perchè se li mangiano tutti subito, ma nel caso peregrino ne rimangano un po’ possono durare qualche giorno. Mio figlio dice che sono una droga, uno tira l’altro tipo le ciliegie.

Mia madre, a cui li ho fatti assaggiare, li ha divorati uno dietro l’altro, sospirando e pensando al suo culone che sarebbe diventato sempre più grosso. E ora, bando alle ciance, passo a dare la ricetta.

Lo zabaione: un energy drink tutto naturale

Lo zabaione è una delle creme più classiche e conosciute che ci siano. A base di ingredienti semplici come uova, zucchero e vino chi non la conosce non solo per gustarla in purezza ma anche per la guarnizione di torte e dolci varie? Le sue origini sono decisamente molto varie: c’è chi dice che sia stato inventato nel lontano 1500 quando il Capitano Giovanni Baglioni, accampatosi nei pressi di Reggio Emilia, mando la sua truppa in cerca di cibo: questi tornarono con zucchero, uova e vino. Ne fecero un miscuglio che risultò davvero buono a cui (forse!) diedero il nome di zabaione (appunto da Giovanni Baglioni).

Un’altra fonte invece vede l’origine dello zabaione a Venezia dove nel XVII secolo vi era l’uso di preparare una vellutata bevanda che proveniva dall’Illira (Dalmazia), era chiamata “zabaja” e veniva aromatizzata con del vino dolce di Cipro. Un’ultima versione invece ci racconta che lo zabaione prese il nome del monaco Giovanni de Baylon (che diventò il patrono dei pasticceri torinesi), che lo inventò a Torino nel XVI secolo, e che utilizzava il preparato come ricostituente e corroborante per ammalati e deboli. Quando il monaco divenne santo, il dolce diventò la crema di San Baylon, e in seguito zabaione. Il vino d’elezione per lo zabaione è il marsala tuttavia numerose sono le varianti. Al riguardo la ricetta che presentiamo oggi è a base di spumante secco.
Zabaione allo spumante (ingredienti per 4 persone)

, tipico preparato che fa parte di diritto delle più tipiche Ricette di Natale.

Lasagne al pesto: una variante gustosa del classico piatto emiliano

Le lasagne al pesto costituiscono un’alternativa davvero gustosa ed originale alle classiche e sempre appetibili lasagne col ripieno di carne. La lasagna è propriamente una pasta all’uovo tagliata in grossi quadrati, o rettangoli, usati soprattutto per pasticci al forno. E’ un prodotto tipico di Marche ed Emilia Romagna, ma di tutto il centro Italia in generale, dove il piatto più conosciuto che ci si prepara sono le lasagne al forno.
La guida del 2003 del Touring Club Italia, “L’Italia della pasta”, ci informa che se nel nord Italia il termine può indicare anche strisce lunghe e larghe (circa 2 cm) di pasta all’uovo, da consumare quasi sempre asciutte, e più raramente nei minestroni, nel sud Italia il termine lasagne o sagne viene usato alternativamente a lagane per indicare strisce lunghe e larghe ricavate da un impasto di semola di grano duro e acqua. In Puglia e Basilicata si usano le sagne ‘ncannulate cioè attorcigliate girandole intorno ad un supporto cilindrico in forna elicoidale. Nella cucina campana e nella cucina siciliana la besciamella viene spesso sostituita con ricotta fresca e i condimenti vengono appesantiti con l’introduzione di uova sode, polpettine di carne fritte, formaggi semiduri ed ortaggi.