Un ortaggio, due ricette. Torta salata di cavolfiore e ricotta. Parte II

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Come avrete modo di constatare in futuro, io ho una vera e propria predilezione per le torte salate e per le quiche. Trovo che costituiscano un piatto alquanto versatile sia per la possibilità di svariati ripieni, sia per le diverse modalità di presentazione.

Difatti sia che siano a base di ortaggi e verdure, sia che contangano carne o pesce, o ancora, come nel caso della quiche lorraine, uova e panna, oltre l’immancabile pancetta, riscuotono sempre grande successo una volta a tavola, e raramente ne rimane una fetta, vengono spazzolate nel giro di breve tempo. Accennando alle modalità di presentazione possono essere preparate negli stampi tradizionali o in quelli monoporzione (ed in questo caso ne guadagnano sicuramente in presenza scenica), possono, una volta dopo essere state sfornate, essere tagliate a quadrotti, a triangoli, o nelle forme che vi suggerisce la fantasia, ricavando così dei finger food da mangiare prima che con la bocca, con gli occhi.

La base può essere costituita dalla pasta sfoglia, come in questo caso, o dalla pasta briseè, o ancora dalla frolla salata. Solo di recente ho trovato una pasta da quiche eccellente, della quale tratterò più in avanti magari. In questa sede mi soffermo sulla torta che ho preparato qualche tempo fa per far fuori della ricotta in scadenza e del cavolfiore già lessato che non aveva ancora trovato il suo giusto utilizzo.

Occhi di bue alla marmellata di albicocche

Li volete dei biscottini semplici semplici, che scandiranno i momenti della vostra giornata, magari a partire dalla colazione, o come spuntino, come accompagnamento ad un buon thè fumante o ancora come fine pasto per una coccola serale? Ovviamente i momenti per gustarli sono infiniti, anzi ogni scusa sarà buona…

Questi biscotti sono composti da due dischi (o in questo caso fiori) di frolla, una frolla però più friabile di quella tradizionale, nella quale viene utilizzata una piccola quantità di lievito per dolci, e racchiudono all’interno una dolce sorpresa, ma il bello è che potete sceglierla voi: sarà marmallata di albicocca (a mio modesto parere questo gusto è quello che ne esalta maggiormente la bontà), sarà crema pasticcera ? o sarà crema al cioccolato? Quello che è sicuro è che, qualsiasi sarà la scelta, andranno via come le ciliegie.

Il loro nome la dice lunga sul loro aspetto, il foro sul disco di pasta superiore infatti richiama la forma di un uovo ad occhio di bue. Vi consiglio di cuocere le basi e i “sopra” separatamente per ottenere una cottura uniforme, ed una doratura impeccabile, risultato assicurato. Con le dosi che ho riportato si ottiene una grande quantità di biscotti, quindi, se non avete una famiglia molto numerosa, vi consiglio di dimezzare le dosi, a meno che non vogliate cimentarvi proprio in questo periodo, si avvicina Pasqua e, racchiusi in eleganti sacchettini, potrebbero costituire un gradito regalo.

Buona Pasqua a tutti con: la Torta Pasqualina ai carciofi

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TEMPO: 1 ora e 10 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La storia della Torta Pasqualina è già stata descritta dalla nostra amica Camilla nell’articolo: La vera torta Pasqualina, la storia e la ricetta; quindi è inutile tornarci su. Ma di ricette nuove si può sempre parlare, ed avere delle nuove risorse in cucina è sempre utile. Eccovi, allora, una ricetta alternativa della Torta Pasqualina: la Torta Pasqualina ai carciofi.

La ricetta della Torta Pasqualina ai carciofi, è una ricetta trovata in una confezione di pasta sfoglia, ma non importa tanto quale sia la fonte, l’importante è il risultato! Ed in questo caso, vi assicuro che il risultato è garantito! Bene, facendovi i nostri più sinceri Auguri di Buona Pasqua, vi saluto lasciandovi la ricetta della Torta Pasqualina ai carciofi.

Gnocchi gialli ai ceci con curry e zafferano

In casa mia non si sono mai consumate grandi quantità di gnocchi. Non ho mai capito bene quale fosse il motivo, probabilmente è sempre stata solo una questione di gusto, e anzi, posso dire con certezza che il la principale motivazione di questa cosa forse è data dalla consistenza dello gnocco, da quella specie di scioglievolezza che a me piace, ma posso benissimo capire che questa via di mezza tra il morbido e il corposo possa non attrarre particolarmente.

Detto questo io amo gli gnocchi, e da quando vivo da sola sono diventati un pasto settimanale. Tutto questo fino a quando non mi hanno stancato! Al sugo o al forno, non mi spingevo oltre, fino a quando tra lo sfogliare qualche ricettario e l’ingegnarmi nel mescolare i sapori non ho deciso di provare questa ricetta degli gnocchi ai ceci, con aggiunta di spezie, che non mancano mai nelle mie personali invenzioni culinarie.

Mini Muffin al Cioccolato e i buoni propositi di quest’anno.

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Se uno tra i vostri mille buoni propositi di quest’anno è quello di diventare spacciatore ufficiale di glucosio e cioccolato di amici, colleghi, parenti e vicini di casa, allora continuate a leggere, questo articolo fa per voi.

Di questi mini muffin con gocce di cioccolato ne avrò fatti più di un centinaio in questo mese. Ogni cinque, uno me lo mangio io… così, da brava spacciatrice, per tenere alto il glucosio nel sangue e per testare il prodotto. Andiamo dunque a rimpinguare con un’altra deliziosa ricetta il fantastico mondo di muffin che popola le dolci proposte di GINGER & TOMATO

Di tutti i famosi propositi che ogni anno scrivo e custodisco gelosamente (fino a perdere), questo è sicuramente quello che sto professando con impegno e costanza. Perchè sono veloci da fare ed economici, piccoli e sfiziosi, davvero carini da regalare. Di solito ne metto cinque o sei in un sacchettino e trovo una scusa inutile per regalarli.

Come fare le Costolette di maiale al forno

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Ho trovato una bella ricetta per cucinare le costolette di maiale, ricca di sapori e semplicissima da realizzare, così mi sono detto: non posso assolutamente non proporla ai noi cari lettori! La particolarità di questa ricetta e che si fa praticamente da sola, nel senso che, una volta preparate le costolette non si deve far altro che aspettare che cuociano in forno.

Mi sono sempre domandato come poter fare per non far asciugare eccessivamente la carne, soprattutto quella di maiale, durante la cottura ed evitare di dovere aprire il forno ogni 5 minuti per irrorare la carne con il liquido di cottura. Bene, un altro punto a favore di questa preparazione, consiste nel fatto che al termine della cottura le costolette di maiale non saranno secche e stoppacciose, ma tenere e succulente.

Gratin di patate alla svizzera, un piacevole esercizio per imparare a gratinare

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


L’argomento di oggi, riguarda una tecnica di cottura, o meglio, di una tecnica di fine cottura, molto comune e molto diffusa, che il più delle volte viene fatta senza che ce ne rendiamo conto, la Gratinatura. Questo complemento della cottura di alcune pietanze che vengono cotte in forno permette di formare sulla superficie, solitamente di gateau, di timballi o di verdure, una crosta dorata e croccante detta appunto gratin.

Il gratin, oltre a conferire alle vivande un aspetto più elegante, accentua i sapori degli ingredienti e da al palato una piacevole sensazione di croccante. Essendo un completamento alla cottura dei piatti, la gratinatura va eseguita seguendo alcune semplici regole che ne permettono una perfetta riuscita. Come prima cosa occorre preriscaldare bene il forno, e poi avere l’accortezza di porre la portata da gratinare nel ripiano più alto del forno, per far cuocere la superficie e lasciare più fredda la base.

Solitamente per il gratin si usa cospargere la superficie delle pietanze con della salsa, del pangrattato o una béchamel, ma nella ricetta che vi proponiamo per gratinare utilizzeremo delle fettine di pancetta. Eccovi la ricetta del Gratin di patate alla svizzera, con cui potrete esercitarvi.

Baccalà al forno, il pesce per tutte le stagioni

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Una varietà di pesce che si può acquistare tutto l’anno e di cui non ci dobbiamo preoccupare troppo della freschezza, e quindi dover saper riconoscere bene la qualità del pesce, è il baccalà. Grazie ai differenti metodi di conservazione, sotto sale o essiccato, il baccalà è quasi sempre presente nelle pescherie.

Non è la prima volta che ci dedichiamo alla preparazione di piatti a base di baccalà, ricordiamo che la cucina portoghese è ricchissima di ricette a base di questo pesce. Ma vogliamo proporvi un’altro modo per cucinare il baccalà, da inserire nel vostro libro di cucina: il Baccalà al forno.

Arista alla fiorentina, un piatto per il pranzo domenicale

TEMPO: 2ore e 45 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: medio-alta

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Per il pranzo della domenica ci aspettiamo sempre di trovare sulla tavola qualcosa di succulento che difficilmente si può preparare nei giorni lavorativi, in cui il tempo sembra sempre non bastare mai. Un bel piatto sostanzioso e molto autunnale che vi suggerisco di provare è l’Arista alla fiorentina.

La ricetta dei Peperoni imbottiti

TEMPO: 1 ora| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Un buon contorno da accostare ad un secondo, sia esso a base di pesce o di carne, è sempre un ottima soluzione per portare in tavola un piatto completo ed unico, che non necessita di esser compensato con della pasta o delle altre portate.

Avere sempre più ricette nel proprio ricettario è quindi molto utile per proporre sempre delle novità. I Peperoni imbottiti, che vi propongo, a mio parere, sono ottimi compagni per pesce, carne rossa e carne bianca, insomma, sono un po’ come il prezzemolo, vanno su tutto! Qualche ricetta per preparare i peperoni ripieni l’abbiamo già data, ma provate anche questa dei Peperoni imbottiti.

Lattughe al prosciutto, come preparare l’insalata in modo differente

L’altra mattina mi è capitato di comperare 3 cespi di lattuga romana, ed inizialmente pensavo di farli come al solito, puliti tagliati ed uniti a qualche pomodorino, insomma, una semplicissima insalata.
Ma alla fine un solo cespo ha fatto la solita fine, mentre per gli altri due la sorte ha voluto un destino differente.

Curioso di provare qualche nuovo piatto, mi sono messo a cercare qualche ricetta e tra le tante che ho letto ne ho trovata una che mi ha colpito in modo particolare, quella delle Lattughe al prosciutto. Cosi, dopo aver acquistato gli ingredienti che non avevo in casa, mi sono messo in cucina e per cena ho preparato le Lattughe al prosciutto… una vera delizia.

La pasta base per i bignè

La pasta di base di questi dolcetti è abbastanza semplice da preparare, tuttavia richiede una certa attenzione, soprattutto nel momento in cui si aggiungono le uova: vi spiegheremo poi il perché. Vorremmo inoltre fare subito una precisazione: la pasta per bignè si chiama generalmente pasta «da choux» e può venire cotta in forno ma anche fritta.

 Sempre nel linguaggio del pasticciere, con la pasta cotta in forno si ottengono le «bignole» mentre da quella fritta i «bignè». Tuttavia ormai, nell’uso corrente, vengono chiamati bigné anche quelli preparati in forno. Gli ingredienti sono: acqua, farina, burro (questi ultimi 2 in dose dimezzata rispetto all’acqua), uova e un pizzico di sale.

Mettete in una casseruolina 300gr di acqua con un pizzico di sale e 150gr di burro, che deve essere un po’ morbido: toglietelo quindi dal frigo almeno un’ora prima di utilizzarlo (infatti se il burro fosse troppo duro impiegherebbe più tempo a sciogliersi causando così una maggiore evaporazione dell’ acqua). Mettete la casseruolina sul fuoco e lasciate che il liquido raggiunga il bollore, poi levatelo dal fuoco e unitevi, tutta in una volta, la farina, meglio se setacciata , mescolando energicamente. Rimettete su fuoco basso e, sempre mescolando con un cucchiaio di legno, lasciate asciugare la pasta finché formerà una palla che si staccherà, sfrigolando, dalle pareti del recipiente .

Calzoni di verdura, il gusto da scoprire

Siete a caccia di un’idea per un piatto “informale” da preparare come piatto unico per una cena con una coppia di amici? Volete qualche consiglio per preparare qualcosa da poter servire in una festa, che vada bene per tutti, compresi i vegetariani? O più semplicemente avete voglia di preparare qualcosa di diverso per stupire la vostra famiglia?

Bene, forse, ho quello che fa per voi! Ogni tanto mi piace preparare in casa pizze e calzoni, ma non sempre ho il tempo e soprattutto la voglia di fare la pasta. In questo caso, non rinuncio all’idea, ma scendo al panificio sotto casa ed acquisto dell’impasto per pane già bello e pronto!

Qualche sera fa, è stata proprio una di queste occasioni e con la mia ragazza, ci siamo sforzati di trovare delle nuove combinazioni per condire i calzoni, alla fine abbiamo trovato una ricetta che ci è sembrata interessante e l’abbiamo messa in pratica! I Calzoni di verdura.