Insalata Waldorf Astoria: un mix sapiente di verdura e frutta

Finalmente è arrivata la primavera e con essa l’esigenza ed il desiderio di cominciare ad alleggerire la nostra alimentazione introducendo sempre più dei piatti freschi a base di verdura e frutta. Le insalate pertanto, arricchite di alimenti gustosi, possono rappresentare una valida alternativa per perdere qualche chilo senza rinunciare ai sapori. Questa insalata, molto raffinata, prende il nome dal celebre albergo di New York. Ingrediente principale è il sedano rapa, uno stimolatore delle ghiandole surrenali e sessuali, utile anche nelle malattie polmonari e di fegato; ha inoltre proprietà dimagranti (che non è poco!).

Qui è abbinato alla mela, che ha molte virtù gastronomiche e terapeutiche: è ad esempio un tonico muscolare, fortifica il sistema nervoso, è diuretica, antireumatica; è un ottimo antisettico intestinale ed è uno dei pochi frutti che non favorisce le fermentazioni intestinali. È utile anche ai denti e alle gengive che pulisce e fortifica grazie all’acido ossalico. Questa ricetta è poco calorica, adatta come antipasto o come contorno.
Insalata Waldorf Astoria (ingredienti per 4 persone)

Frittata di bottarga rinascimentale

Le uova di pesce non sono usate spesso nel ruolo di protagoniste culinarie, eppure esistono ricette assai ghiotte in cui possono essere adoperate: inoltre a loro favore giocano sia la facile reperibilità, sia il costo tutto sommato abbordabile, sia le credenze sui prodotti afrodisiaci. Così le uova di pesce, oltre ad essere degustate a crudo- pensiamo al caviale– semplicemente salate e stagionate oppure seccate, compresse e sottoposte ad una lieve affumicazione, come per le bottarghe, diventano anche l’ingrediente di piatti particolarmente raffinati.

Nel 1450 Maestro Martino da Como nel suo trattato gastronomico Libro de arte coquinaria spiega come “…fare el Caviaro d’ova di storione et etiamdio cocerlo…”. Il caviale è stato, fino al 1940, un alimento mediterraneo. Veniva infatti prodotto a partire dalle uova degli storioni che, ancora in quell’anno, erano tutt’altro che rari alla foce del Po. Gli storioni corsero un serio rischio di estinzione durante il secondo conflitto mondiale, poichè vennero decimati dalle bombe che avrebbero dovuto distruggere i ponti sul fiume: soltanto oggi stanno lentamente tornando a ripopolare quelle acque, anche se seriamente ostacolati dall’inquinamento.

Eccovi dunque la ricetta di Maestro Martino nella sua forma originale: una superba, opulenta, quattrocentesca frittata di bottarga!

Come si fanno i marshmallows/2

Vi ricordate quei morbidosi di zucchero colorato tanto amati dai bambini e pure dai grandi? I marshmallows sono molto carini a vedersi, così colorati e dal sapore molto buono. Tecnicamente sono delle caramelle e le loro origini risalgono a tempi molto antichi.

Secondo il dizionario di Merriam-Webster un marshmallows è: un cilindretto di zucchero che si origina dalla pianta Altea Officinalis e le cui radici hanno un ampio utilizzo sia in campo medico che gastronomico. In origine i marshmallows venivano fatti con il succo della radice di questa pianta o con il succo del mais, zucchero, albume, gelatina e cotti sul fuoco fino addirittura ad essere scottati.

Successivamente la radice è stata sostituita da gelatina ed è tutt’oggi il metodo più utilizzato. Ma è possibile fare a casa i marshmallows? Trovare la ricetta non è stato semplice tuttavia su un libro di cucina molto antico chiamato Better than Store Bought, attualmente fuori pubblicazione, siamo riusciti a reperire la vera ricetta per la creazione dei vostri marsh e comunque per una variante potete sempre seguire quella presentata alcuni giorni fà sempre su Ginger :
Marshmallows (per circa 600gr)

Cucinare con le patate: Rösti alla svizzera

Alla base dei rósti troviamo la patata, la cui composizione varia a seconda del tipo di cottura, e quindi varia anche la sua digeribilità. I rosti sono un piatto tipico della cucina svizzera, viene attualmente servito come contorno anche se nasce come colazione dei contadini del canton Berna. E’ a base di patate ma sempre più spesso vengono aggiunte cipolle, mele o pancetta come la ricetta che vi presentiamo.
Rosti alla svizzera (ingredienti per sei persone)
  • 1kg patate medie
  • 60gr burro
  • 100gr pancetta tagliata a dadini
  • 1 cipolla tritata finemente
  • sale e pepe q.b.

Cottura al vapore, cucina light!

cottura al vapore

La cottura a vapore è sinonimo di cucina leggera e di cucina naturale. Grazie al vapore con cui si cuociono gli alimenti si liberano dei loro grassi e assumono una consistenza morbida. Da quando ho il mio microonde che cuoce anche a vapore è diventata un’abitudine usare questo tipo di cottura anche per preparare gli alimenti prima di usarli per altro. Per preparare i ravioli di zucca ad esempio invece di lessarla la cuocio al vapore e in cinque minuti è pronta.

Le verdure cotte al vapore sono perfette per una dieta, ma attenzione ad affettare prima quelle più dure, come ad esempio le carote. Gli utensili per cuocere a vapore possono essere la classica pentola a pressione, o una pentola ad hoc, o i recipienti orientali da inserire su normali pentole, o anche ovviamente la vaporiera elettrica. Per cuocere alimenti sottili come ad esempio la sogliola ci si può arrangiare anche semplicemente posizionando un piatto sopra una pentola e coprirlo con l’alluminio.

Il liquido per la cottura a vapore può essere semplicemente acqua, ma anche un liquido aromatizzato come un brodo ad esempio. Quando faccio i gamberi al vapore io verso nel liquido del succo di limone con qualche fettina e un goccio di vino bianco. Ma passiamo alla ricetta che vi proponiamo per provare la cottura al vapore: carciofi ripieni di salmone.

Un piatto primaverile, fresco, nutriente e leggero al tempo stesso, le Penne alle zucchine e Philadelphia

Iniziano le belle giornate di sole, il clima diventa più mite ed anche l’alimentazione quotidiana subisce dei cambiamenti.

Si comincia a pensare al mare ed il teporino di queste giornate ci spinge ad alimentarci con cibi più freschi e leggeri, le carni lasciano spazio al pesce e alle verdure, e zuppe e minestre vengono sostituite dai piatti di pasta.

La pasta è sempre il piatto migliore, veloce, leggero, se non si eccede nel condimento, e dagli ottimi principi nutritivi. Vi svelo un’ottima ricetta, molto adatta alle belle giornate che stanno iniziando ad arrivare, per preparare le penne rapidamente e in modo da non appesantirvi, le Penne alle zucchine e philadelphia.

Un piatto unico per la bella stagione: tonno fresco e riso allo zafferano

tonno ai semi di papavero

Mi sento di dire ufficialmente che è arrivata la bella stagione: temperature alte, sole e uscite senza il cappotto, almeno per quanto riguarda la mia zona. Cambiano le temperature e cambia anche il modo di nutrirsi: si sente maggiormente il bisogno di alimenti freschi e leggeri, che apportino tutto il necessario senza farci sentire pesanti.

Quindi avanti con il pesce fresco da accostare magari ad un riso, o un cous-cous, per preparare un piatto unico, ricco di sostanze nutritive ed in grado si saziarci. Il pesce sostituisce perfettamente la carne e per questo piatto abbiamo scelto il filetto di tonno, da mangiare appena scottato.

Grano e farro, una buona accoppiata per la Zuppa d’autunno

Una delle mie passioni culinarie per i mesi invernali ed autunnali, sono le zuppe. Mi diverto a cercare legumi e verdure secche da poter combinare e mescolare a mio piacimento.

Non essendo molto favorevole alle confezioni gia mescolate, perché non tengono conto dei differenti tempi di cottura dei vari ingredienti, e cosi a fine cottura alcuni legumi sono completamente sfatti ed irriconoscibili ed altri crudi, cerco di creare da me le combinazioni migliori.

Tra le prove fatte, una che è risultata più azzeccata delle altre e che poi ho ripetuto più volte, modificando qualche ingrediente di contorno, è l’accoppiata grano e farro.
La Zuppa d’autunno è una ricetta che, solitamente, faccio d’autunno, da cui il nome, ma che può esser riproposta anche in altri periodi, per esempio, se si fa più asciutta e si lascia raffreddare è un’ ottimo contorno anche nei mesi più caldi.

Come preparare un’insalata che non sia “noiosa”?

insalata

Il difetto principale delle diete secondo me è che sono noiose ed influiscono così sul nostro umore. “Cosa hai mangiato ieri sera?” “Mmm…un’insalatina verde…” Vuoi mettere con “mi sono mangiato un bel piatto di spaghetti alla carbonara!” Tutta un’altra cosa! Il punto sta nel far diventare appetitosa anche una misera insalata. Ma come? Con un po’ di colore, un po’ di fantasia e l’abbinamento giusto!

Cominciamo dalla materia prima: l’insalata. Intanto nessuno ha detto che esiste solo la lattuga. Parola d’ordine “variare“:dalla lattuga romana alla valeriana, dal radicchio all’indivia, dalla cicoria alla rucola, ognuna ha un suo sapore ed una sua consistenza.

Seconda parola d’ordine: “abbinamenti“. Ad un’insalata potete aggiugere anche alimenti più sostanziosi come la carne (una bella insalata di pollo?), il pesce, il formaggio, le uova e, perchè no, anche la frutta.

Torta ai Carciofi, per i vegetariani ma non solo…

La cucina vegetariana, può, apparentemente, sembrare un po’ monotona. Comunemente si pensa che le verdure ed i vegetali in genere si possono cucinare o mangiare cucinati in pochi modi, che l’elenco delle verdure sia ristretto a quelle più comuni e conosciute e quindi che le persone che seguono questo tipo di regime alimentare mangino sempre le solite cose.

Niente di più errato invece. La cucina vegetariana è, al contrario, ricca di ricette e di ingredienti. Vi dirò di più, i vegetariani che conosco, sono persone molto curiose, dal punto di vista alimentare, ed amano ricercare e sperimentare nuovi alimenti, compatibilmente alla loro ideologia, e nuove ricette.

Vi propongo la ricetta di una torta salata vegetariana, che una mia amica ha portato una volta ad una festa e che ha riscosso clamori anche dai “carnivori”, la Torta ai Carciofi.

Pomodori secchi ripieni all’alcamese, il gusto della tradizione

I pomodori sono una pietanza tipicamente estiva, ma sono talmente buoni che è difficile farne a meno per il resto dell’anno.
Anticamente per poter utilizzare il pomodoro, anche nei mesi invernali, si usava conservarlo proprio, concedetemi il gioco di parole, in tutte le salse. Si raccoglievano i grappoli ancora verdi e si appendevano alle pareti umide delle dispense, per farli maturare lentamente dentro casa; per non parlare poi delle interminabili riunioni familiari per preparare le bottiglie di salsa di pomodoro da conservare al buio ed usare in futuro.
Un’altra maniera per preservare i pomodori, utilizzata anche per conservare tanti altri alimenti, consisteva nel farli seccare alla calura del sole d’agosto, e fare i prelibati pomodori secchi.
I pomodori secchi oggi vengono fatti anche industrialmente, e si possono benissimo acquistare al supermercato, sottolio o semplicemente secchi da poter condire a proprio piacimento.

Pulgogi ovvero costolette coreane alla griglia

costolette

C’è forse qualcosa di più gustoso che affondare i denti in una morbida costoletta, caramellata alla perfezione, con un delizioso sapore di peperone leggermente affumicato? Fa venire l’acquolina in bocca… quasi come se tutto il nostro corpo fosse attraversato da una corrente elettrica! Mi piace il modo in cui i quattro sapori fondamentali – dolce, salato, piccante e omami (alcuni lo definiscono speziato) si fondono insieme in un solo boccone!

Ho assaggiato per la prima volta questo delizioso anticipo laccato di paradiso alcuni anni fa perché ero andata nel quartiere coreano di Manhattan su indicazione di un amico. Pul in coreano significa “fuoco“, mentre kogi significa “carne“. La parola pulgogi, formata appunto da questi due termini, significa quindi “carne al fuoco”, ovvero “carne alla brace”. Questo è un piatto che ha origini antichissime, dai tempi in cui probabilmente anche i coreani erano nomadi e si nutrivano prevalentemente di carne. Oggi i coreani sono piuttosto vegetariani, con moderato consumo di carne, di pesce e di uova, ma la tradizione del pulgogi permane. Tuttavia anche a casa è semplice preparare un buon pulgogi!
Costolette coreane alla griglia o pulgogi ( ingredienti per 4-6 persone)

Fave, carciofi e piselli, gli ingredienti per preparare un’ottima Frittella

La frittella non è unicamente un piatto dolce, conosciuto come la colazione preferita dagli americani, ma ne esiste un’altra versione tutta nostrana e tipica della cucina Siciliana.
Non fatevi ingannare dal nome, non ha niente in comune con quella dolce, la Frittella siciliana è un piatto a base di fave, carciofi e piselli. È un piatto salato che, solitamente, viene servito come antipasto, ma può benissimo esser considerato anche un contorno e se si evita di farlo in agrodolce è un condimento ottimo per la pasta.
La frittella di fave carciofi e piselli è un piatto tipico di questa stagione, in cui sono presenti solo verdure reperibili nei mesi primaverili, e la sapiente cucina siciliana coniuga i sapori di queste verdure al tipico gusto dell’agrodolce che caratterizza tanti piatti della cucina isolana.

Non tutte le torte sono dolci… provate la Torta al Radicchio

Le torte salate sono sempre un’ottima soluzione per cucinare qualcosa che si possa mangiare in modo pratico, accontentando i gusti di tutti, e contemporaneamente, preparare qualcosa di diverso ed originale.

Per assicurarsi una buona riuscita di una festa, sia che si tratti di bambini o di adulti, potete star tranquilli che imbandendo la tavola con vari tipi di torte salate, il risultato sarà assicurato.

Vi proponiamo oggi la ricetta della torta al radicchio, un’idea stuzzicante per una cenetta semplice ma gustosa, da accompagnare ad un buon bicchiere di vino bianco, per stare in compagnia senza troppe formalità e per far contenti anche gli amici vegetariani.