La ricetta del Riso al curry e cavolfiore

TEMPO: 1 ora e 10 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Questa stagione dell’anno oltre ed essere la stagione delle castagne, del vino Novello e della zucca è anche la stagione del cavolfiore. Il cavolfiore è una verdura molto apprezzata in cucina, ma al momento della cottura non tutti i cuochi, provetti e non, sono entusiasti dell’odore che emana.

Ma per evitare la propagazione del forte odore del cavolfiore potrete usare alcuni accorgimenti: o, come suggerisce Liulai, mettere della mollica di pane imbevuta di aceto nella pentola in cui si cuoce il cavolfiore; oppure usare semplicemente un tozzo di pane secco. In ogni caso non mi sembra opportuno dover rinunciare al cavolfiore a causa del suo olezzo, durante la cottura si può sempre far arieggiare la cucina. Come usare il cavolfiore? Provate la ricetta del Riso al curry e cavolfiore.

Gratin di patate alla svizzera, un piacevole esercizio per imparare a gratinare

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


L’argomento di oggi, riguarda una tecnica di cottura, o meglio, di una tecnica di fine cottura, molto comune e molto diffusa, che il più delle volte viene fatta senza che ce ne rendiamo conto, la Gratinatura. Questo complemento della cottura di alcune pietanze che vengono cotte in forno permette di formare sulla superficie, solitamente di gateau, di timballi o di verdure, una crosta dorata e croccante detta appunto gratin.

Il gratin, oltre a conferire alle vivande un aspetto più elegante, accentua i sapori degli ingredienti e da al palato una piacevole sensazione di croccante. Essendo un completamento alla cottura dei piatti, la gratinatura va eseguita seguendo alcune semplici regole che ne permettono una perfetta riuscita. Come prima cosa occorre preriscaldare bene il forno, e poi avere l’accortezza di porre la portata da gratinare nel ripiano più alto del forno, per far cuocere la superficie e lasciare più fredda la base.

Solitamente per il gratin si usa cospargere la superficie delle pietanze con della salsa, del pangrattato o una béchamel, ma nella ricetta che vi proponiamo per gratinare utilizzeremo delle fettine di pancetta. Eccovi la ricetta del Gratin di patate alla svizzera, con cui potrete esercitarvi.

Come fare il Pane con pistacchi e zafferano

TEMPO: 2 ore e 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche giorno fa vi ho descritto la ricetta per preparare i Dadini di tonno con salsa alle olive e li ho presentati come un buon condimento per condire delle fettine di pane tostato, beh oggi vi do la ricetta per preparare il Pane con pistacchi e zafferano, un tipo di pane che si presta molto bene ad accompagnare i dadini di tonno.

I nostri lettori sapranno che non è la prima volta che proponiamo ricette di pane farcito, ricordiamo il Pane farcito alle noci, ma è sempre interessante scoprire nuovi sapori. Il Pane con pistacchi e zafferano potrà essere un’ottima risorsa per le cene raffinate, o più semplicemente un toccò di originalità per gli aperitivi informali.

Risotto alla milanese, tradizione Italiana

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Più che un classico, dire che si tratta di un piatto fondamentale della cucina Italiana, il padre di tutti i risotti, caratterizzato dalla sua semplicità e dal suo colore oro, dai sapori delicati ed allo stesso tempo intensi che racchiude, è il Risotto alla milanese, una pietanza, che come dice Abatantuono, eccezzziunale… veramente.

La cucina Italiana conquista da sempre i palati dei divi Americani e non, così anche il Risotto alla milanese, sembra aver attirato l’attenzione di Marilyn Manson, il molto discusso cantante statunitense.
Il cuore del Risotto alla milanese è sicuramente lo zafferano, che gli conferisce profumo e soprattutto il magnifico colore oro, ma non in tutte le ricette compare un altro ingrediente molto importante per il sapore del piatto, il midollo di bue. Eccovi la ricetta del Risotto allo zafferano.

Impariamo ad apparecchiare bene la tavola in ogni occasione

Anche se non vogliamo rendercene conto, la tavola da pranzo diviene sempre più il centro della nostra famiglia. Ora, in molti casi la televisione ruba ogni occasione per uno scambio di vedute in famiglia perchè nessuno osa disturbare gli altri durante la «loro trasmissione»: il pasto in comune rimane l’unica occasione per la conversazione necessaria alla comprensione. In concomitanza cresce quindi il bisogno avvertito da ogni familiare di poter prendere posto attorno ad una tavola ben curata.

Per un coperto davanti a cui sedere comodamente si ha bisogno di una larghezza di 70-80 cm. La distanza tra il bordo della tavola e la parete della stanza deve essere sufficiente per potersi muovere liberamente perchè il pranzo non deve essere una rigida greppia. Sulla tavola della prima colazione ci vogliono cucchiaini da caffè e coltello e se si mangiano le uova anche i cucchiaini per le uova. Anche se, come avviene in molte famiglie, a colazione si mangia dell’affettato si può rinunciare alle forchette. Si mette sull’affettato una forchetta di portata con la quale tutti si servono. Pane e panini vengono spalmati con il coltello.

Come servire in modo pratico e giusto: regole di bon ton a tavola

Anche se a tavola non si canta nè si fischia, pur tuttavia una vivace conversazione durante il pasto fa parte delle sfumature gradite. Ma se una discussione appassionata non deve turbare il pasto, i commensali non devono sentirsi disturbati da un servizio troppo invadente, anche se a debiti intervalli deve aver luogo la distribuzione delle nuove vivande. Se l’ospite si accorgerà con un nuovo boccone che è stata servita un’altra portata ne trarrà giovamento l’armonia della cucina e del servizio.

Se si dispone tutto quanto serve su un carrello o un tavolino sistemato vicino alla tavola, non ci sarà necessità che alcun membro della famiglia debba restare accanto ai fornelli o debba continuare ad alzarsi: qui troveranno posto i piatti di portata che si faranno passare da sinistra a destra. La padrona di casa è la persona che dà il via alla nuova portata, solo dopo che tutti avranno vuotato i loro piatti si procederà a raccoglierli e posarli sul carrello o tavolino.

Come tagliare le verdure

Sulla base della nostra dieta mediterranea è sempre raccomandato e, caldamente consigliato, mangiare durante il giorno almeno cinque porzioni fra frutta e verdura. Difficile convincere i più piccoli che quegli ortaggi che guardano con tanto disprezzo ci fanno diventare più belli e in più forma. Allora ecco la soluzione: tagliandoli nei modi più disparati potremo incuriosire anche i più scettici, compresi i nostri piccoli.

Come potremo sorprendere i nostri ospiti? Per la verità abbiamo così tante possibilità che possiamo davvero sbizzarrirci a creare piatti simpatici e graziosi.

  • Impossibile non conoscere il metodo alla julienne, ovvero tagliare a bastoncini lunghi circa 3 centimetri e larghi pochi millimetri. L’uso del normale coltello da cucina è, a mio parere, la soluzione migliore, ma il mercato ormai in continua innovazione ha previsto grattugie in grado di svolgere questa mansione – per i meno esperti e per un risparmio di tempo –
  • Non mancano naturalmente le patate tagliate a brunoise, procedendo con dei bastoncini tagliati alla julienne per poi tagliare dalla parte opposta ottenendo così dei dadini.
  • Alle insalate è riservato il taglio alla chiffonade, ovvero sbizzarrendoci a tagliare la nostra lattuga a strisce più o meno fini.
  • Che dire inoltre del taglio a mezzaluna usato soprattutto per le cipolle? Prima si taglia a metà l’ortaggio procedendo poi lateralmente.

Torte a piani: realizzazioni da cuochi o da architetti?

Per realizzare fantastiche torte a piani, dalle forme più imprevedibili ed artistiche (quelle che si usano, per intenderci nelle torte nuziali di stile anglosassone) è necessario conoscere perfettamente le leggi della fisica (utilissima quella sulla gravità, e quella sulla sdrucciolevolezza delle creme) ma anche quelle della pasticceria.

Il pan di spagna è il punto di partenza per queste grandi “strutture”; in linea di massima, se ben preparato, può reggere il peso dei piani superiori (ovviamente ci sono anche svariati trucchetti!), ma bisogna comunque fare attenzione a farcirlo con la dovuta quantità di ripieno, o la torta avrà la consistenza del polistirolo…

Ho visto gente stupirsi del mio pan di spagna

Ma come hai fatto??? Pare che sia difficilissimo!!!!!

Ecco, sfatiamo questo mito: c’è più possibilità che si “sieda” un muffin, o che impazzisca una crema, che nella realizzazione di una torta a più piani. A riprova di questo, lascio che siate voi stessi a sperimentare questa ricetta, nella sua, oserei dire, infallibilità (purché la seguiate come un vangelo!).

Idea per una festa per bambini: la torta per il compleanno di Topolino

Mamme di tutto il mondo, chiamate pure a raccolta i vostri bambini perché oggi è un giorno davvero speciale: è il compleanno di Topolino e lui vuole una torta fatta proprio dai vostri pargoli. Ok, potrebbe anche non essere verosimile, ma il mio sveglissimo nipotino ci ha creduto e questo ha salvato il mio videoregistratore dall’essere farcito di biscotti come un tacchino a Natale, quindi potrete conservare questa piccola bugia per i tempi duri.

– Bambini 2 -6 anni:

Come saprete, i bambini a quest’età non hanno pazienza. Perciò sarà consigliabile tirare fuori una torta margherita doc – preparata di nascosto – dal forno, una torta margherita normale dalla scatola della pasticceria o se proprio il tempo stringe e la disperazione avanza, un pan di spagna già tagliato a strati dalla confezione della GS. A voi decidere se usare la crema pasticcera/al cioccolato pronta Cameo (una polverina ambigua che dopo qualche minuto di frusta o cucchiaio diventa una crema dal profumo molto intenso) o prepararla in casa, eventualmente ipnotizzando il bambino con lo zucchero a velo e il colino (funziona, ma a seconda del tempo che impiegherete sarà difficile individuare la torta sotto lo zucchero). Un’ottima idea sarebbe coinvolgere i bambini nella preparazione di biscottini semplici e d’effetto per guarnire. PS: conquistateli facendogli aprire le uova!

Come risparmiare su carne, verdura e pesce

Si sente spesso affermare alla televisione, e lo si legge ripetutamente anche sui giornali, che gli italiani non risparmiano più. È un dato di fatto che ciascuno può verificare per proprio conto: da una parte il tasso di inflazione in atto non invoglia certo ad accantonare denaro, dall’altra il costo della vita sempre più elevato erode stipendi anche di una certa entità, per cui, risparmiare diventa molto difficile e, soprattutto, costringe a rinunce abbastanza gravose.

È più probabile, infatti, che per arrivare alla fine del mese senza l’acqua alla gola, molte famiglie facciano tutto il possibile per «spendere meno» in ogni campo, compreso naturalmente quello alimentare. Qui, però, bisogna fare attenzione perché, a volte, in cucina, il «risparmio a tutti i costi» può non essere del tutto valido. Ad esempio, un cibo particolarmente economico, ma non molto gradito in famiglia, può tradursi in una doppia spesa: quella per la pietanza preparata, assaggiata e buttata, e quella per eventuali affettati, formaggi o uova per sostituirla.

Come pulire il pesce: metodi e tecniche


Un pò di scuola di cucina a volte non fa male! Troppe volte ci siamo affidate alle mani esperte del nostro pescivendolo per pulire il pesce ma quando ciò non è possibile ginger vi viene in aiuto! Prima di essere sviscerato, il pesce a scaglie va grattato con il coltello (trattenendolo per la coda con una salvietta piegata) dalla coda alla testa in senso contrario alle stesse scaglie. Durante questa operazione pulite frequentemente il coltello indicato per eliminare le scaglie che saranno rimaste aderenti.

Tagliate via le pinne, le branchie, la coda e, se necessario, la testa con l’aiuto di un grosso paio di forbici da cucina. Asportate gli intestini praticando una incisione lungo tutto l’addome, dalle branchie alla coda, togliete ogni traccia di sangue con un foglio di carta assorbente inumidito. Soffregate infine tutto il pesce con un po’ di sale grosso per poter più facilmente togliere la pelle nera che lo ricopre.

Impariamo a fare la frutta caramellata


Spesso e volentieri abbiamo considerato la frutta un semplice fine pasto, buono, gustoso, salutare e anche dietetico. Troppo spesso però al termine di una buona macedonia e, se in passato ci avete seguito, di divertenti spiedini di frutta, si fa accompagnare un dolce come fine pasto. Perchè invece non unire frutta e dessert insieme, senza magari quel surplus di calorie date spesso da creme e cremine?

L’idea che vogliamo darvi oggi è proprio questa: servire la frutta che sia anche un dolce da invogliare anche i bambini a mangiarne. La frutta caramellata è proprio questo! Se poi siete soliti frequentare i molti ristoranti cinesi aperti nel nostro paese avrete sicuramente avuto modo di assaggiare le loro versioni di frutta caramellata, che non sono per niente male. A questo punto, bando alle ciance, munitevi degli ingredienti che stiamo per darvi e via in cucina…

Come servire caviale, salmone e cimentarsi con le ostriche


A volte un po’ di scuola di cucina non fa male. Se vi trovate a dover preparare un pranzo o una cena importante, alla pari degli ingredienti vi sono le preparazioni e le presentazione degli stessi. Regole da dover seguire alla lettera per non cadere in una caduta di stile o peggio di bon ton. Soprattutto con pesci di grande pregio come salmone, caviale o le immancabili ostriche l’accuratezza della presentazione deve essere tassativa.

Iniziamo a dire come vanno serviti caviale e salmone! Questi due grandi “protagonisti” degli antipasti freddi vanno serviti secondo un preciso “rituale“. Il caviale deve essere sistemato in una ciotola di cristallo che andrà a sua volta immersa in una coppa d’argento (o di silver) piena di ghiaccio “pilé“, cioè tritato finissimo. Si serve con un cucchiaino di osso o di madreperla (non di metallo), con crostini di pane tostato e riccioli di burro freschissimo.

Foie Gras/2, la preparazione

Come preparare il Foie Gras: Prima di tutto la scelta del Foie Gras crudo. Da noi, a Montreal, si trova in ogni polleria o macelleria specializzata. Sono in confezioni sotto vuoto che ne certificano l’origine e, dicono, già svenati. Scegliete un fegato d’anatra non inferiore ai 500gr (possono arrivare fino a 650-700gr circa). Deve avere un bel colore uniforme, senza chiazze o venature in superficie.

La pulizia del fegato dalle venature è una fase critica nella riuscita di un buon Foie Gras. Potete chiedere al vostro macellaio di eseguirla per voi se non ve la sentite di farlo, ma vi consiglio di verificare comunque che ogni  minima venuzza sia stata rimossa prima di prepararlo, visto che è un lavoro da fare con accuratezza.  Dovrete quindi armarvi di pazienza, di pinzette e un coltellino a lama sottile, nel mio caso di occhialini sulla punta del naso…. e ora vi spiegherò come apprettare un foie gras perfetto!