La mia marmellata di castagne

TEMPO: 50 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Tra metà ottobre e i primi di novembre, a seconda dell’andamento della stagione cadono le castagne e fin qui nulla di strano.

Il bello è che io me le vado a raccogliere 4/5 kg. per volta. Non faccio i kilometri , vado solo dietro casa, infatti abito in una collina ricca di alberi di castagne e mi dò un tempo per la raccolta, non più di 30/40 minuti per volta. Basilari sono gli scarponcini, un pò perchè i ricci a volte penetrano attraverso le scarpe e anche aprire quelli più riottosi.
Ritornata a casa lavo il frutto della mia raccolta e tengo le castagne a bagno in acqua cambiandola una volta al giorno e per alcuni giorni e questo per far si che vermetti vari fuoriescano.
Quest’anno le castagne sono buone, dolci e sane.

Segue la cottura nella pentola a pressione per 30/40 minuti con una foglia o due di alloro e la sbucciatura appena si riesce a maneggiarle.

Se ci si stufa si può interrompere quando si vuole e poi quando si riprende si scalda di nuovo il tutto.
Il faticoso frutto della sbucciatura viene raccolto in una pentola d’acciaio col fondo spesso, quella che adopero di solito per le marmellate (è stato determinante l’aiuto di un pelucchino acquistato da Ikea e costato ben 50 centesimi mi ha salvato le mani).

Si fa la pesatura, sottraendo, ovviamente il peso della pentola e si aggiunge il 60% del peso del frutto cioè 1 kg. di castagne e 6oo gr. di zucchero.

Il segreto della mia marmellata consiste nel fatto che io lascio riposare una notte in frigo le castagne e lo zucchero rigirando di tanto in tanto.

Segue la cottura a fuco bassissimo di modo che le castagne assorbano piano piano lo zucchero anche con la lentezza della cottura.

Si raggiunge facilmente la densità giusta e si lasciano interi le castagne e i vari pezzi tanto è vero che sembrano marron glacees rotti e non la solita stupida purea che si compra. Si invasa a caldo e si tengono coperti i barattoli fino al giorno dopo.

Si portano quindi in cantina e non si dice a nessuno l’esatto numero dei barattoli.
Non si sa mai..

3 commenti su “La mia marmellata di castagne”

Lascia un commento