Secondi sfiziosi: le Frittelle di prosciutto all’americana

L’altra sera, dopo tanto tempo, ho invitato a cena una coppia di amici diventati da qualche anno genitori di una fantastica bambina. Non essendo molto competente in materia bambini, ho avuto qualche, anche se sarebbe meglio dire molti, dubbi su cosa cucinare affinché anche la piccola potesse rimanere contenta e soddisfatta della cena. Non restava da fare che prendere qualche idea dalle ricette di Ginger&Tomato! Come base ho pesato di buttarmi sulla frittura … qualcosa tipo … frittelle. Si bene, proprio FRITTELLE!

Vediamo un po’: frittelle di patate alla calabrese? … no, oltre alla piccola ci sono anche i grandi e vorrei cercare di sorprenderli. Frittelle di peperoni e merluzzo? … no, non mi sembra proprio il caso! Frittelle soffici di zucchine alla menta? … forse la bimba con gradisce tanto le verdure ed il gusto della menta, meglio non rischiare. Ma … ora che ci penso, poco tempo fa ho letto una ricetta che sembrava molto interessante ed adatta alla cena. La ricetta delle Frittelle di prosciutto all’americana. Eccolo, è lui il secondo sfizioso ideale per questa cena: le Frittelle di prosciutto all’americana. Come è finita? La bimba è tornata a casa col pancino pieno e contentissima perché ha potuto mangiare con le mani.

Estivo quanto basta: il Tortino di melanzane

Le melanzane sono tra gli ortaggi che, per me, rappresentano di più l’estate. Ricordo con una certa nostalgia, la villeggiatura in un posto di mare vicino casa. I nonni che per una settimana venivano a trovarci, per prendere anche loro un po’ d’aria di mare, e le amorevoli attenzioni della nonna. La nonna, da brava padrona di casa siciliana, mentre tutti eravamo a mare, si dedicava alla cucina. Quando noi nipoti rincasavamo cotti dal sole e stanchi della lunga permanenza in acqua, sulla tavola era pronto ad aspettarci un delizioso piatto di spaghetti al pomodoro e melanzane fritte.

Le melanzane si legano a questo ricordo e mi fanno pensare con tenerezza a mia nonna. Così oggi dedico a lei questa ricetta: il Tortino di melanzane. Semplice, perche composto da pochi ingredienti, sufficientemente estivo, la frittura, ahi me!, non può proprio considerarsi un metodo di cottura estivo, e molto gustoso queste le caratteristiche del Tortino di melanzane. Una variante al tortino di melanzane al profumo di basilico della nostra amica Ishtar, ecco a voi il Tortino di melanzane.

Incontri estivi: le Sogliole con melanzane

Felici del loro incontro e generosi nei confronti dei loro simili, fagiolini e sgombri, hanno voluto che altri due ingredienti delle loro rispettive categoria si incontrassero. Un giorno, per una pura combinazione, apparente, gli sgombri andavano a passeggio con le sogliole ed i fagiolini sostavano in una zuppiera con delle melanzane. Gli sgombri suggerirono alle sogliole di accostarsi alle melanzane, ed i fagiolini invitarono le melanzane ad accogliere la proposta. Un po’ incerti sulle sorti del loro legame, le Sogliole con le melanzane si unirono in un piatto.

La sogliola, che ama essere un po’ esotica, potrete ricordare la sogliola Kashmir, fu felice di farsi abbracciare dalle melanzane. Le melanzane, dal canto loro, erano già ricche di esperienze con il pesce, essendosi trovate coinvolte in ricette come le penne al pescespada e melanzane o come il tonno alle melanzane, e furono più che liete di accostarsi alla snella sogliola. Si creò così la ricetta delle Sogliole con melanzane.

Ricette pesce: la Pescatrice al pomodoro

Oggi parliamo di una deliziosa ricetta di pesce adatta ad una tranquilla domenica pre-vacanziera! Un piatto che richiede una certa preparazione affatto complessa ma che costringe a trascorrere un po’ di tempo al caldo dei fornelli. Sforzi e fatiche saranno però presto ripagati quando porterete in tavola la Pescatrice al pomodoro e vedrete gli sguardi strabiliati dei vostri commensali!

Dei tocchetti di pescatrice fritti ed insaporiti da una gustosa salsa di pomodoro. Un piatto non proprio estivo, ma perfetto per questo periodo ancora nel limbo tra vacanze estive e domeniche casalinghe. La ricetta della Pescatrice al pomodoro può esser fatta anche con altri tipi di pesce che abbiano la polpa compatta, che non si possa sfilacciare durante la cottura, come il palombo. Ed ora chiudiamo in bellezza con la Pescatrice al pomodoro.

Le polpette alla russa, ovvero: le Cotolette alla Kiev

Delle polpette che nascondono un ripieno dal gusto delicato, ben abbracciato da una croccante panatura, un secondo piatto divertente e stuzzicante che solo a vederlo porta gioia e allegria in tavola. Eccolo, sta arrivando il piatto da portata con le Cotolette alla Kiev!

Sicuramente vi starete dicendo:

ma è impazzito! Prima parla di polpette … e poi le chiama cotolette! Parlare di cucina gli ha dato alla testa!

No, cari amici! Non sono ancora così rintontito. La verità è che le Cotolette alla Kiev, si chiamano cotolette, ma sono delle polpette che si fanno come degli involtini … Ok, credo di avervi confuso ulteriormente le idee forse è il momento di chiuderla qui e passare direttamente alla ricetta così potremo capirci meglio. Ecco a voi le Cotolette alla Kiev.

Ricette carciofi: la Frittura di Cuori di carciofo

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Passando tra i banconi di un supermercato, ieri, ho visto dei bellissimi carciofi, e preso un po’ dalla nostalgia non ho potuto fare a meno di metterli nel carrello. La nostalgia è scaturita dal ricordo di una tra le ricette migliori di mia madre: la Frittura di Cuori di carciofo.

Una frittura molto semplice e se ben fatta anche abbastanza leggera. Vi occorreranno pochissimi ingredienti per preparare questo secondo-contorno ai vostri amici vegetariani. Se volete potrete servire la Frittura di Cuori di carciofo come finger food, da prendere con degli stuzzicadenti, per accompagnare un aperitivo.

Filetti di pesce persico impanati con pomodorini … siete tutti invitati a cena

Oggi pesce! Siete invitati tutti a cena, virtualmente purtroppo. Ma cerchiamo di stare in compagnia anche se tramite lo schermo di un computer, superiamo le distanze ed incontriamoci in cucina, se cuciniamo lo stesso piatto e poi ne discutiamo un po’, sarà come aver trascorso del piacevole tempo insieme.

Ok, chi pensa al vino? E al dolce? Ehi Liulai, che ne diresti di preparare il tuo biscotto arrotolato con gelato? Perfetto, tutto è apposto, ogni cosa è organizzata. Visto che non c’è altro a cui pensare possiamo passare a preparare il pesce.

Mi son buttato sul pesce d’acqua dolce, sempre facile da trovare e soprattutto lo servono già pulito e tagliato a filetti, ma è possibile ripetere la ricetta con lo sgombro o con lo spatola. La ricetta è molto semplice, ma l’accostamento della sensazione calda che dà il del pesce fritto e quella rinfrescante dei pomodorini con il limone è veramente sensazionale.

Guida ad un ottima frittura/1

La frittura è un metodo di cottura che consiste nell’immergere un alimento in un grasso portato a temperatura elevata. Pur essendo considerata una tecnica difficile, diventa automatica una volta che se ne sono compresi bene i semplici principi basilari e si è fatta un po’ di esperienza. Esistono due tipi principali di frittura: quella “in pastella” e quella “a immersione” che richiede l’uso di un padellino profondo o di una friggitrice, casalinga o professionale. Entrambe le tecniche si basano su alcuni principi: il grasso in cui si immerge l’alimento deve essere abbastanza caldo da far rapprendere rapidamente la superficie esterna.

La temperatura del grasso non deve essere tale da bruciare l’esterno dell’alimento prima che l’interno
sia cotto. L’interno dell’alimento sprigiona vapore man mano che cuoce, formando delle bollicine in superficie; questo vapore, uscendo, ostacola la penetrazione del grasso. Quindi un buon fritto è quello che presenta ancora una traccia di umidità all’interno, poiché il grasso è penetrato in quantità minore. In ogni caso, per ottenere un fritto leggero e croccante, bisogna usare abbondante olio e alimenti poco umidi all’interno, e soprattutto fare attenzione alla temperatura dell’olio, che dovrà essere più o meno caldo, a seconda della qualità e della dimensione del prodotto che si vuole friggere.

Tempura e fritto misto, due piatti con un’anima in comune

La tempura, uno dei piatti più celebri della cucina nipponica, non vi fa pensare un po’ al nostro fritto misto? Suvvia, siate sinceri, hanno molto in comune! Ebbene, non c’è da stupirsi se sono così simili, la tempura giapponese, infatti, ha origini Europee.

Dovete sapere che il termine tempura nasce dalla fervida immaginazione dei cugini giapponesi, che, intorno al sedicesimo secolo, sentendo parlare i missionari portoghesi di tempora, cioè i giorni di digiuno ecclesiastico, usarono questo nome per indicare il fritto di magro, che mangiavano gli europei in quel periodo.

Le regole della cucina giapponese vogliono che la tempura si serva calda,anzi, caldissima, appena uscita dall’olio bollente, affinché mantenga la sua croccantezza. Un’altra regola da seguire è quella di mangiare a categorie, prima un tipo di verdura, poi il pesce, a seguire i gamberi e così via, evitando di alternare i sapori.

Friggere con meno olio, in modo sano e gustoso

fritto

Penso che poche cose siano gustose quanto le fritture, ma spesso vengono evitate per motivi di dieta. Come fare quindi per gustarsi una buona frittura senza sentirsi continuamente in colpa? Basta seguire delle semplici indicazioni e scegliere con cura gli alimenti da friggere: i funghi ad esempio contengono poche calorie ed anche aggiungendovi quelle dell’olio e dell’impanatura non possono certo essere considerati bombe caloriche. Lo stesso vale per il resto delle verdure.

Innanzitutto è necessario sapere che ogni alimento va fritto in un modo specifico: è possibile friggere al naturale, con un’infarinatura, con un’impanatura o in pastella. La frittura al naturale è perfetta per le uova e le patate ed è il metodo più semplice in quanto basta immergere l’alimento nell’olio. L’infarinatura è il modo più adatto per friggere verdure come le melanzane, piccoli pesci e molluschi poichè così non ne viene coperto troppo il sapore dall’uovo. L’impanatura è la modalità di frittura più classica: l’alimento va passato prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato prima di tuffarlo nell’olio conferendogli così il tipico colore dorato del fritto. Alcuni preferiscono infarinare anche l’alimento prima di passarlo nell’uovo sbattuto: in questo modo l’impanatura si gonfia maggiormente e diventa più croccante. Questo tipo di frittura è perfetto per il pollo ad esempio.

Verdura e frutta sono ottime fritte in pastella: quest’ultima può essere preparata in svariati modi. Obbligatori sono la farina e le uova, poi c’è chi usa il latte e chi l’acqua. Io personalmente ritengo che le migliori pastelle vengano con la birra o, in mancanza di quest’ultima con dell’acqua gassata.