Il pepe: storia e tipologia di questa spezia

Il pepe, Piper nigrum, è un arbusto rampicante delle Piperacee, originario dell’ India e della Malesia, coltivato oggi nei paesi tropicali. Si differenzia in «bianco» e «nero», ma si tratta dei frutti della stessa pianta, varia solo l’epoca della raccolta. Le piccole bacche vengono raccolte infatti sia acerbe, sia a maturazione completa.

Nel primo caso, le bacche ancora verdi vengono fatte essiccare al sole e assumono così il tipico aspetto rugoso e nerastro. Nel secondo vengono private della buccia e della polpa con un processo di fermentazione e lavaggio, e il nucleo biancastro e liscio che se ne ottiene è il «pepe bianco». La differenza principale fra i due tipi è nell’aroma, più intenso nel pepe nero, più morbido in quello bianco.

Il pepe, considerato spezia piccante per eccellenza, deve il suo aroma ad un olio essenziale che si volatilizza con la macinatura, ecco perché si dovrebbe usare sempre pepe appena macinato. Inoltre questo è un sistema per ovviare ad eventuali adulterazioni della polvere (si può trovare pepe macinato, prodotto con spezie scadenti).

Caprino al glicine, un ottimo inizio per una cena romantica

Voglia di antipastini leggeri e sfiziosi da poter preparare in poco tempo e da gustare in compagnia? Bene, ho quello che fa per voi, non dovrete far altro che mettere una bottiglia di vino bianco in freddo e poi passare pochi minuti in cucina.

Una ricetta che ho sperimentato poco tempo fa, mescolando un po’ di ricette che avevo assaggiato in diversi locali, e dopo vari tentativi sono riuscito ad ottenere ciò che desideravo, un piatto fresco ed originale.

Un piatto di tartine o se volete potete servire solo il condimento, si tratta del Caprino al glicine, formaggio fresco, profumato ai fiori di campo per iniziare in modo interessante una cena. Vi suggerisco di presentarlo come antipasto in una cenetta a lume di candela, sapori delicati e profumi invitanti hanno sempre un loro effetto sul partner.

Cucinare al microonde: teglia di zucchine e patate

Il bello della cucina al microonde risiede nel fatto che riusciamo a realizzare dei piatti saporiti e gustosi in brevissimo tempo! E’ infatti errato utilizzare questo validissimo elettrodomestico solamente per scaldare, invece sfruttiamolo anche per cucinare. A maggior ragione in questo periodo dove il caldo, le vacanze e la voglia di stare sempre più fuori casa non ci permettono di realizzare piatti troppo elaborati.

In questo caso le verdure sono eccellenti da preparare con il microonde, ricche di acqua riescono a cuocersi perfettamente in meno di 10/12 minuti. Quella che vi presentiamo è soltanto un’idea ma al posto delle patate e delle zucchine potete usare peperoni, melanzane, pomodori ecc…
Teglia di patate e zucchine
( ingredienti per 4 persone)
600gr di zucchine
una patata
grana grattugiato
olio, sale.

Un contorno piccante: le Patate al diavolicchio

Tra i contorni più usati in estate, ma anche nel resto dell’anno vi sono le deliziose patate! Il modo più semplice per prepararle è di farle bollite e poi condirle a proprio piacimento, dalla maionese al semplice olio con qualche fogliolina di prezzemolo.

Un insalata di patate è un ottimo piatto unico, ricco e sostanzioso che riesce a colmare anche gli stomaci delle persone più voraci. Per non parlare delle patate al cartoccio, che si rivelano un’ottima soluzione per preparare un piatto che sia di gradimento anche dei vegetariani.

Insomma le patate sono proprio le migliori alleate che un cuoco possa avere in cucina, riescono sempre a risolvere le situazioni più difficili. Aggiungiamo una nuova ricetta alla lista e prepariamoci a cucinare e Patate al diavolicchio, una piccante ricetta della cucina lucana!

Popette piccanti: la carne e la salsa

Una ricetta per preparare delle deliziose polpettine, piatto sempre appetibile e sempre ben gradito sulle tavole in ogni stagione. Simpatiche e stuzzicanti palline di carne affogate nel sugo, nel quale è d’obbligo, anche se poco raffinata, la scarpetta con un pezzetto di pane!

Non mi dilungo più di tanto nell’introduzione, visto che la descrizione della preparazione è abbastanza lunga, e passo subito a darvi la ricetta delle Polpette piccanti, piatto di carne, da usare come antipasto o secondo.

La saint honorè: qualche curiosità e la ricetta per realizzarla

Siamo stati abituati a mangiare la saint honorè in formato torta gelato, in realtà questa torta nasce come dolce fatto di bignè, cioccolato e zabaione per le occasioni importanti . Questa squisita torta deve il suo nome alla via parigina dove abitava il pasticciere Chiboust, inventore del dolce (1879). Altra interpretazione: dedicato a sant’Onorio, protettore dei fornai e pasticcieri. Ma lasciamo perdere le varie attribuzioni storiche e passiamo alla realizzazione vera e propria di questa torta, un pò elaborata ma senza dubbio squisita.
Saint honorè (ingredienti per 6 persone)

per la pasta:

  • 200gr di farina
  • 200gr di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 50gr di zucchero
  • 4 dl di panna montata

per i bignè:

  • 40gr di farina
  • 25gr di burro
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • burro per la piastra

per lo zabaione:

  • 100gr di zucchero
  • 1/2 bicchiere di marsala
  • 2 cucchiai di rum

Il chianti: denominazione, storia e caratteristiche

La zona del Chianti si trova in un’affascinante Toscana rallegrata da colline, valli, boschi, torrenti. Ed è lì, tra Siena e Firenze, che si produce il vino italiano noto in tutto il mondo: a Castellina in Chianti, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardengo, Poggibonsi. Parrà strano, ma non esiste un’uva tipica da cui venga prodotto il Chianti.

 La sua vinificazione avviene con un’alta percentuale di Sangiovese e piccole aggiunte di Lanaiolo, Malvasia, talvolta anche Trebbiano. Paragrafando il Chianti classico, cioè quello vinificato nella provincia di Siena, è contrassegnato da un marchio con un gallo nero in campo oro. Si tratta di un antico stemma disegnato dal Vasari per una Lega politico-militare composta da chiantigiani che intendevano difendere le loro terre dalle invasioni dei soldati di Siena e di Firenze sempre in lotta fra loro.

Ma ottimo Chianti è anche quello prodotto al di fuori della zona tipica senese, contrassegnato da un piccolo putto. Il suo bouquet ricorda la viola e il giaggiolo, il suo sapore è gustosamente amarognolo ed elegante, il corpo vellutato, l’alcolicità tra gli 11 e i 13 gradi. Di rado viene imbottigliato giovanissimo. Resta nelle botti dei produttore per 2-3 anni e quindi viene messo in vendita. Solo alcune vendemmie possono invecchiare fino ai 10-12 anni.

Liquore all’arancio

Ci sono in vendita ancora delle belle arance a prezzo ragionevole, anche se non ce le tirano ancora dietro e, con i tempi che corrono, mai lo faranno.

La crostata di pesce: un secondo originale

Chi l’ha detto che le crostate sono soltanto dolci? In realtà la crostata è una preparazione “in crosta” che ben si adatta sia ad ingredienti dolci che salati. In particolare con la stagione estiva i miei articoli sono fortemente influenzati dai miei gusti personali. In questo senso credo che in estate, più che in ogni altra stagione, il pesce sia uno di quegli alimenti che maggiormente dovremmo mangiare: è leggero, si trova fresco, è nutriente ecc… . In questo momento gli amanti della carne e soprattutto coloro i quali non amano il pesce obietterebbero sicuramente, ma la ricettina che oggi vi propongo sono sicura che andrà a soddisfare anche coloro che al solo pensiero di dover mangiar pesce storciono il naso.
Crostata di pesce (ingredienti per 4 persone)

  • 150gr di margarina
  • 325gr farina
  • 300gr di gamberi sgusciati
  • 300gr di cozze (o vongole) sgusciate
  • 2 uova
  • 250gr di panna da cucina
  • uno spicchio di aglio
  • un ciuffo di prezzemolo
  • una foglia di lauro
  • un pizzico di timo
  • un bicchiere di vino bianco secco
  • olio
  • burro
  • sale, pepe

Frittelle di gamberetti: il pesce per grandi e piccini

I gamberetti, che passione! Sono uno dei “pesci” più apprezzati da tutti, grandi e piccini. Facilissimi da mangiare, il più delle volte non bisogna neanche scomodarsi per pulirli, in molte pietanze sono già privi del guscio, subito proti per esser mangiati.

Piccoli e dal gusto tenue sono tra i crostacei che possono esser preparati in mille maniere e garantiscono sempre un piatto coi fiocchi. Sempre reperibili sul mercato e nella peggiore delle ipotesi si possono acquistare surgelati.

Come ho detto prima i gamberetti sono una pietanza molto apprezzata dai bambini, ma se per caso vostro figlio dovesse fare i capricci e del pesce non volesse nemmeno sentirne parlare, provate a cucinare le Frittelle di gamberetti e vedrete che le divorerà con piacere!

Condimenti per il pesce: Tranci di pesce al curry

Di solito non sono un’amante delle ricette di pesce troppo elaborate, o per meglio dire troppo condite, dove il sapore del pesce viene sommerso dagli aromi del condimento; ma questa volta ho trovato una ricetta in cui condimento e pesce camminano a braccetto.

Nella ricetta non indico il tipo di pesce da usare, perché questa ricetta può esser riproposta con differenti qualità di pesce. In funzione del pesce fresco che trovate, potrete utilizzare dei tranci di tonno, di cernia o di pescespada, ad esempio.

A parer mio tonno e cernia si sposano meglio a questo tipo di preparazione perché caratterizzati da un gusto più forte e da una carne più grassa rispetto altri tipi di pesce. Due semplici accortezze: cercate di acquistare dei tranci provenienti dalla parte più vicina alla coda del pesce e fateveli tagliare dello spessore di qualche centimetro. Eccovi la ricetta dei: Tranci di pesce al curry.

La carote: parliamone un po’ e poi cuciniamole al latte

Le carote sono delle radici a fittone, di un bel colore arancio, di una Ombrellifera e si trovano praticamente in commercio tutto l’anno. Tuttavia, quelle migliori sono le carote novelle, perché prive dell’anima centrale fibrosa (composta di cellulosa e molto dura nelle carote “vecchie”, al punto che deve essere scartata prima di cuocerle). Hanno una lunghezza variabile tra 8 e 16 cm.

Dal punto di vista gastronomico le carote sono considerate una verdura “aromatica” (associata a sedano e cipolla nel “battuto” o unita ad altri aromi per la preparazione del bollito, dei brodi e del courtbouillon) oltre che adatta per fare contorni, minestre e perfino dolci. Quando le acquistiamo meglio se con le foglie e, comunque, dopo essersi accertati che siano rigide e turgide. Nelle varie ricette e preparazioni vanno sempre raschiate con un coltellino in modo da eliminare la sottile pellicola superficiale che potrebbe essere stata intaccata da prodotti pesticidi o diserbanti. Si staccano con un coltello le due estremità e si lavano molto bene, prima di gustarle sia crude sia cotte. I tempi variano da 15 a 45 minuti, a seconda di come sono tagliate. Tagliate a rondelle e scottate per 3 minuti possono essere surgelate. Una ricetta saporita e diversa dal solito per gustarle?
Carote al latte (ingredienti per 4 persone)

  • 40gr di burro
  • 1 bicchiere scarso di latte
  • 50gr di grana grattugiato
  • 4 foglie di salvia

Ossibuchi cremolati

Fino a pochissimi giorni fa ero incerta se parlare di ossibuchi e dintorni.

C’era un bel sole e, a dire la verità, anche un vento talmente caldo che, a seconda dei casi, poteva far esclamare :” Bene ora si asciugherà tutto il bucato” oppure “Speriamo non mi faccia cadere” tanto era forte.

Ieri sera però dopo un temporale, con rombare di tuoni, ecco la neve!

Incredibile!!

Seppioline in tegame, il gusto del Mediterraneo

Qualche suggerimento per cucinare del pesce, visto che questo è il suo periodo e che le scorpacciate di pesce si fanno quando si è in vacanza e si ha a disposizione il tempo necessario per andare al mercato a cercare il pesce fresco.

Quest’oggi vi consiglio una ricetta molto semplice, ma molto saporita: le Seppioline in tegame.
Per fare questo piatto occorre trovare delle seppie dalle piccole dimensioni, solitamente più tenere e più facilmente divisibili tra i commensali.

Se tra le seppie che acquistate ne trovate qualcheduna con la vescichetta del nero, sarete davvero fortunati! Vi garantirete due piatti davvero insuperabili, le Seppioline in tegame e gli spaghetti al nero di seppia. Non conoscete la ricetta per preparare il nero di seppie? Beh, vedremo di provvedere in futuro!