Insalata di melanzane arrostite e peperoni

Sfogliando casualmente un libro di cucina, ho trovato una ricetta per preparare un’insalata, che così, a colpo d’occhio, mi è sembrata veramente, a dir poco, eccezionale per questo periodo, a base di melanzane e peperoni, proprio la verdura che si trova in questi mesi!

La ricetta è tipica della cucina bulgara, e questa insalata viene generalmente servita o come accompagnamento per altre portate o come antipasto, un po’ insolito per i nostri usi, ma un’ottima idea per fare qualcosa un po’ originale.

L’Insalata di melanzane arrostite e peperoni, è un piatto che farà felici i vostri amici vegetariani, che troveranno in tavola qualcosa che potranno mangiare anche loro senza troppi problemi, gustando un piatto nuovo ed un tipo di insalata poco comune che stimola le papille gustative di tutti!

Un vivace secondo per l’estate, il Pollo piccante

Nella vita ci vuole sempre un po’ di pepe, per rendere allegre e più interessanti le giornate, che altrimenti trascorrerebbero piatte e monotone. Come nella vita anche in cucina, ogni tanto, si deve dare un tocco di allegria con un po’ di piccante.

Eccovi un delizioso piatto estivo, con il giusto tocco di vivacità che occorre per trascorrere un’estate serena all’insegna della gioia. Un piatto leggero, tutto da gustare, prima con gli occhi e poi con la bocca: il Pollo piccante.

Sgombri farciti

Lo sgombro è un pesce tipico dalle mie parti; noi lo chiamiamo il maccarello, decisamente economico ma non privo di sapore e versatilità nelle preparazioni. Appartiene alla categoria del pesce azzurro, assieme ad acciughe, sarde e aguglie; ha perciò il pregio di essere sempre reperibile fresco sul mercato e di avere un costo inferiore a quello di altri pesci, considerati più pregiati.

Può essere utilizzato per preparare molti piatti gustosi e originali. E’ un pesce molto apprezzato per la morbidezza delle sue carni, bianche, dal sapore forte, abbastanza grasse. Viene venduto fresco, congelato e conservato sott’olio e in salamoia. Molto apprezzato dai mercati del sud Italia, è importante per la dieta per l’alto contenuto di vitamine e sali minerali, nonché per la presenza di acidi grassi Omega 3. Molto buoni sono gli sgombri farciti di cui al seguito vi indichiamo la ricetta!
Sgombri farciti (ingredienti per 4 persone)

  • 4 sgombri medi o 8 piccoli
  • mezzo peperone rosso
  • 1 spicchio d’aglio
  • prezzemolo
  • olive verdi snocciolate
  • un cucchiaio di pane grattato
  • olio d’oliva
  • vino bianco secco
  • 1 limone
  • sale, pepe.

Confettura di melanzane

Anche questa preparazione rientra nella famigia delle marmellate o confetture che servono per accompagnare le carni bollite. Credo che ogni commensale comunque le possa consumare a seconda del suo gusto.

La ricetta è semplice, mediamente costosa a causa delle albicocche secche e dei pistacchi, ma credo che valga la pena di preparala almeno una volta. Per quanta riguarda i tempi di preparazione do dei tempi indicativi perchè spesso mi servo della memoria.

C’è pesce e pesce: impariamolo a conoscere

Per una sana alimentazione è opportuno variare i cibi che sono ricchi di proteine animali. Poiché la carne del pesce non differisce sostanzialmente da quella del vitello, del pollo, del maiale, un individuo trova le stesse proteine, sia in una cotoletta di pesce, sia in una fettina di sanato. L’unica differenza che esiste fra le proteine presenti nella carne di vitello e quelle presenti in quella di pesce si riferisce alla percentuale: in quest’ultima sono leggermente inferiori di circa il 2-4 %.

Per chi ha problemi di linea sarà utile sapere anche che le calorie fornite dal pesce sono mediamente inferiori a quelle fornite dalla carne. Ovviamente a questo proposito è importante tenere conto del modo di preparazione: il pesce impregnato di condimenti grassi (impanato e fritto) è sconsigliabile perché l’olio fornisce più calorie (un grammo dà 9 calorie) rispetto alla carne (un grammo di proteine dà 4 calorie). Va ricordato inoltre che la carne di pesce presenta delle differenze per quanto riguarda il contenuto di grasso.

Ci sono pesci magri come la sogliola, il nasello, il merluzzo, l’orata, il palombo, il branzino, la cernia. Ci sono pesci medio-grassi come il cefalo, il dentice, il pesce spada, la triglia, il tonno; e pesci grassi come l’anguilla, la sardina, lo sgombro. Comunque il grasso presente nella carne di pesce riveste particolare interesse dal punto di vista nutritivo per la presenza di acidi grassi insaturi, presenti anche negli olii di semi.

Lenticchie e verdure aromatizzate al limone: le lenticchie per l’estate

Un piatto unico dall’aria un po’ insolita per la stagione calda, ma che in realtà si rivela una buona soluzione per chi preferisce cucinare qualcosa in abbondanza in modo da averla sempre fresca e disponibile per qualche giorno, e non doversi mettere nuovamente ai fornelli.

Non si tratta dell’insalata di riso, ma di un piatto che, definirei sempre insalata, e che se servito in piccole quantità può esser usato anche come contorno: Lenticchie e verdure aromatizzate al limone.
Le lenticchie, pietanza solitamente invernale, può esser usata anche d’estate, per preparare piatti tutt’altro che caldi.

La ricetta di oggi è particolarmente saporita, il largo uso di erbe aromatiche usate in cottura la rendono il piatto appetitoso ed esotico. Il particolare uso che viene fatto del succo di limone aiuta a render più fresco il piatto e quindi adatto all’estate.

Cocktail di gamberi e Gaspacho, intramontabili aperitivi d’estate

Credo di avere una certa passione per alcuni piatti classici, li trovo estremamente attraenti ed allo stesso tempo posseggono il vantaggio di poterli rendere nuovi, moderni.

Credo sia questa la vera essenza del gusto classico la sua eternità. Ed allora perchè non abbandonare, almeno per una sera, la tentazione del finger food o del sushi, e non riproporre due veri must dell’aperitivo?

Questa volta vi propongo:

  • Cocktail di gamberi
  • Gazpacho

Per il vostro cocktail di mare, ecco i semplici Ingredienti: 700gr di code di gambero, 1 uovo, olio di semi di soia, 1 cucchiaio di ketchup, qualche goccia di tabasco rosso, pepe rosa in grani, il succo di mezzo limone e qualche foglia di lattuga per guarnire.

Preparazione: fate cuocere le code di gambero in una padella con un bicchiere d’acqua coperte, in modo che si stufino, poi aspettate che si freddino in modo da poterle sbucciare più agevolmente e fatele insaporire con il succo del limone. Preparate una maionese utilizzando tutto l’uovo e l’olio di soia, non esagerate con l’olio perchè deve venire un pochino lenta. Poi create la salsa rosa unendo la maionese, il ketchup ed il tabasco, condite così i gamberi e metteteli nei bicchierini monoporzione. Decorate con del pane tostato, il pepe rosa e le foglie di lattuga tagliate a listarelle.

Io consiglio sempre di servire questo piatto molto freddo ma non ghiacciato, il che significa che dovete tirarlo fuori dal frigo circa 10 minuti prima di portarlo in tavola.

Il pepe: storia e tipologia di questa spezia

Il pepe, Piper nigrum, è un arbusto rampicante delle Piperacee, originario dell’ India e della Malesia, coltivato oggi nei paesi tropicali. Si differenzia in «bianco» e «nero», ma si tratta dei frutti della stessa pianta, varia solo l’epoca della raccolta. Le piccole bacche vengono raccolte infatti sia acerbe, sia a maturazione completa.

Nel primo caso, le bacche ancora verdi vengono fatte essiccare al sole e assumono così il tipico aspetto rugoso e nerastro. Nel secondo vengono private della buccia e della polpa con un processo di fermentazione e lavaggio, e il nucleo biancastro e liscio che se ne ottiene è il «pepe bianco». La differenza principale fra i due tipi è nell’aroma, più intenso nel pepe nero, più morbido in quello bianco.

Il pepe, considerato spezia piccante per eccellenza, deve il suo aroma ad un olio essenziale che si volatilizza con la macinatura, ecco perché si dovrebbe usare sempre pepe appena macinato. Inoltre questo è un sistema per ovviare ad eventuali adulterazioni della polvere (si può trovare pepe macinato, prodotto con spezie scadenti).

Caprino al glicine, un ottimo inizio per una cena romantica

Voglia di antipastini leggeri e sfiziosi da poter preparare in poco tempo e da gustare in compagnia? Bene, ho quello che fa per voi, non dovrete far altro che mettere una bottiglia di vino bianco in freddo e poi passare pochi minuti in cucina.

Una ricetta che ho sperimentato poco tempo fa, mescolando un po’ di ricette che avevo assaggiato in diversi locali, e dopo vari tentativi sono riuscito ad ottenere ciò che desideravo, un piatto fresco ed originale.

Un piatto di tartine o se volete potete servire solo il condimento, si tratta del Caprino al glicine, formaggio fresco, profumato ai fiori di campo per iniziare in modo interessante una cena. Vi suggerisco di presentarlo come antipasto in una cenetta a lume di candela, sapori delicati e profumi invitanti hanno sempre un loro effetto sul partner.

Cucinare al microonde: teglia di zucchine e patate

Il bello della cucina al microonde risiede nel fatto che riusciamo a realizzare dei piatti saporiti e gustosi in brevissimo tempo! E’ infatti errato utilizzare questo validissimo elettrodomestico solamente per scaldare, invece sfruttiamolo anche per cucinare. A maggior ragione in questo periodo dove il caldo, le vacanze e la voglia di stare sempre più fuori casa non ci permettono di realizzare piatti troppo elaborati.

In questo caso le verdure sono eccellenti da preparare con il microonde, ricche di acqua riescono a cuocersi perfettamente in meno di 10/12 minuti. Quella che vi presentiamo è soltanto un’idea ma al posto delle patate e delle zucchine potete usare peperoni, melanzane, pomodori ecc…
Teglia di patate e zucchine
( ingredienti per 4 persone)
600gr di zucchine
una patata
grana grattugiato
olio, sale.

Un contorno piccante: le Patate al diavolicchio

Tra i contorni più usati in estate, ma anche nel resto dell’anno vi sono le deliziose patate! Il modo più semplice per prepararle è di farle bollite e poi condirle a proprio piacimento, dalla maionese al semplice olio con qualche fogliolina di prezzemolo.

Un insalata di patate è un ottimo piatto unico, ricco e sostanzioso che riesce a colmare anche gli stomaci delle persone più voraci. Per non parlare delle patate al cartoccio, che si rivelano un’ottima soluzione per preparare un piatto che sia di gradimento anche dei vegetariani.

Insomma le patate sono proprio le migliori alleate che un cuoco possa avere in cucina, riescono sempre a risolvere le situazioni più difficili. Aggiungiamo una nuova ricetta alla lista e prepariamoci a cucinare e Patate al diavolicchio, una piccante ricetta della cucina lucana!

Popette piccanti: la carne e la salsa

Una ricetta per preparare delle deliziose polpettine, piatto sempre appetibile e sempre ben gradito sulle tavole in ogni stagione. Simpatiche e stuzzicanti palline di carne affogate nel sugo, nel quale è d’obbligo, anche se poco raffinata, la scarpetta con un pezzetto di pane!

Non mi dilungo più di tanto nell’introduzione, visto che la descrizione della preparazione è abbastanza lunga, e passo subito a darvi la ricetta delle Polpette piccanti, piatto di carne, da usare come antipasto o secondo.

La saint honorè: qualche curiosità e la ricetta per realizzarla

Siamo stati abituati a mangiare la saint honorè in formato torta gelato, in realtà questa torta nasce come dolce fatto di bignè, cioccolato e zabaione per le occasioni importanti . Questa squisita torta deve il suo nome alla via parigina dove abitava il pasticciere Chiboust, inventore del dolce (1879). Altra interpretazione: dedicato a sant’Onorio, protettore dei fornai e pasticcieri. Ma lasciamo perdere le varie attribuzioni storiche e passiamo alla realizzazione vera e propria di questa torta, un pò elaborata ma senza dubbio squisita.
Saint honorè (ingredienti per 6 persone)

per la pasta:

  • 200gr di farina
  • 200gr di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 50gr di zucchero
  • 4 dl di panna montata

per i bignè:

  • 40gr di farina
  • 25gr di burro
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • burro per la piastra

per lo zabaione:

  • 100gr di zucchero
  • 1/2 bicchiere di marsala
  • 2 cucchiai di rum

Il chianti: denominazione, storia e caratteristiche

La zona del Chianti si trova in un’affascinante Toscana rallegrata da colline, valli, boschi, torrenti. Ed è lì, tra Siena e Firenze, che si produce il vino italiano noto in tutto il mondo: a Castellina in Chianti, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardengo, Poggibonsi. Parrà strano, ma non esiste un’uva tipica da cui venga prodotto il Chianti.

 La sua vinificazione avviene con un’alta percentuale di Sangiovese e piccole aggiunte di Lanaiolo, Malvasia, talvolta anche Trebbiano. Paragrafando il Chianti classico, cioè quello vinificato nella provincia di Siena, è contrassegnato da un marchio con un gallo nero in campo oro. Si tratta di un antico stemma disegnato dal Vasari per una Lega politico-militare composta da chiantigiani che intendevano difendere le loro terre dalle invasioni dei soldati di Siena e di Firenze sempre in lotta fra loro.

Ma ottimo Chianti è anche quello prodotto al di fuori della zona tipica senese, contrassegnato da un piccolo putto. Il suo bouquet ricorda la viola e il giaggiolo, il suo sapore è gustosamente amarognolo ed elegante, il corpo vellutato, l’alcolicità tra gli 11 e i 13 gradi. Di rado viene imbottigliato giovanissimo. Resta nelle botti dei produttore per 2-3 anni e quindi viene messo in vendita. Solo alcune vendemmie possono invecchiare fino ai 10-12 anni.