Roast Beef e Yorkshire Pudding: la classica cucina inglese

Non si puo’ dire che la cucina inglese sia delle più svariate, nè delle più fantasiose, eppure il loro Roast Beef, (arrosto di costa di manzo) è leggendario, tanto è semplicemente saporito, tenero e succoso.
Ho fatto e rifatto il Roast Beef centinaia di volte a casa, l’ho aggiustato a modo mio perchè risultasse in ogni modo buono, ma mai ero riuscita ad avere quel sapore semplice e pulito, nè quella tenerezza quasi burrosa della carne.
Sono andata quindi alla ricerca del segreto della ricetta originale, quella puramente inglese e ve la offro qui, insieme alla ricetta dello Yokshire Pudding, che classicamente viene servito accanto all’arrosto insieme a un purè di patate e dei piselli al burro, aromatizzati alla menta.

Il Roast Beef classico viene servito rosato, ma se vi piace più al sangue o più cotto, servitevi di un termometro da arrosto per controllarne la cottura interna a vostro piacimento (sul termometro sono indicate le varie cotture).
Il taglio di carne da preferire è decisamente nella costa di manzo: chiedete al macellaio di separare le ossa dalla polpa, ma di mantenerle insieme con dello spago. Quest’operazione faciliterà grandemente il taglio del vostro arrosto a tavola. Potete ovviamente usare altri tagli di carne, ma scegliete tra quelli relativamente magri e che non necessitano troppa cottura. Con la punta del coltello fate delle fessure profonde nella polpa della carne ed infilateci degli spicchi d’aglio.
Ed ora il gran segreto: la pasta che deve ricoprire l’arrosto prima che sia infornato.

Contorno senza glutine: le Patate ripiene

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


L’altra sera ho avuto degli ospiti a cena, alcuni conoscenti ed altri invitati che invece vedevo per la prima volta. Avevo preparato dei piatti semplici, niente di troppo complesso, a parte un contorno un po’ particolare, ma non difficile da preparare: le Patate ripiene. Proprio su questo piatto, una variante delle barchette di patate, si è aperta una discussione, per sapere se le patate contengono glutine o no.

A quanto pare le patate, quelle fresche ovviamente, non contengono glutine, quindi sono un alimento adatto ai celiaci. Spero che le informazioni che mi hanno dato siano esatte, anche perché ho segnato questa ricetta come ricetta senza glutine. Se qualche nostro lettore vuole darmi qualche altra informazione a riguardo sarei ben lieto di saperne di più. Per adesso ecco a voi la ricetta delle Patate ripiene.

Contorni per carne: la ricetta delle Patate alla paprika

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Avete iniziato a preparare succulenti piatti a base di carne? Arrosti che cucinano nel grasso che trasudano e bistecche dal vivissimo color rosso sangue, o ancora stufati immersi nel loro sughetto di cottura. Ebbene, con i piatti a base di carne è necessario accoppiare qualche buon contorno! E cos’è che si sposa meglio con la carne se non le patate?

Vi propongo una ricetta di ispirazione ungherese che ho provato qualche giorno fa per accompagnare un buonissimo piatto di involtini di pollo: le Patate alla paprika. La ricetta delle Patate alla paprika è molto semplice, è può essere fatta in diverse occasioni, ad esempio potrete proporle come secondo per una cena in stile vegetariano.

Gratin di patate alla svizzera, un piacevole esercizio per imparare a gratinare

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


L’argomento di oggi, riguarda una tecnica di cottura, o meglio, di una tecnica di fine cottura, molto comune e molto diffusa, che il più delle volte viene fatta senza che ce ne rendiamo conto, la Gratinatura. Questo complemento della cottura di alcune pietanze che vengono cotte in forno permette di formare sulla superficie, solitamente di gateau, di timballi o di verdure, una crosta dorata e croccante detta appunto gratin.

Il gratin, oltre a conferire alle vivande un aspetto più elegante, accentua i sapori degli ingredienti e da al palato una piacevole sensazione di croccante. Essendo un completamento alla cottura dei piatti, la gratinatura va eseguita seguendo alcune semplici regole che ne permettono una perfetta riuscita. Come prima cosa occorre preriscaldare bene il forno, e poi avere l’accortezza di porre la portata da gratinare nel ripiano più alto del forno, per far cuocere la superficie e lasciare più fredda la base.

Solitamente per il gratin si usa cospargere la superficie delle pietanze con della salsa, del pangrattato o una béchamel, ma nella ricetta che vi proponiamo per gratinare utilizzeremo delle fettine di pancetta. Eccovi la ricetta del Gratin di patate alla svizzera, con cui potrete esercitarvi.

Cavolfiore alla contadina, un contorno “spettacolare”

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Quest’oggi vi propongo un contorno, tutto vegetariano, dall’aspetto molto scenografico, per il quale però non si dovrà spendere troppo tempo in cucina o fare delle operazioni troppo complicate: il Cavolfiore alla Contadina.

Cavolfiore alla contadina

Ingredienti per 4 persone:

1 cavolfiore di media grandezza | 2 uova | 40gr di pangrattato | 50gr di burro | succo di ½ limone | 1 ciuffetto di prezzemolo | sale q.b. e pepe

Ratatouille all’albanese, un piatto internazionale

TEMPO: 1 ora e 45 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ratatouille, non è soltanto il nome di un simpatico topolino che si diverte tra i fornelli di una cucina francese, ma è il nome di una pietanza della cucina francese, con esattezza della cucina provenzale. Con il termine ratatouille, no si indica altro che una fricassea di verdure, i cui elementi fondamentali sono i pomodori e le cipolle.

La ratatouille è un piatto che potremmo definire “libero”, poiché nelle cucine dei differenti Paesi, gli ingredienti utilizzati per prepararla variano, in funzione degli usi e delle abitudini locali. Oggi noi vi proponiamo la Ratatouille all’albanese. Chissà, forse potrete provare a fare questa Ratatouille nei cestini di pasta frolla come suggerisce la nostra amica Mammazan.

Fagiolini al pomodoro, buoni … per tutti

TEMPO: 1 ora e mezza| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Parliamo di un bel contorno, che accompagna ricette di pesce o ricette di carne senza compromettere il sapore delle pietanze. Contorno vegetariano, leggero ed economico, i cui ingredienti si trovano ancora con facilità in questo periodo, molto duttile, infatti se vorrete potrete usarlo anche come condimento per un buon piatto di pasta.

Si tratta dei Fagiolini al pomodoro, una ricetta molto semplice da preparare, che ben si coniuga alle diverse esigenze dei diversi membri della famiglia. È ottimo per chi sta seguendo una diete, si adatta a chi ha scelto di essere vegetariano ed è pratico da poter portare a lavoro per chi non ha mai tempo di pranzare in casa. I Fagiolini al pomodoro accontentano tutti.

La ricetta dei Peperoni imbottiti

TEMPO: 1 ora| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Un buon contorno da accostare ad un secondo, sia esso a base di pesce o di carne, è sempre un ottima soluzione per portare in tavola un piatto completo ed unico, che non necessita di esser compensato con della pasta o delle altre portate.

Avere sempre più ricette nel proprio ricettario è quindi molto utile per proporre sempre delle novità. I Peperoni imbottiti, che vi propongo, a mio parere, sono ottimi compagni per pesce, carne rossa e carne bianca, insomma, sono un po’ come il prezzemolo, vanno su tutto! Qualche ricetta per preparare i peperoni ripieni l’abbiamo già data, ma provate anche questa dei Peperoni imbottiti.

Cavolo stufato con uvetta e pinoli

TEMPO: 15 min preparazione + 20 min cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Buonissimo questo cavolo stufato con uvetta e pinoli, ma da dove proviene il termine stufato? Con il termine stufato si intende una cottura lenta, a fuoco dolce. La voce è di etimo incerto, anche se per assonanza richiama subito alla mente la stufa. Però non è escluso che possa anche derivare dal tardo latino extufare, in quanto i Romani conoscevano già questo metodo di cottura, così definito: carnis decocta atque condita. Quindi niente di nuovo attorno al focolare, sia domestico, sia da mensa collettiva.

Certo, in tempi di spinte al consumismo di vivande pregiate, lo stufato ha visto scemare di gran lunga la sua popolarità, troppo tempo davanti ai fornelli! In Italia, per molti secoli, lo stufato era per eccellenza lo spezzatino, di estrazione contadina, oggi invece si è allargata questo tipo di cottura anche a pesci e verdure. Il cavolo stufato con uvetta e pinoli è una ricetta tipicamente invernale, il ritorno alla frutta secca accostato al sapore un po’ forte del cavolo verza, crea un abbinamento davvero gustoso.

Cicoria in padella, il sapore della cucina povera

Un’erba di cui prima si faceva un largo uso nella cucina Italiana, dalla cucina Laziale a quella Meridionale, e di cui ora si è persa un po’ la consuetudini di adoperala è la Cicoria. Un tempo era tanto comune usare la cicoria, soprattutto tra le famiglie meno facoltose, poiché questo tipo d’erba, che cresce spontaneamente in terreni asciutti ed incolti ed è facilmente riconoscibile, poteva essere raccolta direttamente nei campi.

Con gli anni di benessere che ci sono stati, la pratica di raccogliere la cicoria nei campi si è persa, e visto che prima era simbolo di povertà, per apparenza è stata allontanata dalle tavole.
Ma per noi le apparenze non contano e ci fa piacere dare più importanza al sapore delle cose.
Il caratteristico sapore rustico e amarognolo della cicoria la rende particolarmente adatta per accompagnare pietanze grasse o dai sapori delicati.

Lattughe al prosciutto, come preparare l’insalata in modo differente

L’altra mattina mi è capitato di comperare 3 cespi di lattuga romana, ed inizialmente pensavo di farli come al solito, puliti tagliati ed uniti a qualche pomodorino, insomma, una semplicissima insalata.
Ma alla fine un solo cespo ha fatto la solita fine, mentre per gli altri due la sorte ha voluto un destino differente.

Curioso di provare qualche nuovo piatto, mi sono messo a cercare qualche ricetta e tra le tante che ho letto ne ho trovata una che mi ha colpito in modo particolare, quella delle Lattughe al prosciutto. Cosi, dopo aver acquistato gli ingredienti che non avevo in casa, mi sono messo in cucina e per cena ho preparato le Lattughe al prosciutto… una vera delizia.

Verdure al curry, estasti per l’occhio e per la gola

Oggi parliamo di cucina vegetariana, e vi descriverò una ricetta per cucinare un ottimo contorno a base di verdure che potrete accompagnare anche a piatti di carne bianca o di pesce. La ricetta è quella delle Verdure al curry, un piatto abbastanza semplice da preparare e dai colori fantastici.

Per preparare questo contorno, oltre agli ingredienti che vi indicherò, potrete usare qualsiasi altro tipo di verdura di stagione, scegliendo tra ortaggi di colori differenti in modo da dare godimento anche all’occhio. Adesso spostiamoci in cucina per preparare le Verdure al curry.

Fagiolini verdi in salsa di pomodoro alle noci

Siamo sempre alla ricerca di variazioni per cucinare le verdure, accompagnate magari da salsine saporite e stuzzicanti. Nella fattispecie i fagiolini, quelli teneri e privi di filamenti laterali, sono i migliori da accompagnare a questa gustosa salsa di pomodoro alle noci. Anche se non è una ricetta propriamente estiva, viste le temperature ancora torride per me siamo ancora in piena estate, potete sempre conservarla e riproporla appena le temperature calano un pochino.
Fagiolini verdi in salsa di pomodoro alle noci (ingredienti per 6/8 persone)

1kg di fagiolini verdi freschi
425gr di pomodori pelati in scatola
1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine
2 spicchi d’aglio, schiacciati
2 cucchiaini di cumino in polvere
2 cucchiaini di coriandolo in polvere
1/4 di cucchiaino di pepe di Cayenna
90gr di noci tritate, tostate
1/2 tazza di foglie di coriandolo fresche
1 cucchiaino di zucchero
1 piccolo peperone rosso (150 gr)
1 piccolo peperone giallo (150 gr)

Peperoni ripieni alla ricotta

Insieme alle zucchine ripiene, i peperoni ripieni sono uno dei piatti forti nella mia famiglia. La mia mamma di solito li preparava semplicemente con la carne, li ho provati invece ripieni di formaggio nella ricetta di Roberto e li ho trovati squisiti! Io invece di solito li preparo con la ricotta e la carne di vitello, in questo modo l’impasto si mantiene morbido e delicato e piacciono a tutti! Molti mi chiedono se c’è differenza tra peperoni rossi, gialli o verdi, in realtà dal punto di vista del sapore non c’è alcuna differenza; tuttavia a seconda delle ricette è meglio privilegiare un colore piuttosto che un altro; se vi accingete a preparare una peperonata il peperone rosso è più carnoso e quindi più adatti, ripieni vanno benissimo quelli gialli, invece fritti sono consigliabili quelli piccolini verdi.

Peperoni ripieni alla ricotta (ingredienti per 4 persone)
4 peperoni
200gr di carne di vitello tritata
200gr di ricotta
50gr di parmigiano grattugiato
1/2 cipolla piccola
un ciuffo di prezzemolo
un uovo
sale
30gr di margarina