Muffins che passione! Con farcitura di marmellata e melone al vin santo

Fino a qualche anno fa Mister Muffin era per me Mister Sconosciuto. Per i miei figli preparavo una colazione tradizionale, a dire il vero sulla tavola del mattino compariva una marea di cose.

Mio marito mangiava del formaggio (altrimenti a metà mattina gli calavano gli zuccheri o quelle cose lì) oltre al caffè, latte e marmellata, mia figlia latte e nesquik ( cioccolato siempre) oltre a pane e marmellata, mio figlio latte e Orzoro e quintalate di Bucaneve (le mangia ancora adesso ma dice che il sapore non è più lo stesso) ed io povera tapina caffellatte e fette biscottate.

Pensando alle nostre origine c’era stato un notevole cambiamento infatti dalle mie parti (sono pugliese) le merendine dei bambini erano le friselle con il pomodoro strofinato sopra, sale, origano e olio). Invece a casa di mio marito, romagnolo, credo che ci fosse il the con i biscotti ma ho visto mia cognata mangiare a colazione la piadina col prosciutto…..

Ho cominciato a conoscere e apprezzare i muffins durante le mie scorribande su Internet e se si tiene conto che ho il computer da quattro e la connessione da circa due anni, con tutto quello che mi fa soffrire, il conto è presto fatto.

La Cina in cucina: involtini primavera (parte I)

Tipica preparazione della cucina cantonese, gli involtini primavera vengono consumati come prima colazione o in qualunque momento della giornata. Fanno parte dei dim sum, letteralmente “metti un puntino sul cuore” o “rompidigiuno”, che vengono preparati anche dagli ambulanti lungo le strade.

Fra gli ingredienti degli involtini primavera troviamo i germogli di soia e quelli di bambù. Per quanto riguarda i primi possiamo utilizzarli sia freschi, da scottare in acqua bollente, sia reperire al supermercato quelli in scatola, che non alterano il sapore della preparazione.

I germogli di bambù, invece, conservati al naturale in lattina, sono in vendita nei negozi di prodotti alimentari. Si possono acquistare anche le punte di germogli, molto tenere e pregiate, indicate per i piatti di verdure miste: vanno sempre sciacquati in acqua calda prima di venire cucinati.

A tavola scelgo integrale: farro, avena e orzo

Con i cereali non raffinati, porti in tavola il benessere: farro, orzo & C. prevengono importanti patologie, combattono lo stress e ti regalano una sferzata di vitalità. L ‘umore non è al top? Porta in tavola i cereali integrali. Un team di ricercatori della Cardiff University, in Inghilterra, ha scoperto che i loro chicchi sono un vero e proprio antidoto contro la tristezza: per due settimane, gli scienziati hanno somministrato a 142 volontari abbondanti colazioni a base di cereali integrali. Il risultato? Meno stress, umore più stabile, più energia e maggiore capacità di concentrazione.

Del resto, le proprietà «attiva buonumore» dei cereali integrali sono note da tempo: farro, orzo, avena & C., infatti, sono una fonte naturale di triptofano, un aminoacido che stimola la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore responsabile del relax e del benessere. I cereali integrali, però, non regalano solo vitalità e buonumore.

«Numerosi studi scientifici dimostrano che, grazie all’elevato contenuto di fibre, il consumo regolare di questi alimenti è in grado di proteggere l’apparato cardiovascolare, ma anche di ridurre il rischio di tumori e diabete», spiega la dottoressa Pia Waldthaler, dietista a Milano. In particolare, la buccia dei chicchi è un concentrato di sostanze benefiche. «I cereali integrali non subiscono la raffinazione, cioè il processo attraverso il quale i chicchi vengono privati della scorza e del germe, ricchi di nutrienti preziosi per l’organismo», prosegue la dottoressa Waldthaler «Quindi contengono una maggiore quantità di fibre, ma anche di vitamina E, vitamine del gruppo B e minerali, come lo zinco, il magnesio, il fosforo, il rame e il selenio».

Nonna Papera, Ciccio e … la crostata di fragole e banane

La crostata, un dolce molto semplice, nonostante la lunghezza della ricetta, buono e tradizionale, che ricorda il mondo contadino, a me, quando parlo di crostata viene sempre da pensare a Nonna Papera (Granma Duck per gli americani) che nella cucina della sua fattoria prepara le crostate per l’insaziabile Ciccio (Gus Goose, Ciccio di Nonna Papera per i lettori italiani di Topolino).

La crostata di frutta fa tutti contenti, nonne, mamme e figli. Genuina ed energetica si può mangiare a tutte le ore del giorno , di mattina per colazione, a mezzogiorno dopo pranzo insieme al caffè, di pomeriggio per merenda e la sera a fine cena.

Per voi la ricetta della versione con fragole e banane, con tutti i passaggi per fare in casa anche la pasta frolla.

Il latte: non solo a colazione! Ecco un’insolita variante della zuppa di cipolle

In una dispensa il latte non dovrebbe mai mancare.
Indispensabile negli anni della crescita e prezioso alleato una volta divenuti grandi, il latte, è ricco di principi nutritivi che non devono mai mancare al nostro organismo: proteine, grassi, carboidrati, sali minerali, vitamine, acqua.

Composizione del latte animale in percentuale:

Latte di …; acqua; proteine; lattosio; grassi; sali; Valore energetico

  • vacca: 87,47 — 3,51 — 4,92 — 3,68 — 0,74 — 729
  • pecora: 82,70 — 6,10 — 4,60 — 5,80 — 0,80 — 980
  • capra: 85,50 — 4,00 — 5,00 — 4,80 — 0,70 — 790

Il miele, l’oro delle api. Di timo, di erica, di lavanda o millefiori

Citando un romanzo di Maxence Fermine dal titolo “L’apicoltore”:
Le api possono morire d’amore per un fiore.
Le api possono morire d’amore.
Le api possono.
In verità io non so niente di quel che possono le api.

Anch’io mi sento di poter affermare di non saper niente di quel che possono le api, ma una cosa che di certo possono è quella di produrre lo splendido nettare dorato che noi tutti conosciamo, il miele.

Per chiarire meglio il significato del miele, citando sempre lo stesso romanzo: “ il miele è un sole che si coltiva, e per fare un buon sole ci vuole tempo” , non a caso gli antichi greci lo chiamavano il nettare degli dei.

Facciamolo dolce o salato…il brunch

La prima colazione è un pasto generalmente molto trascurato…un caffè in piedi, un cappuccino di corsa, un cornetto in tre bocconi!

Perchè non trasformarla in un momento unico di convivialità e gusto almeno di sabato o domenica, quando la fretta della settimana rimane fuori dalla porta?!

Il termine brunch viene dalla combinazione di due parole inglesi: breakfast (prima colazione) e lunch (pranzo). Questo costume è molto amato da inglesi, americani e australiani i quali riprendono tale abitudine dalle luculliane colazioni che venivano preparate nelle residenze aristocratiche di campagna o meglio del countryside. In queste occasioni la colazione veniva servita dalla mattina presto sino a mezzogiorno per permettere anche ai dormiglioni di approffittare del meraviglioso buffet a base di salsiccia, pancetta fritta, salmone, uova ….

Corn flakes, unione tra benessere e gusto per la prima colazione

I cereali di mais, i cosiddetti corn flakes sono molto diffusi nel nostro paese e molto usati sulle nostre tavole come altrenativa alla classica colazione latte e biscotti o cornetto e cappuccino. Grazie alle loro qualità sono diventati molto popolari tra donne che intraprendono una dieta dimagrante in quanto hanno un sapore molto gradevole e sono ricchi di fibre e sali minerali oltre a contenere un basso apporto di grassi.

I corn flakes sono dei fiocchi di mais tostati: dopo una breve cottura a vapore i chicchi vengono passati tra speciali rulli e messi al forno, il che permette di conservarne inalterate le proprietà nutritive.
Furono inventati alla fine dell’ 800 da John Harvey Kellogg, medico di un ospedale del Michigan, in collaborazione con suo fratello Will keith.

All’inizio questi cereali servivano come alimento base di una dieta vegetariana imposta a dei pazienti di un sanatorio che prevedeva l’assenza di alcol, tabacco e caffeina oltre che la prescrizione di cibi insipidi per calmare tutte le passioni possibili nei ricoverati ma poi John Harvey ebbe l’idea di aggiungere lo zucchero e questi inaspettatamente gustosi fiochi furono poi introdotti sul mercato americano.
Nel 1906 fondarono una società chiamata “Bettle creek toasted corn flakes company” che in seguito divenne semplicemente la Kellogg’s tutt’oggi esistente sul mercato.

Impariamo a fare i muffins

La panetteria ha un ruolo decisivo per la riuscità di una buona colazione o di un brunch, se solo parlassimo del profumo del pane fresco appena sfornato, ci potremmo render conto dell’atmosfera piacevole che subito si crea in casa.

Quindi, una giusta scelta di pani, sarà un elemento decisivo per accompagnare le pietanze in tavola: pane integrale, di grano duro, pane giallo, biscotti salati, pancakes e ovviamente i muffins. Questi non è altro che un panino dolce di notevole praticità, si impasta in breve tempo, cuoce rapidamente anche perchè si usa il lievito per dolci anzichè quello del pane, eliminando così delle lunghe attese di lievitazione.

Svegliarsi con il buonumore

La colazione è il primo pasto dopo un lungo digiuno notturno. In molti paesi è un pasto sostanzioso che aiuta a cominciare la giornata nel verso giusto. Ovviamente cambia per qualità come per quantità a seconda del paese, pensate che questo rito mattutino era vissuto già ai tempi dell’antica Grecia dove si usava cominciare la giornata con del pane intinto nel vino addolcito con miele insieme alle olive e al formaggio di capra. Gli Egiziani usavano mangiare un pò di pane accompagnato da un pezzo di carne e cipolle con della birra “questo popolo per primo diffuse l’uso del lievito nel mondo antico”.