Zuppa al forno

TEMPO: 1 ora | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Avete mai preparato una zuppa al forno? No, beh allora seguite la ricetta che sto per darvi e poi ne riparleremo! La zuppa al forno si presenta dal sapore simile a quello di una zuppa preparata sul fornello ma di consistenza più cremosa: il forno infatti asciuga maggiormente i liquidi, favorendo l’evaporazione; avremo quindi sui nostri piatti una zuppa decisamente più cremosa e dal sapore inconfondibile. Tra l’altro non è certo una ricetta così innovativa: pensate che i miei nonni, in Sardegna, avevano un forno a legna nel quale oltre al buonissimo pane e pizza ci cuocevano deliziose zuppe. Un metodo di cottura molto antico dunque!


Zuppa al forno

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di polpa di pomodoro|250 gr di pane raffermo|100 gr di pecorino sardo fresco|40 gr di pecorino sardo stagionato|1 cipolla grossa|1 dado|2 spicchi di aglio|6 foglie di basilico|Olio d’oliva|sale, pepe

Ricette e Crimini: la Bisque di Pepe Carvalho

Terminiamo il nostro viaggio nel mondo del crimine con Manuel Velazquez Montalbàn. L’ideatore del detective-gourmet Pepe Carvalho, nelle sue indagini continuamente rende omaggio non solo alla cucina spagnola in generale ma a quella catalana in particolare e a tutte le sue contaminazioni.

Ma la cucina di Pepe crea un terzo legame: quello con la seduzione, mentre la cucina di Agatha Christie gratifica se stessa e quella di Simenon è pervasa da uno spirito evocativo, la cucina di Pepe è come lui stesso la definisce immorale, è fortemente legata alla presenza ed al fascino che una donna può esercitare. Eccoci dunque agli ingredienti per la Bisque così come la prepara Carvalho per le sue commensali.

Ricette e crimini:il Patè di Campagna e la Vichyssoise di Maigret

Continuando il nostro viaggio attraverso il curioso legame che esiste tra libri gialli e cibo proviamo  ad esplorare la cucina francese facendoci aiutare questa volte da uno degli scrittori più prolifici del 900. Simenon che attraverso il suo alter ego il Commissario Maigret ha creato non solo una figura immortale ma anche e soprattutto un monumento alla gastronomia francese. Maigret è infatti grande buongustaio, ama i cibi autentici e tradizionali così come vengono preparati in casa o al bistrot all’angolo, semplici, gustosi e profondamente legati alla loro regione d’origine. Insieme a Maigret e seguendo la sua ricetta proviamo a preparare il Patè di Campagna e la Vichyssoise

Patè di Campagna:

Ingredienti per una terrina

1 fegato di maiale di grossezza media | 500 gr di carne di maiale magra | 500 gr di lardo fresco | ossa di vitello e pollo | 200 gr di strutto | 1 rete alimentare | 1 cipolla | 1 carota | 3 scalogni | 1 spicchio d’aglio | 15 cl di vino bianco secco | 5 cl di cognac | sale | pepe | 1 mazzetto di aromi.

Preparazione: passare il fegato, la carne di maiale ed il lardo nel tritacarne a sezione grossa, amalgamare bene la carne all’aglio tritato, gli scalogni, il sale ed il pepe, mettere il composto così ottenuto in una rete e chiuderla sollevandone i bordi. Porre la rete in un terrina foderata con le cotenne del maiale, le ossa, le carote, le cipolle tagliate ed il mazzetto aromatico. Versatevi sopra il vino ed il cognac e fate cuocere coperto a fuoco dolce. A cottura ultimata, quando il patè sarà ben dorato, toglierlo dal fuoco dopo averlo sgocciolato. Porlo in uno stampo rettangolare premendo bene perchè stia in forma e fate raffreddare per circa 30 minuti. Infine versate sulla terrina lo strutto fuso e ponete il tutto a raffreddare in frigorifero per almeno 2 ore, sformate e servite il patè tagliato a fette con del pane tostato.

“si può mangiare da voi?” “é naturale che si può….che cosa desidera?”

“inizierei con del bel patè di campagna”       La collera di Maigret

Vellutata light alle mandorle

TEMPO: 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La vellutata alle mandorle ha un origine decisamente orientale, il suo gusto esotico con un tocco di italiano però la farà apprezzare anche da chi non ama molto i sapori esotici. La parola “vellutata” viene dal verbo “vellutare“, cioè “rendere morbido come il velluto“. In realtà, per avere una consistenza ancora più morbida e gustosa al palato potete aggiungere alla ricetta qualche cucchiaio di panna liquida: l’effetto sarà un po’ più raffinato anche se il piatto un po’ più calorico.

In Italia la varietà di minestre e zuppe è davvero impressionante rispetto ad altri paesi europei, forse perché la cena degli italiani prevede quasi sempre un primo di questo tipo, mentre si preferisce in genere riservare la pasta al pranzo. La vellutata di mandorle è comunque adatta per il pranzo ma anche per la cena, a vostra scelta!

Vellutata light alle mandorle (ingredienti per 4 persone)

 200gr di mandorle spellate
6 cucchiai di farina di riso
40gr di zucchero
sale

Prepara e surgela le polpette di agnello e aglio

Le polpette sono un classico della cucina italiana ed hanno un grande vantaggio: si possono preparare surgelare e all’occorrenza tirare fuori dal freezer ed utilizzare come arricchimento per una zuppa di pomodoro, per condire il couscous o come semplice secondo da accompagnare ad un’insalata fresca o a delle patate se preferite. Sono un perfetto jolly da scongelare all’occorrenza. Questa preparazione è un pochino diversa dalla ricetta tradizionale perché prevede l’uso della carne d’agnello, vi consiglio di provarla, il sapore che si ottiene è davvero sensazionale.

Polpette di agnello e aglio

Ingredienti per 40 polpette

1 kg di macinato di agnello | 1 uovo intero | abbondante prezzemolo tritato | 2 spicchi d’aglio tritati | sale | pepe nero macinato | noce moscata | olio per friggere

Preparazione: mescolate insieme il macinato, l’uovo, il prezzemolo, l’aglio, il sale ed il pepe in una ciotola. Poi formate delle palline piuttosto piccole – da un sol boccone – e friggetele in una padella a fuoco medio alto. Poi fatele freddare bene, mettetele in una bustina cuki facendo uscire più aria possibile e riponetele nel reparto surgelati del vostro frigorifero per non più di tre mesi.

Zuppa di verdure con tagliolini, piatto caldo all’indonesiana

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Dalla città da cui vi scrivo oggi, Messina, la giornata è piovosa e scura, e fa venir voglia di starsene a casa protetti dalle mura domestiche, sedersi a tavola e mangiare qualcosa di caldo come una bella zuppa, per questo motivo ho pensato di descrivervi la ricetta della Zuppa di verdure con tagliolini.

Questo tipo di zuppa, che più che altro è una sorta di brodo, è un piatto della cucina indonesiana, condito con spezie e salsa di soia, che consentono di evitare l’uso del sale. Per fare la Zuppa di verdure con tagliolini vi suggerisco di usare i tagliolini orientali, un tipo di pasta che si trova comunemente nei negozi che trattano prodotti orientali. All’aspetto della Zuppa di verdure con tagliolini può sembrare un po’ insipida, ma vi garantisco che vi sorprenderà.

Zuppa di pollo e cetriolo

TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Ai primi freddini autunnali, i sapori caldi e avvolgenti di succulente zuppe ritornano sulle nostre tavole. La zuppa di pollo e cetrioli, oltre a proporvela per la velocità di esecuzione, rappresenta anche un piatto con ingredienti che spesso tutti noi abbiamo in casa. Personalmente non sono una grande amante del pollo, in più di un’occasione, chi mi segue da un po’ lo saprà certamente, ho prediletto ricette a base di pesce o con altri tipi di carni, ma questa zuppa invece la trovo semplicemente adorabile! E’ ottima in una giornata piovosa e fredda, per chi desidera perdere qualche chiletto di troppo, servitela calda in piccole zuppiere e il successo è garantito!

Zuppa di pollo e cetrioli (Ingredienti per 2 persone)

2 cetrioli
1 petto di pollo
7,5 dl di brodo di pollo
3 cucchiai di vino bianco secco
sale, pepe

Orzo e fagioli, una pietanza per il clima d’autunno

TEMPO: 3 ore e mezza| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Visto che siamo entrati in pieno clima autunnale, con l’aria frizzante appena si mette piede fuori di casa e le prime piogge che bagnano le strade della città, la ricetta di oggi è un piatto che si presta a questo tipo di clima e di atmosfera.

È una specie di zuppa, anche se a fine cottura dovrebbe risultare asciutta, e non tanto liquida come una vera e propria zuppa, che più genericamente chiameremo Orzo e fagioli. L’Orzo e fagioli è una pietanza vegetariana, che però in questa ricetta ho arricchito con della pancetta, che ovviamente può essere esclusa nella preparazione.

Zuppa belga: insalata, pancetta e un pò di cannella

Al ritorno dalle ferie estive abbiamo bisogno, chi più e chi meno, di purificarci e di rimetterci in forma e questa la zuppa belga fa al caso nostro. Il nome ci fa già capire la provenienza, molto diffusa per le stradine ed il centro di Bruxelles, è capace di scaldare anche i più freddolosi.

Zuppa belga (ingredienti per 4 persone)

500gr di insalata belga
50gr di pancetta affumicata tagliata in un solo pezzo
40gr di burro
una cipolla
un cucchiaio di farina
un dado da brodo
un formaggio caprino
un pizzico di cannella in polvere
un tuorlo
4 fette di pan carré
una presa di sale
pepe

New England Clam Chowder, ovvero zuppa di vongole d’oltre oceano

Clam Chowder

Un classico del nord-est degli Stati Uniti, la New England Clam Chowder ha in effetti origini nel Canada atlantico, anticamente la Nouvelle France. Il nome stesso, Chowder, deriva da Chaudrée, che in francese vuol dire qualcosa cotto nella Chaudière, che era il classico pentolone di rame che si appendeva sul fuoco. La cultura e le abitudini culinarie di questa zona sono ancora oggi caratterizzate dalla storica guerra tra gli Inglesi ed i Francesi del nuovo mondo, rivalità e patriottismi che col passare dei secoli sono risultate in fusioni interessanti e diversità altrettanto mitiche. Si pensi che la cucina Cajun tipica della Nouvelle Orléans (oggi New Orleans) in realtà è la cucina degli Acadiens (o Acadjans come erano chiamati dagli Inglesi) che, una volta l’Acadia conquistata, erano stati esiliati dal loro territorio, verso la Louisiana che allora apparteneva ancora alla Francia. L’Acadia che era per l’appunto nella zona Atlantica canadese, oggi sarebbe divisa tra il Québec atlantico ed il New Brunswick.

La Clam Chowder è dunque una zuppa di vongole, che erano e sono ancora un alimento di base sulla costa atlantica, come lo sono il merluzzo, l’astice ed il granchio. Era, all’origine un piatto povero, il piatto unico delle famiglie dei pescatori e non è un caso quindi ritrovare in questa zuppa pure qualche pezzetto di merluzzo, le immancabili patate ed il mais. Oggi, nei bei ristoranti le Chowders si fanno più nobili con carne di granchio ed astice, dentice e lupo di mare… ma i vecchi sapori, quelli più semplici, sono quelli che parlano della storia dei primi coloni e qui in Canada vengono conservati gelosamente.

Baba Ganoush

I popoli di fede islamica una volta l’anno celebrano la festività del “RAMADAN”, che impone un ritmo alla giornata molto particolare. Vi propongo una ricetta tipica mediorientale, che chi lo pratica potrà gustare solamente dopo il tramonto. Si tratta di un piatto del Levante, il Baba ghanoush è un antipasto/stuzzichino composto principalmente da una purea di melanzane. Siria e Libano sono i paesi dove è maggiormente diffuso.

Esiste anche un piatto simile chiamato mutabbal. In Israele, la versione corrente è fatta con melanzane grigliate passate con tahina spezie. Qualche volta la tahini è sostituita dalla maionese e prende il nome di “סלט חצילים” (letteralmente insalata di melanzane).

Nell’India del nord, in particolare nella provincia del Punjab province, Baingan Bartha è ancora un piatto simile, che viene servito con i tipici pani del posto come Paratha, Roti, Kulcha, ecc.

Pancetta affumicata e Zuppa di Cavolo

La cucina irlandese e il paese di San Patrizio ci ha sempre affascinato. Grazie ad Anna Orlando, dello Bord Bia (Irish Food Board) vi inviteremo a scoprire un menu di ricette tradizionali proposte dalla chef irlandese Clodagh McKenna. Una scelta di ingredienti e preparazioni tra antiche memorie gastronomiche e nuove interpretazioni di gusto.

Pancetta e cavolo è il piatto più tradizionale d’Irlanda. Gli ingredienti principali sono reinterpretati da Clodagh in una zuppa che rappresenta l’ultima svolta nella cucina tradizionale irlandese. La pancetta affumicata proviene da una bellissima fattoria nel West Cork chiamata Gubbeen, dove i maiali sono allevati biologicamente.

Zuppa di orzo al bacon

Le zuppe, fredde d’estate e calde d’inverno, sono delle specialità a cui, a parer mio, non si dovrebbe rinunciare. A maggior ragione quando alla base delle zuppe vi sono dei cereali eccezionali come l’orzo. L’orzo si distingue dagli altri cereali per il notevole contenuto di fibre e soprattutto di quelle solubili. Insieme all’avena, è il cereale con il più basso indice glicemico.

L’orzo si gonfia moltissimo durante la cottura: questa caratteristica, unita alla notevole quantità di fibre, consente di preparare zuppe e minestre molto sazianti e ipocaloriche. In commercio si trovano due tipi di orzo. L’orzo mondo o mondato o decorticato, che richiede una lunga cottura e un ammollo preventivo, contiene più fibre, sali minerale, vitamine, e meno calorie. L’orzo perlato subisce un processo di raffinazione (simile alla sbiancatura del riso) atto a rimuovere la parte più esterna. Può essere utilizzato senza ammollo preventivo e la cottura è più breve.