Un secondo di carne da inserire nel menù di Natale: il Vitello farcito al Porto

Vitello farcito al Porto

Una lunga lista di ingredienti che servono per preparare un piatto tanto nutriente e molto, molto saporito: il Vitello farcito al Porto. Un piatto veramente eccezionale che potrete proporre, come unica portata, a cena, accompagnato ad un contorno fresco e leggero come l’insalata di fagiolini o come i funghi porcini alla greca.

E cosa ne pensate di inserire nel menù di Natale il Vitello farcito al Porto? Una portata di carne rossa, che nasconde una sorpresa al suo interno. Certamente, il Vitello farcito al Porto, non sarà un piattino leggero, da smaltire in poco tempo, ma … se non ci sfoghiamo un po’ per le feste, quando possiamo farlo?

Come cucinare un arrosto ripieno semplice

arrosto ripieno

Questa ricetta, davvero estremamente semplice nella sua preparazione, è l’ideale se vi cimentate per la prima volta nella cottura dell’arrosto e in una sorta di imbottitura, che poi imbottitura non è perchè le fette di formaggio verrano adagiate tra le fette di carne, creando comunque un’unica preparazione filante da portare in tavola e affettare. Credo che questo piatto oltre ad essere molto semplice, magari per un pranzo in famiglia, accompagnato da patate al forno o da verdure lesse o gratinate, è un ottimo test per imparare a conoscere i pezzi di carne che vengono arrostiti e imbottiti, studiarne la consistenza, per poi passare alle fasi successive di cottura e imbottitura sempre più difficili.

La carne è sempre abbastanza facile da preparare, sicuramente è più immediata e più veloce anche, rispetto al pesce ad esempio, però ci sono delle ricette che prevedono dei tempi di cottura, alcuni particolari abbinamenti con i sughi e poi rosolature, imbottiture per le quali ci vuole un po’ di pratica prima di poter pensare di prepararle per una cena o un pranzo in cui inviterete tutta la famiglia o gli amici.

Testarsi con le cose semplici è sempre un buon modo per fare pratica, vi consiglio di provare questa ricetta, facile e saporita, che vi darà implicitamente nella sua preparazione tutta una serie di dritte per le ricette più difficili e che presuppongono una conoscenza più ampia e particolare della carne e dei suoi tagli.

Un pizzico di Profumo nella Cucina Estiva: polpette alle erbe

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TEMPO: 20 minuti + 30 minuti la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

La stagione calda ci inebria di profumi e sapori, l’odore delle erbe é ovunque e dunque perché non renderle protagoniste della nostra cucina estiva? infatti per oggi ho deciso di abbandonare i dolci e di dedicarmi ad una ricetta salata piuttosto semplice che prevede l’uso delle erbe aromatiche. Cosa sarebbero le nostre ricette senza i profumi? probabilmente nulla di più degli insipidi pasti che servono in molte mense. Le polpette sono un classico della cucina non solo italiana ma anche europea. In inverno le troviamo spesso in umido con le patate, ma in estate possiamo proporle annaffiate dalle erbe aromatiche ed infilzate come fossero spiedini. Comode da mangiare, divertenti per i bambini e soprattutto profumatissime!

Arrosto al pepe

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI/NO


Negli ultimi anni per me la carne è diventato un piatto molto estivo, non che io non prepari anche d’inverno, in diverse varianti, ma ho imparato ad assaporare il suo gusto più autentico durante i mesi estivi.

Frequento il mare più spesso adesso, e mi sono ritrovata in diverse occasioni a cenare con amici, conoscenti, a partecipare a qualche piccola festa, o ad accompagnare i miei genitori a incontri con i loro amici, insomma, la carne molto spesso la fà da padrona, anche se la stagione è l’estate e il pesce dovrebbe essere sempre portata principale. Con gli amici facciamo spesso la carne alla brace, che per le costolette, le salsicce, gli spiedini, la pancetta è il miglior modo di gustarla. Qualche bruschetta, un’insalata, una macedonia e l’anguria, ed ecco che la cena è pronta. La brace scoppietta e le portate arrivano calde e leggermente abbrustolite. Ottimo modo per passare le serate in compagnia.

Altre volte si utilizza il metodo “ognuno porta qualcosa”, forse un po’ più adulto, ma ogni tanto lo adottiamo anche noi tra amici. E allora eccolo lì, il roast beef freddo affettato, il carpaccio condito con olio, limone, scaglie di parmigiano e rucola, o anche la carne macinata fresca, anche quella da mangiare cruda, con olio, limone e senape.

Ecco questa ricetta è proprio adatta a un’occasione del genere, un ottimo pezzo di carne di vitello al pepe. Fresco, estivo, piccante e originale.

Roux e Fondi: le basi in cucina parte 2

I Fondi classici (il bianco, il bruno e il fumetto) malgrado il timore che il loro nome può suscitare non sono altro che brodi concentrati a base di ossa, lische e ritagli profumati con erbe aromatiche. Prepararli é davvero piuttosto semplice ed il loro utilizzo per preparare salse, intingoli ed altri condimenti permette di ottenere risultati eccezionali. Questi però non vanno confusi con i fondi di cottura che sono invece i sughi ristretti degli arrosti sia di carne che di pesce. Il Fondo Bianco si ottiene con ossa di pollo, vitello fatte bollire a lungo con cipolla, carota e sedano. Aggiunto in piccole dosi ai fondi di cottura dona un sapore più pieno e forte alle carni. Entra poi nella preparazione di salse bianche, dette vellutate, se viene aggiunto al Roux Bianco.

Nel Fondo Bruno le ossa vengono invece prima arrostite al forno, quindi “brunite”, e poi bollite con lo stesso procedimento. Per il Fumetto invece si usano le lische ed i ritagli del pesce che vengono bollite per 30 minuti insieme ad un mazzetto di erbe odorose. Una cosa importante da ricordare é che in nessun fondo bisogna mai aggiungere il sale, poiché considerando i tempi lunghi di cottura molto liquido evapora ed i sapori si concentrano.

Il “gran bollito”, come vuole la tradizione piemontese…

I Piemontesi lo chiamano “il gran bollito” e sono i depositari dell’autentica ricetta: 7 tagli di manzo e di vitello, altrettanti “ornamenti” come la lingua, la testina, il cotechino, la gallina, la coda, la zampa, il tutto accompagnato da almeno tre verdure (carota sedano e cipolla) più tre salse, dette “bagnet”.
Per i palati più “semplici” possiamo ridurre il numero dei pezzi, basta non tralasciare nessun tipo di carne (manzo, vitello, maiale e pollo) e seguire sempre la regola essenziale: immergere la carne in acqua bollente per poi farla cuocere lentamente per ammorbidirne le fibre… alla fine ne rimarrà comunque un brodo estremamente gustoso!