Un antipasto o un contorno? insalata croccante di zucchine

insalata zucchine

TEMPO: 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

Spesso penso a piatti nuovi da proporre ai miei ospiti ed ai miei amati familiari, soprattutto in questa stagione. Infatti in primavera mi viene quasi una smania di provare accostamenti diversi tra verdure, e di proporle in modo insolito.  L’altro giorno stavo giusto sfogliando un numero della rivista “Sale e Pepe” quando ho trovato questa stuzzicante insalata di zucchine crude. Ho provato a farla ed é stata un tale successo che mi capita addirittura che mi sia commissionata come piatto pronto da portare quando siamo invitati a pranzi o cene da amici. Bisogna dire che questa é la stagione ideale per questo piatto perché adesso le zucchine sono proprio fantastiche: tenere, dolci e croccanti allo stesso tempo.

Ricetta di Primavera: Zuppa di Piselli e Bacon

 

piselli

 

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’:  bassa | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si 

Finalmente è arrivata la Primavera, l’abbiamo tanto aspettata ed ecco che con i primi caldi finalmente anche nei nostri piatti sono arrivati i nuovi prodotti di stagione: piselli, asparagi, spinacini, fagiolini e quant’altro. Naturalmente poi con la bella stagione cresce anche la nostra voglia di decorare la casa con fiori, piante e di accogliere i nostri ospiti offrendogli dei piatti più freschi e leggeri. I piselli sono dei legumi tipici di questa stagione, si possono gustare in diversi modi sia crudi che cotti. Quella che vi propongo oggi é una versione della zuppa di piselli che preparava la mia bisnonna per dare il benvenuto alla nuova stagione che si insediava. Questa è una ricetta originaria della cucina francese che la mia famiglia ancora oggi é solita riproporre per i primi pranzi in giardino, io stessa la faccio a mia figlia che la adora. Ma il momento più bello di questo piatto é quello che ne precede la preparazione: ovvero stare seduti con la vostra famiglia intorno al tavolo a sgranare i piselli e a chiacchierare in intimità.

Crostata al formaggio e prosciutto

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Si avvicinano le belle giornate di sole, i fine settimana da passare al parco, organizzando un vero e proprio picnic o anche una scampagnata. Si avvicina anche Pasquetta, e infatti qui su Ginger&Tomato sono già iniziati i consigli su cosa preparare per le nostre gite all’aria aperta, ricette rapide ad esempio e in questa settimana ne arriveranno molte altre.

Questa crostata inoltre è anche un ottimo piatto da improvvisare, visto che gli ingredienti che la compongono sono alimenti che solitamente teniamo in dispensa, certo non è detto che in casa si abbia sempre la giusta dose di prosciutto e formaggio, ma sappiamo anche bene che in cucina basta un po’ di creatività, un attimo di concentrazione e si mescolano le cose che abbiamo in frigo e nella dispensa e vengono fuori preparazioni buonissime.

Come ultima nota aggiungo solo che questa crostata è anche una pietanza simpatica da portare in quelle cene o in quei pranzi (magari all’aperto) in cui “ognuno porta qualcosa”, visto che si può mangiare come antipasto, come secondo o come accompagnamento per dei piatti di verdure. Insomma, la crostata al formaggio e prosciutto è estremamente versatile, e anche buonissima.

La Cucina Rapida: muffin al Parmigiano e Minestra di primavera

muffin parmigiano

Anche se é pasquetta é pur sempre lunedì per cui siamo tornati con due nuove proposte per questa settimana di primavera: i muffin al parmigiano ed una minestra con le verdure di stagione. I primi potete servirli come antipasto ed anche come accompagno ad un buon prosciutto di parma, mentre la minestra é un ottimo primo piatto leggero e gustoso allo stesso tempo.

Allora per preparare i vostri muffin, circa 20, vi occorrono i seguenti ingredienti

270 gr di farina autolievitante | una punta di cucchiaino di bicarbonato di soda | 2 cucchiaini di zucchero | 100 gr di basilico tritato | 100 gr di parmigiano grattuggiato | 40 gr di pecorino dolce tritato | 185 ml di latte intero | 125 ml di olio di semi di soia | 2 uova | foglie di basilico per guarnire.

Tonnarelli con porri, zucchine e pancetta

Questa ricetta é davvero piuttosto semplice ma molto scenografica, per cui ogni volta che la propongo – e lo facci spesso – quando arriva in tavola si sente il coro dei “uhh ma che bel piatto”, ed é un modo semplice e veloce per far felici i vostri ospiti con pochissima fatica.

L’unica accortezza é che sostanzialmente é un piatto che dovete fare “espresso”, ad eccezione della crema di porri che potrete prepararvi in anticipo.

Allora, per cucinare i Tonnarelli con porri, zucchine e pancetta vi serviranno per 4 persone i seguenti ingredienti:

500 gr di tonnarelli freschi | 1 patata medio-piccola | 1 porro | 400 gr di zucchine chiare | 100 gr di pancetta affumicata a cubetti | 40 gr di grana stagionato grattuggiato | sale | pepe | olio extravergine di oliva

Straccetti alla soia

TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Gli straccetti alla soia sono una preparazione molto orientaleggiante dei classici straccetti con rughetta all’italiana. L’idea di provarli è nata un po’ per caso: in casa eravamo stufi di preparare gli straccetti di manzo alla solita maniera così abbiamo provato questa alternativa, con la salsa di soia appunto! La variante è stata accettata con entusiasmo dai membri della mia famiglia così ho pensato di offrirla in maniera molto garbata anche ai gentili ospiti del blog di gingerandtomato.


STRACCETTI ALLA SOIA

Ingredienti per 4 persone:

manzo tagliato a fettine sottilissime g 500|Porto 0,5lt |salsa di soia lt 0,5 |un cucchiaio di fecola | 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine |sale e pepe

Il pepe: storia e tipologia di questa spezia

Il pepe, Piper nigrum, è un arbusto rampicante delle Piperacee, originario dell’ India e della Malesia, coltivato oggi nei paesi tropicali. Si differenzia in «bianco» e «nero», ma si tratta dei frutti della stessa pianta, varia solo l’epoca della raccolta. Le piccole bacche vengono raccolte infatti sia acerbe, sia a maturazione completa.

Nel primo caso, le bacche ancora verdi vengono fatte essiccare al sole e assumono così il tipico aspetto rugoso e nerastro. Nel secondo vengono private della buccia e della polpa con un processo di fermentazione e lavaggio, e il nucleo biancastro e liscio che se ne ottiene è il «pepe bianco». La differenza principale fra i due tipi è nell’aroma, più intenso nel pepe nero, più morbido in quello bianco.

Il pepe, considerato spezia piccante per eccellenza, deve il suo aroma ad un olio essenziale che si volatilizza con la macinatura, ecco perché si dovrebbe usare sempre pepe appena macinato. Inoltre questo è un sistema per ovviare ad eventuali adulterazioni della polvere (si può trovare pepe macinato, prodotto con spezie scadenti).

Taralli al pepe della Comare Lina

Questa è una preparazione di taralli casalinghi ed è una delle poche che non richiede la scottatura degli stessi prima della cottura in forno. Li prepara sempre la figlioccia di mia madre : la comare Lina appunto.Sono semplici da fare, con una spesa veramente bassa ma un indice di gradimento altissimo. Io, come al solito mi sono avvalsa dell’aiuto del mio amico mixer, senza il quale non saprei quasi “vivere” in cucina.

Tempo di preparazione:circa 30′ per la confezione dei taralli e 30/40′ di cottura in forno.

Costo: basso

Difficoltà: Media

Ingredienti:

  • 500 gr di farina 00
  • 1 cucchiaino da the di pepe bianco
  • 1 cucchiaino da the di sale fine
  • 250 gr. di vino bianco
  • 125 gr. di olio extravergine di oliva

Piatti freddi ideali per il caldo: insalata di pollo

Non sto per affermare nulla di nuovo, ma lo ribadisco: fa caldo. E tanto. Anche se in questi giorni, soprattutto la sera, l’aria sembra diventare più clemente c’è un luogo dove il caldo sembra non diminuire mai: la cucina.

Non c’è che dire in questo periodo anche solo accendere un fornello per farmi un caffé diventa un atto di coraggio. Se possibile preferirei in assoluto rinunciare alla mia dipendenza cronica da caffeina piuttosto che sopportare il caldo sprigionato dalla fiamma blu del gas. Ma, è inutile che rinunci al mio caffé, tanto la fonte di calore aumenta quando a pranzo o a cena sono costretta magari ad accendere anche più di un fuoco per cucinare. A meno che non decida di mangiare prosciutto e formaggio ogni giorno, e in questo modo vi assicuro rischio la separazione, devo pur cucinare.

Ecco allora una soluzione facile e indolore, che permette di preparare qualcosa di sostanzioso rinunciando a fiamme varie, fonti d’insano calore. Oddio, la mia insalata di pollo prevede per qualche minuto un fornello acceso, ma lo giuro solo per 5 minuti poi tutto il resto è a freddo, fresco e pronto, per un pranzo o una cena, senza rinunciare alla sostanza di un pasto nutriente e completo.

Germana bites, suggerimenti per un pranzo estivo (da preparare con anticipo)

L’estate è forse la stagione ideale per invitare gli amici a casa, ma il dilemma che solitamente accompagna chi ospita è non solo cosa preparare, ma anche in quanto tempo, soprattutto se lavorate e magari avete dei figli a cui badare. Per cui perchè non organizzarsi con dei piatti gustosi e semplici che oltretutto hanno anche il vantaggio di poter essere preparati in anticipo? Eccovi allora alcuni suggerimenti per un pranzo d’estate, rigorosamente tutti in piedi e tutto a tavola. Tempo di preparazione previsto 1 ora e 45 minuti.

  • Pane carasau con salsa di ceci e yogurt
  • Gamberi alla birra
  • Quiche con zucchine e porri
  • Tiramisu di fragole

Le virtù della cipolla

La cipolla è originaria dell’Asia dove era molto apprezzata dagli Egiziani che la raffigurarono persino nelle loro tombe, e fu introdotta in Europa dai Greci.Trattasi di una pianta biennale che il primo anno immagazzina nel bulbo le sostanze nutritive per utilizzarle poi, l’anno successivo, per lo sviluppo dell’asse fiorale. Esistono diverse varietà di cipolle: alcune si raccolgono in primavera ed altre nel periodo autunno-invernale; possono variare per la forma, per il colore (giallo-paglierino, rosso e bianco), per la dimensione del bulbo e per il sapore. Per conservarle è consigliabile tenerle in un ambiente fresco ed al buio (non in frigorifero).

Le cipolle non sono soltanto un condimento, si prestano anche ad ottime preparazioni che sono dei veri e propri piatti molto saporiti. Se volete rendere le cipolle meno acri e più digeribili, immergetele già affettate nell’acqua o aggiungendo un po’ di zucchero durante la cottura. Consumate cotte, infatti, le cipolle conservano in gran parte alcune delle loro proprietà; sono però controindicate, specialmente se crude, per chi soffre di iperacidità e di ulcera gastrica.

La cipolla possiede molte virtù benefiche: l’azione antibiotica del suo succo, applicato esternamente, è stata dimostrata su vari batteri cause di infezioni della pelle; è espettorante, dato che lo sciroppo di cipolla con un po’ di miele è un rimedio ideale per le affezioni respiratorie, mentre il brodo di cipolla decongestiona la faringe ed è molto utile in caso di tonsillite. Ha anche valore d’ipotensore, diuretico, depurativo: si consiglia a chi soffre di trombosi perché fluidifica il sangue e ne facilita la circolazione. E’ vermifuga ed ipoglicemizzante: abbassa cioè il livello di glucosio nel sangue permettendo di ridurre le dosi di insulina o di farmaci specifici.

La Cina in cucina: involtini primavera (parte II)

Abbiamo ieri presentato gli involtini primavera e descritto gli ingredienti necessari alla loro preparazione. Vediamo oggi come utilizzarli.

Preparare innanzitutto la pasta. Setacciare il sale e la farina in una larga terrina. Fare un foro al centro, rompervi dentro un uovo, sbatterlo leggermente, aggiungere poi l’acqua e mescolare. Incorporare la farina ai due ingredienti liquidi, poco alla volta, con un mestolo. Ottenuto un impasto morbido, rovesciatelo sul piano di lavoro precedentemente spolverato di maizena.

Lavoratelo energicamente con le mani, dapprima sollevando l’impasto e lasciandolo cadere sul piano, poi schiacciandolo con il palmo della mano- come durante la preparazione della pasta all’uovo- per 10 minuti fino a renderlo liscio, di tanto in tanto infarinando leggermente i piano e le mani.

Coprite l’impasto con un panno inumidito e lasciate riposare per 30 minuti. Dopodichè formate con l’impasto un rotolo di circa 30 cm di lunghezza e tagliatelo in porzioni spesse 2 dita circa. Infarinate con la maizena tutte le porzioni, schiacciatele con il palmo della mano e stendetele con il mattarello formando delle sfoglie sottilissime. Infarinate con la maizena le foglie, impilatele una sull’altra e tagliate dei quadrati di 15 cm di lato. Coprite con un panno umido, mentre si prepara il ripieno.

Cannella, noce moscata, pepe, peperoncino e tante altre spezie

Entrano nelle più svariate ricette in quantità quasi sempre piccolissime, eppure molto spesso conferiscono alle preparazioni quel certo non so ché grazie al quale un insieme di ingredienti elaborati nella cucina casalinga raggiunge la dignità di un piatto di alta scuola gastronomica. Molte spezie ci sono familiari, altre sono meno popolari: ecco qualche notizia per conoscerle meglio.

Cannella: venduta in polvere o in bastoncini (costituiti dalla sottile corteccia del cinnamomo arrotolata su se stessa), entra nella preparazione di moltissimi dolci, in particolare di quelli a base di mele, oltre che in confetture, composte e bevande, quali la sangria e il vin brulé. Rientra tra gli ingredienti del curry, miscela di spezie tipica della cucina orientale, che si utilizza in un grande numero di piatti salati.

Noce moscata: indispensabile nella besciamella, è un ingrediente ricorrente in moltissimi ripieni di agnolotti, ravioli, cannelloni, torte salate e salse per carni o pesci. Spesso usata anche per conferire un tocco aromatico a dolci e bevande, è una spezia molto delicata, da grattugiare all’ultimo momento perché il suo profumo non vada perso.

Riso con le seppie, classico mediterraneo

Diciamocelo: la seppia non ha un aspetto attraente. Il corpo è all’incirca ovale, con a un’estremità la testa ed otto tentacoli corti più due lunghi che ne spuntano, e contiene un grosso guscio o “osso”. Lunga fino a 25 cm., è di colore variabile ed ha una superficie dorsale spesso zebrata.

Tutti sanno che la seppia secerne un inchiostro, ma pochi, penso, sanno pure che la seppia, come il polpo ed il calamaro, è uno dei molluschi dotati di un sistema nervoso centralizzato, e dunque un cervello, attraverso il quale questi molluschi possono “imparare” dati sensibili e ricordare. Non bella, dunque, la seppia: ma intelligente sì!

Preparata a dovere, la seppia è squisita. La apprezzano i veneti, che la chiamano sepa, i campani che invece dicono seccia, mentre per i pugliesi è la siccia e per i siciliani la pruppusiccia. Vediamo o di passare dal vocabolario alla pentola, presentano un bel riso con le seppie.