La ricetta della crema pasticcera al cocco, la variante esotica

Rieccoci, finalmente è venerdì, fine della settimana lavorativa per alcuni. I più fortunati, quelli che domani avrebbero lavorato, si godranno un giorno di vacanza in più, io, perseguitata dalla sfortuna, non sono riuscita ad organizzare nemmeno un piccolo ponte: quest’anno putroppo è andata così. Confido nel prossimo 2 giugno. Ma venendo al tema principale di ginger, che non è sicuramente incentrato sulle mie vacanze, oggi vorrei parlarvi della crema pasticcera, ma nella variante al cocco. Il procedimento di preparazione ed in fondo anche le proporzioni tra gli ingredienti sono pressochè uguali a quelli della classica crema pasticcera, però in questo caso, il latte viene sostituito da quello di cocco per ottenere una crema dal gusto decisamente esotico.

La pasta frolla di Maurizio Santin protagonista nella torta della nonna

Oggi puntiamo l’attenzione sulla pasta frolla: ne abbiamo già parlato in passato, proponendo diverse varianti e diversi modi di utilizzo. Oggi però vorrei porre l’accento sulla pasta frolla del mitico pasticcere Maurizio Santin, chi non lo conosce alzi la mano. Ultimamente è stato ospite di una puntata della Prova del Cuoco propondendo, se non sbaglio, la ricetta della crema pasticcera. Rispetto alle ricette della pasta frolla che ho provato finora, quella che vi rpopongo in questo articolo ha qualcosa di diverso sia nelle proporzioni tra gli ingredienti, meno zucchero, e sia nella presenza dello zuccheroi a velo rispetto al classico zucchero semolato, che siamo soliti utilizzare in questo tipo di preparazioni, ed infine il riposo in frigo: addirrittura quì si parla di un’intera notte al fresco. Questa tipo di pasta frolla è ideale se dovete preparare una crostata, ecco perchè ho deciso di utilizzarla nella preparazione della torta della nonna: un classico della pasticceria, ogni tanto sento il bisogno di tornare alle origini. Quì di seguito vi metto la ricetta della crema pasticcera che vi servire come ripieno della torta della nonna.

mimosa, tortine, lime

La torta mimosa, un classico (e le sue varianti) per la festa delle donne

Si avvicina l’8 marzo, la festa delle donne. Come ho detto più volte prendo questo tipo di “feste” per quello che sono, (tralasciando ogni discussione sulla storia di questo giorno, non è questa la sede): pure trovate commerciali dove consumismo e materialismo la fanno da padroni. Ma non per questo rinuncio a preparare un buon dolce. Oggi ho scelto, forse un pò costretta dato che la torta mimosa simboleggia proprio questo giorno, una torta classica, dall’aspetto inconfondibilmente simile, almeno nelle decorazioni, alla pianta di mimosa. Daltronde non è difficile associare i pezzetti di ananas o pandispagna  (dipende da come intendete decorare la vostra torta) con i pallini di mimosa. La torta mimosa, oltre ad essere un classico della pasticceria, si presta ad infinite varianti per adattarsi ai gusti di tutti. Ad esempio nella ricetta di questo articolo è previsto l’utilizzo dell’ananas tagliato a pezzi.

La ricetta dei bomboloni per carnevale: quale crema scegliere?

Chiamateli krapfen, chiamateli bombe, chiamateli bomboloni, fatto sta che queste frittelle di pasta lievitata dolce ripiene di crema pasticcera ( o di altro come vedremo più sotto) sono fantastiche. Di solito non amo friggere per i motivi noti un pò a tutti, in primis il brutto odore che rimane in casa per ore, e con questo freddo, restare con la finestra aperta per far circolare l’aria non rientra tra le mie aspirazioni. Comunque tornando al discorso iniziale, pur di assaggiare queste bontà sorvolo su questo inconveniente (daltronde se questo è il “prezzo” che si deve pagare, lo pago più che volentieri). I bomboloni, nella versione più classica sono ripieni di crema pasticcera di cui vi lascio la ricetta più sotto. Ma potete anche scegliere di non riempirli affatto, sempicemente passandoli nello zucchero semolato, oppure scegliere un’altra crema, tipo quella al limoncello.

Ricette dolci: la chiocciola briosciata con crema e mele

chiocciola briosciata

Di fronte a questa ricetta non ho avuto il minimo dubbio: dovevo assolutamente provarla e l’ho fatto. Si tratta di una ricetta di Anna Moroni proposta alla trasmissione La Prova del cuoco l’anno scorso. Si tratta di un dolce a base di pasta brioche con un delizioso ripieno di crema e mele, di una golosità unica. E’ un dolce perfetto per la colazione ma anche per tutti gli altri momenti della giornata: perchè limitarsi? Non è una torta, non è un plumcake nè una crostata, forse ciò che mi ha più colpita, lo ammetto, è la forma a chiocciola, per me si tratta di un dolce nuovo, mai provato prima. Si mantiene morbido per alcuni giorni accuratamente coperto, anche se, per via della presenza della crema e delle mele nel ripieno che potrebbero inacidirsi,  vi consiglio di consumarla presto, ma non credo ciò costituirà un grosso problema … Inutile dire che in casa è piaciuta a tutti, anzi l’hanno già richiesta per i prossimi giorni, come non accontentare gli altri componenti della famiglia?

Le pesche dolci, uno sfizioso peccato di gola

pesche dolci

 

TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Prima di iniziare con la ricetta vorrei solo darvi questo avvertimento: attenzione, creano dipendenza. Una dolce dipendenza dato che, forse anche per le loro dimensioni (sono poco più grandi di una noce), una tira l’altra, potreste rischiare di ingurgitarne decine senza accorgervene. Già, le pesche dolci sono come le ciliegie, tanto per rimanere in ambito frutticolo. E sono molto carine anche a guardarle con i loro colori accesi.

Le pesche dolci sono una preparazione che rientra nell’ambito della piccola pasticceria. Sono composte da due palline di pasta tenute insieme da un filo di crema pasticcera o di nutella (a voi la scelta), colorate di un rosso tenue grazie al liquore alchermes ed infine tuffate nello zucchero semolato. Io le preferisco con la nutella, ma potete usare anche la crema pasticcera preparata secondo la ricetta di casa. In effetti c’è anche chi le mette tutte e due. Dopo questa descrizione io correrei a preparare un quintale di pesche dolci. E voi?

Un dolce per le occasioni importanti: genoise al kiwi

genoise-al-kiwi

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Maggio è il tempo delle cerimonie, di prime comunioni e cresime, non c’è famiglia che non conosco che non debba festeggiare un bambino o bambina nel mese di maggio. Se siete sopliti preparare dei bellissimi rinfreschi in casa, avendo magari a disposizione un bel giardino, non devono assolutamente mancare sul vostro banchetto dolci a base i di frutta stagionale: fragole, ananas e kiwi. Amo in particolare quaest’ultimo frutto che , se leggermente maturo, è ancora più dolce. Ultimamente ho avuto modo di assaggiare il gelato al kiwi artigianale, veramente buono e soprattutto ipocalorico. Quest’oggi vi voglio suggerire una torta speciale da preparare in onore di una cerimonia: la genoise al kiwi. Dopo avervi spigato le differenze di preparazione tra il pan di spagna e la pasta genoise e avervi anche suggerito la ricetta del genoise alle fragole, credo proprio sarete pronti per peparare questo squisito genoise al kiwi!

Genoise al kiwi

Ingredienti per 4 persone:

crema pasticcera già pronta | 1 torta génoise già pronta | 6 kiwi non eccessivamente maturi | 4 fogli di colla di pesce  |  500gr. di panna liquida da montare | 400gr. di fettine d’arancia candite  |  poco liquore dolce | poco burro | 50gr. di zucchero semolato | 2 arance belle e succose

Torta della nonna: una variante con le pesche

TEMPO: 30 minuti + 1 ora per far riposare la pasta + 35 minuti di cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Proprio l’altro ieri vi abbiamo parlato della torta della nonna, accennandovi anche all’esistenza di possibili varianti. Ho cercato a lungo in giro e tra i miei numerosi ricettari ho trovato diverse varianti; quella più diffusa è senza dubbio con il cioccolato nell’impasto della pasta frolla ma, in tutta sincerità, non mi sembrava poi una grande suggerimento da darvi (penso che ci sareste arrivati benissimo da soli!).

Invece ho trovato questa variante che prevede sempre l’uso della pasta frolla e della crema pasticcera ma con in più il tocco gustoso della frutta sciroppata! Un trionfo di pinoli (immancabili nella versione base), presenti nella morbida crema della guarnizione che riveste le fettine di pesche al vino. E’ una variante senza dubbio più lunga della versione originale ma ne vale davvero la pena!

Torta della nonna: ricetta base

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La torta della nonna è oramai ampiamente diffusa sia in Italia che in diversi paesi europei come la Francia. Il nome evoca una figura dolce e protettiva che solo la nonna può essere. Fatta con ingredienti semplici, la torta della nonna, diversamente da come si può credere, richiede una precisione e meticolosità nella preparazione quasi da periti chimici.

 Innanzi tutto la pasta frolla deve essere fatta a regola d’arte e, proprio per questo, potete seguire la ricetta che vi abbiamo segnalato alcuni mesi fa; secondo elemento prezioso e fondamentale per la riuscita della torta della nonna è la crema pasticcera; a me personalmente piace con un pizzico di limone ma la ricetta base prevede una crema semplice e molto delicata, come vi abbiamo di seguito indicato.

 Vi siete mai chiesti qual è l’origine della torta della nonna? Non crediate che sia stata una nonna speciale con un indole spiccata per le novità, anzi! La torta della nonna deve i suoi natali alla splendida Toscana dove dalle sapienti mani dei pasticceri è nata dapprima una sorta di crostata con crema e pinoli e poi una serie di varianti di cui in seguito, se vorrete seguirci, vi forniremo anche la ricetta!

Idea per una festa per bambini: la torta per il compleanno di Topolino

Mamme di tutto il mondo, chiamate pure a raccolta i vostri bambini perché oggi è un giorno davvero speciale: è il compleanno di Topolino e lui vuole una torta fatta proprio dai vostri pargoli. Ok, potrebbe anche non essere verosimile, ma il mio sveglissimo nipotino ci ha creduto e questo ha salvato il mio videoregistratore dall’essere farcito di biscotti come un tacchino a Natale, quindi potrete conservare questa piccola bugia per i tempi duri.

– Bambini 2 -6 anni:

Come saprete, i bambini a quest’età non hanno pazienza. Perciò sarà consigliabile tirare fuori una torta margherita doc – preparata di nascosto – dal forno, una torta margherita normale dalla scatola della pasticceria o se proprio il tempo stringe e la disperazione avanza, un pan di spagna già tagliato a strati dalla confezione della GS. A voi decidere se usare la crema pasticcera/al cioccolato pronta Cameo (una polverina ambigua che dopo qualche minuto di frusta o cucchiaio diventa una crema dal profumo molto intenso) o prepararla in casa, eventualmente ipnotizzando il bambino con lo zucchero a velo e il colino (funziona, ma a seconda del tempo che impiegherete sarà difficile individuare la torta sotto lo zucchero). Un’ottima idea sarebbe coinvolgere i bambini nella preparazione di biscottini semplici e d’effetto per guarnire. PS: conquistateli facendogli aprire le uova!

La torta Zurigo

Torta zurigo.

Un poco di storia e tante chiacchiere. La famosa Torta Zurigo nacque nel lontano 1930 commissionata al pasticcere Giuseppe Castino dalla Principessa Jolanda di Savoia.

Infatti :

“Il giovane Giuseppe Castino non trascrisse mai la ricetta del dolce commissionatogli dalla principessa Jolanda di Savoia: «Chiese espressamente a mio padre di studiarle una torta particolare per gli ospiti della sua residenza di Zurigo, senza pan di Spagna imbevuto d’alcol», conferma Gemma Castino Prunotto. E Castino, figlio di un macellaio giunto a Pinerolo per gestire la pasticceria di Martino Fabbre, obbedì. Il resto della storia lo conoscono tutti: «Risento ancora la voce gioiosa di Jolanda che esclama “È meravigliosa!”» . (da un articolo apparso sull’Eco del Chisone, importante e storico settimanale del pimerolese che vanta oltre 100 anni di vita).

Quindi la ricetta originale non è e non può essere sfruttata per il semplice motivo che la “ricostruzione degli ingredienti base” è stata depositata nell’ottobre del 2003 presso il notaio Orali di Pinerolo. Quindi tutte le torte che vantano questo nome non sono altro che delle interpretazioni, dei tentativi di avvicinarsi al dolce originale.

E la mia non fa eccezione.

Ricordo ancora che la ordinai la torta ad un pasticcere del mio paese su suggerimento di mia figlia, in occasione del superamento dell’ultimo esame di statistica di mio figlio (Ingegneria Gestionale). Simone infatti aveva passato mesi e mesi a prepararlo e quando mi arrivò l’SMS in cui mi diceva che lo aveva ”passato” andai subito in pasticceria e l’unica indicazione fu quella di far scrivere su un cartiglio di marzapane la parola “BRAVO”.

Ricordo ancora l’espressione del suo viso quando la vide.

Non assomigliava per nulla alla torta originale: non c’era la decorazione di ciliegie al liquore glassate (anche perché a mio figlio non piacciono) e anche il cartiglio con dicitura non c’entrava per nulla, ma per noi aveva un significato importante. Ma ora veniamo alla mia Zurigo copiata dal un libricino prestatomi da un’amica e che per lo meno mi ha dato una traccia da seguire stampato in occasione delle Olimpiadi del 2004.

Colomba primaverile: un’ idea originale per il vostro pranzo di Pasqua


Se siete amanti dei dolci fatti in casa ma non volete rinunciare alla tradizione nel giorno di Pasqua, se le colombe farcite belle e pronte non vi soddisfano molto (e come potrebbero!) ma non volete ricorrere alle solite ricette ecco quello che fa per voi. Io amo molto i dolci pasquali (in verità ancora devo trovare un dolce che non mi piace!) ed in particolare la classica colomba; la preferisco semplice con tanta glassa zuccherosa sopra tuttavia non a tutti i canditi e l’uvetta piace. Quest’ oggi vi suggeriamo quindi una ricetta ricca di frutta, gustosa e adatta anche a chi non è proprio un amante della colomba classica
Colomba farcita (ingredienti per 6 porzioni)
  • 2 fogli di pasta sfoglia
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 250gr di crema pasticcera già pronta
  • 4 ananas
  • mandorle a lamella
  • zucchero a velo
  • fragole
  • kiwi
  • mele
  • latte q.b.
  • 2dl di panna da montare