Sale iposodico: dietetico e salutare

sale

Il sale iposodico rappresenta una scelta salutare e dietetica per insaporire i cibi andando a ridurre sensibilmente il livello di sodio. Infatti questo tipo di sale è naturale al 100% ed è costituito da una miscela di cloruro di potassio che sostituisce il sodio nella misura del 70%. Il sale iposodico si presenta con un sapore meno salato rispetto al normale sale da cucina e proprio per questo si deve porre molta attenzione alle quantità.

Non ha solo delle valenze dietetiche ma anche salutari. La normale concentrazione di sodio contenuta nel sale da cucina, se usato in abbondanza, non solo favorisce il ristagno dei liquidi nei tessuti favorendo così il fenomeno della cellulite e non solo. Un eccesso di sodio favorisce anche un’aumento dei valori della pressione arteriosa provocando ipertensione. Il fabbisogno giornaliero di sale si aggira intorno ai 5gr al giorno, assumerne in quantità maggiori provoca quindi numerosi problemi sia alla linea che alla salute.

Un piatto primaverile, fresco, nutriente e leggero al tempo stesso, le Penne alle zucchine e Philadelphia

Iniziano le belle giornate di sole, il clima diventa più mite ed anche l’alimentazione quotidiana subisce dei cambiamenti.

Si comincia a pensare al mare ed il teporino di queste giornate ci spinge ad alimentarci con cibi più freschi e leggeri, le carni lasciano spazio al pesce e alle verdure, e zuppe e minestre vengono sostituite dai piatti di pasta.

La pasta è sempre il piatto migliore, veloce, leggero, se non si eccede nel condimento, e dagli ottimi principi nutritivi. Vi svelo un’ottima ricetta, molto adatta alle belle giornate che stanno iniziando ad arrivare, per preparare le penne rapidamente e in modo da non appesantirvi, le Penne alle zucchine e philadelphia.

Come preparare l’aragosta perfetta

L’aragosta (o aligusta) è un grosso crostaceo dal colore bruno-rossiccio con macchioline bianche e gialle, non ha chele, ma ha due lunghe antenne, può raggiungere i 50 cm. ed i 7 kg. di peso (ma gli esemplari migliori pesano fra i 500 e gli 800 gr.) e può vivere fino a 30 anni.

Si pesca da Ottobre a Giugno, la primavera è il periodo della riproduzione e le femmine sono incorallate (la pesca delle femmine con le uova è vietata). Ne esistono in commercio 4 varietà: la migliore è senz’altro l’aragosta mediterranea, riconoscibile dalle 2 macchie gialle regolari su ogni segmento della coda), ci sono poi il tipo rosa, quello verde e quella detta “di Cuba”, per lo più africane e sudamericane, che, seppur discrete, non hanno quasi niente in comune con quelle siciliane e sarde.

Simile all’aragosta, e da alcuni erroneamente considerato il suo maschio, è l’astaco, o astice (o elefante di mare o lupicante) che si differenzia per avere due grosse e possenti chele del tutto assenti nell’aragosta. Il suo colore è turchino con macchioline gialle e bianche; quando è cotto diventa rosso. E adesso, dopo questo breve excursus necessario per guidare ad un acquisto corretto e consapevole della materia prima, vediamo come preparare una succulenta aragosta.

Un piatto unico per la bella stagione: tonno fresco e riso allo zafferano

tonno ai semi di papavero

Mi sento di dire ufficialmente che è arrivata la bella stagione: temperature alte, sole e uscite senza il cappotto, almeno per quanto riguarda la mia zona. Cambiano le temperature e cambia anche il modo di nutrirsi: si sente maggiormente il bisogno di alimenti freschi e leggeri, che apportino tutto il necessario senza farci sentire pesanti.

Quindi avanti con il pesce fresco da accostare magari ad un riso, o un cous-cous, per preparare un piatto unico, ricco di sostanze nutritive ed in grado si saziarci. Il pesce sostituisce perfettamente la carne e per questo piatto abbiamo scelto il filetto di tonno, da mangiare appena scottato.

I differenti tipi di lievito: di birra, chimico e il bicarbonato

lievito

Scegliendo tra i lieviti disponibili e utilizzando il più adatto, è possibile realizzare pani e dolci più soffici. Le modalità del loro impiego variano da lievito a lievito. Ecco qualche utile notizia in proposito.

I lieviti di birra: vengono in genere utilizzati per la pasta di pane, le brioche e i pasticcini lievitati, le pizze e tra questi vanno distinti:
  • Il lievito di birra fresco: È un lievito che si deteriora con grande facilità e che va quindi conservato in frigorifero. Si presenta come un panetto di colore grigio-giallastro e di consistenza morbida. A volte, può apparire leggermente più secco, caratteristica dovuta alle modalità di conservazione del lievito che, comunque, non ne compromette l’ azione; bisogna, invece, rispettare la data di scadenza sulla confezione.
  • Il lievito di birra liofilizzato:Si tratta di normale lievito di birra, sottoposto a processo di liofilizzazione. Tale trasformazione allunga notevolmente la “vita” del lievito, che si può conservare anche per un anno. Controllate comunque la data di scadenza sulla confezione. Altra differenza importante rispetto al lievito di birra fresco sta nel fatto che quello liofilizzato va mescolato agli altri ingredienti prima di unire il liquido previsto dalla ricetta.

Grano e farro, una buona accoppiata per la Zuppa d’autunno

Una delle mie passioni culinarie per i mesi invernali ed autunnali, sono le zuppe. Mi diverto a cercare legumi e verdure secche da poter combinare e mescolare a mio piacimento.

Non essendo molto favorevole alle confezioni gia mescolate, perché non tengono conto dei differenti tempi di cottura dei vari ingredienti, e cosi a fine cottura alcuni legumi sono completamente sfatti ed irriconoscibili ed altri crudi, cerco di creare da me le combinazioni migliori.

Tra le prove fatte, una che è risultata più azzeccata delle altre e che poi ho ripetuto più volte, modificando qualche ingrediente di contorno, è l’accoppiata grano e farro.
La Zuppa d’autunno è una ricetta che, solitamente, faccio d’autunno, da cui il nome, ma che può esser riproposta anche in altri periodi, per esempio, se si fa più asciutta e si lascia raffreddare è un’ ottimo contorno anche nei mesi più caldi.

Differenze tra alimentazione vegetariana e vegana. E una ricetta: zucchine ripiene alla soia

zucchine

Conosco la cucina vegetariana da molti anni sin da quando Red Ronnie nel suo Roxy Bar illustrava i motivi etici per la scelta di un’alimentazione priva di carni di allevamento. Ma è negli ultimi tempi che sempre più persone hanno deciso di introdurre nella loro alimentazione più frutta e verdura, magari proveniente da colture biologiche a discapito della carne. Tuttavia bisogna fare un’ adeguata distinzione tra alimentazione vegetariana e alimentazione vegana: la prima prevede infatti l’eliminazione di alcuni (o tutti) prodotti di origine animale andando dalla semplice carne fino al pesce, tuttavia se si passa ad escludere tutti i prodotti di origine animale inclusi latte, latticini, uova e persino il miele si parla di alimentazione vegana.

La distinzione è molto importante in quanto per i vegetariani la ristrettezza è decisamente minore rispetto ad un’alimentazione di tipo vegana. Se quest’ ultima forma di alimentazione lascia un po’ meno spazio alla fantasia ed è sicuramente deficitaria di proteine, la cucina vegetariana è invece molto ricca di sapori e molte sono le ricette realizzabili in particolare con la soia. Quest’ alimento infatti è adatto a sostituire la carne in una dieta vegetariana e abbassa il tasso colesterinico.

Nella ricetta che vi presentiamo vi proponiamo la soia granulare che, come le bistecche e lo spezzatino di soia, è di produzione totalmente industriale e quindi poco naturale. Per un consumo più abituale è da preferirsi il tofu oppure direttamente i fagioli rossi o verdi.

Dal Molise: zuppa di ortiche

La nostra cucina tradizionale sa esprimersi al meglio soprattutto quando si tratta di utilizzare i prodotti alimentari più semplici: a volte, poi, ne valorizza alcuni che sono ormai praticamente ignoti al grande pubblico. Ma non a Ginger&Tomato, ovviamente!

In molte aree del centro-sud, ad esempio, si preparano deliziose minestre a base d’ortica e non si tratta, come verrebbe da pensare, di ricette povere. In realtà si tratta di piatti che partecipano alla ritualità combinata dei filtri d’amore e delle pozioni atte ad incrementare la fertilità.

Il fatto, inoltre, che le minestre a base d’ortica risultino anche delicatissime, prelibate, ovviamente non guasta affatto: ve ne vorrei proporre una che reputo tra le migliori, che è anche di facilissima preparazione, originaria del Molise. Per provare altre squisite preparazioni a base d’ortiche, date un’occhiata anche qui, a questa ricetta postata qualche tempo fa: io stessa l’ho provata, ed è deliziosa!

Come preparare un’insalata che non sia “noiosa”?

insalata

Il difetto principale delle diete secondo me è che sono noiose ed influiscono così sul nostro umore. “Cosa hai mangiato ieri sera?” “Mmm…un’insalatina verde…” Vuoi mettere con “mi sono mangiato un bel piatto di spaghetti alla carbonara!” Tutta un’altra cosa! Il punto sta nel far diventare appetitosa anche una misera insalata. Ma come? Con un po’ di colore, un po’ di fantasia e l’abbinamento giusto!

Cominciamo dalla materia prima: l’insalata. Intanto nessuno ha detto che esiste solo la lattuga. Parola d’ordine “variare“:dalla lattuga romana alla valeriana, dal radicchio all’indivia, dalla cicoria alla rucola, ognuna ha un suo sapore ed una sua consistenza.

Seconda parola d’ordine: “abbinamenti“. Ad un’insalata potete aggiugere anche alimenti più sostanziosi come la carne (una bella insalata di pollo?), il pesce, il formaggio, le uova e, perchè no, anche la frutta.

Nutella fatta in casa

Qualche settimana fa vi avevamo parlato della Nutella, l’ amica dei momenti tristi e di quelli allegri! E’ proprio vero che se non ci fosse bisognerebbe inventarla! Ed eccomi qui a suggerirvi la ricetta della Nutella fatta in casa. Alcuni miei amici l’ hanno preparata e devo dire che è molto vicina all’originale se non addirittura migliore. Farla tale e quale è praticamente impossibile in quanto alcuni ingredienti presenti sono di difficile reperimento – tipo il latte magro in polvere o il burro di cacao – per non parlare dei tanti conservanti.

Vi siete mai chiesti infatti perché un barattolino di Nutella può durare così tanto tempo senza nemmeno stare in frigorifero? Come per ogni prodotto industriale il merito è proprio di questi ingredienti misteriosi, chiamati conservanti. Se voleste preparare da voi la Nutella in modo senza dubbio più sano e genuino (che però non significa con poche calorie!) seguite la ricetta che vi presentiamo e buon nutella party a tutti!

Nutella fatta in casa

Ingredienti per circa 250gr

  • 45gr di nocciole tostate e spellate
  • 30gr di cacao (contenente il 20% di burro di cacao)
  • 30gr di cioccolato bianco
  • 350ml di latte intero
  • 65gr di zucchero
  • 1gr di lecitina di soia

Torta ai Carciofi, per i vegetariani ma non solo…

La cucina vegetariana, può, apparentemente, sembrare un po’ monotona. Comunemente si pensa che le verdure ed i vegetali in genere si possono cucinare o mangiare cucinati in pochi modi, che l’elenco delle verdure sia ristretto a quelle più comuni e conosciute e quindi che le persone che seguono questo tipo di regime alimentare mangino sempre le solite cose.

Niente di più errato invece. La cucina vegetariana è, al contrario, ricca di ricette e di ingredienti. Vi dirò di più, i vegetariani che conosco, sono persone molto curiose, dal punto di vista alimentare, ed amano ricercare e sperimentare nuovi alimenti, compatibilmente alla loro ideologia, e nuove ricette.

Vi propongo la ricetta di una torta salata vegetariana, che una mia amica ha portato una volta ad una festa e che ha riscosso clamori anche dai “carnivori”, la Torta ai Carciofi.

Il Thiéboudiene (dentice farcito), direttamente dal Senegal

thiéboudiene

La cucina in Senegal è molto ricca, variegata e saporita un po’ come il suo popolo. Cordiale e sempre allegro. Si compone di una varietà di piatti a base di verdure, di riso e di pesce e dell’ immancabile cous cous. E’ vero che se vuoi conoscere un popolo devi mangiarci insieme e mangiare ad una tavola senegalese significa prima di tutto ospitalità e poi generosità. Le portate infatti sono molto abbondanti e ricche in particolare in presenza di ospiti.

Una ricetta classica della cucina senegalese è il thiéboudiene un piatto unico a base di riso, pesce e verdure e qui di seguito Ginger vi propone la sua succulenta ricetta. Il dentice farcito è un ottimo piatto unico, nutriente e saporito. Il pesce è un alimento con alte qualità nutritive e digestive, particolarmente indicato nella cucina dietetica, ricco di sali minerali e vitamine.
Dentice farcito ( ingredienti per 4 persone)

Dall’Egitto: Ta’ Amia, polpette di fave

Continuiamo la nostra esplorazione attraverso la cucina afro-mediterranea presentando stavolta la ricetta di un paese dalla storia antichissima, l’Egitto, ed una delizia dei campi e degli orti: le fave.

Anche le fave avevano un posto d’onore sulle tavole dei nostri progenitori. Venivano consumate fresche- anche a crudo, come testimonia ad esempio l’usanza latina e poi laziale di consumare deliziosi spuntini a base di pecorino stagionato il cui sapore piccante viene temperato dal dolce dei legumi– oppure secche, sia come ingrediente principe di saporite zuppe, sia come comprimari, con altri vegetali, di piatti veramente eccezionali.

Fra queste, v’è una antichissima ricetta egiziana in cui le fave- secche, ricche in proteine ed a basso costo- si trasformano in saporite, profumate polpette che non hanno nulla da invidiare a quelle a base di carne. E’, ancora una volta, un piatto le cui origini si perdono nel tempo, ma che non manca mai sulle tavole dell’Egitto di oggi: è la Ta’ amia, polpette di fave secche al comino e papavero.

Cupcakes, dolcezza in miniatura

cupcakes cioccolato

Si chiamano cupcakes e sono mini-torte monoporzione morbidissime. E’ questo l’ultimo trend in tema di dolci, ed arriva dritto dritto dagli Stati Uniti. Celebri anche in Inghilterra le cupcakes sostituiscono i pasticcini o le torte nell’accompagnare il , ma sono ricercatissime anche per le feste di compleanno dei bambini e per le celebrazioni come i matrimoni.

cupcakes compleanno

Queste piccole torte che assomigliano a dei muffins farciti, prendono il nome dalla loro “taglia”: sono grandi come una tazza da tè. Grazie al loro essere mignon possono rappresentare bene un dolce strappo alla dieta. Utilizzate alle feste al posto della classica torta di compleanno possono soddisfare i gusti di tutti gli invitati (ognuna ad un gusto diverso!) ed essere un’idea simpatica ed alternativa per spengere le candeline: pochi giorni fa una mia amica ha festeggiato i 18 anni e al posto della torta le è stato portato un lunghissimo vassoia che conteneva 18 cupcakes, ognuna con una candelina.

Il punto forte delle cupcakes però non è la dolcezza, ma la decorazione: al pari dei bento di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, queste minitorte possono trasformarsi in vere e proprie opere d’arte. Per quanto riguarda le ricette per prepararle vi basterà ridimensionare le dosi di una classica torta e poi usare la vostra fantasia per decorarla. Noi di Ginger vi forniremo una ricetta classica, una cupckes alla vaniglia e vi spiegheremo come decorarla semplicemente, il resto però sta a voi!