Come lavare i piatti a mano: le regole d’oro per una corretta pulizia delle nostre stoviglie

Quando si tratta di tenere la cucina pulita e mantenere come nuovo il nostro servizio di piatti e bicchieri, nulla è più importante di saper lavare le stoviglie. Cheryl Mendelson, autrice di “Home Comforts“, svela i suoi segreti per pulire al meglio piatti e bicchieri.
Per iniziare prepariamo tutto ciò che ci occorre: una bacinella per i piatti sporchi, un portapiatti o sgocciolatoio, un panno o una spugnetta per piatti, una spugnetta abrasiva per le incrostazioni delle pentole, scovolini per eventuali bottiglie, ovviamente il detergente e dei guanti di gomma.
Togliere qualsiasi residuo di cibo rimasto nei piatti, quindi assemblarli tutti da un lato del lavello e cominciare a lavarli secondo quest’ordine: il vetro come i bicchieri e l’ argenteria dovranno essere posizionati più vicino al lavello in modo che possano essere lavati prima; questi pezzi hanno bisogno di essere lucidati, quindi verranno meglio se insaponati con un’ acqua calda pulita. Sistemate il resto nel seguente ordine: piatti fondi e piani, piatti da portata, utensili da cucina, pentole e padelle varie.

Riempire la vasca del lavello con acqua calda, più è calda meglio è (i guanti di gomma aiuteranno meglio a sopportare l’acqua calda) basta aggiungere del detersivo ed il gioco è fatto. I bicchieri e l’argenteria vanno immersi nell’acqua molto calda in quanto, una volta asciutti, non saranno segnati da macchie e strisce. Cominciate a lavare con movimenti circolari i singoli pezzi senza mettere troppi piatti nella vaschetta del lavello contenete l’acqua.
Non appena avrete insaponato un bel po’ di pezzi, risciaquateli con acqua fredda e posizionateli sullo scolapiatti ad asciugare; se l’acqua si è freddata oppure è diventata troppo sporca ricordatevi che non è più in grado di sciogliere il grasso delle stoviglie pertanto dovrete rimettere dell’altra acqua calda, aggiungere del detersivo e continuare con il lavaggio.
Per lavare i piatti Cheryl preferisce utilizzare una pezza per i piatti perché è più facile da pulire, tuttavia se si usa una spugna dovrà essere periodicamente riciclata per impedire la proliferazione di germi e batteri al suo interno. Anche le spugne così dette antimicrobiche permettono la formazione di alcuni batteri; in questo caso è consigliabile immergere la spugna in una miscela di candeggina e acqua calda per sterilizzarla. (Alcune persone lavano in lavastoviglie le spugne per i piatti ma questa procedura non le sterilizza affatto).
Sebbene siano in commercio dei detergenti antibatterici questi possono sensibilizzare la pelle delle mani. Tutavia non c’è bisogno di comperare detergenti costosi, qualsiasi detersivo per i piatti va bene se utilizzato con acqua molto calda. Quando si passa a lavare pentole e padelle, munitevi di una retina in nylon per pentole anti- aderenti, o una lana di acciaio e metallo per pulire eventuali pentole in ghisa e acciaio inox. Comunque controllate sempre le istruzioni del produttore prima di utilizzare questi accessori in ogni lavaggio.
Siamo arrivati al momento dell’asciugatura: vi sono sostanzialmente due metodi di asciugatura ed entrambi richiedono che i piatti puliti vengano posizionati distanti dalla zona del lavaggio per evitare schizzi di acqua, di sporco e batteri. Il primo metodo consiste nel far asciugare i piatti all’aria; quando siamo sicuri che sono asciutti completiamo il lavoro passando un panno morbido per eliminare tracce di gocce d’acqua.
L’altro metodo consiste nell’asciugare immediatamente i piatti con un asciugamano – anche se gli esperti non consigliano questo modo in quanto l’ umidità degli asciugamani è un ottimo veicolo per la riproduzione dei batteri. Se optiamo per questo secondo metodo accertiamoci almeno che l’asciugamano sia ben asciutto e pulito prima di cominciare.