Il colore in tavola con l’Insalata di piselli e fave

Contorni freschi e saporiti per accompagnare secondi importanti di carne o pesce, insalate semplici e colorate che portano allegria in tavola sono dei piatti fondamentali per comporre un buon menù per una cena o un pranzo in compagnia.

Un abbondante piatto di insalata, inoltre, può essere un ottimo piatto unico, ideale per una cena leggera o un pranzo da portare a lavoro.

Per preparare una gustosa insalata, con pochi e semplici ingredienti, basta solo usare un po’ di fantasia e lasciarsi ispirare dalle verdure di stagione. Con degli ortaggi che trovate ancora adesso sui banconi dei fruttivendoli potete preparare, ad esempio, un Insalata di piselli e fave.

Pomodori ripieni all’avocado, un contorno dall’aria esotica

Siete già assaliti dalla voglia di partire per mete esotiche e luoghi sconosciuti, dove divertirsi e stare lontani dalle preoccupazioni giornaliere, ma non potete partire perché è ancora troppo presto per prendere le ferie? Come vi capisco! Ma, per il momento, possiamo sempre cercare di viaggiare con la fantasia e farci cullare dal pensiero di spiagge e luoghi di relax, stimolando la nostra immaginazione con l’aiuto di piatti dal sapore esotico.
Per una situazione di questo tipo sembra proprio cadere a fagiolo una ricetta che ho scovato e provato qualche giorno fa. Assalito dal desiderio di un contorno fresco e saporito, che mi ricordasse i sapori caraibici, per poter appunto fantasticare spiagge cristalline, e che nello stesso tempo andasse bene per accompagnare del pesce, mi sono messo a cercare qualcosa di sfizioso da preparare.
Devo dire che la ricerca si è rivelata fruttuosa, infatti, ho scoperto una ricetta molto semplice da preparare e dai sapori nuovi e gustosi, per ottenere un piatto fresco e molto colorato: i Pomodori ripieni all’avocado.

Una veloce guida per preparare ottime frittate

Una veloce guida per preparare ottime frittate
Le frittate sono probabilmente sono una delle ricetta più antiche in assoluto: le uova dopotutto erano uno degli alimenti principali già fin dalle prime civiltà e nel tempo lo sono sempre rimaste in tutte le culture. Le frittate inoltre sono spesso sottovalutate perchè ritenute un piatto troppo semplice, mentre invece possono essere realizzate con ingredienti particolari e rappresentare una portata di sicuro effetto.

Le frittate possono essere anche un modo per far mangiare le verdure ai vostri bambini (mi ricordo che da piccola non mangiavo asparagi, carciofi etc..ma se la nonna ci faceva una frittata la divoravo!). Ma preparare una frittata non è così semplice e l’ho imparato a mie spese dopo averne realizzate di troppo alte, di troppo secche, di troppo “uovo” e quant’altre”. Se anche voi non siete ancora riusciti a preparare una frittata come si deve scorrete questa veloce guida e non avrete più problemi. Seguendo questa guida infatti le frittate non avranno più segreti per voi!

Un contorno per ogni piatto: l’Insalata piccante di patate

I contorni sono quasi sempre un problema, non si sa mai cosa proporre! Non tutti amano l’insalata, e noi, qualche volta, non possiamo o non abbiamo vogliamo di preparare cose complicate, che richiedono tempo e applicazione.

Un contorno ideale per situazioni del genere sono le semplici, care, vecchie patate! Starete pensando: ma come non vogliamo complicare le cose e ci mettiamo a friggere patate? Ma no, non intendevo patate fritte! Ma una semplicissima e profumata insalata di patate.

Questa ricetta è molto mediterranea, ha profumi e aromi molto freschi e che, a parer mio, sono un forte richiamo al mare. Semplicissima da realizzare e dal sapore sorprendente, in alternativa alle normali patate bollite: Insalata piccante di patate.

Le virtù della cipolla

La cipolla è originaria dell’Asia dove era molto apprezzata dagli Egiziani che la raffigurarono persino nelle loro tombe, e fu introdotta in Europa dai Greci.Trattasi di una pianta biennale che il primo anno immagazzina nel bulbo le sostanze nutritive per utilizzarle poi, l’anno successivo, per lo sviluppo dell’asse fiorale. Esistono diverse varietà di cipolle: alcune si raccolgono in primavera ed altre nel periodo autunno-invernale; possono variare per la forma, per il colore (giallo-paglierino, rosso e bianco), per la dimensione del bulbo e per il sapore. Per conservarle è consigliabile tenerle in un ambiente fresco ed al buio (non in frigorifero).

Le cipolle non sono soltanto un condimento, si prestano anche ad ottime preparazioni che sono dei veri e propri piatti molto saporiti. Se volete rendere le cipolle meno acri e più digeribili, immergetele già affettate nell’acqua o aggiungendo un po’ di zucchero durante la cottura. Consumate cotte, infatti, le cipolle conservano in gran parte alcune delle loro proprietà; sono però controindicate, specialmente se crude, per chi soffre di iperacidità e di ulcera gastrica.

La cipolla possiede molte virtù benefiche: l’azione antibiotica del suo succo, applicato esternamente, è stata dimostrata su vari batteri cause di infezioni della pelle; è espettorante, dato che lo sciroppo di cipolla con un po’ di miele è un rimedio ideale per le affezioni respiratorie, mentre il brodo di cipolla decongestiona la faringe ed è molto utile in caso di tonsillite. Ha anche valore d’ipotensore, diuretico, depurativo: si consiglia a chi soffre di trombosi perché fluidifica il sangue e ne facilita la circolazione. E’ vermifuga ed ipoglicemizzante: abbassa cioè il livello di glucosio nel sangue permettendo di ridurre le dosi di insulina o di farmaci specifici.

Prepariamo la caponata di melanzane

La melanzana è originaria dell’India: ne esistono parecchie varietà ma quella più nota, che viene più comunemente impiegata in cucina è la violetta, di forma allungata. Esiste anche un tipo di melanzana tonda, sfumata dal viola al bianco che si chiama “seta”. Le melanzane più saporite e più usate provengono dal Meridione.

La caponata di melanzane, nella fattispecie, è un tipo piatto della gastronomia siciliana: trattasi di ortaggi fritti (per lo più, appunto, melanzane), conditi con sugo di pomodoro in salsa agrodolce. Ne esistono moltissime varianti, a seconda degli ingredienti: le ricette “classiche”, raccolte in tutta l’isola, sono una quarantina addirittura.

Quando prendete le melanzane badate che siano sode ed abbiano la buccia lucente; devono essere al punto giusto, nè troppo acerbe nè troppo mature. per preparare la ricetta odierna, la caponata di melanzane, ricordatevi innanzitutto di tagliare a dadini le melanzane, metterle in un colapasta con del sale e lasciarle sgocciolare per almeno un paio di ore affinchè perdano l’amaro.

Delizia di fiori di zucca fritti

Le ottime, delicate zucchine si trovano, per nostra fortuna, tutto l’anno: quando le acquistate, sceglietele ben sode e, per la nostra ricetta odierna, sceglietele “giovani”: solo le zucchine giovani, infatti, hanno  quei fiori commestibili, ottimi da preparare in frittura con la pastella.

Al momento di acquistare i fiori di zucca, dunque, accertatevi innanzitutto che siano gonfi, con i margini dei petali ben distesi e il calice appena aperto. Prima di cucinarli, come vedremo nella ricetta, bisogna aprirli delicatamente con le mani, tagliare gli stimmi con le forbici, passarli sotto l’acqua velocemente e tamponarli con un po’ di carta assorbente.

Tenete presente che i più adatti in cucina sono i fiori di zucchina maschili, che si vendono a mazzetti: dal momento poi che sono più grandi si prestano decisamente meglio alla farcitura. I fiori di zucca sono diuretici e rinfrescanti, ricchi di vitamina A, risultano essere anche molto digeribili, certo, a patto che vengano cucinati senza grassi (né così, dunque, né ripieni, come abbiamo visto in una specialità ligure).

Tempura e fritto misto, due piatti con un’anima in comune

La tempura, uno dei piatti più celebri della cucina nipponica, non vi fa pensare un po’ al nostro fritto misto? Suvvia, siate sinceri, hanno molto in comune! Ebbene, non c’è da stupirsi se sono così simili, la tempura giapponese, infatti, ha origini Europee.

Dovete sapere che il termine tempura nasce dalla fervida immaginazione dei cugini giapponesi, che, intorno al sedicesimo secolo, sentendo parlare i missionari portoghesi di tempora, cioè i giorni di digiuno ecclesiastico, usarono questo nome per indicare il fritto di magro, che mangiavano gli europei in quel periodo.

Le regole della cucina giapponese vogliono che la tempura si serva calda,anzi, caldissima, appena uscita dall’olio bollente, affinché mantenga la sua croccantezza. Un’altra regola da seguire è quella di mangiare a categorie, prima un tipo di verdura, poi il pesce, a seguire i gamberi e così via, evitando di alternare i sapori.

La panna acida: che cos’è, come si utilizza e vari modi per realizzarla

La panna acida è una crema di origine francese chiamata creme fraiche. Dal sapore acidulo molto gradevole è diffusissima sia in nord Europa che in molti piatti e preparazioni orientali (come in un classico bortsch, la zuppa ucraina) e in ricette greche. Da noi in Italia è molto difficile reperirla ma è altrettanto semplice farla a casa. Questa salsa si accompagna molto bene a secondi piatti, a contorni a base di verdure e patate e soprattutto il matrimonio più riuscito è con il salmone in mille varianti diverse.

Diversi sono i modi per cucinarla, qui di seguito ve ne suggeriamo tre:
Panna acida (primo metodo)

  • ½ lt di panna liquida
  • 1 vasetto di yogurt, se è greco meglio oppure dei fermenti lattici vivi
  • il succo di mezzo limone
Preparazione:
Unite la panna al vasetto di yogurt e al succo di limone. Amalgamate bene gli ingredienti. Lasciate riposare la panna acida per 24 ore a temperatura ambiente.

Come cucinare i filetti di merluzzo Findus

Come cucinare i filetti di merluzzo Findus
E’ già qualche tempo che scrivo su questo blog ricette e ricettine di mia invenzione e non, comunque tutte sperimentate, con risultati più o meno positivi. Ma una cosa la devo confessare: non sono sempre stata una brava cuoca. E qui direte ma certo, nessuno “nasce imparato“. Io però non solo non ero una brava cuoca, ero proprio una cuoca pessima! La mia spesa il primo anno lontano dai fornelli di mamma e nonna era volta ad arraffare tutto quanto poteva essere preso dal frigo (o dal congelatore) e mangiato nel giro di poco, pochissimo tempo. Per cui la mia dieta era a base di 4 salti in padella, merluzzi Findus e patatine McCain.

Quei tempi bui, fortunatamente per la mia dieta e per chi vive con me, sono ormai solo un ricordo ma non ho buttato tutto al vento. Restano le patatine McCain (ovviamente) e anche i filetti di Merluzzo Findus, perchè checchè se ne dica non sono affatto male. Il modo di consumarli è decisamente cambiato (prima mi bastava rosolarli in padella e affiancarci due o tre cubetti di spinaci filanti!). Sono quei classici alimenti che vanno e presi e tenuti lì, nel congelatore, e al momento giusto sapranno fare al caso vostro.

Una delle mie ultime creazioni – risale proprio a ieri sera – contempla proprio l’uso dei filetti di Merluzzo del capitano, con i quali ho preparato delle polpettine di pesce.

Dalla cucina calabrese un ottimo piatto per l’estate, l’Insalata alla tropeana

Tempo d’estate, voglia di mare e di cibi leggeri e rinfrescanti, piatti semplici e poco impegnativi da preparare, facili da digerire per poter subito correre nuovamente a tuffarci tra le onde. Cosa c’è di meglio di una praticissima e velocissima insalata!

L’insalata che vi suggerisco di provare oggi arriva da uno splendido posto di mare, Tropea. Tuffandomi sempre nei ricordi, mi sono ricordato delle belle giornate trascorse sulle spiagge calabresi, diviso tra il sole cocente ed il refrigerio delle acque marine, e quando si passa tutta la giornata a mare, si sa, ad un certo punto viene un certo languorino.

Negli innumerevoli lidi che si affacciano sulla spiaggia di Tropea, il piatto che va per la maggiore nella stagione estiva è l’Insalata alla tropeana. Fatta esclusivamente con prodotti calabresi, genuini e ricchi di sapori, da fare in 5 minuti.