Tomato ketchup in insalata di avocado

Non è vero che si sposa solo con hamburger e patatine. La più colorata e gustosa delle salse è un jolly della cucina, che regala sapore anche a carne, pesce e verdure: la salsa più divertente della dispensa. La più amata dai bambini, che impazziscono per il colore rosso e per il sapore agrodolce. Ma dov’è nato il ketchup? La ricetta che conosciamo oggi, a base di pomodoro, aceto e zucchero, è stata inventata negli Stati Uniti. La prima versione, però, è d’origine asiatica. il nome, infatti, deriva da «kecap», salsa malese a base di pesce.

Occidentale od orientale, il ketchup ha comunque qualità riconosciute. «Consumato in quantità moderate, circa un cucchiaio a pasto, non fa litigare con la bilancia: 100 grammi forniscono meno di 100 calorie», spiega la dottoressa Diana Scatozza, specialista in scienza dell’alimentazione. «In più, è facilmente digeribile perché privo di grassi». E il suo ingrediente base, il pomodoro, è la principale fonte di licopene, una sostanza dalle proprietà antiossidanti. Dunque, largo al ketchup. Da riscoprire oltre al consumo tradizionale, con hamburger e patatine: questa salsa, infatti, può essere protagonista di piatti a base di pesce, carne e verdure.
Volete la prova? Portate in tavola la ricette che vi proponiamo! Facile, ultrarapida e all’insegna del gusto.

Fish and chips: una proposta per il finger food

Questo è un cibo molto popolare in Gran Bretagna, dove lo si compera in friggitoria e lo si mangia per la strada. E’ il classico finger food ma da noi può essere invece servito regolarmente a tavola, completando il pasto rapido con una insalata mista (lattuga e pomodori) o una macedonia di frutti.
Fish and chips (ingredienti per 4 persone)
  • 600gr di filetti di merluzzo (o nasello o passera), anche surgelati
  • 600gr di patate, pelate e tagliate a bastoncini
  • 100gr di farina bianca
  • 1 uovo
  • 3 cucchiai di birra
  • 4 cucchiai di latte
  • abbondante olio per friggere
  • sale
  • una padella di ferro
  • una paletta
  • carta da cucina assorbente

Minestrone alla ligure: un aiuto per restare in linea con gusto

Personalmente faccio parte di quella cerchia assai numerosa di persone che non sono mai riuscite a portare a termine una dieta anche se, fortunatamente, nel mio caso non è mai diventato un problema. Mi sono però fatta un’idea sul perchè sia molto spesso difficile seguire un regime alimentare ferreo e la risposta che mi sono data è quanto mai banale:i piatti proposti sono a dir poco insipidi e non tengono conto delle stagioni!

Normalmente è più difficile stare a dieta in inverno perchè le temperature da brividi ci fanno preferire un bel piatto di pasta fumante piuttosto che un’insalatina scondita con pomodori al sapore d’acqua e qualche carotina ghiacciata… non che non piaccia una bella insalata mista, ma quando la verdura ha il sapore della verdura e fuori ci sono più di 2°!

Non c’è bisogno di mangiare come in ospedale per dare un freno all’ago della bilancia, basta dosare con criterio e non eccedere con i condimenti, magari trovando dei validi ma soprattutto gustosi sostituti: ci sono alcuni dolci, ad esempio, dove il burro può essere sostituito con lo yogurt lasciando inalterato il gusto.
Ma come si può arrivare al dolce senza aver già occupato le 1200 kcl previste? Ecco che entra in gioco il minestrone, eccezionale alleato della linea e validissimo aiuto contro il freddo invernale.

Come preparare degli ottimi Fagioli all’Uccelletto

Uno dei classici della tradizione fiorentina, che nella sua semplicità svela un magistrale connubio di sapori sono i fagioli all’uccelletto.
L’origine delle definizione “all’uccelletto” è, come per molte ricette della tradizione, avvolta nel mistero…

L’ipotesi più verosimile vuole che si riferisca alla presenza nella ricetta della salvia, un ingrediente d’obbligo per preparare i fagioli all’uccelletto.
Il nostro beneamato Pellegrino Artusi era convinto che questo nome insolito fosse dovuto agli aromi usati nella ricetta, i quali sarebbero gli stessi con cui si insaporiscono anche gli “uccelletti”.

Nuggets di pollo: per i bambini, ma non solo!

nuggets

Cerchiamo di essere onesti: tutti noi, anche se non siamo bambini, mangiamo, e di gusto anche, i nuggets di pollo. E quando siamo in macchina in viaggio e vediamo l’inconfondibile sagoma del Mac Donald’s la prima a cosa a cui pensiamo sono proprio quelle crocchette di pollo impanate. Eppure non fanno altro che ripeterci che i prodotti del Mac non sono propriamente l’alimento più salutare in giro.

macnuggets

Vi siete mai chiesti quali siano gli ingredienti dei celebri Mc Nuggets? Ebbene vi basti sapere che il pollo non è l’unico. In alternativa nei supermercati nel banco dei surgelati le principali marche come Mc Cain e Findus vi offrono la possibilità di avere le pepite di pollo croccanti sempre a disposizione, senza dover raggiungere il fast food più vicino (e nel mio frigo non mancano mai!).

Ma avete mai provato a fare il pollo fritto in casa? Preparare dei nuggets di pollo è semplicissimo, velocissimo ed il risultato non può che essere migliore!

Come preparare un ottimo Pesto alla Genovese

Liguria, terra di mare, sole, scogli e strade ripide… Eh già, chi conosce questa piccola regione con la forma della mezzaluna sa bene che la maggior parte delle strade sono in salita e quasi tutti i suoi graziosissimi paesini si trovano diversi metri sopra al livello del mare.

Cammina e cammina, sali e scendi, ecco che inevitabilmente, assaliti da una gran fame si si mette alla ricerca di un bel piatto di linguine o di trofie al pesto fatte a regola d’arte, come è giustamente uso da quelle parti.

Dubitiamo esista ancora qualcuno, in Italia come all’estero, che non conosca il pesto alla genovese ma per quegli sprovveduti che vogliano ripassare uno dei capisaldi della cucina italiana, ecco una fondamentale “carta d’identità”.

Mirtilli, i frutti di bosco con proprietà curative

Qualche giorno addietro, su una rivista ho letto delle informazioni molto interessanti riguardo al potere benefico del succo di mirtilli. Non so se era uno dei rimedi della nonna, usati per curare i malanni, ma sa molto di uno di quei rimedi antichi, casalinghi, dal sapore quasi fiabesco. Mi viene da pensare alle vecchine che si consultavano un tempo nei paesi, che facevano da medico, preparando intrugli e filtri.

Il frutticino rosso, che cresce nel sottobosco, fa parte della grande famiglia dei frutti di bosco, frutti molto piccoli e dai colori accattivanti, che crescono spontaneamente, ottimi da mangiare crudi o da usare per la preparazione dei dolci e elementi base di molti prodotti di erboristeria.

Tra i vari pregi che si attribuiscono al mirtillo, da una nuova ricerca è emerso che il succo di mirtillo agisce sul nostro organismo riuscendo a placare fastidiose infezioni delle vie urinarie.

Come fare i muffins? Impariamo dalla TV!

Non è necessario averli mangiati per conoscerli, infatti i muffins sono uno dei dolci che insieme alla classica american pie affollano maggiormente film e serie tv.

Dalla delicata Charlotte che in Sex and the City sforna muffins ogni qualvolta deve farsi perdonare, o nel caso in cui una delle sue amiche necessiti urgentemente di coccole, passando alle più recenti (ma sempre esistite nella realtà..) Desperate Housewives, donne indaffarate, perfette mogliettine e deliziose vicine di casa sempre pronte ad accogliere i nuovi arrivati nel quartiere con abiti e pettinature in stile “Pleasantville“.

Ma perchè l’immagine del muffin è diventato sinonimo di buoni sentimenti?
Beh, la ragione è semplice: avete mai visto un serial killer addentare un muffin prima di diventare un nuovo protagonista di C.S.I., o il Dr. House offrirne uno, magari accompagnandolo con un sorriso, ai suoi infaticabili assistenti…assolutamente no!

Spinaci che avanzano? Prepariamo degli gnocchi!

popeye

Non so a voi, ma a me è capitato un sacco di volte di sbagliare la quantità di spinaci da acquistare. Mi spiego meglio: vado al mercato, vedo delle belle foglie di spinaci sul banco e mi riempo un sacchettino. A quel punto arrivo a casa, lavo le foglie, le cuocio ed il risultato sono due chiucchiai striminziti di spinaci lessi!

La volta dopo, memore dell’errore fatto in precedenza, invece di un sacchettino uso una bella busta della spesa e la riempo di spinaci. Arrivo a casa nuovamente lavo le foglie e già mi rendo conto che anche questa volta ho sbagliato: un pentolone non basta per cuocerle tutte e una volta lessate ho un sacco di spinaci lessi, abbastanza per andarci avanti tre giorni!

Cosa fare quindi con tutti questi spinaci? Sono ottimi gli sformati ma volevo provare a fare qualcosa di diverso, magari un primo. Ed ecco l’illuminazione: gnocchi!

Una nuova ricetta per il barbecue: gli Spiedini all’Indonesiana

Gli spiedini, che passione! Sono una portata saporitissima e divertente. I bambini ne vanno matti perché li possono mangiare con le dita ed i grandi ne sono entusiasti perché sono semplici da preparare e buoni da mangiare.

Comodissimi per una barbecue all’aperto o per una serata in famiglia, le ricette sono molte e possono essere facilmente variate, è sufficiente alternare diversi alimenti, scegliendoli fra quelli che hanno tempi di cottura rapidi, ed infilzarli uno accanto all’altro lungo uno spiedino.

Noi vi proponiamo una ricetta per un tipo di spiedini un po’ più particolari, gustosissimi, da un tocco etnico e meno difficili da preparare di quanto si possa pensare dando una rapida lettura alla ricetta: gli Spiedini all’Indonesiana.

Kibbi Naya: polpettine di carne di agnello cruda con burghul

Il Cedro, uno dei simboli del Libano.

Anche se i primi focolari sono vecchi di migliaia e migliaia di anni e tutti noi siamo abituati a cucinare quasi tutto perchè ci piace il sapore della carne o del pesce solo quando sono ben cotti, ci sono realtà culinarie in cui carne cruda e pesce crudo hanno un ruolo importante se non addirittura predominante.

Uno dei paesi che ancora oggi prevede ricette a base di carne cruda è il Libano.
La parola Libano si scrive Lubnān in arabo mentre il nome completo è ﺍﻟﺠﻤﻬﻮﺮﻴﺔ ﺍﻟﻠﺒﻨﺎﻨﻴﺔ,, traslitterato Al-Ǧumhūriyya al-Lubnāniyya, ossia “Repubblica libanese”.
Il Libano è uno stato del Vicino Oriente che fa parte dei cosiddetti Paesi Mediterranei, e quindi uno dei capostipiti della cucina più rinomata nel mondo e di cui noi occupiamo i primi posti.

Pesce azzurro, economico ma anche “chic”

azzurro

I pesci azzurri sono così chiamati per la colorazione della pelle. E’ una categoria decisamente ampia e non ben definita che comprende tutti quei pesci di mare generalmente di piccole dimensioni che possono essere pescati lontano dalle coste, come lo sgombro, le acciughe, la sarda e molti altri ancora. Quella dei “pesci azzurri” non è però una categoria scientifica, e non comprende tutti i pesci che hanno il dorso azzurrognolo.

Il pesce azzuro, che decisamente abbonda nei nostri mari e quindi sui banchi delle pescherie, è spesso conosciuto e preferito per la sua economicità, ma è allo stesso tempo sottovalutato, sia dal punto di vista nutritivo e salutistico, che da quello del gusto.

Nel passato il pesce azzurro costituiva il pasto dei comuni pescatori e veniva “snobbato” dagli alti ranghi. Anche oggi nonostante il pesce azzurro sia entrato di diritto nella cucina delle famiglie italiane, è raro che sia servito ad una cena elegante o una cerimonia, forse perchè considerato “poco raffinato“. In realtà vedremo come anche con questo pesce povero sia possibile realizzare delle ricette di “alta cucina” e fare belle figura.

Aspic, per un antipasto che è un’opera d’arte


Avete degli invitati e cena e non sapete cosa preparare come antipasto? Volete qualcosa che “fa scena” ed allo stesso tempo può stupire? Aspic! “Cos’è l’aspic?” Mi sembra già di sentirvelo dire. Ebbene l’aspic è un composto di verdure lessate (ma può esserci anche del pollo o del pesce), raffredate e ricoperte di gelatina. “Gelatina?!” Anche questo mi sembra già di sentirlo, con la bocca che fa una piccola smorfia. Vi assicuro che potreste anche ricredervi!

Gli ingredienti con cui possono essere preparati gli aspic sono infiniti: uova, prosciutto, lingua addirittura, ma si preparano sempre nello stesso modo. Prendete lo stampo in cui volete realizzarlo e mettetelo in frigo, vuoto. Nel frattempo preparate una gelatina di carni bianche, come pollo o tacchino, e dopo averla fatta leggermente raffreddare ne versate un poco nello stampo, facendola rapprendere lungo tutto lo stampo, bordi compresi, e lasciate il tutto in frigo.

Quando la gelatina è raffreddata ed è diventata uno stampo a sua volta potrete cominciare a applicare gli elementi di decorazione. Eh si, perchè gli aspic nel loro piccolo possono diventare delle vere e proprie opere d’arte, composte a vostro gusto, mischiando colori e forme diversi, come rotelle di carote, piselli o fettine di zucchine.

Polpo in insalata

Il polpo vive a cento metri di profondità marina, nascosto tra le rocce, da dove tende agguati a piccoli pesci e crostacei, ai quali rompe col piccolo becco il carapace.
E’ uno dei più grandi molluschi cefalopodi: può arrivare a misurare tre metri di lunghezza.
Di colore grigio-rosato, ha otto tentacoli ognuno con due file di ventose e una carne gustosa dalla consistenza compatta.

La qualità di polpo ritenuta la migliore è quella di scoglio, soprattutto se il polpo non è di grandi dimensioni.
La sua carne è adatta anche a chi segue regimi dietetici poichè 100 gr apportano solo 57 calorie.