Dolci pasquali: la schiacciata toscana

schiacciata di pasqua

Pasqua si avvicina e con la festa arrivano tutti i dolci tipici, dal classico uovo di cioccolata, alla tradizionale colomba, fino a tutte quelle ricette regionali. Una di queste è la schiacciata di Pasqua, un dolce pasquale tipicamente toscano. In genere la parola “schiacciata” indica una focaccia salata, mentre in questo caso è un vero e proprio dessert.

Nasce nelle province di Pisa e Livorno come dolce povero, da mangiare nel periodo che va dall’inizio della Quaresima fino alla Pentecoste. E’ un vero e proprio pan dolce, aromatizzato con aromi, perfetto per la prima colazione.

La ricetta antica della schiacciata toscana è lunga e complicata e prevede ben tre lievitazioni, mentre quella che vi proporremo è un po’ accorciata e semplificata, ma non toglie niente al gusto.

Come fare i muffins? Impariamo dalla TV!

Non è necessario averli mangiati per conoscerli, infatti i muffins sono uno dei dolci che insieme alla classica american pie affollano maggiormente film e serie tv.

Dalla delicata Charlotte che in Sex and the City sforna muffins ogni qualvolta deve farsi perdonare, o nel caso in cui una delle sue amiche necessiti urgentemente di coccole, passando alle più recenti (ma sempre esistite nella realtà..) Desperate Housewives, donne indaffarate, perfette mogliettine e deliziose vicine di casa sempre pronte ad accogliere i nuovi arrivati nel quartiere con abiti e pettinature in stile “Pleasantville“.

Ma perchè l’immagine del muffin è diventato sinonimo di buoni sentimenti?
Beh, la ragione è semplice: avete mai visto un serial killer addentare un muffin prima di diventare un nuovo protagonista di C.S.I., o il Dr. House offrirne uno, magari accompagnandolo con un sorriso, ai suoi infaticabili assistenti…assolutamente no!

Secondo appuntamento con il Brunch

Eccoci di nuovo con il consueto appuntamento con il Brunch, questa volta di sabato.
Stavolta non starò a perdermi in chiacchiere ma vi proporrò un intero menù di tre portate, e poi, sono sicura che ormai siate abbastanza ferrati sull’argomento.
Le ricette che seguiranno prevedono ingredienti facilmente reperibili nella stagione fredda ed anche piuttosto “agili” nell’esecuzione.
Ma non fateci l’abitudine perchè man mano che andremo avanti diventeranno sempre più complesse e voi diventerete dei perfetti padroni di casa!

Il soufflè: “mai farlo aspettare, si potrebbe smontare…”

Dolce o salato che sia è sempre pieno d’arie, ma in realtà ha un cuore generoso nell’offrire sapore e fantasia, che cos’è? Ma sua maestà il soufflè naturalmente! Il segreto per un buon soufflè sta tutto nel montare il bianco d’uovo. Il trucco sta nel prepararlo in un recipiente freddo, aggiungere agli albumi qualche goccia di limone ed un pizzico di sale.

Una volta che il composto è bello bianco e spumoso, capovolgere il recipiente e se non si muove è perfetto! Qui di seguito vi suggerisco due ricette di soufflé, una salata e l’altra dolce, facili da preparare e soprattutto veloci; iniziamo con il

Soufflè alle Fave (ingredienti per sei persone):

  • 80gr di prosciutto cotto
  • 80gr di fave sbollentate e pelate
  • 60gr di pecorino grattugiato
  • 3 albumi
  • 4 tuorli
  • sale q.b.
  • burro e semolino per gli stampini

Facciamolo dolce o salato…il brunch

La prima colazione è un pasto generalmente molto trascurato…un caffè in piedi, un cappuccino di corsa, un cornetto in tre bocconi!

Perchè non trasformarla in un momento unico di convivialità e gusto almeno di sabato o domenica, quando la fretta della settimana rimane fuori dalla porta?!

Il termine brunch viene dalla combinazione di due parole inglesi: breakfast (prima colazione) e lunch (pranzo). Questo costume è molto amato da inglesi, americani e australiani i quali riprendono tale abitudine dalle luculliane colazioni che venivano preparate nelle residenze aristocratiche di campagna o meglio del countryside. In queste occasioni la colazione veniva servita dalla mattina presto sino a mezzogiorno per permettere anche ai dormiglioni di approffittare del meraviglioso buffet a base di salsiccia, pancetta fritta, salmone, uova ….

Datemi un CAFFE’ e vi solleverò il mondo!

Basso, lungo, macchiato, decaffeinato, amaro, all’americana, alla turca, corretto, freddo con la schiuma… di cosa sto parlando?! Beh, se non l’hai ancora capito stai leggendo l’articolo giusto… parlo del caffè!

Il caffè è la seconda bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua.
E’ quasi certo che il suo nome derivi da Caffa, una località dell’Abissinia, patria della pianta del caffè. A partire dal XV secolo si diffuse prima in Arabia, poi in Turchia ed infine in Europa. Oggi la torrefazione del caffè avviene anche in America del sud, dove si trova uno dei maggiori produttori di caffè al mondo ossia il Brasile, e in Africa centrale.

Non solo il caffè ha origini antichissime ma sembra abbia sempre avuto proprietà miracolose…
Narra un’antica storia che il profeta Maometto, provato dalle intense preghiere stesse per cadere in un sonno profondo; gli venne perciò in aiuto l’arcangelo Gabriele con una tazzona di caffè. Dopo aver bevuto la preziosa bevanda scura, al profeta venne una tale forza che non solo portò a termine la preghiera ma gliene restò abbastanza da ” disarcionare 40 uomini e rendere felici 40 donne”.

Panna cotta al cioccolato e rum

La panna cotta è uno dei dolci italiani più conosciuti anche all’estero, ha origine piemontese e la sua preparazione è estremamente semplice e veloce; questo dolce al cucchiaio può essere presentato in varie versioni e per quanto riguarda questa al cioccolato e rum, se dovesse essere sevita anche a dei bambini sarà sufficiente eliminare dalla ricetta il rum.
Il tempo di preparazione previsto è di 15 minuti oltre le 2 ore di riposo in frigorifero e le dosi degli ingredienti per 4 persone sono:

Té verde, varietà ed origine. Per rilassarsi e mantenersi in salute

te

Il è la bevanda più amata al mondo dopo l’acqua, consumata in tutto il mondo nelle sue innumerevoli varietà. Quando la sua storia abbia avuto inizio non è dato saperlo con esattezza, quello che è certo è che in Cina la pianta spontanea del té era già conosciuta nell’ottocento a.C, ma solo centinaia di anni dopo cominciò ad essere coltivata. Una antica leggenda narra che l’imperatore cinese Shen Nung fosse solito ristorarsi nei momenti di pausa con un recipiente di acqua di ruscello calda. Una volta era seduto all’ombra di un albero quando delle foglie caddero nell’acqua calda. Shen Nung lo assaggiò e l’insolita bevanda lo conquistò.

La pianta che da origine al té è la Camelia Sinensis, un arbusto alto al massimo quattro metri le cui foglie dopo essere raccolte possono essere lavorate in modi diversi. A seconda del tipo di trattamento che ricevono danno vita ad una diversa varietà di té.

In Giappone la varietà più consumata è il tè verde che si distingue dal té nero in quanto ne viene interrotta la fermentazione e da questo deriva il suo tipico colore verde. A sua volta i vari tipi di té verde si distinguono tra di loro a seconda della tostatura che può essere ad esempio a vapore o in recipienti di rame.

Caffè Renzelli: un aroma antico dal cuore di Cosenza

caffe renzelli

Nel cuore del centro storico di Cosenza, sorge un luogo magico, dove si respirano antichi sapori e l’aria è impregnata di storia, vecchi racconti, antiche e nuove leggende che si intrecciano attorno ad un unico sapore: l’aroma inconfondibile del caffè Renzelli. Il locale si trova sul colle Pancrazio, uno dei sette colli della cittadina calabrese, lungo corso Telesio e si affaccia sulla piazza dedicata ad Aulo Giano Parrasio, fondatore dell’Accademia Cosentina. Vicinissimo alla Cattedrale, al teatro Rendano e alla chiesa di San Francesco d’Assisi, dove è conservata la famosa Croce Bizantina, dono di Federico II alla Cattedrale.

Fondato nel 1801 da Raffaele Ferrari, trisavolo dell’attuale proprietario, con l’insegna di Caffè Galicchio, diventò presto punto di ritrovo di intellettuali e letterati, dei signori acculturati della Cosenza bene, che fino a tarda sera lì si davano appuntamento per ascoltare le orchestrine di dame viennesi, che suonavano sul marciapiede di fronte per allietare la conversazione. Erano due salette, la rossa e la verde, dal colore dei divani allineati lungo le pareti.

Bavarese allo yogurt con fragole in salsa

La bavarese è un dolce che prende il nome appunto dalla Bavaria, regione della Germania e, oltre ad essere molto buono, non richiede una preparazione molto complicata che può essere eseguita in un tempo relativamente breve.
Si presta facilmente a diverse preparazioni infatti con la sua versatilità puà essere usato come dolce di base aggiungendo poi gli ingredienti che più ci piacciono come cioccolato, caffè, caramello e frutta di vario genere.

Questa preparazione che vi propongo può essere modificata a piacimento, invece delle fragole si può usare qualunque frutto tanto per la salsa quanto per la preparazione.

Gli ingredienti che vi occorrono, per 4-6 persone, sono:
  • 250g di yogurt bianco magro
  • 1,5dl di panna
  • 130g di zucchero
  • 6g di gelatina in fogli
  • 200g di fragole

La baguette: più che un pane, un simbolo!

La baguette, il caratteristico filone di pane francese, è larga circa 5 o 6 centimetri, alta 3 o 4 centimetri e lunga pressappoco 65 centimetri. Il peso di una baguette è di 250 grammi. Contraddistinta dalla crosta croccante e dorata, all’interno è invece morbida e bianca. Un ottimo metodo per valutarne la qualità è pressarla con le mani, una volta allentata la presa la vera baguette, infatti, riprende la sua forma.

Malgrado in Francia esistano altre varianti di pane, la baguette è diventata un simbolo della Francia, e più nello specifico di Parigi. Durante un mio viaggio nella capitale francese, sono rimasta sbalordita dalle mille occorrenze in cui era presente: partendo dalla mattina a colazione, accompagnata da burro e marmellata (nel bed and breakfast di Montmartre in cui alloggiavo servivano le demi-baguettes ancora calde di forno), per arrivare allo spuntino di metà mattinata o al pranzo con la demi-baguette o sandwich nei mille chioschi disseminati per la città, che ne propongono diverse varianti: farcita con prosciutto crudo o cotto, tonno, insalata, uova, formaggio, pomodori. Alcune sono talmente colme che strabordano! Alla sera non è certo raro poi veder rientrare i parigini dal lavoro, in metro o per strada, con una baguette sotto il braccio, acquistata nelle boulangeries, l’equivalente dei panifici italiani.

Corn flakes, unione tra benessere e gusto per la prima colazione

I cereali di mais, i cosiddetti corn flakes sono molto diffusi nel nostro paese e molto usati sulle nostre tavole come altrenativa alla classica colazione latte e biscotti o cornetto e cappuccino. Grazie alle loro qualità sono diventati molto popolari tra donne che intraprendono una dieta dimagrante in quanto hanno un sapore molto gradevole e sono ricchi di fibre e sali minerali oltre a contenere un basso apporto di grassi.

I corn flakes sono dei fiocchi di mais tostati: dopo una breve cottura a vapore i chicchi vengono passati tra speciali rulli e messi al forno, il che permette di conservarne inalterate le proprietà nutritive.
Furono inventati alla fine dell’ 800 da John Harvey Kellogg, medico di un ospedale del Michigan, in collaborazione con suo fratello Will keith.

All’inizio questi cereali servivano come alimento base di una dieta vegetariana imposta a dei pazienti di un sanatorio che prevedeva l’assenza di alcol, tabacco e caffeina oltre che la prescrizione di cibi insipidi per calmare tutte le passioni possibili nei ricoverati ma poi John Harvey ebbe l’idea di aggiungere lo zucchero e questi inaspettatamente gustosi fiochi furono poi introdotti sul mercato americano.
Nel 1906 fondarono una società chiamata “Bettle creek toasted corn flakes company” che in seguito divenne semplicemente la Kellogg’s tutt’oggi esistente sul mercato.

Impariamo a fare i muffins

La panetteria ha un ruolo decisivo per la riuscità di una buona colazione o di un brunch, se solo parlassimo del profumo del pane fresco appena sfornato, ci potremmo render conto dell’atmosfera piacevole che subito si crea in casa.

Quindi, una giusta scelta di pani, sarà un elemento decisivo per accompagnare le pietanze in tavola: pane integrale, di grano duro, pane giallo, biscotti salati, pancakes e ovviamente i muffins. Questi non è altro che un panino dolce di notevole praticità, si impasta in breve tempo, cuoce rapidamente anche perchè si usa il lievito per dolci anzichè quello del pane, eliminando così delle lunghe attese di lievitazione.