Un primo caldo: la Crema di ceci

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Voglia di qualcosa di caldo, che non sia la solita zuppa e che abbia un sapore un po’ insolito e differente? Provate la ricetta della Crema di ceci! Una crema vellutata profumata al basilico, frutto di tanti esperimenti e tanti tentativi per raggiungere il risultato che ho la gioia di descrivervi in questa pagina.

Dopo varie ricette di pasta e ceci, o altri tipi di pietanze calde come la pasta e fagioli o la pasta con le patate, ho voluto sperimentare delle ricette di vellutate, provando ad usare vari ingredienti, dalla zuppa di piselli alla zuppa di zucca. Ma ultimamente ho trovato una giusta combinazione di ingredienti per cucinare un’ottima Crema di ceci.

Maenza, tra Presepi e Crespelle “doc”

Natale, in Italia, per molte famiglie significa Presepe. Questo è più che mai vero nell’Italia centrale, culla del primo esempio di presepe della Storia (“griffato” da un coreografo come San Francesco) ed ora terra di grandissime scuole come quella – celeberrima – napoletana. Ma per chi non riuscisse ad accontantarsi di vivere “solamente” la magia che regala l’ammirare la ricostruzione della Natività di Gesù Cristo, ecco che il comune laziale di Maenza (provincia di Latina) ha pensato ad un itinerario tra gusto e tradizione che sicuramente non potrà lasciare indifferenti.

Il prossimo 4 gennaio, infatti, questo borgo situato tra le colline della Ciociaria, che sembra vivere in una condizione immutabile ormai da secoli, sarà ideale sfondo del momento più alto della manifestazione “Maenza tra Presepi, Tradizioni e…”: la Sagra delle Crespelle. La crespella di Maenza, infatti, non è quella che siamo abituati a gustare in qualche bar o pasticceria “specializzato” (il nome appropriato di quel dolce sarebbe piuttosto “crepes”).

Un secondo a base di pesce: baccalà in umido con prugne secche

TEMPO: 40 minuti circa | COSTO: elevato | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Tra vigilie e feste varie impazzano sulle tavole degli italiani menù a base di pesce. Noi a Roma usiamo preparare il baccalà (comunemente chiamato anche merluzzo sottosale) in vari modi: in umido, con il pomodoro e fritto. Quest’oggi tuttavia vi voglio suggerire un modo alternativo per cucinare il baccalà: in umido con le prugne. Molti i piatti della tradizione rivisitati e accostati con la frutta; già in passato avevamo proposto l’arrosto di maiale con le prugne oppure il tacchino ripieno ai marroni. Oggi invece l’accostamento sarà con il pesce!


Baccalà in umido con prugne secche

Ingredienti per 6 persone:

600gr di baccalà bagnato|2 coste di sedano |1 carota |2 cipolle |500 g di pomodori maturi |600 g di patate | 250 g di prugne secche snocciolate|3 mazzetti di prezzemolo |4 cucchiai di olio extravergine di oliva | sale e pepe q.b.

Ricette per le Feste: Ravioli alla polacca

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: medio-alta

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Come prima cosa lasciatemi fare gli Auguri a tutti voi che ci seguite con tanto affetto e tanta curiosità, e poi passiamo a trattare dell’argomento che tanto ci affascina: la cucina! Se non siete già troppo sazi e la cena della vigilia vi ha lasciato qualche spazio vuoto da dover colmare, ho da proporvi una ricetta che potrete riproporre per questa sera: i Ravioli alla polacca.

Ricercando tra le ricette per preparare della pasta ripiena, immancabile portate nei periodi di Natale e Capodanno, ho trovato la ricetta dei Ravioli alla polacca, tipica della cucina polacca, che mi è sembrata un ottima proposta da offrire ai miei ospiti, tra i quali c’era un amico vegetariano che mi aveva messo un po’ in crisi, visto che pensavo di cucinare i classici tortellini in brodo. Eccovi le indicazioni per preparare i Ravioli alla polacca.

Idee per Santo Stefano? A Massa Martana (PG) gli uomini preparano la Nociata

Mezzo chilogrammo di gherigli (la parte commestibile) di noci, 300 grammi di miele, alcuni rami di foglie di alloro. Sono questi i principali ingredienti alla base di una specialità tipica del perugino, ed in particolare del comune di Massa Martana: la Nociata.

Questo (l’unico) torrone umbro, ha una particolarità che lo rende ancor più caratteristico di quanto non si possa immaginare: viene preparato esclusivamente dagli uomini del paese il giorno di Santo Stefano. Già, perché non è semplice seguire i dettami della ricetta tradizionale: detto degli ingredienti, la Storia vuole che la Nociata venga preparata in quantità sufficiente a soddisfare i palati di tutta la comunità di Massa Martana; e allora come possono bastare i tre etti di miele di cui sopra? Impossibile.

Calamari ripieni di patate e provola con salsa ai carciofi

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: elevato | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Un’idea alternativa per un secondo a base di pesce?  I calamari ripieni di patate e provola accompagnati con salsa ai carciofi! Quanto sono buoni! L’accostamento patate e provola non mi è nuovo, infatti uso anche preparare dei mega ravioloni con lo stesso ripieno, tuttavia accostato ai calamari rende questa ricetta saporita e al contempo light.

Non è proprio una ricetta veloce, tuttavia si potrebbe fare anche a meno di preparare la salsa ai carciofi, io l’ho voluta inserire nella preparazione in quanto ci troviamo in periodi di feste e l’impreziosire un piatto con delle salse particolari fa si che queste ricette possano essere preparate sia per giornate di festa importanti e sia inserite nei menù di tutti i giorni.


Calamari ripieni con patate e provola e salsa ai carciofi

Ingredienti per 6 persone:

6 calamari puliti (15 cm circa di lunghezza) | 1kg di patate | 2 cucchiai di parmigiano grattuggiato | 200gr di provola | 1 uovo | 2-3 tuorli | 6 rametti robusti di rosmarino | sale e pepe q.b. | per la panatura:
2 uova | 200gr di pangrattato | per la salsa: 4 gambi di carciofo | 2 spicchi di aglio | olio extravergine di oliva q.b. | sale e pepe q.b.

La sarda Borore celebra il Pane: il 27 e 28 sarà “Panebò”

Natale, si sa, è tempo di presepe e di grandi abbuffate: ci si raduna, di solito tra parenti, con le gambe sotto il tavolo, e mentre ci si scambia i rituali auguri si degustano le più straordinarie prelibatezze offerte dalla gastronomia internazionale, proprio a suggellare la straordinarietà della festa.

Ma mentre non sappiamo se celebrerete la festa ingozzandovi di uova di storione o patè d’oca (solo per citare due esempi), siamo sicuri che un alimento non potrà mancare dalle vostre abbondanti tavole: il pane, in tutte le sue forme. E proprio un alimento “banale” come il pane è il festeggiato principe della sagra “Panebò”, che si terrà nel week-end tra 27 e 28 dicembre nel comune sardo di Borore.

Sarà Pane in tutte le sue forme, ma soprattutto sarà – come si apprende dal programma della due giorni – Pane come ponte tra le culture. Già, perché questo semplice impasto di farina acqua e lievito è un significativo filo rosso capace di unire (e, speriamo, far dialogare) le principali religioni monoteistiche, e le conseguenti filiazioni culturali che ne sono scaturite.

Filetti croccanti di rombo allo zabaione di zucca: un secondo di pesce importante

TEMPO: 30 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: no | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

I filetti croccanti di rombo con la zucca è una ricetta a base di pesce che ho provato qualche tempo fa e di cui me ne sono letteralmente innamorata. Non sono un amante del rombo, pesce che trovo al quanto insipido, ma devo dire che cucinato in questo modo risulta essere davvero buono. Inoltre accompagnato con lo zabaione di zucca si presta ad essere un secondo di pesce regale e adattissimo per questo periodo natalizio.


Filetti croccanti di rombo con zabaione di zucca

Ingredienti per 4 persone:

4 filetti di rombo | 3 cucchiai di semi di sesamo | 3 cucchiai di olio extravergine di oliva | 1 peperone rosso tagliato sottilissimo | 1 uovo intero | per lo zabaione di zucca: 200gr di zucca lessata e schiacciata
| 2 tuorli d’uovo | 80gr di burro | 50gr di panna fresca | 1 pizzico di peperoncino | sale e pepe q.b.

Come fare i Carciofi alla giudia

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Coltivati in quasi tutta l’Italia, i carciofi sono una verdura molto apprezzata e consumata nelle varie regioni del nostro paese. Una varietà per ogni regione, dal violetto di Sardegna al violetto di Palermo, ed ancora il carciofo romanesco e il violetto Toscano entrambi senza spine. Così come le varietà anche le ricette sono diverse da regione in regione.

Una tra le ricette più conosciute e stimate è indubbiamente quella dei Carciofi alla giudia. Piatto tipico della cucina romanesca, i Carciofi alla giudia sono caratteristici per la loro particolare forma aperta, a rappresentare un fiore. Una volta pronti sembrano veramente dei fiori dorati ben disposti sui piatti. Buon appetito con i Carciofi alla giudia.

Ricette di Chanukkah: Latkes

Hanukkah (o Chanukkah, in ebraico חנוכה) è una festa ebraica che si celebra il 25 del mese di Kislev – secondo il calendario israelitauna data che pressappoco corrisponde al Natale cristiano. Per questo molte persone la vedono come una specie di Natale ebraico (soprattutto negli Stati Uniti), ma la radice è molto più antica. La ricorrenza ricorda la vittoria militare degli ebrei Maccabei sulla dominazione Greco-Siriana.

Hanukkah è una commemorazione che si concentra sulla celebrazione dell’identità ebraica e la sopravvivenza della libertà di culto religioso.  Il termine “Chanukkah”, è una parola ebraica che significa “dedica” o “consacrazione” ed è riferita al miracolo che ha coinvolto il Tempio di Gerusalemme dopo la sua profanazione per mano delle armate di Antioco IV. Il “miracolo dell’ampolla d’olio” che avrebbe dovuto bruciare per una sola notte e che invece durò otto lunghi giorni, senza che il rituale del lume acceso all’interno della grande sinagoga fosse interrotto.

Dal punto di vista culinario Hanukkah non è molto diversa dalle altre festività ebraiche, la centralità della tavola e del cibo kosher – e dell’enfasi che in queste occasioni hanno i cibi grassi e fritti – è piuttosto marcata. Dopo aver acceso il candelabro rituale le famiglie ebree di tutto il mondo consumano una grande varietà di cibi differenti a seconda della cultura di riferimento.

Qui su Ginger abbiamo già trattato lo scorso anno uno dei piatti più celebri della tradizione israeliana, le sufganiot, oggi affrontiamo la più diffusa pietanza americana: i latkes, frittelle di patate. Una preparazione elementare e facilissima della cucina ashkenazita.

La ricetta della Pasta e zucchine

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ricchi primi piatti per vegetariani e buongustai di ogni altro tipo sono sempre dei piatti molto ricercati e di cui bisogna sempre avere delle ricette-sorpresa da tirar fuori dal cappello da chef quando l’occasione lo richiede. Un piatto di pasta è sempre la cosa più semplice da preparare ed è anche tanto sostanzioso da non doverlo accompagnare con altre portate.

La proposta di oggi è una rivisitazione di un piatto abbastanza classico, la Pasta e zucchine. Questo piatto può esser fatto in tanti modi, da quello più semplice, con le zucchine fritte, alle minestre con zucchine e pomodori. Una ricetta sperimentata in passato, e risultata molto gradita, della Pasta e zucchine è quella che vi descrivo oggi, con l’aggiunta di due ingredienti molto usati nella cucina siciliana: la ricotta ed i pistacchi.

Cioccolata calda a Margone di Trento la sera del 24 dicembre

Chi può dimenticare i palcoscenici e le trame di Chocolat, con l’affascinante gitano impersonificato da Jhonny Depp che ammette di andare pazzo per la cioccolata calda preparata con tanto amore dalla dolciaria più sensuale? Un film che straborda di cioccolata e lascia lo spettatore con i lacrimoni agli occhi e l’acquolina in bocca.

Praline, tofee, palline al caffè, torte di crema di cioccolato, cioccolatini alla nocciola e al cioccolato bianco, dolci con cioccolato fondente, invenzioni di zucchero, latte e cacao: lo scenario non è lo stesso, certo, ma pure gli somiglia molto. Dalla pellicola cinematografica alla vita vissuta: dalle colline della Bretagna a Margone di Trento, a farla da padrona è pur sempre il cioccolato.

Insalata di pasta: prepariamola anche d’inverno

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI:SI

Chi l’ha detto che l’insalata di pasta sia un piatto tipicamente estivo? Solo perché è un piatto che va gustato freddo non significa che, modificando gli ingredienti non possa riuscire anche per l’inverno! E l’idea di oggi è proprio questa: fare una buonissima insalata di pasta con le mezze penne (che a me piacciono tanto, ma si possono usare anche altri formati di pasta) con degli ingredienti facilmente reperibili in questo periodo dell’anno. Noci, provola, olive denocciolate e gli immancabili pomodorini ciliegia per un primo piatto veloce e piacevole!


Insalata di mezze penne

Ingredienti per 4 persone:

400gr di mezze penne | 6 acciughe | 15 olive verdi snocciolate | 5 gherigli di noce | 5 foglie di basilico | 150gr di provola saporita | 10 pomodorini ciliegia | 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva | sale e pepe q.b.