Risotto di zucca e finocchi al forno

zucca

TEMPO: 5 minuti + la cottura di 35 minuti| COSTO: medio-basso | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

Come avrete notato Halloween si sta avvicinando e noi qui di Ginger sono già diversi giorni che vi proponiamo idee e spunti divertenti per preparare una cena degna delle Streghe! scherzi a parte quello che vi propongo oggi é una riso alla zucca, cucinato però al forno e profumato con dei finocchi. Insomma un classico rivisitato in chiave moderna, che sfrutta il sapore dolce e vellutato della zucca e lo accosta con la punta di menta e aspro tipica del finocchio. Inoltre la cottura al forno lascerà voi libere dal rimestare continuamente il risotto ed i sapori liberi anch’essi di fondersi al meglio. Insomma secondo me é un gran piatto, cremoso, colorato, saporito e donerà alla vostra tavola uno splendido profumo autunnale.

Una Ricetta per una crostata salata: quella di Peperoni

pizza di peperoni

TEMPO: 25 minuti + la cottura della crostata | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Ho letto questa ricetta in un vecchio numero della rivista “La Cucina Italiana” ed appena letta ho subito provato a farla. Il risultato é stato talmente sorprendente che da allora é diventato un must della tarda estate. Dico la tarda estate perché questa crostata salata deve essere necessariamente cotta in forno per cui é necessario che le temperature esterne siano compatibili con l’accensione del forno. Inoltre i peperoni di fine estate sono i più dolci e polposi. Tra l’altro questa ricetta prevede il curioso abbinamento dell’indivia leggermente amarognola con il peperone sugoso, il tutto spolverato con generoso Grana. So che l’insieme degli ingredienti potrebbe non convincere ma invece vi assicuro che resterete piacevolmente sorpresi. L’insieme dei sapori che vi si schiuderà in bocca sarà sensazionale.

Le cialde salate: la base perfetta per un antipasto veloce

Cialde salate

 

TEMPO: 10 minuti+30 minuti di riposo| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche tempo fa fermandomi a pranzo in un locale ho deciso di prendere un’insalata mista e, come accompagnamento, mi sono state servite delle cialde croccanti con dei salumi vari. Inutile dire che da qual momento non ho fatto altro che cercare il modo di prepararmele in casa. Cercando la ricetta sul web qualche giorno fa mi sono imbattuta in quella che vi propongo in questo articolo. Il risultato è stato molto molto simile all’originale con mia somma gioia.

In pratica otterrete dei biscottini salati (o dolci, a seconda dei gusti e del’impasto che deciderete di utilizzare). La ricetta che ho eseguito io mi ha permesso di ottenere delle cialde croccanti anche senza possedere la tanto amata piastra apposita per fare le cialde, grazie all’ulteriore cottura in forno o nel tostapane. Le cialde salate possono essere servite con salumi, formaggi, patè di olive, formaggio cremoso, pomodori secchi o freschi, funghi, e chi più ne ha più ne metta: in ogni caso si tratterà di una antipasto estivo e veloce, se non contiamo il tempo di riposo della pastella. Allora? Cosa aspettiamo, passiamo alla ricetta!

Patate e piselli, un contorno dal sapore antico

patate-e-piselli

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Ci sono dei piatti che ti rimangono nella testa perchè non sono legati solo a un sapore piacevole, a una pura questione di gusto, ma perchè richiamano ricordi lontani, un misto di sensazioni che coinvolge tutti i sensi, e che colpisce il cuore.

Questo contorno è legato alla mia infanzia, se vado indietro con la mente sento ancora il profumo delle patate che cuociono e si insaporiscono nel brodo, il rumore dei piselli, prima un leggero soffritto e poi il ribollire nella pentola, vedo la luce della cappa che è l’unica illuminazione della cucina in quel momento, il tramonto è appena passato, tra non molto sarà pronta la cena.

La mia versione della ricetta si adatta ai tempi moderni, uso i piselli in scatola e il brodo granulare, ma volendo si possono preparare i piselli liberandoli dai baccelli e si può fare un buon brodo di quelli fatti in casa. Una volta, avendo un po’ più di tempo a disposizone, ho reso questa ricetta un vero e proprio rituale, preparando tutto con le mie mani … se altri condividono il ricordo di questo piatto antico so che sicuramente proveranno e capiranno!

Crostata al formaggio e prosciutto

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Si avvicinano le belle giornate di sole, i fine settimana da passare al parco, organizzando un vero e proprio picnic o anche una scampagnata. Si avvicina anche Pasquetta, e infatti qui su Ginger&Tomato sono già iniziati i consigli su cosa preparare per le nostre gite all’aria aperta, ricette rapide ad esempio e in questa settimana ne arriveranno molte altre.

Questa crostata inoltre è anche un ottimo piatto da improvvisare, visto che gli ingredienti che la compongono sono alimenti che solitamente teniamo in dispensa, certo non è detto che in casa si abbia sempre la giusta dose di prosciutto e formaggio, ma sappiamo anche bene che in cucina basta un po’ di creatività, un attimo di concentrazione e si mescolano le cose che abbiamo in frigo e nella dispensa e vengono fuori preparazioni buonissime.

Come ultima nota aggiungo solo che questa crostata è anche una pietanza simpatica da portare in quelle cene o in quei pranzi (magari all’aperto) in cui “ognuno porta qualcosa”, visto che si può mangiare come antipasto, come secondo o come accompagnamento per dei piatti di verdure. Insomma, la crostata al formaggio e prosciutto è estremamente versatile, e anche buonissima.

Cosa portare a pasquetta: la brioche

brioche

Eccoci con un’altra proposta su cosa portare per una pasquetta trascorsa all’aria aperta a fare una golosa merenda con gli amici: la brioche. Una comoda brioche cotta in uno stampo da plum cake in modo che sia comodamente trasportabile e porzionabile. Potete gustarla con della marmellata, con della ghiotta nutella oppure anche con del salato come ad esempio del prosciutto cotto.

Gli ingredienti che vi occorreranno per una brioche per 8 persone sono i seguenti: 

1 sacchetto di lievito di birra disidratato | 60 ml di latte intero tiepido | 55 gr di zucchero semolato | 300 gr di farina 00 | 1 pizico di sale | 3 uova leggermente sbattute | 125 gr di burro tagliato a pezzi | 1 uovo extra sbattuto | granella di zucchero

Costolette d’agnello fritte

TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: | BAMBINI: SI


La carne d’agnello viene spesso consumata durante le festività, proprio a Pasqua ad esempio, o comunque in momenti ricreativi, non è un tipo di carne che viene molto utilizzato nella quotidianità.  Infatti per la mia esperienza personale l’agnello si mangia principalmente il giorno di Pasqua, o durante il periodo pasquale in generale.

In realtà l’agnello è un alimento molto completo, ha un alto valore nutritivo ed è anche facilmente digeribile , può essere cucinato in mille modi e risulta comunque leggero, infatti proprio durante le festività viene servito e gustato all’interno di pranzi sostanziosi senza risultare troppo pesante. Le costolette fanno parte del carrè, ovvero della schiena con le costole, infatti sono semplicemente fette ottenute da questa porzione dell’agnello e prendono questo nome proprio perchè le costole sono chiaramente visibili.

Non ha un grande apporto calorico, quindi questa ricetta che prevede la frittura sicuramente non è dietetica, ma non è nemmeno da evitare, se si decide di fare un giorno di pausa durante un percorso di regime alimentare dietetico diciamo che questo piatto potrebbe essere un’idea molto gustosa e limiterebbe i sensi di colpa. Si sta pur mangiando qualcosa di fritto, ma la quantità di calorie contenute nell’agnello risulta  molto bassa!

Sformatini di pasta al formaggio

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La pasta al formaggio. Una delizia del palato. Un modo per inventarsi mille ricette in grado di mescolare l’incredibile varietà di sapori che hanno i formaggi. Un tabù per chi non sa rinunciare al rosso del pomodoro.

Il problema del “bianco” solitamente io ce l’ho nei confronti della pizza, non riesco a contemplare l’idea che la pizza che mangerò non sia al pomodoro, poche volte ho preso e mangiato delle pizze bianche e mi sono sempre pentita poco dopo, guardando quelle rosse degli altri commensali! Ma per tutto il resto sono una fautrice del bianco formaggio!

Penso che i formaggi siano una tipologia di alimento capace di generare delle combinazioni sempre diverse, a seconda di come vengono usati, basti pensare che è un tipo di cibo che può essere utilizzato dagli antipasti fino ad arrivare ai dolci, passando per primi, secondi e contorni, mantenendo in tutte queste preparazione la sua identità, pur riuscendo ad amalgamarsi bene con tutto.

C’è un formaggio per ogni palato, c’è un formaggio per ogni ricetta, c’è un formaggio per ogni occasione. La mia ricetta di stavolta è molto semplice, da tutti i giorni, anche se racchiude in sè quel po’ di raffinatezza che le preparazioni con i formaggi si portano spesso dietro.

Maenza, tra Presepi e Crespelle “doc”

Natale, in Italia, per molte famiglie significa Presepe. Questo è più che mai vero nell’Italia centrale, culla del primo esempio di presepe della Storia (“griffato” da un coreografo come San Francesco) ed ora terra di grandissime scuole come quella – celeberrima – napoletana. Ma per chi non riuscisse ad accontantarsi di vivere “solamente” la magia che regala l’ammirare la ricostruzione della Natività di Gesù Cristo, ecco che il comune laziale di Maenza (provincia di Latina) ha pensato ad un itinerario tra gusto e tradizione che sicuramente non potrà lasciare indifferenti.

Il prossimo 4 gennaio, infatti, questo borgo situato tra le colline della Ciociaria, che sembra vivere in una condizione immutabile ormai da secoli, sarà ideale sfondo del momento più alto della manifestazione “Maenza tra Presepi, Tradizioni e…”: la Sagra delle Crespelle. La crespella di Maenza, infatti, non è quella che siamo abituati a gustare in qualche bar o pasticceria “specializzato” (il nome appropriato di quel dolce sarebbe piuttosto “crepes”).

Sagra delle pettole nelle gnostre e cioccolato a Noci il week end del 13 e 14 dicembre

Nel week-and del 13 e 14 dicembre Noci (Ba) sarà allietata dalla IX° edizione della “sagra delle pettole nelle gnostre e cioccolato” in un atmosfera incantata e ricca di sapori antichi. Dopo aver recentemente ospitato altre rassegne enogastronomiche ed in particolare quella dei migliori vini novelli di produzione pugliese, le gnostre di Noci si preparano ad accogliere la magica atmosfera regalata dalle tradizioni e dalla bontà dei dolci tradizionali delle festività natalizie.

L’evento, organizzato dal Parco Letterario Formiche di Puglia, con il patrocinio del Ministero alla Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari e la Provincia di Bari, e in collaborazione con il Comune di Noci, l’AIS Puglia e Dulciar, sarà ricco di sapori, profumi e colori che ci porteranno nell’atmosfera gioiosa e incantevole delle feste natalizie.

Straccetti alla soia

TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Gli straccetti alla soia sono una preparazione molto orientaleggiante dei classici straccetti con rughetta all’italiana. L’idea di provarli è nata un po’ per caso: in casa eravamo stufi di preparare gli straccetti di manzo alla solita maniera così abbiamo provato questa alternativa, con la salsa di soia appunto! La variante è stata accettata con entusiasmo dai membri della mia famiglia così ho pensato di offrirla in maniera molto garbata anche ai gentili ospiti del blog di gingerandtomato.


STRACCETTI ALLA SOIA

Ingredienti per 4 persone:

manzo tagliato a fettine sottilissime g 500|Porto 0,5lt |salsa di soia lt 0,5 |un cucchiaio di fecola | 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine |sale e pepe

Il sale come ghiottoneria/1

Vale la pena di spendere 36 euro per 250 grammi di fleur de sel chardonnay, sale marino californiano affumicato con legni delle barrique di chardonnay, 380 volte circa più costoso di un normale sale da tavola ?
Gli scettici prendono le distanze: tutti i sali sono al 99 per cento NaCI, cloruro di sodio, e qualsiasi traccia di altri elementi risulta a loro parere indistinguibile nel momento in cui il composto entra in contatto con il cibo. Senza contare che si predica da anni che il sale fa parte, insieme allo zucchero, di quegli insaporitori puri, bianchi ma nocivi, da limitare a oltranza.

I reazionari sospettano: non sarà una nuova trovata dei cuochi che, dopo aver fatto scomparire la saliera da tavola evocando a sé il diritto di perfetta salagione, adesso ci costringono a discernere tra decine di sali esotici quello imperdibile per il piatto che ci apprestiamo a mangiare? I fari dello shopping gastronomico viceversa gongolano: ecco un nuovo originale pensierino da portare senza problemi al check-in all’amico gourmet con i consigli per la chianina ai sette sali, invece della bottiglia d’olio.

Gli sperimentalisti temporeggiano, come ha fatto Richard Ehrlich, del Financial Times, che ha riunito un gruppo di esperti per l’assaggio alla cieca di diversi piatti insaporiti con sei sali diversi, e alla fine è restato col dubbio perché non sono state rilevate differenze sostanziali. Ma il punto è un altro.

Gamberoni con salsa agli asparagi

Se d’estate quando siete in vacanza non si organizzano cene a base di pesce vuol dire che non vi trovate nel posto giusto.

Va bene fare tante braciate, organizzare falò e magari farsi anche una cantatina a suon di chitarra e vecchi pezzi anni 70, ma per me il mare e sinonimo di piatti di pesce. Di freschezza e leggerezza di pietanze cucinate in modo veloce, di vino bianco che accompagna il pasto scorrendo veloce tra una calice e l’altro, rendendo la serata ancor più allegra. Perchè, senza dover andare al lavoro il giorno dopo, ci si può permettere quel bicchiere in più, ricordando sempre poi di non mettersi alla guida.

Mi piace molto preparare una cena a base di pesce, anche se ho già detto più volte che non so cucinarlo benissimo, ho come al solito un paio di ricette da parte che sfodero al momento giusto. I miei gamberoni con salsa agli asparagi è una di queste. Provateli e poi mi direte.

Ricciola al forno con patate novelle

La ricciola per me è stata una scoperta. Non amo molto il pesce con la lisca e di solito preferisco di gran lunga frutti di mare e crostacei.

Capirete quindi che qualsiasi altra forma di pesce non rientra nelle mie abitudini culinarie. L’unica eccezione che faccio è per pesce spada e tonno. Scoprire che la ricciola è un pesce d’alto mare che gli assomiglia molto è stata un’illuminazione. Anzi, aggiungo che, se acquistata fresca, ma davvero fresca, può risultare più buona e tenera dello stesso tonno.

Questa ricetta è per apprezzare la bontà della ricciola, è semplice e si fa al forno accompagnata dalle dolci patate novelle. Ideale come piatto unico, saporito per una serata tra amici, magari all’aperto, sotto un cielo stellato d’agosto.