Una ricetta per il BBQ: Spiedini di manzo alla Spagnola

Voglia di stare all’aria aperta e di trascorrere delle belle giornate sotto il sole, in campagna o al mare. Eh si, questo è l’effetto dell’estate!
Ma l’aria aperta apre anche l’appetito, e per l’ora di pranzo lo stomaco si fa sentire! E cosa c’è di meglio, quando se ne ha la possibilità, che accendere un bel barbecue. Si cucina stando all’aria aperta tutti insieme a guardare le fiamme che poco a poco si affievolano per lasciare spazio alla brace, rossa e calda su cui cuocere le nostre pietanze.
Per cucinare alla brace è molto semplice, basta avere qualche fettina di carne o della salsiccia e il resto vien da sé. Ma se per caso avete voglia di provare qualcosa di diverso non vi resta che preparare gli Spiedini di manzo alla Spagnola.

Le Braciole napoletane al sugo

In Italia ogni regione ha le sue ricette, ma soprattutto i suoi modi di chiamare il cibo. Al sud, in particolar modo a Napoli, questa usanza di ribattezzare i piatti è una cosa molto comune. La cosiddetta braciola napoletana è uno di questi.

In Campania di solito la domenica si mangia il ragù. Quando non è possibile cucinare quello classico che prevede l’utilizzo di diverse parti della carne di manzo, è uso comune prepararlo con le braciole. E’ per questo che va fatta un’importante distinzione, perché nessuno sbagli se si trova a mangiare in una casa o in un ristorante nelle zone di Napoli.

Dimenticate la costoletta di maiale o qualsiasi altro tipo di carne arrostita cui siete abituati quando pensate alla braciola napoletana. Forse non tutti conoscono la preparazione originale di questo prelibato piatto, parente strettissimo degli involtini di carne. Semplice e gustoso, si cucina in maniera veloce e il risultato è eccezionale. Ecco di seguito la ricetta per svelare il mistero di questo tipico piatto partenopeo.

La chianina, bistecche ma non solo

La chianina, bistecche ma non solo

La razza bovina chianina è tipicamente italiana e deriva il proprio nome da una località toscana, la Val di Chiana. Le mucche di questa razza sono allevate da almeno 2000 anni per la loro carne prelibata e sono adesso conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. La carne chianina rispetto ad altre è meno grassa ed ha un minor contenuto di colesterolo. In molti accusano la chianina di essere sopravvalutata, ma essendo toscana non posso fare a meno di sbandierarne i pregi.

Gran parte della sua fama nel mondo la chianina la deve ad un taglio in particolare, la lombata, bella alta (almeno due dita, ma anche quattro) con osso e filetto, cotta sulla brace e conosciuta come bistecca alla fiorentina, messa al bando in tempi di mucca pazza. La chianina però non si limita a fornirci un’ottima bistecca, sono molto gustosi anche gli ossibuchi, gli stufati, gli spezzatini, i brasati o le fettine di questa razza di bovini.
La chianina, bistecche ma non solo2
La lombata di chianina è ricercatissima e pregiata, motivo per cui arriva ad avere costi elevati, mentre altri tagli, meno conosciuti e richiesti, possono essere altrettanto buoni e più economici. Eccovi qua un esempio, una bella ricetta per cucinare del filetto di chianina.

Tagine (tajine) di manzo e piselli direttamente dal Marocco

Tagine (tajine) di manzo e piselli direttamente dal Marocco

Il tagine (o tajine) marocchino è un tegame poco profondo in terracotta vitrificata di forma circolare il cui coperchio, anch’esso in terracotta, è a forma di cono. Grazie a questa particolare forma riesce a cuocere gli alimenti quasi “a vapore”, donando alle ricette un sapore stufato diverso dalla tradizionale cottura. Dal nome della pentola anche il nome delle preparazioni che vi vengono realizzate, che possono essere di verdure, di carne e di pesce, quindi abbiamo tagine di pollo, tagine di pesce ma anche tagine di carciofi, patate e peperoni.

tajine

In Marocco il tagine viene posizionato su un braciere, chiamato Bajmar, mentre per usarlo su dei normali fornelli si utilizzano dei rompi fiamma. I tajine sono dei perfetti souvenir da portare come regalo di ritorno dal viaggio in Messico, dal momento che sono anche dei bellissimi oggetti ornamentali: sono spesso infatti smaltati e decorati. La cottura con il tagine è molto lenta ma lascia gli alimenti morbidissimi e gustosi.

I veri tagine devono essere realizzati con questo particolare tegame, ma potete ovviare alla sua mancanza potete usare anche una pentola a pressione od una normale pentola in terracotta, compensando il minor gusto con abbondanza di spezie e accompagnandolo in tavola con un cous cous.

La ricetta che vi proponiamo oggi per sperimentare la cottura tipica del tagine è classica e semplice, tagine di manzo e piselli.

Una ricetta per tutti gli amanti della carne, la Tagliata di manzo al Whisky

Tutti gli appassionati della carne, non possono far a meno di conoscere la tagliata, succulenta bistecca di manzo che deve esser cotta al punto giusto, per mostrarsi fuori scura e rude ed internamente rosa e tenera.

La sua tenerezza è svelata proprio dal taglio che si fa a fine preparazione, per mettere in risalto la cottura al sangue e per poter far insinuare in modo migliore i sughetti di cottura o i condimenti con i quali si usa cuocere questo tipo di piatto.

La tagliata di manzo si può fare con differenti parti del manzo la più prelibata è quella fatta con il filetto, ma per la preparazione di questo piatto, si può usare anche lo scamone, un taglio ricavato dalla parte posteriore del bovino. Una volta adagiata sul piatto si condisce in vari modi, tra i più conosciuti l’accostamento con la rucola ed il grana padano, o con l’aceto balsamico. Noi vi proponiamo di provare la Tagliata di manzo al Whisky.

Salsicce di vitello al vino bianco, per un aperitivo in stile spagnolo

Scusate l’assenza di questi giorni, ma oltre lo stomaco, anche la mente vuole la sua parte! Ma non preoccupatevi, non sono stato egoista e nella mia breve vacanza ho pensato anche a voi, prendendo spunti qua e là di ricette ed idee stuzzicanti ed interessanti.

Arriviamo subito al sodo, gironzolando per la nostra splendida capitale, verso le otto di sera mi è capitato di imbattermi in un locale che serviva “piatti” in stile spagnolo. L’orario era quello giusto per un aperitivo, i piedi reclamavano una sosta, ed allora ho ceduto alla tentazione.

Entrando mi sono accorto immediatamente che non si trattava di veri e propri “piatti”, ma di piccole porzioni da stuzzicare accompagnandole con qualcosa da bere. Non chiamateli piatti e neanche stuzzichini, il loro vero nome è Tapas, direttamente dalla frenetica movida spagnola.

Grigliata d’agnello all’aceto balsamico e rosmarino

Arriva il sole e presto comincerà la stagione delle grigliate all’aperto. Il barbecue in america del nord è il perfetto status simbol del benessere della classe media.
Con l’inizio dell’estate, la cucina si trasferisce in giardino o sulla terrazza e gli utensili passano inesorabolmente tra le mani del Re del Barbecue…. l’uomo di famiglia! Maneggiare il fuoco, si sa, non è roba da poco e dalla semplice bistecca alle grigliate più sofisticate, i nostri mariti, che mai oserebbero prendere il nostro posto in cucina, si cimentano in tornei sempre più spettacolari sotto i nostri occhi meravigliati…

Eh si! L’estate è proprio una bella stagione per noi donne … che bello chiaccherare tra di noi con un bicchiere di punch in mano mentre i nostri uomini si danno da fare intorno al fuoco !
La ricetta che vi offro oggi abbina l’agro e dolciastro dell’aceto balsamico alla carne di agnello, rivelandone il sapore particolare che la distingue. Viene servita questa bellissima grigliata con dei coloratissimi peperoni, zucchini e melanzane tagliati a listarelle e pennellati di olio di oliva e aglio tritato, grigliati sulla stessa brace. Apprezzatissime intorno a queste cotolettine sono pure le patatine tagliate a cubetti piccoli e rosolate all’olio d’oliva con aglio e rosmarino, da fare in padella o direttamente nella carta stagnola sulla brace (attenti ci vuole più tempo per le patate!)

Bocconcini di vitello in umido, nobile tradizione popolare

Con il nome bocconcini, in cucina, si indicano generalmente delle piccole porzioni che possono esser mangiate in un unico boccone. Questo termine è usato molte volte nei ristoranti per insignire un’aria più altolocata al popolarissimo spezzatino.

Come si dice, noblesse oblie, gli obblighi della nobiltà! Comunque, a parer mio quando si tratta di pietanze, le differenze di classi si annullano, attorno alla tavola siamo tutti uguali, come sempre del resto, e forse bisognerebbe ricordarlo a qualcheduno che cammina per strada con la punta del naso rivolta all’insù.

Ma non è di questo che volevo parlarvi, torniamo al nostro argomento preferito, la cucina! A voi oggi una ricettina, che veloce, di certo non posso definire, ma gustosissima e molto tradizionale nelle sue mille varianti, lo Spezzatino o Bocconcini di vitello in umido.

La Cina in cucina: tagliatelle dei dieci tesori

In Cina esistono tre tipi principali di pasta: alla farina di frumento -con o senza uova-, al riso ed alla soia. Queste tagliatelle dei dieci tesori, per la sapiente combinazione dei differenti sapori, sono un esempio di quella ricerca dell’equilibrio e dell’armonia attraverso i contrasti, tipici della gastronomia cinese.

Per preparare questa ricetta in cui la carne viene cotta molto velocemente, è preferibile scegliere dei tagli molto teneri e non fibrosi, come il filetto oppure il roast beef. Per avere un sapore più ricco possiamo inoltre sostituire il manzo con la carne d’agnello. Per i fagiolini, essendo fuori stagione, è preferibile usare quelli surgelati, oppure altre verdure, come zucchine, cimette di cavolfiore o broccoletti.

Questo piatto, nominalmente considerato un primo, rappresenta in realtà un perfetto piatto unico, adatto ad un pasto di mezzogiorno o ad una cena leggera, e può anche costituire un’originale alternativa alla spaghettata di mezzanotte!

La Cina in cucina: involtini primavera (parte II)

Abbiamo ieri presentato gli involtini primavera e descritto gli ingredienti necessari alla loro preparazione. Vediamo oggi come utilizzarli.

Preparare innanzitutto la pasta. Setacciare il sale e la farina in una larga terrina. Fare un foro al centro, rompervi dentro un uovo, sbatterlo leggermente, aggiungere poi l’acqua e mescolare. Incorporare la farina ai due ingredienti liquidi, poco alla volta, con un mestolo. Ottenuto un impasto morbido, rovesciatelo sul piano di lavoro precedentemente spolverato di maizena.

Lavoratelo energicamente con le mani, dapprima sollevando l’impasto e lasciandolo cadere sul piano, poi schiacciandolo con il palmo della mano- come durante la preparazione della pasta all’uovo- per 10 minuti fino a renderlo liscio, di tanto in tanto infarinando leggermente i piano e le mani.

Coprite l’impasto con un panno inumidito e lasciate riposare per 30 minuti. Dopodichè formate con l’impasto un rotolo di circa 30 cm di lunghezza e tagliatelo in porzioni spesse 2 dita circa. Infarinate con la maizena tutte le porzioni, schiacciatele con il palmo della mano e stendetele con il mattarello formando delle sfoglie sottilissime. Infarinate con la maizena le foglie, impilatele una sull’altra e tagliate dei quadrati di 15 cm di lato. Coprite con un panno umido, mentre si prepara il ripieno.

Le scaloppine al limone

Non è la priva volta che parliamo di scaloppine, ma visto che esistono tante ricette differenti per preparare questo taglio di carne, perché non approfittarne per conoscerne quante più è possibile?

Le scaloppine, tra le altre cose, sono tra i piatti più gustosi e semplici da preparare, che troviamo tra le ricette della cucina italiana. Piccole ed invitanti, accompagnate dal loro particolare sughetto, sono sempre apprezzate da tutti i commensali, esclusi, ovviamente, i nostri cari amici vegetariani.

In precedenza vi abbiamo proposto le ricette delle scaloppine al marsala e delle scaloppine all’arancia e pistacchio, oggi, visto che ci avviciniamo, anche se lentamente, all’estate, parliamo di una ricetta più fresca, in cui il sapore predominante è dato sempre da un agrume, il limone: le Scaloppine al limone.
Il limone grazie alla sua acidità, aiuta a dare freschezza al piatto ed ad attutire il grasso della carne, rendendo questo tipo di scaloppine un buon piatto anche per le giornate estive.

Proviamo i Karpfelach, ravioli israeliani

Le paste ripiene, arrivate in tempi remoti dal lontano Oriente- sono i Tartari, infatti, a rivendicarne la paternità- pur tanto diffuse nelle aree continentali, non sono ancora riuscite a divenire parte integrante della cultura alimentare delle fasce costiere del Mediterraneo: l’unica eccezione sono i ravioli diffusi nelle aree ad influenza araba ed in Israele, ed è proprio una ricetta ebraica, più vicina forse ai gusti occidentali, quella che vi proporrò.

Alla base della ricetta troviamo dunque i ravioli, che secondo fonti attendibili ma non risolutive paiono esser stati inventati a Gavi Ligure nel medioevo (quando faceva parte della Repubblica Genovese) da una famiglia Raviolo, cognome che sopravvive anche ai giorni nostri: infatti a Gavi esiste tutt’oggi una “Confraternita del Raviolo e del Gavi” con tanto di divisa che ha lo scopo di propagandare la ricetta originale del raviolo.

Effettivamente i ravioli erano già adoperati nell’alto medioevo, e se è difficile stabilire storicamente una data di nascita precisa, certo è che già in Giovanni Boccaccio troviamo traccia del loro uso: “…niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli…”. Vediamo ora come praparare questi robusti ravioli con ripieno di carne manzo e spinaci, ovverosia Karpfelach!

Casey’s Jr. I migliori Hot Dog di Disneyland

Il nome Disney sembra essere curiosamente legato a quello di Casey.
Casey Jr. train ride è il trenino del lungometraggio animato Dumbo, l’elefante volante. Ed è una delle attrazioni più vecchie dei parchi Disney. Il primo esemplare di trenino elettrico vide la luce addirittura nel 1955 nel primo parco a tema Disneyland ad Anaheim in California. L’attrazione attraverso gli anni è passata negli altri parchi come quello di DisneyWorld in Florida, di Tokio Disneyland, in Giappone, fino ad arrivare al più recente Hong Kong Disneyland. Originariamente era un trenino su rotaia, reso celebre dal buffo faccione animato del treno, dall’espressione sorridente, molto amato dai bambini. Era apparso nelle sale con Dumbo nel 1941 e più recentemente compare in Bug’s Life.

Nell’evoluzione avuta nei parchi Disney, come Disneyland Paris, l’attrazione di Casey’s si chiama Le Petit Train du Cirque e si trova nella parte Nord Est di Fantasyland, in una zona quasi nascosta, dietro la ferrovia del Disneyland Railroad.

Ma c’è anche un’altra attrazione con questo nome, dentro Disneyland Parigi. Non è un trenino ma un ristorante, situato all’angolo occidentale della Main Street, con vista sul castello incantato. Si chiama appunto Casey’s Corner. E’ un ristorante a tema, dedicato ad un eroe del baseball (la cui statua la trovate accanto alla porta d’entrata) ed è pieno di memorabilia sui leggendari campioni di questo sport. Lo stile è quello dei chioschi dei primi del 900′ che si affacciavano sui parchi dei bambini, ed in effetti, a Disneyland l’amosfera è davvero perfetta.

Pulgogi ovvero costolette coreane alla griglia

costolette

C’è forse qualcosa di più gustoso che affondare i denti in una morbida costoletta, caramellata alla perfezione, con un delizioso sapore di peperone leggermente affumicato? Fa venire l’acquolina in bocca… quasi come se tutto il nostro corpo fosse attraversato da una corrente elettrica! Mi piace il modo in cui i quattro sapori fondamentali – dolce, salato, piccante e omami (alcuni lo definiscono speziato) si fondono insieme in un solo boccone!

Ho assaggiato per la prima volta questo delizioso anticipo laccato di paradiso alcuni anni fa perché ero andata nel quartiere coreano di Manhattan su indicazione di un amico. Pul in coreano significa “fuoco“, mentre kogi significa “carne“. La parola pulgogi, formata appunto da questi due termini, significa quindi “carne al fuoco”, ovvero “carne alla brace”. Questo è un piatto che ha origini antichissime, dai tempi in cui probabilmente anche i coreani erano nomadi e si nutrivano prevalentemente di carne. Oggi i coreani sono piuttosto vegetariani, con moderato consumo di carne, di pesce e di uova, ma la tradizione del pulgogi permane. Tuttavia anche a casa è semplice preparare un buon pulgogi!
Costolette coreane alla griglia o pulgogi ( ingredienti per 4-6 persone)