Ricette della Cucina Siciliana: l’Insalata di Arance alla Siciliana

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Reduci da banchetti e cene di Natale, satolli e pieni di delizie gastronomiche di ogni tipo, avete voglia di qualcosa di fresco e leggero, per ristorarvi e predisporvi al cenone dell’ultimo dell’anno? Ho una proposta, proveniente dalla cucina Siciliana, ideale per staccare un attimo dalle grandi abbuffate: l’Insalata d’Arance alla Siciliana.

Questo tipo d’insalata, in Sicilia, è tipica di questa stagione, in quanto si hanno a disposizione sia le arance che i finocchi. Mescolare il sapore dolce-amaro delle arance al gusto fresco dei finocchi nasce dall’antica sapienza contadina. Vi abbiamo già descritto una ricetta per preparare l’insalata di arance e cipolla rossa di Tropea, oggi vi parlo dell’Insalata di Arance alla Siciliana, assaporatela e datemi il vostro parere.

Sagra dell´olio “Olio e non s´olio” 2008

Nel week-and del 13 e 14 dicembre a partire dalla sera di sabato e per tutta la giornata di domenica 14 dicembre fino alle 23 si svolgerà la tradizionale sagra dell´olio di Chiaramonte Gulfi , in provincia di Ragusa, “olio e nons´olio” 2008.

Un´ evento che prevede la partecipazione di produttori, oleifici, imbottigliatori e consumatori che, come è avvenuto negli anni passati, faranno un viaggio nell´intrigante mondo dell´olio extravergine di oliva, sempre più consigliato da nutrizionisti ed esperti nella prevenzione di numerose patologie. Saranno messe in mostra le bottiglie di olio vincitrici di concorsi nazionali ed internazionali che hanno accreditato Chiaramonte Gulfi come la cittadina più famosa in Italia per il numero di premi e riconoscimenti vinti.

A Castelbuono la II Sagra della Testa di Turco lunedì 8 dicembre

L’Associazione “I GATTOPARDI”, Ente morale senza scopo di lucro, già promotore di diverse rassegne che hanno suscitato grande entusiasmo quali Agroambiente Madonie, Cavalli  sotto le Stelle, Vivinatura, Festa in onore di San Pio da Pietralcina, organizza in occasione  della festa dell’Immacolata Concezione, lunedì 8 dicembre dalle ore 11 alle 16,30, la “II° Sagra della Testa di Turco”, dolce tipico siciliano a base di crema di latte bovino, farina, uova, sugna, scorza di limone, cannella in polvere e di una speciale sfoglia che nell’occasione potrà essere degustato.

La leggenda narra che questo dolce fu elaborato secoli fa in occasione della sconfitta degli Arabi da parte dei Normanni in segno di liberazione.

Nell’occasione sarà inoltre possibile degustare salumi, formaggi e vini locali messi a disposizione dalle aziende produttrici. La Sagra si terrà nel caratteristico centro storico del Comune di Castelbuono, provincia di Palermo, e sarà accompagnata da musica popolare e tradizionale.

14,15 e 16 novembre: la “V Sagra degli antichi sapori” a Montemaggiore Belsito (Pa)

Palermo e i sapori di una volta: il capoluogo siciliano celebra nei prossimi giorni la tradizione gastronomica tradizionale con un evento appostamente dedicato a quei cibi che fanno ormai parte del bagaglio culturale italiano. E’ prevista per i prossimi 14,15 e 16 novembre a Montemaggiore Belsito la “V Sagra degli antichi sapori”, in programma negli spazi adiacenti a piazza Roma. Un modo per dare il giusto spazio alla cultura locale, valorizzandone le peculiarità gastronomiche dell’entroterra.

Maiolini al sugo, ovvero polipetti in salsa

Sono appena rientrato dal mercato, dopo aver fatto un po’ di spesa di vario genere. Frutta, verdure qualche odore e il pezzo forte: dei maiolini. I maiolini, questo il nome qui in Sicilia, sono dei polipetti di piccole dimensioni, leggermente più grandi dei moscardini e di colore più scuro.

Passando dal bancone della pescheria sono rimasto incantato dal colore e dalla freschezza di questi polipetti e non mi sono trattenuto e li ho acquistati, gustandoli già nel modo in cui li avrei preparati per pranzo: Maiolini al sugo. Dopo averli preparati non ho potuto fare a meno di scrivervi questa ricetta.

La Scacciata Catanese, piatto rustico della cucina Siciliana

Oggi sono lieto di descrivervi una ricetta rustica tipica di un po’ tutta la cucina Siciliana. Si tratta di una schiacciata, in dialetto Scacciata, la cui caratteristica principale consiste, non solo negli ingredienti utilizzati per il ripieno, ma più che altro nel tipo di pasta che si usa per preparare questa delizia dell’isola.

La ricetta che vi do è quella della Scacciata Catanese, ma nelle provincie dell’estremo Sud, Siracusa e Ragusa, ne esistono altre che accosta una serie di ingredienti strepitosi, dalle fave e la ricotta, ai broccoletti e salsiccia.

Come vi dicevo la caratteristica della scacciata è la pasta, compatta e soffice allo stesso tempo, leggermente grezza come quella di altri tempi. Saperla fare a dovere non è cosa semplice! Devo confessarvi che ogni volta che ho provato a farla in casa non è mai venuta come quella delle scacciate assaporate nei forni e nei panifici. Ma non lasciamoci scoraggiare e proviamo!

Cassata alla siciliana: la sua storia e la sua ricetta

La cassata siciliana è un dolce la cui origine viene fatta risalire all’epoca della dominazione araba. Il suo nome deriva dall’arabo “Quas’at“, cioè “ciotola rotonda“. E’ nota in tutto il mondo, come la Regina della pasticceria Siciliana. Un vero capolavoro di sapori, aromi e colori le cui festose decorazioni riconducono alla policromia degli, altrettanto celebri, carretti siciliani.

Si racconta che intorno all’anno mille, al culmine della dominazione musulmana, nel palazzo dell’Emiro, alla Kalsa di Palermo, i cuochi di corte si sbizzarrissero ad unire sapori e colori e che dal miscuglio di vari ingredienti propri della cucina saracena sia nata la Cassata alla Siciliana. Suore dei monasteri e cuochi dei nobili casati sono stati per molti secoli gli unici depositari dei segreti della cassata siciliana. Da dolce tipico delle feste pasquali e prettamente palermitano, definito addirittura “indispensabile” in un documento approvato durante il Sinodo di Mazara del 1575, la cassata siciliana è man mano divenuta un dolce tipico della pasticceria siciliana. Ve ne sono moltissime versioni e quella che vi presento è una delle tante!
Cassata alla siciliana (ingredienti per 6 persone)

per la pasta margherita:

  • 120gr di fecola di patate
  • 120gr di zucchero a velo
  • 4 uova
  • 1 limone
  • burro per lo stampo

per il ripieno:

  • 250gr di ricotta romana
  • 100gr di zucchero
  • 130gr di canditi vari (albicocche, cedro e pere)
  • 50gr di cioccolato al latte
  • 1/2 bustina di vaniglia
  • 1 bicchierino di scherry

Pesce spada alla ghiotta, un mix di sapori siciliani

Una ricetta tutta sicula per cucinare in modo, a dir poco, saporitissimo il pescespada. Un mix di molti dei prodotti tipici della trinacria usati per preparare un piatto che tutti, turisti per primi, apprezzano e ne vanno “ghiotti”!

Infatti, si tratta di una ricetta per veri ghiotti, che unisce sapori decisi come quelli dei capperi e delle olive a gusti più tenui e delicati come quello del pesce spada e dei pomodorini. Il nome della ricetta ne rivela la bontà: Pesce spada alla ghiotta.

Questa ricetta è comune in tutta la Sicilia, ma per antonomasia, la preparazione alla ghiotta, o agghiotta, cioè con un sughetto di capperi olive e pomodoro, è tipica della cucina messine, che con maestria antica cucina in questo modo, oltre al pesce spada, il pesce stocco, o baccalà.

Cannoli alla siciliana: origini e ricetta


La leggenda narra che il cannolo prenda il suo nome dalla parola volgare “canna”, ossia “rubinetto” in Siciliano. Ed è proprio così, come dimostratoci anche da vari documenti dell’epoca che attestano senza ombra di dubbio che il collegamento tra il dolce e i rubinetti, dai quali per scherzo si faceva uscire crema di ricotta invece di acqua, effettivamente esiste. E un dolce con una storia così lunga non può che entrare nella leggenda, e arrivare fino a noi così da poter provare quello che provarono i nostri antenati centinaia di anni fa, assaggiando questa prelibatezza.

Il cannolo alla siciliana è una tipica specialità siciliana che viene esportata ormai in tutto il mondo. Sono pochi quelli che non l’hanno ancora assaggiati, e quindi non sanno cosa si sono persi. Ogni luogo ha una ricetta lievemente diversa della preparazione di questo tipico dolce, il quale comunque rimane squisito in ogni caso, quindi vediamone assieme una delle tante varianti.

Insalata di arance e cipolla rossa di Tropea

Arriva l’estate, il tempo si fa più caldo le giornate si allungano e la voglia di mettersi in costume ci mette in fuga dalla cucina. La paura di aumentare quelle belle maniglie dell’amore che già circondano i nostri fianchi quasi ci impedisce di toccare il frigo come se potessimo ingrassare solo guardandolo.

Eppure una soluzione c’è, non serve per nulla digiunare, anzi, piuttosto che ridursi all’osso per poi riprendere solo con una fetta di pane tutti i chili persi, conviene decidersi a fare un po’ di movimento e soprattutto una sana alimentazione. Ecco quindi venirci in aiuto l’insalata, alimento ricco di sali minerali e vitamine, facile da preparare e comoda da mangiare ovunque. Insalata di arance, questa preparazione è una ricetta consigliatami da un amico un’estate fa, mentre ero in preda all’ansia da pancetta. In alternativa potreste provare anche qualche variante con il pompelmo, per esempio, per le quali valgono le stesse considerazioni nutrizionali.

Cassata al forno, semplice gusto di Sicilia

Torta di ricotta, semplice e gustosa

Oggi propongo una ricetta dedicandola a tutti coloro che conoscono la Sicilia e ne sono rimasti colpiti tanto dalle bellezze paesaggistiche e storiche che dalle specialità culinarie, e a tutti i siciliani sparsi per l’Italia.

Spero che preparando e gustando questo dolce, emblema dell’Isola, possano scacciare un po’ la nostalgia e rivivere i sapori e le sensazioni provate nella loro permanenza in Sicilia.

Una versione più leggera e meno edulcorata della tradizionale cassata è la Cassata al forno, molto semplice da preparare e tanto allettante quanto la coloratissima cassata tradizionale.

Il nome cassata deriva da una scodella tonda usata dagli arabi, la quasat, da cui il dolce prende il nome e la forma, ma la maestria della preparazione si deve alle suore, che anticamente in Sicilia svolgevano il ruolo dei nostri attuali pasticceri. La cassata nei secoli divenne un dolce così diffuso che la diocesi di Mazara del Vallo nel 1575 fu costretta a proibirne la preparazione per impedire che le monache fossero distratte dalle pratiche religiose.

Sarde a Beccafico, simbolo Siciliano

Oggi sono ben lieto di descrivervi la preparazione di uno dei piatti più tipici della Sicilia ed in particolare della mia città, Palermo. Un piatto a base di un pesce “povero”, molto comune nelle antiche famiglie di pescatori, le sarde.

Le sarde sono una delle varietà di pesce che forse più delle altre si identifica con la Sicilia. Pesce molto economico, da sempre, è stato per lungo tempo il pesce che le famiglie meno facoltose mangiavano con una certa regolarità. È per questo che tra le ricette della tradizione popolare siciliana si trovano molte portate a base di sarde.

Quella che vado a descrivere è la preparazione delle sarde a beccafico, un piatto frequentemente usato come secondo, ma dai più voraci, talvolta viene ordinato come antipasto. Il curioso nome di questa pietanza si deve ad un uccelletto che popola i campi dell’isola chiamato, appunto, Beccafico, in quanto ghiotto di fichi. Per quanto riguarda la preparazione, è semplicissima!